Aurelio Tommasetti, ad Avellino per la presentazione del libro #Populeconomy di Paolo Capone, parte dai temi affrontati nel saggio per un’analisi sulle grandi questioni che animano il dibattito. Professore ordinario di economia aziendale, già candidato alle Europee 2019, Aurelio Tommasetti rappresenta una risorsa per la coalizione di centrodestra e appare scontata una sua nuova discesa in campo con la Lega per le Regionali in Campania.
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Il sindaco Gaetano Manfredi: “La forza di Napoli è nella cultura”
Celebrata al Palazzo delle Arti Napoli la cerimonia inaugurale della mostra Andy is back, in programma sino al 31 luglio, prodotta da Navigare srl e curata da Edoardo Falcioni per Art Motors con il patrocinio del Comune di Napoli.
La presenza del sindaco Gaetano Manfredi e di numerose personalità partenopee, ha sottolineato il legame della città con l’artista americano Andy Warhol, che spesso ha soggiornato a Napoli e alla quale rese un tributo realizzando l’opera “Vesuvius”.
La concomitanza dell’apertura della mostra e la pubblicazione della pagina storica de Il Mattino, con il titolo “Fate Presto” esposta in una delle 12 sale, è stata l’occasione colta dal sindaco Manfredi per rilanciare, attraverso la cultura, la città partenopea:
C’è un rapporto molto stretto e questo rapporto rappresenta anche una fase della nostra città importante, una fase di grande creatività ma anche di grande apertura verso quelli che erano i grandi percorsi culturali e artistici internazionali. Il periodo di Lucio Amelio è l’età delle grandi persone e dei tanti artisti che sono arrivati a Napoli portando idee, portando novità, e quindi questo è anche un momento che noi dobbiamo ricordare perché questo è un insegnamento per il presente e per il futuro di quella che deve essere la Napoli che tutti noi vogliamo, cioè quella di una Napoli aperta alle grandi esperienze internazionali proprio per portare la sua creatività nel mondo.
La mostra propone un’esposizione ricca con oltre 130 tra disegni, oggetti autografati, serigrafie, fotografie, provenienti da collezioni private, oltre alla ricostruzione della celebre Silver Factory newyorkese.
Un percorso estremamente internazionale che, in occasione delle vacanze pasquali, potrà rappresentare una valida proposta culturale per i turisti presenti in città.
Sottolinea Gaetano Manfredi:
Sì, questo è un segnale molto bello per tutti noi perché questo ci fa capire quanto Napoli sia amata nel mondo, quanto desiderio di Napoli ci sia nel mondo , quindi questo ci dà una grande responsabilità perché abbiamo un patrimonio nelle mani che dobbiamo valorizzare e, soprattutto, dobbiamo aprire al mondo. I tanti turisti internazionali presenti in città ci testimoniano in maniera concreta quanto Napoli sia importante e quanto Napoli sia amata.
Poi il Sindaco di Napoli ha evidenziato l’importanza della cultura per la promozione della nostra città che, però, può contare anche su ulteriori punti di forza:
Può fare moltissimo perché la forza di Napoli è la sua arte, la sua storia, la sua creatività ma anche la sua contemporaneità. Il fatto di essere una città di grande tradizione storica ed artistica e di essere sempre aperta al cambiamento, e a quelle che sono le nuove tendenze artistiche, ne fanno un unicum a livello internazionale e proprio su questa cifra culturale noi dobbiamo puntare per il futuro, perché solo così noi riusciremo a mantenere e rafforzare questo grande brand internazionale che è Napoli nel mondo.
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Il popolo perduto di Mario Tronti
Lo scorso 7 agosto è scomparso Mario Tronti, filosofo e politico, tra i più illustri teorici dell’operaismo e padre dell’autonomia del politico.
Mario Tronti, filosofo e politico, tra i più illustri teorici dell’operaismo, padre dell’autonomia del politico, si sofferma in questo libro-intervista, insieme al giornalista Andrea Bianchi, sulla deriva e sui fallimenti della sinistra, non solo italiana, e su come riprendere il cammino in un mondo radicalmente diverso rispetto a quello del Novecento.
Sul banco degli imputati, la cosiddetta sinistra nel suo complesso, con un particolare carico di responsabilità assegnato a quella di derivazione comunista. La sinistra che in questi ultimi decenni si è interessata quasi esclusivamente di diritti e ha trascurato i bisogni: lavoro, sicurezza, stato sociale, redditi perduti… Quante volte si nomina la parola cittadini e quante la parola lavoratori?In questa sproporzione c’è la distorsione della realtà. E ancora: quante mobilitazioni di piazza si sono fatte su rivendicazioni umanitarie e quante sul flagello delle morti sul lavoro? La scarsa attenzione a domande di questo tipo ha provocato la perdita di milioni di voti e, fatto ancora più grave, il rischio di estinzione di un intero popolo.
Non vediamo in altri paesi quello che accade qui da noi, ovvero il paesaggio devastato che offre l’attuale panorama politico. L’ultima anomalia del caso italiano ci ha regalato L’Uomo Qualunque al governo. Lo definiamo così come si presentò allora, nell’immediato dopoguerra, con il simbolo che gli anziani ricordano, quello del cittadino schiacciato sotto un torchio. Il qualunquismo è una vecchia tara plebea, non del popolo ma della popolazione italiana. Allora i grandi partiti popolari, che sapevano di politica, liquidarono il fenomeno nel giro di una breve stagione. Oggi i piccoli partiti, movimenti, partiti personali, è poco dire che lo subiscono, perché in realtà lo interpretano e così lo riproducono, senza capire che l’onda finirà per travolgere loro stessi, perché è un’onda selvaggia, informe e senza regole. Tutto intero l’agire politico e il dibattito politico appare senza forma. Basta mettersi davanti a un qualsiasi talk show televisivo per averne la prova. La chiacchiera dei commentatori fa da eco al brusio di fondo, almeno più simpatico, che sentite salire dal bar sotto casa.
Per ricominciare a camminare va combattuto il virus dell’antipolitica iniettato ad arte dall’alto nelle vene dove scorre il basso del sociale, occorre rovesciare la gerarchia tra il civile e il sociale, mandare in soffitta il pensiero debole che ha prodotto il fallimento democratico-progressista. E soprattutto non credere che sia vera la falsa notizia che non c’è più lo sfruttamento del lavoro.
Nell’età della globalizzazione è la parola ‘mondo’ che per lo più dice il problema. Noi useremo ‘forma mondo’: un po’ troppo intellettualmente raffinata per il segno che vogliamo dare a questa chiacchierata, ma si spera ci verrà perdonata. Poi, adesso, per saltare dal globale al locale – respingendo lontano da noi la terribile espressione postmoderna di ‘glocale’ – inciampiamo inevitabilmente in quello scoglio tra il mondo e l’Italia, che si chiama Europa. Il caso italiano ritorna oggi all’attenzione dei commentatori esteri presentando una nuova forma dell’anomalia Italia: in questo senso affronteremo il problema.
Una riflessione su quello che qui intendiamo per concetto politico di popolo si impone con caratteristiche di necessità e urgenza. Infine, su quel che resta della parola ‘partito’ e sul quel che riesce ancora a dire la parola ‘politica’ andremo all’attacco, perché il tempo della diplomatica attesa è finito, posizionarsi su una delle postazioni esistenti non è più sufficiente, è urgente aprire un varco di fuoriuscita da questo stallo subalterno.
Cosa che si può fare e va fatta prima di tutto con un rovesciamento di culture dentro una rinnovata battaglia delle idee, con il dichiarato obiettivo di dare forma a un nuovo spirito egemonico di parte, ridisegnando unità e differenze del pensare e dell’agire, rispetto al passato e contro il presente.
La perdita di Mario Tronti è una perdita per la sinistra e per la politica tutta. Perché è la perdita di una delle menti ancora capaci di guardare più in là del qui e ora, di interrogarsi sul passato per trarne, senza pudori, tremori o convenienti ipocrisie, un che fare per il nostro futuro. In questo senso ci sentiamo di dire che è una perdita, assai grave, anche per gli stessi avversari politici. Perché perdono un interlocutore raffinato, capace di essere di stimolo anche per loro.
Nutrimenti è stata orgogliosa di aver pubblicato Il popolo perduto, le sue ultime riflessioni sulla crisi della sinistra e sullo stato generale della politica, in Italia e nel mondo.Era il 2019 e da poco in Italia era salita al governo una inedita alleanza Lega-Movimento cinque stelle. Poi ci sarebbe stato il governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi e poi ancora l’avvento di un governo delle destre. Solo qualche mese l’editore di Nutrimenti Andrea Palombi ragionava con Mario di un nuovo volume in cui analizzare il quadro politico ancora una volta completamente mutato.
E il rimpianto più grande è quello di non essere riusciti a depositare in un libro la sua lettura della situazione attuale che, ne siamo certi, avrebbe aiutato tutti noi a conoscere e capire di più.
E la sinistra a ripensare se stessa…
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Junior Camp Grottaminarda: il campo estivo che concilia sicurezza e sorriso
Junior Camp Grottaminarda è il primo campo estivo progettato dal Comune di Grottaminarda che si svolgerà dal 10 al 21 agosto dalle ore 08:30 alle 12:30. Lo scopo di queste giornate dedicate all’apprendimento e allo svago, oltre a quello di lanciare un chiaro segno di ripresa per i più piccoli, ha come obiettivo quello di riuscire a conciliare sicurezza, sorriso e apprendimento.
Ogni attività, infatti, è stata pensata e realizzata per poter regalare momenti di spensieratezza, insegnando nuovi comportamenti cui i più piccoli andranno incontro nei prossimi mesi quando riprenderanno le attività scolastiche.
Un messaggio positivo che il Comune di Grottaminarda ha deciso di lanciare alla propria comunità perché il mood di Junior Camp Grottaminarda è proprio di quello di ricominciare responsabilmente con il sorriso.
Junior Camp Grottaminarda: organizzazione del campo estivo
Junior Camp Grottaminarda è un campo estivo completamente gratuito e ciò è stato possibile grazie alla somma assegnata al Comune di Grottaminarda dal Ministero per la politica della famiglia. Per poter garantire sicurezza e professionalità, soprattutto in ambito sanitario, il progetto è stato affidato alla Cooperativa Sociale Heidy.
La suddetta infatti ha provveduto a formare tutti gli operatori, offrendo corsi di Primo Soccorso e comunicando in modo preciso le disposizioni a cui ciascun partecipante dovrà attenersi, per far sì che siano rispettati il giusto distanziamento e le giuste misure di contenimento per evitare la diffusione del Covid.
La Cooperativa Sociale Heidy ha inoltre provveduto, a suo carico, ad effettuare test sierologici a ciascun operatore presente all’interno del Junior Camp Grottaminarda per garantire la massima sicurezza ai bambini partecipanti.
All’interno dello spazio saranno presenti segnaletiche e regole rappresentate con vivaci vignette che saranno di facile comprensione per i partecipanti più piccoli perché questa esperienza vuole essere anche formativa ed utile per i prossimi mesi.
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Tommasetti (Lega): «La Giunta De Luca ha fallito»
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