Sulla questione di un possibile ritorno del Covid-19 gli esperti si dividono in due categorie: quelli per cui un ritorno del virus sembra inevitabile e quelli per cui l’ipotesi è probabile ma non certa. Il problema è che si conosce ancora così poco del Covid-19 che non ci sono modelli realmente validi da seguire per poter comprendere o prevedere un ritorno, la forza del ritorno e le caratteristiche del virus nel prossimo ottobre.
Vi riportiamo alcune delle voci più prestigiose tra gli immunologici del mondo per cercare di capire cosa potrebbe accadere.
Anthony Fauci, direttore dell’Istituto Nazionale per le malattie infettive degli Stati Uniti, crede che quello che potrebbe accedere nel prossimo autunno dipende dal nostro comportamento e quindi delle future infezioni saranno inevitabili. Dunque bisogna essere preparati per rintracciare e identificare casi positivi, isolandoli e tracciandoli con velocità. In questo modo si potrebbe evitare una seconda ondata.
Per Anthony Fauci non torneremo presto alla normalità ma bisognerà attendere un anno.
Per Federico Ricci Tersenghi, fisico dell’Università Sapienza di Roma è possibile fare previsioni solo se esistono modelli affidabili e non è questo il caso specifico perché ci sono aspetti importanti del Covid-19 che non si sono ancora compresi.
I numeri attuali dell’epidemia sono così bassi che è difficile fare una stima. Per il fisico grande influenza sono stati i comportamenti adottati nei mesi precedenti in cui siamo stati al chiuso.
Solo tra qualche settimana, ad esempio, potremo scoprire realmente gli effetti delle riaperture delle palestre.
Federico Ricci Tersenghi crede che nel prossimo autunno il virus ritornerà ma con la comparsa di piccoli focolai che, se gestiti nel modo giusto, potranno essere circoscritti.
In breve non c’è da fare allarmismi e congetture perché non si è in possesso di tutti i dati che potrebbero anche solo dare delle ipotesi veritiere e fondate.
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