Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 550, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 39 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Altavilla Irpina
- 2 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 2 residenti nel comune di Atripalda
- 7 residenti nel comune di Avellino
- 3 residenti nel comune di Casalbore
- 1 residente nel comune di Chianche
- 1 residente nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Gesualdo
- 2 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 1 residente nel comune di Montefredane
- 2 residenti nel comune di Montefusco
- 7 residenti nel comune di Montoro
- 2 residenti nel comune di Nusco
- 1 residente nel comune di Pago Valle Lauro
- 1 residente nel comune di Parolise
- 1 residente nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di San Michele di Serino
- 1 residente nel comune di San Nicola di Baronia
- 1 residente nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Volturara Irpina
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Scuola Enologica De Sanctis protagonista nella premiazione del VII Concorso Enologico
Al Congresso Nazionale Degli Istituti Agrari dell’annuale Salone Internazionale dei vini distillati Vinitaly 2023, la Scuola Enologica De Sanctis 1879 di Avellino protagonista nella premiazione del VII Concorso Enologico degli Istituti Agrari d’Italia 2023.
Con grande soddisfazione, l’Istituto Tecnico Agrario di Avellino, rappresentato dal dirigente Pietro Caterini, riceve presso l’Auditorium Verdi del Palazzo Congressi Verona Fiere cinque riconoscimenti attestanti qualità delle produzioni realizzate dagli allievi della scuola, supportati e supervisionati dal corpo docente interno.
La cerimonia di assegnazione per i riconoscimenti e alla presenza delle figure istituzionali del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dei Ministri, Francesco Lollobrigida (Mipaaf) Adolfo Urso (Mimit), Daniela Santanché (Mit) e Orazio Schillaci (MSal).Soddisfatto, il dirigente scolastico Pietro Caterini, ha dichiarato:
La scuola di Avellino ha ottenuto il maggior numero di premi alla presenza del presidente del consiglio Meloni, il ministro della salute Schillaci, del turismo Santanché e del ministro delle imprese e del made in Italy Urso, il ministro dell’agricoltura Lollobrigida che si è complimentato unitamente al direttore generale del CREA Stefani Vaccari. Non possiamo non essere immensamente soddisfatti di questo risultato che vede la scuola enologica di Avellino ai vertici dei livelli nazionali per la qualità della produzione vitivinicola. Abbiamo ricevuto il massimo punteggio con il Fiano, il Greco e l’Aglianico e con i due spumanti.
L’Antica Scuola Enologica De Sanctis 1879 di Avellino è stata la più premiata d’Italia con le denominazioni di gamma prodotte dagli studenti dell’Azienda di via Tuoro Cappuccini, diretta da Fabrizio Scotto di Vetta con il supporto dello staff docente interno. A ricevere i riconoscimenti sono state le etichette di Fiano di Avellino Docg 2021, Campania Greco Igp 2021, Campania Aglianico Igp 2021, Vino spumante di qualità Rosato Aglianico S.A., Vino spumante di qualità Fiano S.A.
A tal proposito, il preside Caterini, ha continuato:
Il lavoro che si fa costantemente nella scuola, unito all’impegno dei ragazzi fa ottenere questi risultati soddisfacenti. Durante il congresso si è parlato molto del benessere, dell’agroalimentare e della salute e i ministri hanno sottolineato fortemente, con il sostegno dell’intervento del Presidente Meloni, che oggi gli istituti agrari rappresentano il motore della formazione per lo sviluppo economico del Paese, creando per davvero occupazione nel settore. Il made in Italy richiede tra le massime espressioni di eccellenza, quello legato alla nostra scuola.
Queste parole, ci lasciano soddisfatti confermando quello che noi pensiamo e stiamo diffondendo da anni ovvero che l’agroalimentare rappresenta il motore evolutivo della nostra terra, a maggior ragione se il ministro Santanché conferma che il settore vitivinicolo insieme all’enoturismo, sono le proiezioni di crescita e progresso del territorio nazionale. Finalmente si sono esaltate le risorse e le bellezze che l’Italia ha da tempo, pertanto, resta a noi proseguire.
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Bella’Mbriana: il birrificio che racconta l’anima di un territorio
Bella’Mbriana è un birrificio che nasce dal sogno di Prisco Sammartino, architetto con la passione brassicola e la voglia di sperimentare, la sua è una piccola realtà artigianale nata nel 2013. La scelta del nome è legata al territorio perché lo scopo di Prisco Sammartino non è limitato alla sola produzione di birra ma è animato dal desiderio di valorizzare le materie prime del suo territorio.
Le birre Bella’Mbriana si caratterizzano per la particolarità dei sapori e non vogliono piacere per forza. La produzione attuale si ispira a quella belga, a cui si affiancano le stagionali con passaggio in botte.
Bella’Mbriana: le birre
Bella’Mbriana produce diverse tipologie di birre.
Tra le birre classiche c’è Zazà, birra saison ad alta fermentazione, bevanda dal sapore moderatamente forte e rinfrescante, ha un aroma floreale con una nota leggermente fruttata e speziata.
Fiano Mosto è un Italian Grape Ale con l’aggiunta di mosto fiore di Fiano IGT, ha un sapore fresco e fruttato caratterizzato da note vinose e floreali.
Nefeli è una birra di frumento, caratterizzata da note olfattive speziate e agrumate.
Queste rappresentano una minima parte della produzione di Bella’Mbriana, per scoprire il resto non vi resta che andare direttamente alla fonte.
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Natale 2020 quali sono le ipotesi del Governo
Il Natale 2020 si prospetta all’insegna di nuove normative e Dpcm. Che cosa ci aspetta? Ecco alcune ipotesi che potrebbero prospettarsi. Partiamo dal presupposto che dopo il 3 dicembre verranno fissate le nuove disposizioni diverse da quelle attualmente in vigore.
Quello che è sicuro e che non ci sarà possibilità per feste e ritrovi in piazza ma è ipotizzato lo spostamento tra Regioni.
Giuseppe Conte ha dichiarato:
Dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Pensiamo che sarà possibile scambiarci i doni e permettere all’economia di crescere. La formula con la quale saranno decise le misure non è ancora stata stabilita, fermo restando che non dovrebbe essere abbandonato il sistema dell’Italia divisa in fasce.
L’ipotesi più attuale è che ci sia un Dpcm per il periodo dal 3 dicembre fino a ridosso di Natale e uno per le festività vere e proprie.
Natale 2020: le nuovi ipotesi per il prossimo Natale 2020
Sarà sicuramente consentito lo shopping per gli acquisti di Natale e i negozi potranno restare aperti in una fascia oraria più ampia, da quella attuale, per evitare assembramenti poiché l’unico interesse è quello di ridare una svolta all’economia che sta avendo un secondo arresto.
I centri commerciali potranno riaprire nei fine settimana e nei giorni festivi con ingressi controllati nei negozi, nelle strade e nelle piazze soprattutto nelle grandi città. È prevista l’apertura di pub e ristoranti mentre per il Cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti. Verrà raccomandato di non superare il numero di sei a tavola quindi sarà consentito ritrovarsi tra parenti più stretti o solo tra conviventi.
Gli spostamenti saranno vietati nelle Regioni rosse e limitati in quelle arancioni.
Il coprifuoco fissato attualmente alle 22:00 potrebbe essere spostato alle 23:00 o alle 24 o addirittura all’una di notte il 31 dicembre.
In breve questo Natale, così come lo è stata la scorsa estate anche se in modo meno vistoso, verranno concesse delle libertà maggiori per far girare l’economia perché è questo ciò che preme maggiormente: far circolare moneta a discapito di tutto il resto anche di possibili ed eventuali contagi perché inevitabilmente ci saranno.
Se dovesse esserci una nuova impennata di contagi, causata da questa maggiore libertà, il terzo lockdown lo avremo sempre dietro l’angolo in attesa di nuove festività commerciali per poterci riappropriare di una parvenza di mobilità controllata perché il mantra è sempre il medesimo: far girare l’economia o almeno darne l’idea.
L’economia purtroppo segue un ritmo circolare, quindi, se volessimo valutare queste nuove disposizioni ipotetiche che consentono maggiore autonomia le si potrebbero definire semplicemente uno specchietto per le allodole nei confronti dei commercianti e dei cittadini italiani.
Per noi campani lo scenario potrebbe essere differente, con qualche puntualizzazione e restrizione maggiore per intenderci, questo lo dobbiamo sempre ricordare e tenere presente.
In attesa del nuovo Dpcm vi auguriamo una buona autogestione!
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