Edwar Hopper è considerato il miglior pittore realista americano del XX secolo.
I suoi quadri trasudano solitudine e malinconia che vanno in contrasto con il frenetico ritmo sociale di quell’America del suo tempo, travolta dalla frenesia lavorativa, che sembrava non bastare mai.
I temi più cari del pittore oggi, in cui ciascuno vive isolato tra le proprie mura domestiche o nelle passeggiate in solitaria, sembrano essere un ritratto del nostro tempo che segue il ritmo lento, quasi inesistente, di un fluire statico, ripetitivo e malinconico.
Edward Hopper non è mai stato così attuale come lo è ora.
Wim Wenders, regista e produttore cinematografico tedesco, ha scelto di far rivere attraverso un corto in 3D, della durata di 14 minuti, le opere più significative ed emblematiche dell’artista.
Wim Wenders del pittore e della sua arte dice:
Non sapevo neanche chi fosse Edward Hopper prima di vedere i suoi quadri al Whitnei all’inizio degli anni ’70: fu una delle scoperte più sorprendenti che mai avessi fatto in materia di arti visive.
Il grande mistero è come Hopper ci faccia interrogare su cosa sta succedendo e cosa sta per succedere. I suoi personaggi sono perennemente in attesa. Tutte le possibilità sono aperte: Hopper non ha mai spiegato il suo lavoro. Ha lasciato a noi il compito di completare la scena.
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