Nelle ultime ore sono stati analizzati dall’Istituto Zooprofilattico di Portici e dall’AORN Moscati di Avellino 187 tamponi di cui sono risultati positivi al Covid-19 9 tamponi.
Dei tamponi risultati positivi 6 si riferiscono a degenti del Centro Minerva di Ariano Irpino che già, precedentemente, erano stati sottoposti a primo tampone con risultato negativo (3 di Ariano Irpino, 2 di Bonito e 1 di Paternopoli).
Dei suddetti 4 degenti sono stati trasferiti all’AORN Moscati di Avellino, uno al P.O. Frangipane di Ariano Irpino e un’altro risulta già ricoverato al Frangipane.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 4 nel Comune di Ariano Irpino
- 2 nel Comune di Bonito
- 1 nel Comune di Paternopoli
- 1 nel Comune di Avellino
- 1 nel Comune di Mercogliano
You Might also like
-
Covid-19 in Irpinia: nuovi 79 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.337, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 79 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 2 residenti nel comune di Aiello del Sabato
- 6 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 2 residenti nel comune di Atripalda
- 1 residente nel comune di Avella
- 16 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Baiano
- 2 residenti nel comune di Bisaccia
- 1 residente nel comune di Cassano Irpino
- 1 residente nel comune di Cesinali
- 4 residenti nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Frigento
- 3 residenti nel comune di Grottaminarda
- 1 residente nel comune di Lauro
- 2 residenti nel comune di Manocalzati
- 1 residente nel comune di Marzano di Nola
- 1 residente nel comune di Melito Irpino
- 9 residenti nel comune di Mercogliano
- 4 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 2 residenti nel comune di Montefredane
- 1 residente nel comune di Montella
- 1 residente nel comune di Montemarano
- 2 residenti nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Prata Principato Ultra
- 1 residente nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di Rotondi
- 1 residente nel comune di Santa Paolina
- 1 residente nel comune di San’Angelo a Scala
- 3 residenti nel comune di Scampitella
- 1 residente nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Solofra
- 1 residente nel comune di Sturno
- 2 residenti nel comune di Villamaina
- 2 residenti nel comune di Villanova del Battista
-
Banca delle Terre: un’opportunità per i comuni del Mezzogiorno
Banca delle Terre è un progetto finanziato dal programma complementare al PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020 ed è cofinanziato da fondi SIE che prevede azioni di capacity building per la P.A.
I servizi supportati sono completamente gratuiti e non comportano alcun costo a carico del Comune che ne beneficia. Il progetto è destinato ai giovani tra i 18 e i 40 anni. e permette di realizzare progetti di valorizzazione dei beni di un qualsiasi Comune del Mezzogiorno. Ciò rappresenta un’opportunità per poter rafforzare la propria capacità amministrativa in tema di censimento e la conoscenza del proprio patrimonio di terre.
Banca delle Terre può rafforzare la propria capacità amministrativa di gestione di filiere amministrative complesse che richiedono il coinvolgimento dei soggetti privati e competenze per la definizione di piani di valorizzazione e strategie di sviluppo locale, in un’ottica di sistema territoriale sovracomunale. Questo progetto inoltre favorisce l’incremento permanente delle competenze del proprio personale in materia di ricognizione, censimento e valorizzazione del patrimonio comunale e di gestione di filiere amministrative complesse, accedendo ad azioni di affiancamento e formazione on the job.
Quest’opportunità è stata pensata per rafforzare il ruolo di animazione sul territorio, rispetto alla comunità locale di riferimento, per la generazione di proposte di recupero e valorizzazione dei beni comuni.
Banca delle Terre ha come obiettivo quello di creare opportunità occupazionali e di reddito per i giovani, sostenendo la generazione di proposte imprenditoriali di valorizzazione delle terre, del patrimonio pubblico in generale da parte di giovani imprenditori.
Banca delle Terre: quali sono i servizi di supporto
Il progetto e i servizi di assistenza promossi da SIBaTer prevedono:
Attività trasversali rivolte a tutti i 2550 Comuni delle 8 Regioni del Mezzogiorno attraverso un0informazione specialistica e attività di formazione. Viene messo a disposizione un supporto tecnico attraverso vademecum operativi e kit di strumenti.
L’azione del progetto ha come target di riferimento:
- Aree urbane e Sistemi urbani che siano poli di servizio per i Comuni di minori dimensioni, rurali, montani o interni del territorio.
- Sistemi territoriali e aggregazioni intercomunali.
- Terreni abbandonati o incolti e aree dismesse ad uso industriale, artigianale, commerciale, turistico-ricettivo.
- Unità immobiliari o fabbricati rurali in stato di abbandono da lungo tempo e di proprietà comunale.
Per aderire al progetto e attivare i servizi di affiancamento è possibile:
- Inviare una manifestazione di interesse all’indirizzo mail: bancadellaterra@anci.it.
- Compilare il form “Aderisci al progetto” disponibile sul sito Sibater.
In breve Banca delle Terre è un progetto rivolto ai Comuni che possono aiutare i giovani a valorizzare il proprio territorio, riuscendo a concretizzare un progetto imprenditoriale legato alla terra come lo è Io resto al Sud che però è rivolto all’imprenditoria senza richiedere il supporto della pubblica amministrazione comunale.
-
Il Parco regionale del Partenio punta sull’innovazione per salvaguardare il territorio
L’autunno “caldo” del Parco regionale del Partenio presieduto da Francesco Iovino. Diversi i progetti messi in campo dall’ente che ha sede a Summonte. Si parte con un piano ad hoc per l’uso delle tecnologie innovative. Condividere le conoscenze tecnologiche ed innovative per conoscere, studiare e difendere il territorio.
Il Parco Regionale lancia il progetto formativo “Modalità d’uso di tecnologie innovative per l’acquisizione dei dati del territorio” rivolto a tutti i professionisti ed agli appartenenti alle istituzioni che si occupano di controllo e monitoraggio del territorio.
Una scelta che punta a dar vita ad una filiera della conoscenza e dell’utilizzo di tecnologie digitali per gestire e preservare al meglio i quasi 15mila ettari di Parco che, come noto, abbracciano i comuni di ben quattro delle cinque province campane (Avellino, Benevento, Caserta e Napoli).
Il corso prevede la formazione dei partecipanti in merito all’uso professionale di tecnologie innovative a partire dal drone con esercitazioni pratiche sul campo ed all’interno delle sedi del Parco Regionale del Partenio. Il tutto per mettere in condizione gli interessati di far proprie le più innovative e precise pratiche di rilievo del territorio.
L’obiettivo del progetto formativo è quello di introdurre e consolidare l’utilizzo di tali tecnologie per contrastare gli incendi delle zone boschive e lo sversamento abusivo di rifiuti, per stimare i danni delle calamità naturali, per ottimizzare le azioni relative alla tutela della pubblica sicurezza (come, ad esempio, operazioni di ricerca o di salvataggio) ma anche per stimare e valorizzare le aree verdi dell’immenso Parco Regionale del Partenio. E, non per ultimo, affidare ai professionisti la possibilità di ampliare e rafforzare le proprie competenze.
Spiega Iovino:
Con questo progetto saranno impartite le nozioni più importanti per l’uso delle tecnologie innovative e consentire, a più persone possibili, di tutelare al meglio il nostro territorio. Lanciamo una sorta di progetto di salvaguardia diffusa del Parco del Partenio a cominciare dall’utilizzo dei droni. Credo che sia quanto mai necessario mettere in campo più azioni possibili per preservare le ricchezze ambientali in nostro possesso.
Ed ancora: il programma europeo Garanzia Giovani, fortemente voluto dal presidente Iovino, è nella sua fase operativa.
A partire dallo scorso 22 settembre e fino al 2 ottobre 2021, infatti, pubblicata l’offerta di tirocinio per il profilo di Addetto a funzioni di segreteria sulla borsa lavoro regionale.
Potranno candidarsi all’offerta di tirocinio i giovani Neet di età compresa tra i 16 e i 29 anni – non iscritti a scuola né all’Università, che non seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale e che risultano disoccupati – e giovani non Neet di età compresa tra i 16 e i 35 anni (34 anni e 364 giorni) che risultino disoccupati e residenti nelle Regioni meno sviluppate e in transizione.
Al tirocinante spetterà un’indennità di partecipazione di 500,00 € mensili per n. 6 mesi.
La misura sarà finalizzata a favorire l’inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro di giovani disoccupati e/o inoccupati ed agevolare le loro scelte professionali, mediante una formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro, attraverso il rafforzamento dello strumento del tirocinio quale misura di politica attiva.
6 comments on Nuovi tamponi positivi al Covid-19 in Irpinia
Comments are closed.