Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 550, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 39 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Altavilla Irpina
- 2 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 2 residenti nel comune di Atripalda
- 7 residenti nel comune di Avellino
- 3 residenti nel comune di Casalbore
- 1 residente nel comune di Chianche
- 1 residente nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Gesualdo
- 2 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 1 residente nel comune di Montefredane
- 2 residenti nel comune di Montefusco
- 7 residenti nel comune di Montoro
- 2 residenti nel comune di Nusco
- 1 residente nel comune di Pago Valle Lauro
- 1 residente nel comune di Parolise
- 1 residente nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di San Michele di Serino
- 1 residente nel comune di San Nicola di Baronia
- 1 residente nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Volturara Irpina
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Carosonamente all’Avella Art Festival
Nella splendida cornice dell’Anfiteatro Romano di Avella (Av) sarà di scena martedì 12 luglio (inizio ore 21:00 con ingresso euro 5,00 + d.p.) lo spettacolo “Carosonamente”, un inedito omaggio al maestro della canzone italiana Renato Carosone.
Il concerto, inserito nel programma della nuova edizione dell’Avella Art Festival, sarà l’occasione per presentare dal vivo i nuovi brani dell’album, che da il titolo allo spettacolo, pubblicato il mese scorso dall’etichetta Arealive srl/Believe Digital.“Carosonamente” è suonato dal vivo da Peppe Servillo alla voce: Vincenzo Di Donna al violino; Luigi De Maio al violino, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al cello e chitarra.
Dichiara Peppe Servillo:
Si ride con le canzoni, ma non solo, Renato ci commuove, si commuove guardando con carezzevole ironia i suoi toreri, sarracini , americani. Carosone pensa con affetto la sua gente, con un umorismo semplice, dal basso, senza sarcasmo, senza potere, senza cattiveria nel sorriso. Egli ci porta lontano, sbagliando volutamente strada, per un imprevisto musicale e di parola, noi lo seguiamo sperando di non fare danni, magari ci travestiamo e fra di noi non ci riconosciamo.
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Fase 2: chi riapre e come ci si può muovere
Oggi è iniziata ufficialmente la tanto attesa e discussa fase 2 su cui ci sono stati molti dubbi.
Quali sono le attività che riaprono? Come ci si può spostare senza incorrere nell’illegalità?
Procediamo con ordine.
Le attività che riaprono
Riaprono le attività legate alla manifattura, alle costruzioni e al commercio all’ingrosso legate e ai settori che saranno attivi. Oggi, in base alle statistiche riprenderanno a lavorare 4,4 milioni di lavoratori.
Per quanto riguarda le attività legate alla ristorazione: i bar e i ristoranti potranno riaprire i battenti ma solo effettuando consegna a domicio e da asporto, mantenendo le distanze interpersonali per contenere il contagio ed evitando assembramento. Infatti alcuni ristoratori e commercianti hanno adotatto la misura di consegna a domicilio per i cittadini che appartengono al territorio comunale in cui è situata la propria attività mentre per chi si trova al di fuori dei confini comunali è previsto l’asporto su fasce orarie stabilite attraverso prenotazione telefonica. In questo modo si potrebbe limitare l’assembramento.
Le attività commerciali permesse riguardano: gli alimentari, igiene della persona, le edicole, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le librerie, i negozi per bambini e neonati, i negozi di fiori e piante. A breve è prevista anche la riapertura dei negozi di biciclette.
Quali sono gli spostamenti consentiti
Con la fase 2 sono permesse le visite ai parenti, fino al sesto grado di parentela, evitando assembramenti. Con il termine congiunti si intende coniugi ovvero rapporti sanciti con la parentela, con unioni civili nonché relazioni caratterizzate da una relazione di fatto, a prescindere dal sesso. Non sono permesse le visite agli amici.
È vietato spostarsi fuori la Regione di appartenenza e di residenza.
Non è consentito recarsi nelle seconde case a meno che non ci si debba spostare per motivi legati alla manutenzione e ciò viene consentito solo ed esclusivamente se la seconda abitazione si trova all’interno della stessa Regione di residenza.
Per quanto riguarda gli studenti e i lavoratori fuori sede che, durante la fase 1 sono rimasti nella città in cui svolgono le attività legate allo studio e al lavoro, possono rientrare nel proprio domicilio ma poi non potranno ritornare nella Regione da cui sono partiti.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici la situazione, durante la fase 2, è più delicata in quanto ciascuna Regione ha il compito di indicare le norme da seguire per poter assicurare ai cittadini il funzionamento di questo servizio, indispensabile per chi ha ripreso l’attività lavorativa, evitando di creare situazioni che manchino del distanziamento interpersonale.
Vengono riaperti parchi e giardini ma non le aree gioco per i bambini e bisogna sempre mantenere il distanziamento.
Per quanto riguarda l’attività motoria è stato abolito il limite di restare nei pressi della propria abitazione quindi ci si potrà allontanare per raggiungere posti meno ameni di quelli che si avevano a portata di domicilio. Sono inoltre consentiti spostamenti in auto per recarsi in un’area apposita dove poter praticare jogging o altre attività motorie e sportive.
Lo sport individuale è permesso a porte chiuse e ciò è valido sia per altleti professionisti che non, ma devono essere dichiarati atleti di interesse nazionale dal Coni. Sono permessi allenamenti individuali in spazi pubblici o privati da parte di atleti che praticano sport di squadra.
Le Università possono svolgere esami e sessioni per le tesi di laurea in presenza ma sempre mantenendo le condizioni di distanziamento interpersonale. Sono permessi anche i laboratori e i tirocini.
Per quanto riguarda i funerali e l’ingresso ai cimiteri sono consentiti i funerali, con un massimo di 15 persone presenti e con l’obbligo di utilizzare mascherine. Sono permesse le visite ai cimiteri ma restano vietate le messe.
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Celebrazioni per il Centenario della morte di Giovanni Verga
Sabato 22 Ottobre, in occasione del centenario della morte di Giovanni Verga, la Biblioteca Provinciale “S. e G. Capone” organizza due eventi speciali con il patrocinio del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale.
Alle ore 17.00 nella Sala Penta il prof. Toni Iermano, ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, terrà una lezione dal titolo: “Il mondo non può esser diverso da quello che è”. Ritratto di Giovanni Verga (1922-2022).
Alle ore 18.30 nelle sale della “Capone” sarà aperta al pubblico la Mostra documentaria e bibliografica:
“Sostituiamo la nostra mente ai nostri occhi?”.
Manoscritti, documenti e libri di Giovanni Verga (1922-2022), Biblioteca provinciale “S. e G. Capone” Avellino a cura del prof. Toni Iermano con la stretta collaborazione del personale della Biblioteca Provinciale.Il percorso espositivo si propone di offrire in particolare al mondo della Scuola un profilo letterario e critico di Giovanni Verga attraverso i preziosi manoscritti autografi delle novelle La lupa e Cos’è il re, entrambe edite nella “Rivista Nuova” prima di essere pubblicate rispettivamente nelle raccolte Vite dei campi (1880) e Novelle rusticane (1883), il carteggio tra il maestro siciliano e lo scrittore verista Carlo Del Balzo (1853-1908), rare prime edizioni (Drammi intimi, Novelle rusticane, Pane nero, Il marito di Elena per citarne alcune), giornali e riviste del tempo tratti dalla rigogliosa Emeroteca della “Capone”, edizioni apparse nel Novecento, testi di critica letteraria, tra cui quelli di alcuni dei più significativi studiosi dell’opera verghiana ad iniziare da Luigi Russo e Giacomo Debenedetti.
Documenti e opere esposti contribuiscono a definire anche i rapporti tra Giovanni Verga con famiglie e scrittori della provincia di Avellino.Il carteggio con Carlo Del Balzo, iniziato nel 1879 e protrattosi fino al 1897, attesta una relazione intellettuale e umana significativa che trova la sua consacrazione nella collaborazione di Verga alla “Rivista Nuova”, fondata e diretta dal letterato di S. Martino V.C. (1879-1881), all’ambientazione del romanzo Il marito di Elena (1882) ad Altavilla Irpina e ai riferimenti alla città di Avellino contenuti nella prima versione di Tigre reale (1875).
La Mostra resterà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2023.
L’ingresso agli eventi è libero.
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