Il ritratto è il nome dell’ultimo romanzo di Ilaria Bernardini, edito da Mondadori. La scrittrice mostra la fragilità e le storie di due donne, molto diverse tra loro e sconosciute, che hanno però qualcosa in comune: l’uomo che amano.
Una delle due protagoniste della trama è Valeria Costas, nota scrittrice, che oltre all’amore per i suoi libri vive per il suo grande amore: Martin Aclà, un noto imprenditore, a cui è legata clandestinamente da un sentimento che dura da venticinque anni. Valeria vive da sola a Parigi.
Martin invece vive a Londra con sua moglie e i suoi due figli.
Un giorno per radio, Valeria scopre che Martin ha avuto un ictus ed è in coma. La donna devastata dal dolore di un’ipotetica perdita del suo amato, cerca un modo per poterlo vedere e dargli un ultimo saluto.
Valeria, per potersi avvicinare all’amante, commissiona un suo ritratto a Isla Lawndale, pittrice nonché moglie di Martin. Con questo pretesto riesce a trovare un punto d’accesso nella vita domestica della famiglia.
Valeria e Isla entrano in contatto, creando un’intimità e una familiarità sempre più profonda tra bugie, ricordi e compassione.
Valeria rivelerà ad Isla le vere ragioni che l’hanno portata a commissionare il ritratto? La scrittrice avrà il coraggio di abbattere il muro di menzogne che la dividono da Isla per poter entrare davvero in relazione l’una con l’altra?
Per scoprirlo non vi resta che aspettare l’uscita del romanzo di Ilaria Bernardini, previsto per il prossimo 28 gennaio.
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Verticale di Barolo Borgogno all’Enoteca Scagliola
L’Enoteca Scagliola in collaborazione con AIS Napoli propone una mini verticale dedicata a quattro annate storiche del Barolo Borgogno.
Ciò che si prospetta per i degustatori che intenderanno partecipare all’evento è un viaggio temporale a ritroso: partendo da un Barolo Borgogno del 2015, si proseguirà con un Borgogno Riserva 2003 e ancora con un Barolo 1998 per giungere a conclusione con un Barolo Borgogno Riserva 1967.
L’Azienda Borgogno è tra le più prestigiose del territorio e ciascun vino verrà presentato direttamente dal patron Andrea Farinetti.
Per quanto riguarda la degustazione tecnica sarà a cura di Franco De Luca, AIS Napoli.
L’evento è previsto, previa prenotazione, per il 17 febbraio alle ore 20:30 all’Enoteca Scagliola in via San Pietro a Majella n.15.
Il costo della degustazione è di euro 100,00 mentre per i Soci Ais è di euro 90,00.
Per info e prenotazioni contattare i seguenti numeri: 081 459696 o 334 9698115.
I posti sono limitati.
Cantina Borgogno: storia
Bartolomeo Borgogno fonda la cantina nel 1761. Nel 1861 Il Barolo Borgogno sigilla il patto al pranzo celebrativo per l’Unità d’Italia mentre nel 1908 il Barolo Borgogno viene servito a Nicola II Romanov, Zar di tutte le Russie, in visita ufficiale al Castello di Racconigi nel 1908.
Nel 1920 Cesare Borgogno assume la direzione della cantina, iniziando ad esportare i vini all’estero: in Europa, in Argentina e negli Stati Uniti. Oltre ad aprire le porte commerciali verso nuovi orizzonti, il produttore vitivinicolo ha un’intuizione geniale: conservare metà della produzione di Barolo Riserva per venderla venti anni dopo.
Nel 1955 l’Institute des Appellations d’Origines francese intenta causa all’imprenditore con l’accusa di aver chiamato la sua azienda e di aver copiato il nome alla regione di Borgogna e nel 1967 l’azienda modifica il nome con quello di Giacomo Borgogno & Figli.
Nel 1968 muore Cesare Borgogno e la conduzione dell’azienda passa nelle mani del nipote Franco Boschis. Una bottiglia di Barolo Borgogno del 1886 venduta all’asta nel 1972 raggiunge un prezzo di 530mila lire, cifra stratosferica per quei tempi.
Giorgio e Cesare Boschis, figli di Franco entrano a far parte dell’azienda nel 1984.
Nel 2008 la famiglia Farinetti acquista l’azienda Borgogno e, lo stesso anno, Andrea Farinetti assume la conduzione dell’azienda nel 2010.
Nel 2013 Andrea Farinetti ricomincia ad utilizzare esclusivamente il cemento per la fermentazione dei vini e nel 2015, l’imprenditore ed enologo apre le porte alla coltivazione biologica, acquistaqndo tre ettari che saranno dedicati esclusivamente per la produzione di Timorasso (vitigno a bacca bianca autoctono) che generalmente è caratterizzato da una resa limitata ma di eccellente qualità.
Non vi resta che conoscere attraverso le papille gustative la storia di un’azienda e di un prodotto che hanno fatto la storia!
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Il teatro di burattini di Adriano Ferraiolo e figli torna ad Avellino
Si accendono di nuovo i motori della compagnia Adriano Ferraiolo e Figli, dopo tanti mesi di stop forzato dovuti al Covid. S ritorna finalmente ad assaporare la gioia di tornare tra la gente, rispettando le normative vigenti e i distanziamenti.
Adriano Ferraiolo con il suo teatro di burattini, dopo un anno, ritorna ad Avellino dove dal 6 al 15 settembre tutti i giorni dalle ore 17:30 si esibirà con i suoi spettacoli a Piazza Agnes. Per completare la magia dell’arte e della cultura di Adriano Ferraiolo e Figli ci saranno i colori delle antiche caramelle veneziane insieme al profumo vanigliato dei favolosi croccanti, arachidi, mandorle e nocciole giffonesi.
La compagnia vi aspetta per sorridere con la commedia dell’arte e una giusta dose di vaccino culturale che immunizza dalla tristezza e dalla solitudine per concludere una splendida estate 2021.
I burattini di Adriano Ferraiolo e figli
Pulcinella
Maschera del teatro popolare napoletano, una delle principali maschere regionali italiane. È gobbo e ha naso adunco. Possiede in larga misura difetti e vizi che la tradizione attribuisce ai contadini; ma ha una sua filosofia e, come tutti i napoletani, canta. Prima di assumere le caratteristiche con cui è giunto a noi, il costume ha subito molte trasformazioni nel tempo: oggi è tutto bianco (camiciotto con collaretto stretto in vita, larghi calzoni, cappello a pan di zucchero), con l’eccezione della mascherina nera. I suoi secoli d’oro sono stati il XVII e il XVIII; suo principale palcoscenico, dalla seconda metà del Settecento, il S. Carlino di Napoli. Pulcinella famosi, tra i molti: S. Fiorillo – forse il creatore del tipo – nel Cinquecento, A. Calcese e M. Fracanzano nel Seicento e A. Petito nell’Ottocento; ai tempi nostri gli ha dato vita anche Eduardo De Filippo. È stato ‘esportato’ con successo in Francia (Polichinelle), Germania (Polizenelle), Inghilterra (Punch), Spagna (Pulchinelo) ed è divenuto personaggio prediletto dei piccoli appassionati del teatro dei burattini.
Felice Sciosciammocca
Personaggio creato da Antonio Petito, Sciosciammocca che in napoletano significa l’allocco, è un personaggio nato ingenuo. Con Eduardo Scarpetta questo personaggio di allocco, di ingenuo si evolve e diventa invece un personaggio che fa parte della borghesia napoletana: Borghesia napoletana che nel 1850-60 cominciava a prendere piede dopo che Napoli non era più capitale di un regno. Eduardo Scarpetta ha avuto il merito di elaborare, di ingrandire, di ingigantire questi aspetti del personaggio, Felice Sciosciammocca, riuscendo ad introdurlo in un certo tipo di società e facendolo diventare un personaggio a se stante. Questo personaggio ha influenzato moltissimo la fine dell’ottocento teatrale napoletano tanto da interessare Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo, Raffaele Viviani: è diventato un personaggio a tutto tondo e sono tantissime le commedie attraverso le quali è possibile seguire l’evoluzione del personaggio di Felice Sciosciammocca. Nelle nostre rappresentazioni il Felice è spalla e compagno d’avventure di Pulcinella e impersona il carattere del Napoletano ben istruito e con una cadenza dialettale tipica e caratteristica delle persone appartenenti ad una classe borghese o nobile.
Le Donne
Solitamente le commedie da noi presentate , come quelle teatrali Napoletane alle quali spesso facciamo riferimento, terminano con Matrimoni e il più delle volte è lo stesso Pulcinella a prendere moglie. Sebbene non vi sia un personaggio femminile ben delineato e con un nome molto ricorrente , nelle nostre commedie le donne che al termine della rappresentazione si sposano con Pulcinella appartengono quasi sempre ai ceti più bassi dello scenario Napoletano di fine ottocento e possono variare dalla cameriera di casa fino ad un’emblematica e significativa proprietaria di un piccolo bar o trattoria. Ben diversa è la condizione delle altre donne presenti nelle commedie che molto spesso appartengono a classi più agiate, alla borghesia o nobiltà, ricoprendo quel ruolo, attorno al quale si genera la commedia, di donna promessa in sposa a qualche nobile per necessità o per sete di ricchezze. Nel finale le commedie vedono il prevalere dell’amore sui soldi o i titoli nobiliari e in gran parte grazie all’aiuto di Pulcinella queste donne finiscono per sposare il giovane amato e non il nobile vecchio e antipatico voluto dai genitori.
I personaggi fantastici
Sebbene quasi tutte le commedie da noi presentate sono vere e proprie commedie Teatrali riprese da grandi autori del teatro classico Napoletano e opportunamente modificate e snellite per permettere una rappresentazione più semplice e accessibile, la nostra arte di burattinai deriva da un genere ben diverso da quello da noi rappresentato. Difatti la tradizione più classica dell’arte dei burattinai vede rappresentazioni romanzesche o fiabesche con personaggi affascinanti e spesso magici che catturano l’attenzione dei più piccoli o di coloro che nell’osservare tale arte covano il profondo desiderio di sentirsi ancora tali. Non possono dunque mancare nei nostri scenari i personaggi “Magici”, “Fiabeschi” o più semplicemente “Fantastici” come “il mago Solombrone”, “la strega”, “l’orco”, “i folletti” fino poi a giungere a diavoli e teschi che quasi sempre hanno la peggio rappresentando questi il “male” e Pulcinella il “bene”.
I Carabinieri o Gendarmi
Presenti in molte delle nostre rappresentazioni i Carabinieri, Militari o altri personaggi tutori della legge, si inseriscono come personaggi secondari che vanno spesso a rafforzare la morale della commedia che nella maggior parte dei casi nasce dai binomi “bene e male” e “amore e odio”.
Le attrezzature
Le attrezzature utilizzate nelle nostre rappresentazioni sono il più verosimili possibile, nella loro realizzazione abbiamo cercato di portarli in scala considerando le dimensioni dei burattini e la messa in scena. Naturalmente la scala non è precisissima in quanto bisognava tener presente della grandezza del boccascena e la distanza della platea. Le attrezzature inoltre che prima curavamo e realizzavamo noi da una decina d’anni le cura uno scultore e amico di Campobasso Gianni Quarto che da appassionato dei burattini realizza nuove e sempre più perfette e lavorate attrezzature sollevandoci da un compito che ci occupava molto tempo.
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C4MG1RL è il secondo EP della Monosportiva
“C4MG1RL” è il secondo EP della Monosportiva, duo di spoken word ed electro poetry nato nel 2017 dall’incontro tra la poesia di Eugenia Galli (collettivo Zoopalco) e le produzioni musicali di lllO. Fin dall’inizio il tema portante dei brani del duo è stato il corpo, in particolare quello femminile o percepito come tale: il primo EP, “Monosportiva Galli Dal Pan” (2019), contiene cinque brani che si snodano tra ospedali e centri fitness, figure di madri e afasie.
I 4 brani di “C4MG1RL” rilanciano il tema del corpo con un concept che racconta la pornografia, l’autodeterminazione, le ossessioni e l’identità di genere al di fuori del binarismo.
Così Eugenia Galli racconta la genesi dell’EP:
L’idea nasce nel 2020 durante la chiusura al pubblico di teatri e live club, nel periodo in cui artisti e artiste cercavano di inventare nuovi modi per proporre online i propri spettacoli, reading e concerti. Ci siamo chiesti: chi sono le lavoratrici e i lavoratori per eccellenza dello streaming, gli smart workers definitivi? Chi, ben prima del lockdown generalizzato, si esibiva già dalla propria stanza per un pubblico che fruiva lo spettacolo in diretta? Da qui l’interesse per il sex work online e la pornografia, intesi come strumenti-media ma anche e soprattutto come temi. Lottiamo per il riconoscimento dei diritti di una categoria marginalizzata e da sempre priva di tutele, senza sostituirci alle voci di lavoratrici e lavoratori, ma amplificandole, scambiandoci di ruolo, collaborando.
Tra l’uscita del primo e di questo secondo EP, il duo ha vinto il Premio Alberto Dubito di poesia con musica, nel 2020, dopo essere arrivato in finale varie volte negli anni precedenti. “C4MG1RL” è la seconda uscita ufficiale di ZPL, etichetta di spoken music e poesia orale nata a marzo 2022 a Bologna e che ha pubblicato il primo disco, “IMPRE” di Mezzopalco, a giugno 2022.L’etichetta si prefigge di costruire in Italia una rete di artisti/e spoken music, genere ibrido, a cavallo tra hip hop, elettronica, cantautorato e arti performative.
Come è tipico delle produzioni ZPL, la Monosportiva, sin dai suoi esordi, si esibisce nei teatri, nei festival, nei live club e nei centri sociali, ma per questo EP il duo ha deciso prima di tutto di trovare una forma per proporre digitalmente i brani realizzando 4 videoclip (VM18) in collaborazione con lavoratori e lavoratrici del sesso, persone queer, registi e registe che si occupano di erotismo e sessualità.
14 comments on Il ritratto di Ilaria Bernardini: un romanzo sulle donne e sul perdono
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