In base agli ultimi tamponi effettuati dall’AORN Moscati sono risultati positivi al Covid-19:
- 6 nel Comune di Ariano Irpino
- 1 nel Comune di Lauro
- 1 nel Comune di Bonito
- 1 nel Comune di Scampitella
- 1 nel Comune di Mercogliano
- 1 nel Comune di Grottaminarda
Il totale è di 11 persone fino ad ora. Aspettiamo e vi comunicheremo eventuali aggiornamenti.
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Salviamo la valle del Sabato,
Caprioli: «Novolegno killer dell’ambiente»L’ingegnere Vincenzo Caprioli relatore degli studi sull’inquinamento nella città di Avellino presentati questa mattina presso il Circolo della Stampa di Avellino, si sofferma sulle emissioni prodotte dagli impianti industriali di Pianodardine che sta distruggendo la valle del Sabato e punta il dito in particolare contro la Novolegno.
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Assistenza agli autistici,
De Luca prende tempoQuesta mattina ad attendere il governatore della Regione e commissario alla Sanità Vincenzo De Luca c’erano anche i genitori dei bambini autistici, oggi in gilet giallo per evidenziare lo stato di agitazione, che aspettano da tempo un miglioramento della fase assistenziale, sia domiciliare che nelle strutture competenti.
Le questioni sollevate dalle associazioni Aipa e Angsa di Avellino e anticipate nei giorni scorsi durante l’intervista rilasciataci da Carmine Bruno dell’Angsa Avellino, sono state riprese dal Governatore che ha tentato di trovare una mediazione tra le proposte dell’Asl e le esigenze delle famiglie.
Rispetto al finanziamento ottenuto dal centro di Sant’Angelo dei Lombardi, che dovrebbe essere attivo entro l’estate, De Luca ha chiarito come l’apertura del polo specialistico all’interno dell’ospedale Criscuoli non sarà un ostacolo per la conclusione dei lavori del tanto discusso Centro per l’Autismo di Avellino. “Da parte nostra -ha dichiarato- ci sarà la massima disponibilità per valorizzarlo”.
Nessun passo in avanti sull’assistenza domiciliare che secondo i diretti interessati ha costi inferiori rispetto a quella proposta all’interno delle strutture e maggiori benefici.
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Non t’amo da morire: stop alla violenza di genere
Nel teatro della scuola media “Giovanni Pascoli” di Matera si è tenuto l’incontro sul tema Non t’amo da morire: stop alla violenza di genere.
L’incontro è stato presenziato da Michele Ventrelli, Dirigente Scolastico della Pascoli All’iniziativa hanno partecipato l’onorevole Stefania Ascari, parlamentare italiana e prima firmataria del “Codice Rosso”, la legge del 2019 che tutela donne e soggetti vulnerabili che subiscono violenza; Margherita Perretti, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Basilicata; il sindaco Domenico Bennardi e Antonella Fontana, presidente dell’associazione “Anna Rosa una di noi”, che ha promosso l’incontro e Tiziana D’Oppido, Assessora alla Cultura e alle Pari Opportunità.
L’appuntamento “Non t’amo da morire” nasce nell’ambito di un progetto, intitolato ‘Piccole grandi donne’, nel quale c’è stata una collaborazione intensa tra la signora Fontana, la cui sorella fu vittima di femminicidio nel 2010, e la scuola Pascoli. In particolare, è la professoressa Grazia Tantalo a proporre da anni progetti tesi a sensibilizzare i giovanissimi sulla piaga della violenza di genere.
Quest’anno la docente Tantalo, che è anche giornalista, propone un libro scritto a più mani, nel quale i ragazzi di due classi, la 1 H e la 3 E, hanno approfondito il tema da più punti di vista, spaziando dalla ricostruzione storica dell’evoluzione della figura della donna alla violenza di genere, dagli stereotipi al femminicidio, alle disuguaglianze di genere.
Un lavoro complesso, svolto in classe e anche sfruttando i tempi della DAD con ricerche sul web. Il risultato è questo libro, impreziosito dall’intervento prestigioso della criminologa Roberta Bruzzone; verrà presentato venerdì e pubblicato il prossimo settembre dalla casa editrice Graus, di Napoli.
Sarà proprio Pietro Graus, l’editore che ha fortemente creduto in questo progetto, a chiudere la giornata di dibattiti ed incontri, nella quale sono previsti anche degli interventi in remoto di alcuni familiari di donne vittime di femminicidio.
Tematiche come questa hanno bisogno di grande spazio e diffusione. C’è bisogno di una cultura capace di diffondere ed istruire soprattutto le generazioni future.
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