Covid-19: la paura e l’ignoranza

di Alfonsina Merola

 

Il Covid-19 ha cambiato, trasformato e plasmato le nostre vite perché siamo limitati nella nostra libertà e nei rapporti interpersonali. L’ansia di dover combattere con questo virus che non ha un volto a noi percepibile alimenta la paura verso qualcosa che è più forte di noi e non siamo abituati a toccare la nostra inconsistenza e fragilità in questo modo così spietato, crudo e brutale.

Siamo abituati a manipolare il mondo, cambiandolo per come ci può essere più congeniale. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo ma, fino a quando non sarà possibile fare il vaccino, dobbiamo continuare a confrontarci con questa impotenza e fragilità.

L’Entropia nelle Parole è il terzo singolo di Gianni Salamone

L’Entropia nelle Parole è il terzo singolo di Gianni Salamone, tratto dall’album La Mia Verticalità, un Concept-Album di dodici tracce, il secondo da solista dell’artista fiorentino. Un’ora e un minuto di contaminazioni musicali con testi che rimandano ad atmosfere senza tempo al di là di mode e generi. 12 brani dove spesso le parole si fanno da parte per dare ampio spazio alla musica.

L’entropia nelle parole vuole essere una sorta di messaggio per tutti i distratti, per tutti quelli che senza neanche rendersene conto fanno e si fanno del male semplicemente sbagliando il loro modo di comunicare. Il brano rappresenta una sorta di scanzonato e leggero vademecum per approcciarsi con leggerezza agli inevitabili ostacoli in un rapporto di coppia, ma lo si può estendere tranquillamente anche ai rapporti interpersonali perché a volte, ci si può salvare da un mare in tempesta anche con un pattino, purché si remi in due e nella stessa direzione.

Gianni Salamone dichiara:

Nella termodinamica e nella meccanica quantistica c’è una parola che serve, diciamo così, per misurare il grado di disordine di un sistema. Questa parola è entropia. Nella teoria dell’informazione questa parola, entropia, significa quanto è d’impedimento alla chiarezza e all’univocità di un messaggio. Quindi, maggiore è l’entropia, minore sarà la quantità e la qualità di informazione. In pratica più c’è entropia e più c’è confusione. Ma cosa succede quando l’entropia, questa confusione, entra in un rapporto di coppia? Quante volte aggiungiamo parole in più, parole inutili nei nostri discorsi, anche solo per aver ragione? Quante volte ci perdiamo semplicemente perché non ci siamo capiti? E quante volte siamo proprio noi a crearla, questa entropia?

L’Entropia nelle Parole: il video

Tom, un viaggiatore interstellare precipita su una spiaggia deserta del nostro pianeta. Dopo un primo momento di smarrimento, si costruisce una capanna con i resti della navicella. Cercando ancora, trova sepolto nella sabbia il libro di bordo con le istruzioni per mettere insieme un bracciale attraverso il quale poter comunicare con la nave madre. Dopo una serie di tentativi falliti riesce ad avere un primo contatto con la sacerdotessa e le sue ancelle ed infine con il guru del suo pianeta che lo esortano a tornare. E poi… Questo videoclip vuole essere un dichiarato e personalissimo omaggio al film Cloud Atlas delle sorelle Wachowski ed in particolar modo ad uno dei personaggi interpretati da Tom Hanks, Zachry Bailey, dal quale siamo stati ispirati per i tatuaggi che ha sul volto e da un altro Tom, quello dell’immensa Space Oddity di David Bowie…“Ground control to Major Tom…”

Il popolo perduto di Mario Tronti

Lo scorso 7 agosto è scomparso Mario Tronti, filosofo e politico, tra i più illustri teorici dell’operaismo e padre dell’autonomia del politico.

Mario Tronti, filosofo e politico, tra i più illustri teorici dell’operaismo, padre dell’autonomia del politico, si sofferma in questo libro-intervista, insieme al giornalista Andrea Bianchi, sulla deriva e sui fallimenti della sinistra, non solo italiana, e su come riprendere il cammino in un mondo radicalmente diverso rispetto a quello del Novecento.
Sul banco degli imputati, la cosiddetta sinistra nel suo complesso, con un particolare carico di responsabilità assegnato a quella di derivazione comunista. La sinistra che in questi ultimi decenni si è interessata quasi esclusivamente di diritti e ha trascurato i bisogni: lavoro, sicurezza, stato sociale, redditi perduti… Quante volte si nomina la parola cittadini e quante la parola lavoratori?

In questa sproporzione c’è la distorsione della realtà. E ancora: quante mobilitazioni di piazza si sono fatte su rivendicazioni umanitarie e quante sul flagello delle morti sul lavoro? La scarsa attenzione a domande di questo tipo ha provocato la perdita di milioni di voti e, fatto ancora più grave, il rischio di estinzione di un intero popolo.

Non vediamo in altri paesi quello che accade qui da noi, ovvero il paesaggio devastato che offre l’attuale panorama politico. L’ultima anomalia del caso italiano ci ha regalato L’Uomo Qualunque al governo. Lo definiamo così come si presentò allora, nell’immediato dopoguerra, con il simbolo che gli anziani ricordano, quello del cittadino schiacciato sotto un torchio. Il qualunquismo è una vecchia tara plebea, non del popolo ma della popolazione italiana. Allora i grandi partiti popolari, che sapevano di politica, liquidarono il fenomeno nel giro di una breve stagione. Oggi i piccoli partiti, movimenti, partiti personali, è poco dire che lo subiscono, perché in realtà lo interpretano e così lo riproducono, senza capire che l’onda finirà per travolgere loro stessi, perché è un’onda selvaggia, informe e senza regole. Tutto intero l’agire politico e il dibattito politico appare senza forma. Basta mettersi davanti a un qualsiasi talk show televisivo per averne la prova. La chiacchiera dei commentatori fa da eco al brusio di fondo, almeno più simpatico, che sentite salire dal bar sotto casa.

Per ricominciare a camminare va combattuto il virus dell’antipolitica iniettato ad arte dall’alto nelle vene dove scorre il basso del sociale, occorre rovesciare la gerarchia tra il civile e il sociale, mandare in soffitta il pensiero debole che ha prodotto il fallimento democratico-progressista. E soprattutto non credere che sia vera la falsa notizia che non c’è più lo sfruttamento del lavoro.

Nell’età della globalizzazione è la parola ‘mondo’ che per lo più dice il problema. Noi useremo ‘forma mondo’: un po’ troppo intellettualmente raffinata per il segno che vogliamo dare a questa chiacchierata, ma si spera ci verrà perdonata. Poi, adesso, per saltare dal globale al locale – respingendo lontano da noi la terribile espressione postmoderna di ‘glocale’ – inciampiamo inevitabilmente in quello scoglio tra il mondo e l’Italia, che si chiama Europa. Il caso italiano ritorna oggi all’attenzione dei commentatori esteri presentando una nuova forma dell’anomalia Italia: in questo senso affronteremo il problema.

Una riflessione su quello che qui intendiamo per concetto politico di popolo si impone con caratteristiche di necessità e urgenza. Infine, su quel che resta della parola ‘partito’ e sul quel che riesce ancora a dire la parola ‘politica’ andremo all’attacco, perché il tempo della diplomatica attesa è finito, posizionarsi su una delle postazioni esistenti non è più sufficiente, è urgente aprire un varco di fuoriuscita da questo stallo subalterno.

Cosa che si può fare e va fatta prima di tutto con un rovesciamento di culture dentro una rinnovata battaglia delle idee, con il dichiarato obiettivo di dare forma a un nuovo spirito egemonico di parte, ridisegnando unità e differenze del pensare e dell’agire, rispetto al passato e contro il presente.

La perdita di Mario Tronti è una perdita per la sinistra e per la politica tutta. Perché è la perdita di una delle menti ancora capaci di guardare più in là del qui e ora, di interrogarsi sul passato per trarne, senza pudori, tremori o convenienti ipocrisie, un che fare per il nostro futuro. In questo senso ci sentiamo di dire che è una perdita, assai grave, anche per gli stessi avversari politici. Perché perdono un interlocutore raffinato, capace di essere di stimolo anche per loro.
Nutrimenti è stata orgogliosa di aver pubblicato Il popolo perduto, le sue ultime riflessioni sulla crisi della sinistra e sullo stato generale della politica, in Italia e nel mondo.

Era il 2019 e da poco in Italia era salita al governo una inedita alleanza Lega-Movimento cinque stelle. Poi ci sarebbe stato il governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi e poi ancora l’avvento di un governo delle destre. Solo qualche mese l’editore di Nutrimenti Andrea Palombi ragionava con Mario di un nuovo volume in cui analizzare il quadro politico ancora una volta completamente mutato.

E il rimpianto più grande è quello di non essere riusciti a depositare in un libro la sua lettura della situazione attuale che, ne siamo certi, avrebbe aiutato tutti noi a conoscere e capire di più.

E la sinistra a ripensare se stessa…

A Grottaminarda nasce l’associazione intercomunale: Insieme agli ultimi

Insieme agli ultimi è un’associazione intercomunale che nasce con lo scopo di aiutare e stare a fianco degli ultimi: i più bisognosi e più disagiati che, soprattutto, negli ultimi mesi sono stati presi ulteriormente di mira dal Governo.

Negli ultimi anni, partendo dal Covid, dalla guerra e arrivando fino alla consequenziale inflazione con annesso ritiro del Reddito di cittadinanza stiamo assistendo ad una grave crisi economica che, come sempre colpisce i più deboli e i più disagiati.

Sono molte le famiglie che fanno fatica ad arrivare non solo a fine mese ma che non riescono a far fronte alle spese di beni di prima necessità.

Le cause di questa incresciosa situazione che si sta verificando in modo più veloce e tragico dipendono da diversi fattori: sociali, politici ed economici a livello nazionale ed internazionale.

Insieme agli ultimi nasce da una presa di coscienza collettiva dello stato attuale in cui versano molte famiglie e persone, decidendo di fare qualcosa di concreto che non si riduca ad una semplice retorica.

Questo è il momento di agire concretamente offrendo non solo un supporto morale ma un aiuto materiale, reale e tangibile.

Insieme agli ultimi coinvolgerà  diverse donne appartenenti a 9 Comuni della provincia di Avellino: Grottaminarda, Cervinara, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Fontanarosa, Bagnoli Irpino, Ariano Irpino, Montoro e Avellino.

L’idea dell’associazione intercomunale Insieme agli ultimi nasce dall’idea e dalla sensibilità di Rosalba Basile insieme ad altre 16 donne dei vari territori irpini.

Rosalba Basile attualmente impegnata nel gruppo di supporto del Sindaco di Grottaminarda nelle seguenti attività di competenza: Edilizia Residenziali Pubblica (ERP) – Rapporti con l’Agenzia Campana per l’Edilizia Popolare; Politiche per il lavoro; Politiche Sociali; per il secondo: Studio e Progettazione per la fattibilità di Società in House.

L’associazione dovrebbe essere operativa già da settembre ed avrà sede a Grottaminarda, per poi espandersi negli altri Comuni. Il gruppo dirigente è costituito da 4 avvocati: Guarino Fiorina di Fontanarosa, Guarino Maria Rosaria di Mirabella, da 2 commercialisti: Gabriella Spagnuolo di Atripalda e Studio Sole di Avellino, da Rosalba Basile e da altre donne di altri Comuni dell’Irpinia.

L’ideatrice dell’associazione nonché nome papabile per la futura presidenza di Insieme agli ultimi dichiara:

Nel mio percorso politico passato e attuale il mio sguardo è stato sempre rivolto alle persone più bisognose perché ritengo che il senso della comunità risieda nell’uguaglianza sociale e nell’aiutare concretamente chi ha più bisogno di un aiuto materiale perché spesso sono proprio queste persone che si sentono abbandonate dalla politica, perdendo completamente la speranza di un riscatto sociale, che da soli non sarebbero in grado di affrontare.

Insieme agli ultimi vorrebbe essere un punto di riferimento per tutti coloro che hanno bisogno di un aiuto materiale, morale o di un supporto di qualsiasi natura. Spero che possa essere un luogo fisico in cui potersi recare per cercare una strada diversa da quella si sta prospettando per molte famiglie da anni ma in modo particolare negli ultimi mesi.

Ritengo che sia fondamentale impegnarsi nel fornire aiuti che possano sembrare anche indiretti ma che, in molti casi, sono sempre fondamentali e mi riferisco oltre ad aiuti di beni di prima necessità anche nell’offrire strumenti che possano aiutare nel cercare e trovare un eventuale lavoro, aiutare nel cercare un eventuale alloggio, cercando di ottemperare ai diversi disagi, cercando di migliorare, ad esempio, la propria formazione. Noi cercheremo di fare tutto ciò che è necessario e nelle nostre possibilità per aiutare a coltivare un futuro migliore e offrire quel senso di appartenenza che è fondamentale per sentirsi parte integrante di una comunità.

Il sindaco di Grottaminarda

Marcantonio Spera, sindaco di Grottaminarda afferma:

Come rappresentante della comunità di Grottaminarda ma, in particolar modo, come medico e cittadino sono felice di apprendere della nascita di un’associazione intercomunale nata da uno spirito umanitario e di spontaneo volontariato, che nasce non solo da idee nobili ma dalla consapevolezza del presente che stiamo vivendo.

Quello di oggi è un periodo di grande crisi economica, provocata da diversi fattori e che purtroppo, come sempre, si abbatte con violenza maggiore sui più deboli e i più bisognosi.

Uno dei verbi più belli del mondo è aiutare e metterlo in pratica assume un valore incommensurabile.

Ritengo che l’associazionismo che nasce per aiutare il prossimo sia un esempio non solo di grande umanità ma di profondo senso civico e di profondo senso di appartenenza ad una comunità, che si basa sul concetto universale di uguaglianza sociale.

L’associazione intercomunale aprirà le sue porte a settembre a Grottaminarda.

Gal Partenio, aperta la call per 25 giovani laureati nell’ambito del progetto Village of Tradition

È indetto un Avviso Pubblico per la selezione di 25 giovani laureati, di cui 4 riservati all’ambito territoriale di competenza del “GAL Partenio”, che verranno formati attraverso un percorso didattico di 700 ore, articolato in: lezioni frontali (250 ore); laboratori didattici/esercitazioni/project work (180 ore); stage/tirocinio (140 ore); altre metodologie – studio personale, autoformazione assistita da Tutor, gruppi di ricerca, consulenza e supervisione (70 ore); Coaching on-line, verifiche intermedie e tesi finale (60 ore), da svolgersi nel corso dell’anno 2023.

Il corso vuole offrire un’opportunità a giovani laureati di lavorare nel settore del turismo rurale dotandoli delle competenze e degli strumenti necessari ad aiutare i territori rurali ad affrontare questioni complesse, come l’isolamento e lo spopolamento, la transizione ecologico/digitale, per renderli più forti, connessi, resilienti per implementare l’organizzazione dell’offerta turistica.

I requisiti di partecipazione sono la maggiore età, il godimento dei diritti politici, la non esclusione dall’elettorato attivo, l’assenza di condanne penali, essere cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea, essere in possesso del diploma di laurea magistrale, specialistica o di diplomi di laurea vecchio ordinamento.

La domanda di candidatura dovrà pervenire al GAL “Partenio” entro e non oltre le ore 23.50 del giorno domenica 20 agosto 2023 esclusivamente a mezzo di posta elettronica certificata specificando il titolo dell’Avviso Pubblico nell’oggetto della e-mail, indirizzata a : galpartenio@pec.it; La domanda di partecipazione dovrà prevedere:

  1. Richiesta di partecipazione (All.1);
  2. curriculum vitae in formato europeo;
  3. scritto motivazionale (max 2.000 battute);
  4. copia fronte/retro del documento d’identità in corso di validità;
  5. dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (All.2);

Gestore del corso formativo universitario e sede di svolgimento:

Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche – Università degli Studi di Salerno, Via Giovanni Paolo II, 132 – 84084 Fisciano (SA).

Alburni World Jazz Festival 2023

Torna uno dei festival più longevi della Campania e lo fa per la XXIX volta.

L’Alburni World Jazz Festival 2023 si svolgerà per tre giorni offrendo grande qualità musicale a cavallo tra jazz e world music..
La direzione artistica è affidata per il secondo anno al cantante e pianista jazz Walter Ricci.

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.

Il prestigioso Alburni World Jazz Festival, una delle manifestazioni più longeve e significative nella regione Campania, si appresta a celebrare la sua XXIX edizione. Quest’anno, l’atteso evento si terrà nei suggestivi scenari del borgo medievale di Serre, situato alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ai piedi dei Monti Alburni. Le date da segnare in agenda sono l’8, 9 e 10 agosto, tre giornate straordinarie all’insegna della musica, dell’arte e dell’eccellenze gastronomiche.
 
Il Festival, che ha conquistato un posto di rilievo nella tradizione culturale della regione, è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del jazz e della buona musica in generale. La sua longevità è testimonianza di una storia ricca di emozioni e di un impegno costante per promuovere l’arte e la cultura nel territorio cilentano.
 
Il borgo medievale di Serre, con la sua atmosfera incantevole e la sua architettura suggestiva, sarà lo scenario perfetto per accogliere gli artisti e il pubblico del festival. La sua posizione privilegiata, alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, conferisce un valore aggiunto all’Alburni World Jazz Festival, permettendo agli spettatori di immergersi nella bellezza di un territorio ricco di storia e natura.
 
Tutti i concerti in programma sono ad ingresso libero e si svolgeranno dalle ore 21:30 presso Piazza Ennio D’Aniello.
 
A partire dallo scorso anno, il festival ha avuto l’onore di accogliere come direttore artistico una delle voci più autorevoli del panorama jazzistico italiano, il talentuoso cantante jazz Walter Ricci affiancato dalla società Mr.Few che si occupa della produzione. 
Grazie alla sua esperienza e al suo profondo legame con la musica, Ricci ha portato una ventata di freschezza e innovazione all’Alburni World Jazz Festival, confermandolo come uno degli eventi di punta nella regione.
Per celebrare questa nuova ed entusiasmante edizione il super ospite è un virtuoso della fisarmonica jazz, infatti il grande musicista francese, di origini italiane, Richard Galliano tornerà ad incantare il pubblico campano con la sua performance. Un’opportunità unica per gli appassionati di jazz che potranno vivere un momento magico grazie alla sua straordinaria capacità di fondere le sonorità tipiche del jazz con i suoni tradizionali attraverso la passione e la maestria che si fondono in un’unica melodia. Richard Galliano si esibirà in solo il giorno 10 agosto.

Alburni World Jazz Festival 2023: il programma

Ad inaugurare l8 agosto il festival però ci penserà un’altra grande band iconica della musica world ovvero la storica NCCP – Nuova Compagnia di Canto Popolare con a capo la storica cantante Fausta Vetere.
La Nuova Compagnia di Canto Popolare nasce nel 1970 con il preciso intento di diffondere gli autentici valori della tradizione del popolo campano. Lo straordinario successo che il gruppo ottiene al Festival di Spoleto del 1972 e del 1974 segna il suo lancio internazionale: da allora la NCCP ha ripetutamente partecipato a tutti i più importanti festival d’Europa e d’oltreoceano. Il gruppo ha alternato alla sua attività musicale anche quella teatrale, promuovendo e partecipando a numerosi spettacoli: La Cantata dei pastori, La canzone di Zeza, La Gatta Cenerentola, La Perla Reale, Sona sona… Per questo motivo Eduardo de Filippo li volle ospiti nel suo teatro, il San Ferdinando di Napoli. In occasione dei suoi cinquant’anni di musica, la Nuova Compagnia di Canto Popolare ha pubblicato il doppio cd “50 anni in buona compagnia”, da cui prende il titolo anche il nuovo spettacolo che ha toccato diverse città italiane. Il 2019 si apre col nuovo tour Anime di Terra che porta la NCCP ancora in giro per l’Italia, tra festival e concerti, alternandosi al lavoro in studio per l’uscita di un nuovo cd. L’anno seguente inizia con la presentazione dell’album “Napoli 1534”. Tra moresche e villanelle, apprezzatissimo dalla critica italiana ed estera, ultimo lavoro diretto e voluto dal compianto Corrado Sfogli, direttore artistico della NCCP.
Il secondo giorno (09 agosto) sarà una serata tutta all’insegna della contaminazione e della condivisione a ritmo di jazz e cantautorato. Il mattatore sarà il direttore artistico Walter Ricci che, con il suo trio composto dai musicisti Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria, omaggerà il cantante statunitense Nat King Cole icona del jazz americano che attraverso le sue interpretazioni ci ha lasciato un repertorio di brani indimenticabili. Previste collaborazioni dal vivo con: la cantante Karima la quale vanta una lunga e variegata esperienza artistica, tra cui il Festival di Sanremo nel 2009 e soprattutto la collaborazione con Burt Bacharach dal quale è stata prodotta. E’ l’unica cantante italiana a cui il “Maestro” ha scritto dei brani e con il quale ha registrato a Los Angeles il suo primo album dal titolo Karima. Sempre nello stesso anno viene scelta dalla Disney per interpretare la colonna sonora nel film di animazione la Principessa e il ranocchio, ha aperto i concerti di Whitney Houston e di John Legend, ha partecipato a Tale e Quale Show e I migliori Anni su Rai 1.
L’artista Dean Bowman tra i vocalist più dotati e rispettati della scena musicale afroamericana contemporanea, con alle spalle una carriera trentennale totalmente votata all’impegno, sia artistico (fondamentale il suo contributo a tutta la scena jazz, rock e d’avanguardia della Downtown newyorchese) che “politico” (è uno dei membri di vecchia data della Black Rock Coalition). La sua carriera lo ha visto impegnato con una delle band più innovative ed elettrizzanti degli ultimi anni, gli Screaming Headless Torsos, e come solista si è esibito in progetti tradizionali di ‘black spirituals’ e gospel music e in varie formazioni tra cui TriFunkTory, Soul Trilogy, The Black Spiritual Quintet e Ten Ballads duo (20 mag 2015).
A completare la formazione ci sarà il polistrumentista jazz salernitano Alfonso Deidda della grande famiglia Deidda considerati tra le migliori realtà del panorama jazzistico italiano.
A completare i live set ci penseranno due open act d’eccellenza: la versatile cantante ed autrice Rossella Cosentino e Alessandro Santacaterina giovanissimo strumentista e compositore calabrese riconosciuto come uno dei principali virtuosi europei di chitarra battente. Dopo i concerti le tre sere
si concluderanno con i dj set di Aldolà Chivalà.
Dichiara il Sindaco di Serre Antonio Opramolla:
Descrivere l’importanza dell’Alburni World Jazz Festival per la nostra cittadina è un’impresa ardua perché questa manifestazione è davvero un contenitore di meraviglie: innanzitutto consacra Serre come la Città della Musica, poi è un evento longevo, basti pensare che quella di quest’anno è la ventinovesima edizione e poi, ancora, permette a migliaia di persone, che in quei giorni affollano le strade di Serre, di conoscere questa bella realtà del territorio degli Alburni. Anche l’indotto economico che l’evento crea per gli esercenti della nostra comunità non è trascurabile. Lo spettacolo è la migliore forma di comunicazione e portare avanti un evento che mette l’arte della musica Jazz al centro, sottolineandone l’importanza e dando modo a tutti di apprezzare questo genere che rientra a pieno titolo nella storia della Musica, è per noi un grande impegno, ma anche un immenso piacere.
Quest’anno la direzione artistica è stata affidata al Maestro Walter Ricci ed anche questo è un fattore che ci riempie di orgoglio, Ricci ha già curato, magistralmente, la scorsa edizione dandole l’importanza e la luce che merita. L’esito della gara espletata proprio per affidare la direzione artistica dell’Alburni Jazz Festival ha dato un risultato che ci rende felici permettendoci di essere seguiti da un grande professionista. Siamo certi che sarà, ancora e sempre, un successo.
 
Dichiara il direttore artistico Walter Ricci:

Sono davvero entusiasta di aver ricevuto per il secondo anno l’incarico di direttore artistico della XXIX edizione dell’Alburni World Jazz Festival. Ringrazio il sindaco Antonio Opramolla, l’assessore Antonio Luongo e tutta l’amministrazione comunale per avermi riaffidato la direzione artistica del festival dandomi l’opportunità di continuare il lavoro iniziato un anno fa. La denominazione world, associata alla parola jazz, nasce da una nuova e ristrutturata concezione musicale che vuole aprirsi alle contaminazioni e alle condivisioni di genere. Questo incarico, di grande responsabilità, mi stimola a creare sinergie musicali e artistiche, insieme al mio team composto da grandi professionisti del settore, rafforzando le basi per la realizzazione  di un festival internazionale, attrazione unica per il territorio degli Alburni e il comune di Serre.

Viaggio in Irpinia 2023: il programma itinerante di eventi

Partito ‘Viaggio in Irpinia 2023’, il programma itineranti di eventi e percorsi condivisi estivi tra borghi e caratteristici centri urbani della provincia di Avellino. Un calendario intenso e diversificato, al via lo scorso giugno con ‘Sapori Antichi – Dal Wild West all’Irpinia’ a Torella dei Lombardi, città simbolo del cinema in Irpinia dove sono registrati i natali del regista di fama internazionale Sergio Leone.  L’iniziativa nasce dall’intuizione del coordinatore artistico Roberto D’Agnese (Omast Eventi), pienamente condivisa da alcune delle amministrazioni locali e dai molteplici attori locali, tutti uniti per essere promotori di un sistema di ricreatività territoriale destinato al cambiamento sociale e culturale e a favore ribaltamento demografico contro lo spopolamento.
A riguardo, il direttore artistico D’Agnese, mette in luce i passi serviti per il percorso itinerante di ‘Viaggio in Irpinia 2023’ con un’analisi critica importante:

Siamo arrivati ad un punto in cui abbiamo dimostrato che l’Irpinia, con i suoi eventi, è diventata un forte attrattore di livello regionale che crea la giusta attenzione per far venire visitatori soprattutto da fuori regione. Credo che i tempi siano maturi per creare una comunicazione unitaria, ricordando il nostro primo tentativo con Hirpus Event 15 anni, fa insieme ad Agostino Della Gatta, Miriade&Partners, il professor Saviano, Maria Pia di Castellarte e tanti altri. Forse i tempi, allora, non erano tanto maturi come spesso accade. Avevamo visto qualcosa, per la quale, la comunità irpina non era ancora pronta. Io credo che sia arrivato il momento, l’ultimo, per creare qualcosa di serio perché c’è tanta attenzione verso la cultura irpina a 360 gradi quindi musica, tradizione popolare, gastronomia, enologia e altro.


Prossimo evento in calendario, rivolto ad un pubblico specializzato e ad un’ampia schiera di winelovers, è ‘Fiano Love Fest’ a Lapio in programma da venerdì 4 a domenica 6 agosto, che si ripropone con degustazioni, ai banchi d’assaggio con i produttori e masterclass guidate, nella sua XII edizione celebrativa per i 20 anni della Docg del Fiano di Avellino. In abbinamento, la gastronomia e i piatti del territorio, arte e musica dulcis in fundo

A seguire, ‘Folk Di Vino’ a Montefalcione giovedì 10 agosto, sabato 12 agosto ‘Folk Art’ e ‘Folk Food ‘a Salza Irpina; chiude il weekend, domenica 13, ‘Folk Wine’ a Petruro. Colori e sfumature sonore popolari inonderanno Montemarano, con la tre giorni di ‘Tarantella Mirabilis’, da sabato 12 a lunedì 14 agosto. Chiude agosto l’appuntamento con ‘Folk Classic’ a Parolise domenica 20 agosto.
Si ricomincia settembre con ‘Festa del Fagiolo Quarantino e della Castagna – ‘Palommina rossa’ della Valle del Dragone‘ dall’8 al 17 settembre a Volturara e ‘Suoni nomadi. Transumanze sonore di Zampogne e Ciaramelle’ a San Michele di Serino il 9 e il 10 settembre. Colpo di coda per l’estate, venerdì 22 e sabato 23 settembre con ‘La Mecenata – Paternopoli’, festa della pigiatura dell’uva, incontro di comunità per la ricorrenza della vendemmia.
Il viaggio si chiuderà con gli ultimi di incontri, mercoledì 4 ottobre, con ‘Francesco d’Incanto’ a Montella e gran finale sabato 14 e domenica 15 con ‘La sagra della castagna a Cassano Irpino’.

Spiega Roberto D’Agnese:

È il momento giusto per creare qui in Irpinia quello che serve per renderla davvero fruibile. È chiaro che gli eventi fini a sé stessi non possono essere un volano di sviluppo ma se sono messi a sistema possono creare un conduttore serio verso una produttività turistica Da qui nasce l’idea di un viaggio in Irpinia. È un esperimento che può essere realizzato a più ampio raggio ma ovviamente ci devono essere le condizioni politiche e istituzionali per mettere a sistema qualcosa che funzioni ma che già funzionava qualche anno fa.

La programmazione è in corso di lavorazione, pertanto le iniziative potrebbero subire modifiche.

Otto fotografi otto racconti ad Avellino

Continua la rassegna fotografica Otto per Otto. Otto fotografi otto racconti Mercoledì 9 agosto alle ore 18.00 inaugura presso la sezione Archeologica di Palazzo della Cultura ‘’ Spigoli sghembi… forse in salsa teatrale’’, la nuova mostra fotografica di Antonio Bergamino.


‘’Spigoli sghembi si stagliano nel cielo blu d’ottobre di Scampia.’’

Parte da qui il racconto fotografico di Antonio Bergamino, attraverso il quale descrive e trasforma, un luogo noto, ossia il quartiere di Scampia. Forti contrasti di luce e punti di ripresa cancellano le forme retoriche note in questo luogo.

Pochi elementi per comporre la scena, la scelta del bianco e nero, per non distrarre l’osservatore, un forte contrasto di luce ed ombre, danno vita ad una deframmentazione degli edifici, per ricreare a gusto dell’artista, un piacevole mosaico.
Antonio Bergamino ha realizzato reportage in diversi paesi del mondo per documentare temi sociali, folklore e mestieri dimenticati. Tra i lavori fotografici più longevi, c’è il tema dell’architettura in Europa. Ultime pubblicazioni: ‘’Irpinia sospesa’’, ‘’Ad Occidente da me’’, ‘’Moodlight’’.

Inoltre, all’interno di questa rassegna fotografica, Venerdì 11 agosto alle ore 18.00 verrà, presentato il libro ‘’Antrophica’’ di Domenico d’Alelio ed Emanuela Dattolo, modera Antonio Bergamino.
Martedì 28 agosto, invece, Antonio Bergamino presenterà il suo libro ‘’Moodlight’’ (AreaBlu edizioni – 2021). Il libro raccoglie una serie di ritratti fotografici realizzati a diversi musicisti durante i loro concerti, dove l’autore ha lavorato come fotografo di scena. Le fotografie hanno come filo narrativo la luce che illumina l’artista, un ‘’dialogo’’ tra musica e luce dove quest’ultima è spesso tagliente, radente tal punto da creare forti contrasti tra bianco ed il nero.

La rassegna, coordinata da Antonio Bergamino, è promossa dalla Provincia di Avellino con il coordinamento tecnico-scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca Capone.

Come ti pare di Calmo è un brano Pop R&B sonorità estive inspirate a Mac Miller

Viene pubblicato per la Edizioni FUMO il nuovo singolo del musicista e polistrumentista partenopeo Calmo, “Come ti pare” prende spunto dal personalissimo mantra “fai come ti pare” detto dallo stesso artista, cioè la formula magica che Calmo usa “quando vuole “stare sulle sue”. 
 
Non è facile condividere le cose con qualcuno, persino se lo ami – spiega Calmo -. Ma, alla fine, può bastare staccare la spina: un giorno di mare in solitaria per ritrovare la propria dimensione e tornare a sbrilluccicare, anche solo per un po’, come fa la Torre Eiffel di sera.
 
Il brano è stato prodotto in collaborazione con Francesco Varchetta, artista e amico storico di Calmo con il quale produce musica da molti anni. I due attualmente fanno parte della live band di Clementino e lo accompagnano nella sua lunga tournée estiva con Calmo al basso e Varchetta alla batteria.
 
“Come ti pare” ha un testo autobiografico mentre il sound è descritto dallo stesso artista come un concentrato di groove e sincerità. Calmo con la sua scrittura mette a nudo la sua personalità e sentimenti e nei racconti coinvolge anche le persone più vicine con tute le loro emozioni, incarnando il perfetto equilibrio tra nostalgia e voglia di nuovo.
 

Calmo: chi è?

Calmo (Luigi Ferrara) a 10 anni è già un polistrumentista. Il suo talento da autore, producer e mix engineer gli permette di creare brani unici che suscitano forte interesse sui social. I suoi brani sono completamente autoprodotti; la veste grafica ed i videoclip sono curati dal fratello, Vincenzo Ferrara in arte Visuals*.
In quarantena, pubblica “Vaccino”, trasmesso anche su Blob (Rai 3). Supera le selezioni di Musicultura col suo inedito “Sotto Sequestro”. Segue la pubblicazione di una serie di singoli, alcuni dei quali entrati nella playlist “Anima R&B” e “New Music Friday” di Spotify. Collabora abitualmente con artisti della provincia, come Ugo Crepa, Luca Notaro, PeppOh. Ha accompagnato Clementino al basso, durante l’intero tour estivo 2023 in band. Attualmente, è in fase di pubblicazione del suo primo EP.
Calmo produce anche altri artisti, tra cui PeppOh, Alessio Arena ed il vincitore di All Together Now Greg Rega. 
La ricerca musicale in studio diventa creatività anche dal vivo, con uno show da one man band tra loop e svariati strumenti sul palco. Talentuoso ed originale, Calmo è un artista in rapida ascesa che vedremo presto su grandi palchi.
encan
divider

L’informazione che supera il singolo punto di vista

News

  • In primo Piano

Info e Contatti

  • Redazione
  • Pubblicità

© 2018 Copyright ILPLURALE.IT
Direttore Responsabile Erminio Merola
Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Avellino n.02993420641
R.E.A.: AV - 197879

Made with ❤ by Elementor