Mangiare verdure di stagione ogni giorno ha un grande impatto anche su tutto ciò che ci sta intorno, oltre a significare che si ha un’alimentazione sana.
Quali sono le verdure del mese di dicembre? Le verdure di stagione di questo mese sono ricche di proprietà benefiche per l’organismo, che in questo mese, deve affrontare il freddo e scompensi di varia natura.
Verdure di stagione del mese di dicembre
Le verdure da mettere nel carrello nel mese di dicembre sono:
- Barbabietole
- Bietola
- Broccoli
- Carciofi
- Cardo
- Carote
- Cavolfiore
- Cavoletti di Bruxelles
- Cavolfiore verde
- Cicorie
- Cime di rapa
- Cipolle
- Daikon
- Finocchi
- Funghi
- Indivia
- Lattuga
- Legumi secchi
- Olive
- Patata dolce
- Patate
- Porri
- Puntarelle
- Radicchio
- Rape
- Scarola
- Sedano
- Spinaci
- Topinambur
- Verza
- Zucca
Ecco le verdure di stagione che sono facilmente reperibili nel mese di dicembre per avere un’alimentazione sana e completa.
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Zuppa di anatra: la ricetta tradizionale cinese
L’anatra, secondo la tradizione cinese, viene servita in tre modi diversi: arrosto, in umido e in zuppa. Per fare la zuppa di anatra c’è bisogno della carcassa e spesso questa è una ricetta che riescono a fare solo i ristoranti.
La zuppa di anatra è un gustoso e ricco piatto unico da presentare e realizzare se si ha voglia di stupire i commensali con una ricetta della tradizione orientale.
Zuppa di anatra: ricetta
Ingredienti per 6 persone
- Petto di pollo 400 gr
- Ossa di anatra o di un pollo o un misto di entrambi
- Sedano 1 costa
- Porro 1
- Zenzero 1 fettina
- Funghi secchi 6
- Sherry 1 cucchiaino
- Amido di mais 1/2 cucchiaino
- Castagne due tazze
- Germogli di bambù 1/2 tazza
- Salsa di soia 2 cucchiaini
- Sale q.b.
Esecuzione
- In una casseruola metti le ossa di anatra o di pollo, il sedano tagliato a tocchetti e lo zenzero.
- Aggiungi abbondante acqua corrente e porta ad ebollizione.
- Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura, copri con un coperchio e lascia bollire a fiamma moderata per circa 2 ore.
- Trascorso il tempo necessario, setaccia il brodo e lascia raffreddare in modo tale da far affiorare il grasso in superficie.
- Sgrassa il brodo e accertati che il quantitativo di brodo basti per 4 porzioni, altrimenti allunga con del brodo di pollo o con acqua.
- Lascia in ammollo i funghi secchi per circa 30 minuti, per reidratarli.
- Trascorso il tempo necessario, strizzali bene e sminuzzali.
- In una tazzina diluisci l’amido di mais con il cucchiaino di sherry, aggiungi il composto al brodo e mescola.
- In una pentola scalda il brodo, portandolo ad ebollizione, aggiungi i funghi, le castagne, i germogli di bambù, la soia e il pollo precedentemente tagliato a tocchetti.
- Lascia cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti.
- Trascorso il tempo necessario, aggiungi i porri tagliati a rondelle e il sale.
- Servi in tavola ancora fumante.
Se sei amante del sapore particolare di questa carne, ecco a ricetta del petto d’anatra con fichi freschi!
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Nasce Bun una linea di sei panini artigianali di Your Well Food, un ghost restaurant di Napoli
Your Well Food è un ghost restaurant di Napoli che prevede esclusivamente la formula delivery, il nuovo trend della cultura culinaria, di cui vi avevamo parlato già qualche tempo fa.
Questa idea imprenditoriale al passo con i tempi nasce dall’incontro di un imprenditore del food&berevage, un cuoco e una nutrizionista che hanno come obiettivo quello di poter rendere fruibile a chiunque un’alimentazione sana, basata sulla stagionalità dei prodotti e delle materie prime.
Inoltre è possibile creare piatti personalizzati, seguendo le indicazioni alimentari fornite dal nutrizionista o dal dietologo che ciascun cliente sta seguendo per poter acquistare piatti con ingredienti specifici che si adeguano a ciascun bisogno alimentare.
Your Well Food nasce con l’idea di promuovere e vendere cibo healthy, è rivolgendosi a chi ama la cucina salutare ma non ha intenzione di rinunciare al gusto.
I piatti realizzati infatti vogliono sdoganare il concetto arcaico di dieta perché si può avere una corretta alimentazione senza necessariamente doversi privare del gusto.
Per questo motivo tra le pietanze presenti nel menu se ne aggiunge una nuova quella della linea Bun, composta da sei panini artigianali integrali preparati con lievito madre.
L’offerta della linea Bun si compone di due panini vegani, 2 panini con carne e 2 a base di pesce tutti hanno lo stesso peso 110 gr.
Bun: i panini vegani creati da Your Well Food
Il primo Bun vegano che vi presentiamo è composto da hamburger di ceci e quinoa, crema di peperoni rossi, ciambotta di verdure e olio alla paprika.
Il secondo Bug vegano è formato da un hamburger di fave e zucchine, julienne di verdure saltate, salsa di soia e semi di zucca.
Bun: i panini artigianali a base di pesce
Il primo Bun a base di pesce è composto da hamburger di salmone, tzatziki, cipolla agrodolce, misticanza e semi di papavero.
Il secondo Bun di Your Well Food a base di pesce è farcito con pesce spada cotto a bassa temperatura, rucola, pomodori secchi, salsa light di noci e glassa di aceto balsamico.
Bun: i panini artigianali integrali con carne
Il primo Bun a base di carne è composto da hamburger di scottona, melanzane arrostite, pomodorini bruciati, anacardi e basilico.
L’ultimo Bun integrale che vi presentiamo è composto da tagliata di pollo giallo, maionese vegana al curry, cavolo rosso marinato e semi di sesamo.
Your Well Food è la dimostrazione tangibile che è possibile mangiare sano anche non rinunciando al gusto e affidandosi alla ristorazione in modo sicuro.
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A Montemiletto: Identiqua, piantiamo i colori
Si presenta oggi s18 febbraio alle ore 10,00 presso Tenuta Percesepe a Montemiletto, Identiqua, piantiamo i colori.
Primo di cinque appuntamenti, il progetto ha alla base tre concetti: l’identità territoriale, la qualità dei prodotti (la carota viola, il cece nero, la patata viola, il pomodoro nero, ed il fagiolo quarantino di Volturara Irpina) ed i valori nutraceutici che trovano nell’Irpinia, una culla sorprendente, complici la natura incontaminata, la bellezza e la salubrità dei luoghi e la forza ed il valore delle tradizioni.
La mission di Identiqua è valorizzare tutto questo, attraverso conoscenze, esperienze, ricerca con partner prestigiosi quali il CNR – Istituto di Bioscienze e BioRisorse (IBBR) e l’Università della Campania Vanvitelli.Il progetto, destinato anche ad orientare i consumatori verso prodotti sempre più sani alla luce della prevenzione nei confronti di patologie legate ad una cattiva alimentazione e dalla conseguente esigenza di far rotta su diete sempre più equilibrate, rientra nella tipologia di intervento 16.11 Azione 2 del Psr Campania 2014-2020 in attuazione della strategia di sviluppo locale del Gal Ats Aisl (Gal Irpinia Sannio-Gal Cilsi), Misura 19, Sottomisura 19.2.
All’incontro, partecipano i presidenti della Provincia Rino Buonopane, del Gal Ats Aisl Irpinia Sannio Cilsi, Angelo Frattolillo e dei dottori Agronomi e Forestali della provincia di Avellino Antonio Capone, Viviana Maresca, Luigi De Masi, Nadia Marallo e Claudio Calabritto.
Un patto per l’Irpinia in Irpinia: Identiqua, piantiamo i colori. A siglarlo naturalmente, nel senso letterale, ma anche nel segno della celebrazione delle eccellenze di un territorio, scrigno come pochi lungo tutto lo Stivale, cinque prodotti della terra di grande importanza sotto diversi aspetti, tra cui il potere nutraceutico e la genuinità: la carota viola, il cece nero, la patata viola, il pomodoro nero, ed il fagiolo quarantino di Volturara Irpina. Sono loro i protagonisti nonché il tema portante del Progetto Identiqua che sarà presentato sabato prossimo (ore 10,00) presso Tenuta Percesepe a Montemiletto, nel corso del primo dei cinque appuntamenti lungo i quali si snoderà ed a cui partecipano con i presidenti della Provincia Rino Buonopane, del Gal Ats Aisl Irpinia Sannio Cilsi Angelo Frattolillo e dei dottori Agronomi e Forestali della provincia di Avellino Antonio Capone, Viviana Maresca, Luigi De Masi, Nadia Marallo e Claudio Calabritto che presenterà il progetto che ha alla base tre concetti fondamentali e strettamente collegati tra di loro: l’identità territoriale, la qualità dei prodotti ed i valori nutraceutici che trovano nell’Irpinia, una culla sorprendente circa la natura incontaminata, la bellezza e la salubrità dei luoghi e la forza ed il valore delle sue tradizioni.
Identiqua ha individuato e valorizzato tutto questo con l’obiettivo di mettere conoscenze, esperienze ed impegno di chi ha lavorato al progetto che rientra nella tipologia di intervento 16.11 Azione 2 del Psr Campania 2014-2020 in attuazione della strategia di sviluppo locale del Gal Ats Aisl (Gal Irpinia Sannio-Gal Cilsi), Misura 19, Sottomisura 19.2.
La scelta dei consumatori verso prodotti sempre più sani che nasce dalla prevenzione nei confronti di patologie legate ad una cattiva alimentazione e dalla conseguente esigenza di far rotta su diete sempre più equilibrate, sta vedendo crescere vertiginosamente, anche per una nuova coscienza green, la richiesta di ortaggi e legumi dalle elevate caratteristiche nutrizionali. In tale ottica, il progetto Identiqua supporta il lavoro in campo di tre aziende agricole: Fulget Vita, Carmine Braccia e Carmine Marra, attraverso attività di sperimentazione e ricerca a cura del CNR – Istituto di Bioscienze e BioRisorse (IBBR) e dell’Università della Campania Vanvitelli, i cui scopi sono di studiare cinque “nuovi” prodotti agricoli.
La sperimentazione, infatti, permetterà di studiare la quantità di antociani, potente antiossidante con effetti benefici sulla salute, nei cinque prodotti coltivati dalle aziende partner di questo progetto operativo d’innovazione. L’utilizzo eccessivo di alimenti estremamente raffinati, trasformati o trattati, con perdita della qualità e delle caratteristiche organolettiche originarie, è legato a numerose malattie da civilizzazione; studi epidemiologici a riguardo, hanno dimostrato che una dieta ricca di ortaggi e legumi si correla con una riduzione dell’incidenza di malattie cardiovascolari, neurodegenerative, obesità, diabete e cancro. Dunque, gli obiettivi e le finalità di Identiqua punta ad aumentare le conoscenze per migliorare l’utilizzo delle cinque specie agrarie in oggetto, attraverso i dati ottenuti dalla sperimentazione e dalle analisi di laboratorio relative al potere nutraceutico e alla identità genetica di questi frutti della terra.
Gli obiettivi principali, pertanto, sono quelli di riuscire a dar vita a produzioni agricole dal deciso carattere di genuinità, applicando importanti elementi di conoscenza ed innovazione, avvalendosi del supporto scientifico di istituzioni di elevata competenza.
Tra le principali ricadute del progetto, ci sono la possibilità per le aziende agricole del territorio di entrare in nuovi canali di mercato, con consumatori più attenti alla qualità, col fine di portare sulle tavole, un cibo con caratteristiche nutrizionali superiori, in grado di assicurare benefici all’organismo. Inoltre, l’implementazione delle coltivazioni della carota viola, del cece nero, della patata viola, del pomodoro nero e del fagiolo quarantino di Volturara Irpina, così detto perché tanti sono i giorni necessari (da maggio ad agosto) per la maturazione completa di questo tesoro, considerato l’oro bianco della Piana del Dragone e presente nei Pat (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), rappresenterà un sicuro volano di sviluppo per le aziende agricole coinvolte nel progetto e per quelle dell’intero territorio del Gal. Si potrà, così, dare il via ad un processo di definizione di un comparto territoriale di produzioni di eccellenza dal punto di vista delle qualità, del gusto e dei valori nutraceutici, certificati e garantiti da un auspicabile marchio di tutela, in un territorio autentico, incontaminato com’è l’Irpinia che ha molto da offrire.
Il progetto si articola in diverse azioni che vanno dalla ricerca dei semi al lavoro nei campi, dalla raccolta dei frutti della terra, alle analisi nei laboratori dei nostri partners scientifici. I risultati della ricerca e delle analisi saranno poi divulgati e mostrati alla comunità per poter creare successivamente nuove nicchie di mercato di prodotti di eccellenza da portare sulle nostre tavole.
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