La Camera di Commercio di Avellino in collaborazione con Infocamere, giovedì 20 febbraio alle ore 14:30 presso la sede di Viale Cassitto vi aspetta per discutere del kit digitale per le imprese, che permette agli imprenditori di gestire il proprio business da qualsiasi dispositivo mobile.
Durante il workshop Federica Gioè, ICT trainer di Infocamere, presenterà gli strumenti offerti dalle Camere di Commercio all’imprenditore: SPID, CNS, Libri Digitali e il Cassetto Digitale dell’Imprenditore.
Durante il workshop saranno rilasciati gratuitamente 50 Token Wireless di autenticazione e firma digitale, a cui è abbinata l’app Digital DNAKey che consentono di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione e di firmare digitalmente i documenti della propria impresa, verficando anche pratiche da qualsiasi dispositivo mobile.
Per poter ricevere gratuitamente il nuovo dispositivo di Firma Digitale Wireless è necessario inoltrare una mail al seguente indirizzo: registro.imprese@av.legalmail.camcom.it. I primi 50 che si iscriveranno al workshop, presenti nel Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale potranno ricevere il dispositivo gratuitamente.
Per poter ritirare il kit gli imprenditori partecipanti dovranno essere muniti di documento di identità in corso di validità, codice fiscale ed indirizzo mail.
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Progetto Appennino 2022: Al via le call per partecipare alle iniziative per giovani imprenditori sul territorio dell’Irpinia
Formazione e incubazione per la nascita di nuove giovani imprese appenniniche, percorsi di accelerazione e laboratori di rete, dedicati alle imprese locali: partono le call per partecipare alle iniziative dell’edizione 2022 di Progetto Appennino, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con il Comune di Avellino.
Il campus di incubazione ReStartApp
Cuore di Progetto Appennino è il campus residenziale gratuito ReStartApp, dedicato a giovani aspiranti imprenditori under 40 provenienti da tutta Italia, in possesso di idee d’impresa e startup innovative nelle filiere produttive tipiche della montagna: agricoltura, allevamento, agroalimentare, gestione forestale, turismo, artigianato, cultura, manifattura e servizi.
Dal 27 giugno al 7 ottobre 2022 – con una pausa intermedia dalle lezioni dal 1°agosto al 4 settembre – si svolgeranno ad Avellino 10 settimane di formazione intensiva, per acquisire e perfezionare conoscenze e competenze per l’avvio di imprese attive in ambito montano e mettere a punto un Business Plan della propria idea imprenditoriale. Il programma, ricco e articolato, condotto da un team qualificato di docenti, esperti e professionisti dei principali settori dell’economia della montagna, prevede attività di formazione in aula, laboratorio di creazione e sviluppo d’impresa, esperienze, testimonianze, casi di successo. La formula residenziale offre, inoltre, ai partecipanti un’esperienza di socialità e di confronto con il territorio e la comunità locale.
Per agevolare la realizzazione dei tre migliori progetti, selezionati da una Commissione di valutazione appositamente costituita, Fondazione Edoardo Garrone metterà infine a disposizione tre premi di startup per un valore complessivo di 60.000 euro e un servizio di consulenza gratuita post campus della durata di un anno per i più meritevoli.
15 i posti disponibili, 3 dei quali riservati a candidati provenienti dai Comuni dell’Area Vasta di Avellino. Per candidarsi c’è tempo fino al 6 maggio.
Obiettivi del progetto
Con l’obiettivo di favorire il consolidamento del tessuto produttivo rappresentato dalle piccole e medie imprese appenniniche del territorio irpino, sono due le iniziative dedicate alle aziende locali.
“Vitamine in Azienda” è un percorso gratuito di accelerazione dedicato a 15 imprese del territorio dell’Area Vasta di Avellino, seriamente interessate e motivate a beneficiare di un servizio di consulenza e coaching personalizzato.
Il coaching – previsto tra giugno e novembre 2022 – si articolerà in 7 incontri individuali, che affronteranno le specifiche problematiche gestionali e manageriali delle singole aziende, per favorire lo sviluppo del business, e 3 incontri collettivi, di carattere formativo più generale, che coinvolgeranno simultaneamente tutte le imprese selezionate. L’obiettivo di tali incontri è consolidare il modello di business, risolvere criticità organizzative e strategiche, favorire potenzialità e opportunità specifiche di sviluppo e crescita.
Per candidarsi al percorso “Vitamine in Azienda” c’è tempo fino al 6 aprile 2022.
Imprese in Rete: cos’è?
“Imprese in rete” è, infine, un percorso gratuito di consulenza e accompagnamento alla nascita o al rafforzamento di progetti di rete tra imprese appenniniche del territorio irpino, che condividano l’opportunità di collaborare per soddisfare bisogni ed esigenze comuni e, allo stesso tempo, massimizzare le performance dei singoli. La rete può essere composta da almeno tre aziende che aderiscono su base territoriale, di prodotto o di filiera. L’iniziativa si rivolge fino a un massimo di due gruppi di imprese.
Ciascun network parteciperà a 7 incontri, 4 individuali e 3 collettivi – previsti tra giugno e novembre 2022 – durante i quali le imprese saranno affiancate da consulenti allo scopo di sviluppare il proprio progetto di rete. I primi 3 incontri collettivi, di carattere formativo, avranno lo scopo di allineare le competenze di base dei partecipanti e definire i presupposti essenziali per lo sviluppo del progetto. Durante i successivi incontri individuali saranno invece condivisi gli obiettivi del progetto, le strategie e le azioni nel medio periodo, il modello organizzativo di funzionamento della rete e il piano economico e finanziario di breve e medio periodo. Il risultato di ciascun laboratorio sarà la stesura di un business plan del progetto di rete.
Per candidarsi al percorso “Imprese in rete” c’è tempo fino al 13 aprile 2022.
Progetto Appennino è ideato e promosso da Fondazione Edoardo Garrone, che per l’edizione 2022 ha individuato il partenariato guidato dal Comune di Avellino – insieme al Comune di Mercogliano e alla Fondazione Polo Terra, in rappresentanza del territorio denominato “Area Vasta di Avellino” – come il più idoneo per realizzare l’originale programma di rilancio delle aree interne.
Intorno a Progetto Appennino si conferma il coinvolgimento attivo di una consolidata rete di partner istituzionali, che affiancano Fondazione Edoardo Garrone fin dal 2014 e ne condividono l’impegno per la riqualificazione delle aree interne del nostro Paese: Fondazione Symbola, Legambiente, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, Club Alpino Italiano (CAI), Fondazione CIMA, Open Fiber, Tiscali, Federbim, Federforeste e PEFC Italia.
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Irpinia: approvati quattro progetti per sostenere il lavoro sul territorio
La Regione Campania ha appena terminato le procedure per l’individuazione dei Distretti Rurali e dei Distretti Agroalimentari di Qualità. All’Irpinia sono stati riconosciuti tutti i distretti per cui ha presentato istanza.
I distretti riconosciuti sono i seguenti: Distretto Rurale nel territorio delle Acque che, all’interno, inglobano quattro sistemi territoriali di sviluppo che comprendono l’Alta Irpinia, Terminio Cervialto, Valle dell’Ufita e Partenio.
Il secondo è il Distretto delle Castagne e dei Marroni della Campania, Il Distretto di Qualità dei Vini d’Irpinia e Colline Salernitane Dop e colline dell’Ufita Dop – L’oro della Campania.
Maurizio Petracca commenta così il risultato ottenuto in Irpinia:
In questi mesi abbiamo lavorato molto per sensibilizzare il territorio, per coinvolgere il tessuto imprenditoriale e produttivo, per tenere insieme la filiera istituzionale interessata. Il risultato è, a mio avviso, molto positivo. I distretti hanno questo merito di stimolare il dialogo all’interno del territorio, tra le varie componenti, pubbliche e private, valorizzando specifiche filiere e promuovendo aree territoriali omogenee per vocazioni ed eccellenze.
Il Presidente VIII Commissione Permanente del ConsiglioRegionale della Campania aveva già accennato a queste tematiche, in occasione dell’edizione di Ciak Irpinia 2019.
Maurizio Petracca espone alcune soluzioni per le imprese irpine: video
Aggiunge Maurizio Petracca:
L’attivazione dei Distretti Rurali e Agroalimentari di Qualità è un merito che va ascritto totalmente a quest’esperienza regionale. Venivamo da anni di totale blocco sulla questione. Abbiamo provveduto ad approvare il regolamento attuativo della legge regionale e ad attivare tutti quei meccanismi necessari alla loro individuazione.
L’Irpinia ha saputo cogliere questa opportunità e questo anche grazie ad un’azione di sensibilizzazione e di animazione territoriale che io credo sia stata incisiva ed efficace.
Adesso tocca al territorio continuare a non cedere, sia con il successivo step del riconoscimento dei distretti, sia nell’avviare una fase di progettazione che mi auguro sia quanto più in linea con le esigenze e le prospettive dei territori.
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Confcommercio di Avellino: il Decreto Cura Italia sulla Cassa Integrazione è un grande bluff
Prot. n° 30/2020
OGGETTO: Art. 22 decreto CURA ITALIA – misure CASSA INTEGRAZIONE
DECRETO CURA ITALIA: IL GRANDE BLUFF
Ieri è stato pubblicato finalmente il decreto “Cura Italia”. La Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Avellino ne sta attentamente studiando il contenuto. Il primo aspetto approfondito è l’art. 22 relativo alla Cassa Integrazione per i dipendenti delle aziende.
Si riportano i passaggi più significativi.
Art. 22
(Nuove disposizione per la Cassa integrazione in deroga)
Le Regioni e Province autonome, con riferimento ai datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto di lavoro, possono riconoscere, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, previo accordo che può essere concluso anche in via telematica con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale per i datori di lavoro, trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo non superiore a nove settimane.
******OMISSIS*******
L’accordo di cui al presente comma non è richiesto per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti.
******OMISSIS*******
Le risorse di cui al primo periodo del presente comma sono ripartite tra le Regioni e Province autonome con uno o più decreti del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
******OMISSIS*******
I trattamenti di cui al presente articolo sono concessi con decreto delle Regioni e delle Province autonome interessate, da trasmettere all’INPS in modalità telematica entro quarantotto ore dall’adozione, la cui efficacia è in ogni caso subordinata alla verifica del rispetto dei limiti di spesa di cui al comma 3. Le Regioni e delle Province autonome, unitamente al decreto di concessione, inviano la lista dei beneficiari all’INPS, cheprovvede all’erogazione delle predette prestazioni, previa verifica del rispetto, anche in via prospettica, dei limiti di spesa di cui al comma 3. Le domande sono presentate alla Regione e alle Province autonome, che le istruiscono secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse.
******OMISSIS*******
Qualora dal predetto monitoraggio emerga che è stato raggiunto, anche in via prospettica il limite di spesa, le Regioni non potranno in ogni caso emettere altri
provvedimenti concessori.
******OMISSIS*******
Se ne deduce pertanto che, senza alcuna elucubrazione filosofica, già alla luce di questi pochi punti analizzati le aziende, che già versano in una condizione di tragica drammaticità, avendo necessità di liquidità immediata, rischiano realmente il tracollo.
Analizzando l’art. 22, si evince immediatamente che la misura di cui trattasi risulta inefficiente e monca in più parti, nella fattispecie:
- Manca la ripartizione delle risorse per singole regioni;
- Sono incerti ed indefiniti i tempi di erogazione dei fondi ed altrettanto imprecisati gli organi competenti, regione, INPS …e altro;
- Il plafond previsto dal decreto risulta limitato ed esiguo rispetto alle effettive necessità ed è stata già immaginata l’impossibilità di raggiungere tutti gli aventi diritto, essendo un fondo ad esaurimento.
Alla luce dei tre punti sopra evidenziati, purtroppo ne scaturisce una incertezza assoluta relativamente all’utilizzo della Cassa Integrazione in deroga per tutte le piccole aziende. Per l’ennesima volta si è pubblicato un decreto ma senza tener conto della drammatica situazione che vivono le aziende, ormai sull’orlo del baratro. All’immediata necessità di liquidità, anche con piccoli importi, di tutte le aziende, si risponde con interventi le cui procedure sono o da integrare o da chiarire attraverso le tanto fantomatiche circolari ministeriali.
L’ufficio Legale della Confcommercio Nazionale si è già attivato presso la Presidenza del Consiglio ed i vari Ministeri interessati per chiarire tutti i dubbi sollevati.
Avellino, 18/03/2020
Il Presidente il Direttore
Rag. Luigi Salvante Ing. Oreste La Stella
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