Presso il Centro Fieristico di Ariano Irpino si è svolto un incontro sulla Stazione Hirpinia e sulla linea Alta Velocità- Alta Capacità, in cui si è cercato di fare un punto sulla situazione dei prossimi anni e sull’adesione dei vari comuni coinvolti direttamente ed indirettamente.
Franco Archidiacono, sindaco di Vallesaccarda, ha esposto le sue considerazioni sulla questione Stazione Hirpinia, invitando tutti i sindaci irpini a fare rete e ad organizzarsi all’unisono, a prescindere dalla rilevanza di ogni singolo comune irpino presente all’interno del progetto e del finanziamento.
La Stazione Hirpinia rappresenta un grande passo per le nostre zone rurali e potrebbe essere un importante collegamento, prima di tutto per noi cittadini, ma è necessario fare una quadra reale sulle reali prospettive in essere e, soprattutto, in favore di quelle aree commerciali, culturali e archeologiche che già sono presenti sul territorio e potrebbero riuscire ad esprimersi al meglio a livello economico e di viabilità.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 79 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.337, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 79 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 2 residenti nel comune di Aiello del Sabato
- 6 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 2 residenti nel comune di Atripalda
- 1 residente nel comune di Avella
- 16 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Baiano
- 2 residenti nel comune di Bisaccia
- 1 residente nel comune di Cassano Irpino
- 1 residente nel comune di Cesinali
- 4 residenti nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Frigento
- 3 residenti nel comune di Grottaminarda
- 1 residente nel comune di Lauro
- 2 residenti nel comune di Manocalzati
- 1 residente nel comune di Marzano di Nola
- 1 residente nel comune di Melito Irpino
- 9 residenti nel comune di Mercogliano
- 4 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 2 residenti nel comune di Montefredane
- 1 residente nel comune di Montella
- 1 residente nel comune di Montemarano
- 2 residenti nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Prata Principato Ultra
- 1 residente nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di Santa Paolina
- 1 residente nel comune di San’Angelo a Scala
- 3 residenti nel comune di Scampitella
- 1 residente nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Solofra
- 1 residente nel comune di Sturno
- 2 residenti nel comune di Villamaina
- 2 residenti nel comune di Villanova del Battista
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Ariano, Iuorio (M5S): «Raggiunta intesa programmatica con Franza»
Ariano Irpino fa i conti con l’anatra zoppa. In queste ore il sindaco Enrico Franza è al lavoro per raggiungere una maggioranza in Consiglio comunale. Per scongiurare il rischio concreto di commissariamento e il ritorno alle urne nella prossima primavera, il candidato del centrosinistra ha aperto il dialogo con le altre forze politiche presenti a Palazzo di città, in primis con il gruppo consiliare dei 5 Stelle, capeggiato dal consigliere Mario Iuorio.
Quindi tra Enrico Franza e Movimento 5 Stelle nessun accordo spartitorio ma intesa programmatica su pochi punti prioritari per il rilancio della città di Ariano.
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Lanciata la quinta edizione del concorso di fotografia ispirato a Frank Cancian
Lanciata la quinta edizione del concorso di fotografia documentaria “1801 passaggi” sul tema “Un paese italiano, 2021”, ispirato al ritratto fotografico della comunità di Lacedonia (Av) realizzato nel 1957 Frank Cancian e custodito dal MAVI.
Le opere devono essere realizzate a partire dall’1 gennaio 2021. Scadenza del bando 31 dicembre 2021.
Il concorso è stato lanciato a Luzzara (Re) nel corso di un incontro fra i progetti nati a Lacedonia in merito al fondo Cancian e a Luzzara a partire da “Un paese” di Paul Strand e Cesare Zavattini.Al via la quinta edizione del concorso di fotografia documentaria “1801 passaggi”, un’iniziativa legata a un progetto museale nato in un piccolo paese del sud interno che si sta facendo conoscere di fronte a una platea ormai internazionale. Il concorso è legato al fondo fotografico dello statunitense Frank Cancian (www.frankcancian.net) custodito a Lacedonia (Av) nel MAVI / Museo Antropologico Visivo Irpino. Il tema di quest’anno è “Un paese italiano, 2021” e i partecipanti dovranno inviare opere realizzate a partire dall’1 gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021.
Il lancio è stato effettuato quest’anno a Luzzara (Re), dove è in corso un evento di tre giorni denominato “Un paese ci vuole – Territori fotografici” nel quale una delegazione della Pro loco “Gino Chicone” e dell’associazione LaPilart per il MAVI di Lacedonia è ospite della Fondazione Un Paese di Luzzara per un gemellaggio culturale tra due paesi che sono stati oggetto di approfondita osservazione fotografica: Luzzara con il progetto “Un paese” di Paul Strand e Cesare Zavattini, pubblicato nel 1955, e con le successive stratificazioni di ritratti fotografici della comunità realizzati da grandi fotografi (tra cui Gianni Berengo Gardin e Steven Shore); Lacedonia con i 1801 scatti a forte impronta etnografica realizzati dal ventiduenne Frank Cancian nel 1957 grazie a una borsa di studio Fulbright, che saranno oggetto di studio e divulgazione solo molti decenni più tardi con le iniziative della Pro Loco di Lacedonia,
dell’associazione LaPilart e dell’amministrazione comunale con la nascita del MAVI, nonché del Museo delle Civiltà e dell’ICPI (Ministero della Cultura).Con il concorso annuale – organizzato da LaPilart in collaborazione con la Pro Loco “Gino Chicone” e il sostegno del Comune di Lacedonia – vengono selezionate da una giuria di alto livello tecnico 20 opere fotografiche più meritevoli, che vengono esposte in una mostra conclusiva annuale inaugurata nell’ambito dell’evento “1801 passaggi”. Durante l’evento vengono proclamate e premiate tre
opere vincitrici. Anche quest’anno, inoltre, la famiglia del fotografo e antropologo Frank Cancian, scomparso il 24 novembre 2020, assegnerà il premio speciale Frank Cancian a una delle 20 fotografie finaliste selezionate dalla giuria.
Una serie di 20 foto di Frank Cancian costituisce la base del concorso, nel quale gli autori vengono chiamati a presentare proprie foto scattate in Italia che trovino riferimento nelle foto di Cancian realizzate a Lacedonia nel 1957 e che propongano una libera reinterpretazione attualizzata di quelle immagini.Così come Cancian si recò a Lacedonia “per capire come le persone vivevano e per fotografarne la quotidianità”, allo stesso modo la richiesta ai nuovi autori è quella di prendere spunto dai temi e dai soggetti del 1957 per raccontare come tutto questo possa essere tradotto nell’oggi. Una traduzione – e in certi casi un cambio di senso – dato alle azioni, ai gesti quotidiani e ai luoghi che ovviamente non sia conseguenza soltanto del naturale cambiamento che il trascorrere del tempo impone, ma costituisca anche una riflessione sulle nuove sfide che la società odierna è chiamata a vivere.
Dopo lo svolgimento del concorso, la mostra fotografica presenta quindi la serie di 20 foto di Cancian posta a base del concorso e i 20 scatti selezionati dalla giuria fra tutti quelli presentati dai partecipanti.
Anche per l’edizione 2021 la selezione delle foto finaliste e vincitrici spetta a una giuria di esperti di primo piano, costituita da:• Simona Guerra (coordinatrice): esperta in ordinamento e valorizzazione di archivi fotografici, autrice di biografie di fotografi e saggi di fotografia;
• Massimo Cutrupi: fotografo dell’ICPI – Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura.
• Francesco Marano: antropologo e artista, professore associato dell’Università della Basilicata, direttore della rivista peer reviewed Visual Ethnography.
Il progetto “1801 passaggi” è ideato e realizzato dall’associazione LaPilart in collaborazione con la Pro Loco Gino Chicone.
Mediante questa iniziativa, alla creazione dell’archivio fotografico dell’opera di Frank Cancian presso il MAVI di Lacedonia si affianca un concorso-mostra con cadenza annuale. “1801 passaggi” è un percorso/confronto tra passato e presente che, proiettato negli anni a venire, coniugando lo sguardo etnografico con la fotografia e indagando l’evoluzione dell’essere umano, si propone un duplice obiettivo:
da una parte quello di divulgare il lavoro fotografico di Cancian come documento storico-etnografico relativo al passato di una comunità e, più in generale, di una forma di vita come quella dei piccoli borghi rurali del Meridione italiano; dall’altra, acquisire all’archivio del MAVI nuove immagini fotografiche selezionate utilizzando le fotografie di Cancian come chiave di lettura di piccole realtà sociali nelle loro trasformazioni contemporanee, raccogliendo in questo modo una testimonianza dinamica dei cambiamenti della persona e della società e dell’evoluzione dello sguardo fotografico su di esse.
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