La cooperativa Sociale La Città della Luna inaugura Luna Smeraldo, una casa di accoglienza per donne vittime di violenza, sul territorio di Avellino.
La cooperativa era già presente sul territorio campano a Cava de Tirreni con Luna Diamante che ha la stessa funzione del nuovo progetto.
Luna Smeraldo è un luogo sicuro che ha come obiettivo quello di accogliere le donne in difficoltà per fornire loro sostegno, ascolto, attenzione e soprattutto rispetto.
Scopo principale di questa struttura è quello di offrire un alloggio sicuro a donne e ai loro figli, salvaguardandone l’incolumità psico-fisica.
Luna Smeraldo: i servizi
Luna Smeraldo offre:
- Ospitalità e protezione in un luogo riservato e sicuro
- Possibilità, per la donna e per i suoi figli, di avere a disposizione nuove risorse e di sperimentarsi in un tempo e in uno spazio alternativo fatto di legami e relazioni funzionali per porre le basi per una vita relazionale, sociale e lavorativa autonoma.
- Ascolto e supporto psicologico che aiuti a rielaborare la situazione di maltrattamento subito o assistita verso una migliore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
- Assistenza legale che miri a un processo di conoscenza dei propri diritti e delle opportunità sociali e giuridiche.
- Servizi di orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa volti all’individuazione di un percorso d’inclusione sociale e lavorativa verso un’indipendenza economica.
- Reperibilità 24 ore su 24 da parte di personale specializzato.
In breve Luna Smeraldo favorisce attraverso la presa in carico di storie complesse percorsi di crescita personale affinché la donna possa essere sempre soggetto attivo e consapevole in grado di uscire da situazioni di violenza e abuso.
Il numero di riferimento di Luna Smeraldo è 320 49 18 703.
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Facciamo chiarezza sul Coronavirus: parla l’infettivologo e docente Claudio Ucciferri
Supermercati svaligiati, disinfettanti e mascherine esaurite, paura e rabbia nei confronti di chi proviene dalla Cina, paura di morire con questa nuova epidemia: ma sappiamo la verità? Questo periodo è un ottimo terreno di coltura per un virus molto severo, che provoca danni gravi, un virus per cui ancora non abbiamo completamente sviluppato gli anticorpi tanto da avere costanti recidive: il virus della disinformazione.
La giusta profilassi per proteggersi è ascoltare il parere degli esperti, è ciò che noi abbiamo fatto chiedendo al professore Claudio Ucciferri, infettivologo e docente presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del Molise, di aiutarci a fare chiarezza su questo nuovo Coronavirus che tanto ci sta spaventando.
1. Per prima cosa vorrei chiederle: che cos’è un Coronavirus?
Partiamo dall’inizio. Il Coronavirus è un virus a RNA e non un retrovirus (come invece è quello dell’AIDS); è un virus che causa normalmente infezioni respiratorie e si trasmette attraverso le goccioline di Flügge, quindi con lo starnuto o con la tosse, insomma, con le goccioline grosse.
2. Spesso si è sentito parlare della correlazione con gli animali e del salto di specie che può aver fatto il virus per arrivare fino a noi: è possibile anche in questo caso?
Sì, i Coronavirus sono virus respiratori diffusi sia negli animali che nella specie umana, ne esistono diversi, è una famiglia abbastanza ricca e normalmente causano condizioni comuni come il raffreddore. In alcuni casi provocano patologie più severe come è stato per la SARS o per la MERS. Essendo presenti sia in animali che nell’uomo, ed essendo virus a RNA con alta possibilità di mutare, possono infettare gli umani e quindi diventare dei virus a diffusione interumana.
3. Avendo sintomi simili alla comune influenza stagionale, molte persone al primo raffreddore si preoccupano di aver contratto questo nuovo Coronavirus; molti si stanno preoccupando perché pare che ci possano essere dei pazienti asintomatici: come mai?
Nella maggior parte dei pazienti, circa l’80% secondo i dati in nostro possesso, questo tipo di Coronavirus – SARS COV-2 – si presenta asintomatico o paucisintomatico, cioè i sintomi sono molto lievi. Bisogna considerare, infatti, che membri della stessa famiglia di questo virus sono responsabili di almeno 1/3 dei raffreddori comuni. È, ovviamente, facile fare una diagnosi sui pazienti che hanno sintomi, coloro che non hanno sintomi non vengono sottoposti a screening e non viene fatto loro il tampone, e potrebbe essere che superino la cosa come un semplice raffreddore anche perché il paziente asintomatico è ritenuto un paziente con bassa capacità di poter infettare.
4. Si sta sviluppando un vaccino che possa prevenire questo virus: ma fino a quel momento che tipo di terapia sta risultando efficace nei pazienti affetti da SARS COV 2?
Il vaccino in studio è una terapia di tipo profilattico, cioè si può somministrare per evitare di acquisire l’infezione, non è un vaccino terapeutico che la cura. La terapia che viene effettuata nei pazienti con infezione severa da SARS COV 2 è una terapia fatta con antivirali che agiscono su meccanismi diversi o che agiscono su anticorpi monoclonali attualmente ricavati da pazienti guariti che sembrano avere una buona efficacia.
5. I virus vanno incontro a modificazioni genetiche: questa cosa potrebbe capitare anche in questo caso e potrebbe rallentare lo sviluppo di una cura?
I virus sono agenti biologici che hanno la capacità di avere delle mutazioni, quelli a RNA sono virus che almeno in linea generale tendono a cambiare un po’ di più. Per esempio un virus a RNA è quello che causa l’influenza e ogni anno dobbiamo rifare il vaccino perché il virus che gira nella popolazione è cambiato rispetto all’anno precedente, allo stesso modo anche questo Coronavirus cambia. Queste mutazioni sono più spiccate nei virus che colpiscono più specie perché questo gli permette di mescolarsi più facilmente e quindi di acquisire delle strutture virali che sono diverse da quelle precedenti in circolazione e verso cui il nostro sistema immunitario non è preparato.
6. La principale paura di tutti è la letalità: ma è davvero così letale?
La gravità dei sintomi è maggiore negli anziani e la mortalità nei paesi al di fuori della Cina è dell’1% che è una mortalità bassa è chiaro che su un milione di casi l’1% può sembrare un numero grande, ma bisogna considerare questo virus con una certa razionalità: le complicanze gravi avvengono nei pazienti debilitati che, purtroppo, anche se fossero colpiti dall’influenza avrebbero, probabilmente, gli stessi esiti. È necessario essere consapevoli della reale patogenicità degli agenti biologici e, come abbiamo già detto, il paragone corretto può essere fatto con il virus influenzale, ci sono molte caratteristiche di tipo epidemiologico e clinico simili.
7. Stanno andando a ruba le mascherine, vengono indossate ovunque anche in parlamento: ma sono davvero efficaci?
Come emanato dal Ministero, le nostre abitudini non devono cambiare mettendo la mascherina. Considerando come si trasmette il virus, non è la mascherina che ci fornisce protezione. Le goccioline di Flügge che contengono i virus hanno una distanza di trasmissione che in genere è entro un metro/un metro e mezzo, avere comportamenti civili corretti come lavarsi spesso le mani o starnutire nel gomito sono più che sufficienti per contenere la diffusione della malattia, ma fondamentalmente sono quelle norme che dovremmo rispettare anche per l’influenza comune.
8. Lei ritiene che le misure prese dal Governo siano state efficaci?
Le misure che ha preso il Governo e anche le Regioni non solo sono efficaci, ma in alcuni casi sono anche risultate un po’ eccessive. Il nostro SSN ha risposto, per le misure di contenimento, in maniera adeguata ad una crisi che non ci aspettavamo, ma che è stata di questa portata in quanto gli ospedali hanno fatto da cassa di risonanza. Attualmente le indicazioni date dal Ministero sono più che sufficienti per contenere la malattia. Teniamo presente che la Cina sta contenendo un’epidemia molto più grande e in condizioni molto più sfavorevoli rispetto a quelle in cui ci troviamo noi; potremmo aspettarci altri casi nei prossimi giorni, ma potremmo pensare anche che a breve l’epidemia potrebbe essere confinata o addirittura scomparsa. Le teorie complottiste sono molto fantasiose, ma non servono: il virus non ne ha bisogno, ce la fa da solo.
9. Se dovesse dare un consiglio ai medici di base?
Attenersi ai protocolli e alle procedure emanate dalla Società Italiana di Malattie Infettive in accordo con il Ministero della Salute che danno dei criteri per poter porre il sospetto di sindrome da COVID 19. Il criterio epidemiologico: provenire da una delle aree focolaio della Cina (cosa attualmente difficile considerate le misure prese) o da un contatto con una persona che ha avuto l’infezione in Italia. Ma attenzione: essere stati nel paese vicino a quello colpito non significa essere un soggetto a rischio perché il virus si trasmette con un contatto stretto. I colleghi poi dovrebbero cercare di evitare che i malati giungano in ambulatorio col rischio di poter infettare gli altri (questo vale sia per l’influenza che per la sindrome respiratoria COVID 19), e comunicare telefonicamente con i pazienti così da poter fare una buona anamnesi epidemiologica che può consentire di capire il grado di rischio del paziente.
Giochiamo al vero o falso con il Prof Claudio Ucciferri
- Tutti i cinesi sono portatori del virus. Assolutamente Falso.
- Gli antibiotici proteggono dal virus. Falso.
- Lavarsi più spesso le mani e rispettare le norme igieniche può prevenire contagio e diffusione del virus. Vero, come anche per la normale influenza.
- Se ho la tosse o il raffreddore corro dal medico di famiglia perché potrei aver contratto il Coronavirus. Falso. Decisamente no, ma questo vale anche per la comune influenza.
- Se provengo da una zona focolaio devo informare le autorità competenti. Vero.
- Ora non potremo mai più acquistare prodotti Cinesi (ma neanche Lombardi o Veneti). Assolutamente falso, questo sarebbe fare razzismo.
Gilda Ciccarelli
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 39 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 760, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 39 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
- 5 residenti nel comune di Ariano Irpino di cui uno deceduto presso il Frangipane di Ariano Irpino di cui uno deceduto per circostanze non legate al Covid 19
- 1 residente nel comune di Avella ricoverato presso l’AORN Moscati di Avellino
- 7 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Baiano
- 1 residente nel comune di Candida contatto di un positivo
- 1 residente nel comune di Casalbore
- 1 residente nel comune di Frigento
- 1 residente nel comune di Gesualdo
- 1 residente nel comune di Grottaminarda
- 1 residente nel comune di Manocalzati Irpino contatto di un positivo
- 1 residente nel comune di Marzano di Nola ricoverato presso l’AORN Moscati di Avellino
- 1 residente nel comune di San Montecalvo Irpino
- 3 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 2 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
- 1 residente nel Comune di Quadrelle
- 1 residente nel comune di Salza Irpina
- 1 residente nel comune di San Martino Valle Caudina
- 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
- 2 residenti nel comune di Savignano Irpino
- 1 residente nel comune di Solofra ricoverato presso l’AORN Moscati di Avellino
- 2 residenti nel comune di Sturno
- 1 residente nel comune di Vallata
- 1 residente nel comune di Vallesaccarda
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Coronavirus in Irpinia: 19 nuovi tamponi sono risultati positivi
Dagli esami effettuati dall’AORN Moscati di Avellino sono risultati positivi al Coronavirus 19 nuovi tamponi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 6 nel Comune di Ariano Irpino
- 2 nel Comune di Avellino
- 2 nel Comune di Venticano
- 1 nel Comune di Santo Stefano del Sole
- 3 nel Comune di Mercogliano
- 1 nel Comune di Mugnano del Cardinale
- 1 nel Comune di Montemiletto
- 1 nel Comune di Pratola Serra
- 1 nel Comune di Montecalvo Irpino
- 1 nel Comune di Trevico
3 comments on Luna Smeraldo: una casa sicura per donne vittime di violenza
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