Al Trianon Viviani, sabato 19 marzo, alle 21, “4 sax in concerto per Napoli”, l’originale proposta musicale del quartetto di sassofoni Accademia con il pianista Giuliano Mazzoccante.
Il concerto propone le melodie intramontabili della tradizione napoletana.
L’adattamento per il quartetto di sassofoni con pianoforte sottolinea il carattere lirico di queste pagine e consente il dispiegamento di virtuosismi strumentali.
Gli arrangiamenti sono stati curati dagli stessi membri del quartetto e dalla musicista giapponese Ryota Ishikawa, che, con ironia e passione, ha realizzato un particolare medley, da Torna a Surriento a Funiculì funiculà e Santa Lucia.
Il quartetto di sassofoni è composto da Gaetano Di Bacco (soprano), Enzo Filippetti (contralto), Giuseppe Berardini (tenore) e Fabrizio Paoletti (baritono).
Costituito nel 1984, il quartetto Accademia è considerato a livello internazionale tra i gruppi italiani più attivi nel suo genere, mantenendo sempre la stessa formazione. Ha tenuto più di 1500 concerti in Italia e all’estero, con 80 tournées internazionali. Per la carriera artistica svolta, è stato insignito del premio Scanno.
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Atripalda, a contrada Alvanite via ai laboratori delle Acli Avellino con le “Piazze del Popolo”
Da lunedì 20 ecco la fase operativa del progetto nazionale delle Acli cofinanziato dal Ministero del Lavoro.
Sono tre i laboratori pronti a partire sul campo, presso la chiesa di San Pio: autocostruzione con il Maestro Carmine Tranchese, alfabetizzazione fotografica con Antonio e Stefano Bergamino, e il masterclass per animatore turistico-sociale con Luigi Salvati di CTA.
Diritti, luoghi, opportunità, percorsi per una comunità resiliente. È quanto intende costruire il progetto nazionale delle Acli Aps denominato “Piazze del Popolo” diffuso in 18 regioni d’Italia e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le Acli Avellino Aps, in partenariato con CTA e NeXt, e con la collaborazione e il co-finanziamento del Patronato Acli, riportano l’attenzione sulle periferie e sulla loro resilienza. Grazie a questo progetto, infatti, sarà possibile reinterpretare, alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi condizionati dall’emergenza da Covid-19, gli obiettivi per aiutare le comunità a leggere i propri bisogni, a sviluppare interventi migliorativi del contesto locale e trovare, nei cittadini stessi, la chiave per sviluppare e far crescere il tessuto socio-produttivo e le comunità locali grazie a laboratori formativi e ad altre azioni di comunità organizzate per avere continuità temporale.
Luogo d’intervento è il rione Alvanite di Atripalda. Da lunedì 20 giugno, con numero di posti limitato, sono pronti a partire i tre corsi ideati per sostanziare il progetto, il cui svolgimento è previsto presso la chiesa di San Pio.
Il laboratorio di autocostruzione sarà curato dal Maestro atripaldese Carmine Tranchese, artigiano storico del territorio, tra gli ideatori dell’esperienza di Piazzetta degli Artisti. Un’azione che parte dalla consapevolezza che quotidianamente, consumiamo più di quanto sia necessario; per questo l’intento sarà dare nuova vita ai materiali di scarto. I corsi si terranno ogni giovedì pomeriggio, l’età minima per partecipare al laboratorio è 16 anni, ma l’attività, come per gli altri corsi, è a capienza limitata.
Il corso di alfabetizzazione fotografica è a cura del fotografo Antonio e del videomaker Stefano Bergamino. Con due incontri settimanali durante i quali gli allievi avranno modo di comprendere quanto sia complesso e articolato il mondo della fotografia. Durante i primi incontri si discuterà del rapporto tra etica e fotografia, copyright e privacy; le lezioni proseguiranno con l’insegnamento delle tecniche di base per foto e video.
A seguire, il focus si sposterà più sull’aspetto creativo: ricerca, scrittura, osservazione, composizione, e narrazione. Sono alcuni dei temi sui quali gli allievi dovranno misurarsi per tutta la durata del corso con riprese in estemporanea e con temi assegnati.
L’obiettivo è quello di far integrare ogni allievo con la creatività insita nel pulsante di scatto. Il corso si concluderà con l’assegnazione di un tema generale, da sviluppare personalmente, per realizzare una mostra dove ogni giovane autore potrà mostrare la propria personalissima narrazione.
Terzo e ultimo appuntamento formativo è quello del masterclass per animatore turistico-sociale a cura di Luigi Salvati di CTA (Centro turistico Acli). In tre incontri di 4 ore ciascuno, si intende ripensare la socialità come motivo di rinascita e di lavoro, già a partire da questa stagione estiva. Gli allievi potranno dunque imparare tecniche e metodologie per diventare un perfetto animatore turistico. L’età minima per partecipare alla masterclass è 16 anni.
Il progetto “Piazze del Popolo”, sulla scorta del piano nazionale attuato dalle Acli, potrà essere sostenuto dai cittadini interessati dall’iniziativa, e non solo, tramite una campagna di crowdfunding sulla piattaforma online Produzioni dal Basso di prossima pubblicazione.
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Essere diversi di Musto vince il primo premio al CortoDino Film Festival
Essere Diversi, opera prima del regista Francesco Musto, trionfa alla 9a Edizione del “CortoDino”, Festival internazionale di cortometraggi organizzato dall’associazione culturale Esseoesse e dedicato al produttore Dino De Laurentiis.
Molto soddisfatto il regista di Pratola Serra che ha visto la sua opera imporsi tra gli oltre 3mila cortometraggi in concorso.
Alla consegna dei premi, tenutasi nell’aula magna del liceo artistico “De Chirico” di Torre Annunziata, tanti i volti noti presenti: le attrici Sandra Milo e Isabel Russinova, il produttore Gianfranco De Rosa, la presidente di giuria Nunzia Schiano e Juliette Esey Joseph presidente della giuria internazionale.
Aggiudicandosi il primo premio con unanime consenso della giuria popolare al “Cortodino Film Festival 2019”, Musto bissa il successo ottenuto questa estate alla 7a Edizione dell’Ariano Film Festival.
Alla sua bacheca personale si aggiungono anche il premio miglior sceneggiatura al Festival del cinema di Mercogliano “Ciak White Days”, il premio miglior cortometraggio fuori concorso al “Cortisonanti International Short Film Festival” e una menzione speciale della Accademia del Cinema di Napoli “Grenoble” per l’alto valore sociale ed educativo dell’opera.
IL CORTOMETRAGGIO
Essere Diversi è uno specchio sulla realtà, tratta temi come l’inclusione sociale dei diversamente abili, la paura di essere esclusi dal gruppo (la ragazza) accettando di fare anche cose controvoglia, l’apparire a tutti i costi forti e fighi, l’uso smisurato della tecnologia (vedi l’uso dei cellulari durante l’atto di bullismo) che porta i ragazzi a vivere sempre più nel mondo virtuale e meno in quello reale.
Così Francesco descrive Essere Diversi, cortometraggio da 16 minuti, scritto a maggio 2018 e concluso alla metà di settembre.
Una lettera d’amore nei confronti della vita, dell’avere il coraggio di affrontare tutte le difficoltà e restare sempre sé stessi, nonostante tutto e tutti. Questo cortometraggio è dedicato a tutti i ragazzi – e non solo – basti pensare al caso del signore di Manduria torturato e ucciso da una baby gang – che ogni giorno si trovano a contatto con i loro carnefici, persone che possono essere a loro volta vittime di bullismo, perché il bullismo è un cerchio che può essere spezzato, con l’impegno e la volontà di denunciare.
Essere diversi però non affronta la tematica del bullismo nella disabilità ma nella sua universalità. Perché il bullismo è un fenomeno che può essere vissuto da chiunque, che siano minoranze o meno. Francesco forma un grande abbraccio nei confronti di tutti e lascia un messaggio importantissimo: non siete soli.
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Aldo Marrone: Terra di vino, terra divina
La rassegna OttoperOtto. Otto fotografi otto racconti prosegue con una nuova mostra fotografica Mercoledì 12 luglio alle ore 18.00 inaugura presso la sezione Archeologica di Palazzo della Cultura “Terra di vino, terra divina’’, la mostra fotografica di Aldo Marrone dedicata a una delle eccellenze dell’Irpinia: il vino.
La Mostra è infatti il racconto del lavoro che c’è dietro la produzione del vino, un lavoro faticoso ma felice, “poiché quando si vendemmia si è felici”.
Le fotografie esposte mettono a confronto nuove e vecchie generazioni, queste ultime arricchite dall’esperienza antica e migliorata dalle conoscenze moderne che generano nuove energie. Sullo sfondo paesaggi ritagliati in forme geometriche, come vere e proprie opere di design, volutamente raffigurati a colori per raccontare e trasmettere “il bello”.
Come afferma infatti lo stesso Marrone:Oggi più che mai abbiamo bisogno di bellezza, di forma e di sostanza, diventa un’esigenza, una questione di riscatto nei confronti dei nostri antichi avi. Il rispetto per la natura è ‘bellezza’, esercitarsi al bello porta il bene e il bene alla giustizia.
La rassegna, giunta alla terza delle otto mostre in programma, è coordinata da Antonio Bergamino e promossa dalla Provincia di Avellino con il coordinamento tecnico-scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca Capone.
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