Gli Stati membri sono stati inviatati a ratificare in modo celere la decisione sulle Risorse proprie per far in modo che la Commissione Ue possa iniziare con le operazioni di finanziamento. Attualmente la situazione sembra essere abbastanza chiara su 18 Stati membri vorranno includere i loro piani per la ripresa.
Per fare in modo che il rilancio economico possa essere duraturo c’è bisogno di trovare il giusto equilibrio tra riforme e investimenti.
Quando il Parlamento europeo approverà il regolamento del Recovery Fund, fissato per il 9 febbraio, il procedimento per giungere alla firma dell’accordo sarà veloce ed è previsto per 12 febbraio Dunque il regolamento dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 18 febbraio.
Per poter creare una risorsa economica duratura gli Stati dovranno includere misure verdi e digitali per raggiungere tali obiettivi.
Il Recovery Fund ha come finalità quella di riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia.
Un bilancio a lungo termine che potenzierà i meccanismi di flessibilità volti a garantire la possibilità di fare fronte a esigenze impreviste.
Il 50% dell’importo sosterrà la modernizzazione attraverso:
- Ricerca e innovazione con il programma Orizzonte Europa
- Transizioni climatiche e digitali eque, attraverso il Fondo e il programma Europa digitale
- Un nuovo programma per la salute
- Politiche agricole e di coesione
- protezione della biodiversità e la parità di genere
Si attendono certezze a breve sul Recovey Fund.
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Cgil: lettera aperta del segretario generale Franco Fiordellisi
Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino, scrive una lettera aperta per delucidare il suo stato d’animo riguardo l’episodio di ieri e dell’attacco alla sede centrale a Roma, un atto antidemocratico, che conferma un grande regresso mentale, sociale e culturale.
Riportiamo il testo integrale perché è d’obbligo, soprattutto, per riflettere sulle derive prese.
Da tempo come Cgil abbiamo lanciato l’allarme per i ripetuti attacchi alla democrazia. Da svariati mesi, forse anni, stiamo subendo violenza sia verbale sia fisica. Ma quello che avviene contro la Cgil è un’azione contro tutte le democrazie, contro la partecipazione.
Noi agiamo, da sempre, nel solco della costituzione antifascista. E ieri con l’attacco portato avanti da frange fasciste e da formazioni fasciste come Forza Nuova e Casa Pound è stato superato il limite. Abbiamo il timore, più che giustificato, che si torni indietro nel tempo di 100 anni. Il timore che il fascismo in Italia non sia stato mai del tutto estirpato con l’azione di ieri ha dimostrato il volto e la cruda violenza contro uno dei simboli storici dell’antifascismo. Non c’è stata una vera catarsi di quello che è stata la dittatura nel ventennio fascista in Italia: non è accettabile che ci siano ancora oggi persone che possano dirsi fasciste e professarlo.
Deve essere chiaro a tutte e tutti che il fascismo è stato una dittatura: un ventennio terribile, drammatico per l’Italia che ci ha portato in guerra. Una dittatura che ha emanato le leggi razziali e ammazzato tante persone. Alla cui origine ci furono proprio gli assalti sistematici delle sedi sindacali. Ora come allora non possiamo permettere – e non lo permetteremo – che ci possa essere una nuova deriva autoritaria e violenta. Per questo andiamo avanti ed è stata indetta una manifestazione unitaria per sabato prossimo, 16 ottobre, cui sono invitate tutte le forze democratiche. È ancora più importante oggi riaffermare la democrazia e la partecipazione del mondo del lavoro, considerando anche le risorse che il governo nazionale ha dal PNRR, per ricostruire, tutti insieme, il bene comune, per le donne, le giovani generazioni dell’Italia del futuro.
Per questo il fascismo deve essere definitivamente cancellato dal lessico e dalle azioni: in Italia devono essere sciolte le formazioni e le associazioni che si richiamano al fascismo e alla sua ideologia come recita la Costituzione. Quindi dalla Costituzione dobbiamo ripartire per spendere le risorse attraverso la partecipazione democratica di uomini e donne, dei corpi intermedi dei sindacati, delle associazioni per ridisegnare i servizi pubblici come la sanità e la scuola e quindi la conoscenza. Avere un lavoro dignitoso per tutti: quello che la pandemia ci consegna dopo 18 mesi è il dramma della solitudine e della precarietà con l’accentuarsi delle disuguaglianze tra Nord e Sud del paese e tra le aree interne e le aree costiere. Ma ancora di più tra chi tanto ha e chi nulla ha.
Dopo i tremendi fatti di ieri, hanno espresso solidarietà e ringrazio: Anpi provinciale, Cisl IrpiniaSannio, Uil Avellino-Benevento, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Avellino Prende Parte (App), Controvento, Acli, Arci Avionica e Confcooperative, oltre a tantissimi cittadini.
Infine non posso non ricordare la Marcia della Pace da Perugia ad Assisi che si è tenuta ieri e che assume, dunque, un valore ancora più pregnante. Ribadiamo ancora volta: bisogna estirpare, cancellandole, tutte queste formazioni fasciste che nulla hanno a che vedere con la Costituzione Italiana. Allora per un’Europa sociale e democratica sabato prossimo in piazza contro tutti i fascismi.
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Elezioni Europee,
ecco le terne irpineAnna Marro, candidata alle Europee con il Partito Democratico, con i suoi 7265 voti risulta essere la prima eletta nella terna tutta irpina presente in queste elezioni; segue Antonella Pecchia, candidata con Forza Italia, che prende 2870 preferenze; terza Michela Arricale, candidata con la Sinistra, che si ferma a 1489 consensi.
Archiviate le tre candidate irpine presenti in questa competizione, il dato delle Europee ci lascia altre curiosità, a partire dal più votato in assoluto: Matteo Salvini, mister 9971 preferenze.
Non sfigura Franco Roberti che incassa dalla provincia di Avellino un bottino di 8120 voti. E fa capolino tra i più votati in Irpinia anche il redivivo Silvio Berlusconi che riceve un consenso personale di 5346 preferenze.
Di seguito le terne più votate in Irpinia:
Il Movimento 5 Stelle è il partito più votato in Provincia di Avellino. Al termine dello spoglio, il partito di Beppe Grillo ha ottenuto 61.439 voti, pari al 29,95% del consenso. Il primo eletto con 3811 preferenze è Piernicola Pedicini; seguono Isabella Adinolfi (2807 preferenze) e Chiara Maria Gemma (2159 preferenze).
La Lega è la vera rivelazione di questa tornata elettorale. Il partito di Matteo Salvini ha ottenuto 45.279 voti, pari al 22,07% del consenso. Il primo eletto con 9971 preferenze è Matteo Salvini; seguono Aurelio Tommasetti (3123 preferenze) e Simona Sapignoli (2449 preferenze).
Il Partito Democratico è il terzo più votato in Irpinia. Il partito di Nicola Zingaretti ha ottenuto 41890 voti, pari al 20.42% del consenso. Il primo eletto con 8120 preferenze è Franco Roberti; seguono Anna Marro (7340 preferenze) e Nicola Caputo (4634 preferenze).
Forza Italia chiude dietro il Pd. Il partito di Silvio Berlusconi ha ottenuto 26.027 voti, pari al 12,69% del consenso. Il primo eletto con 5346 preferenze è Silvio Berlusconi; seguono Aldo Patriciello (4683 preferenze) e Antonella Pecchia (2870 preferenze).
La Sinistra ha ottenuto 4.769, pari al 2.3% del consenso. La prima eletta con 1515 preferenze è Michela Arricale; segue Eleonora Forenza (687 preferenze).
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PD Avellino, si insedia la direzione provinciale
Si è insediata presso la sede di via Tagliamento la Direzione Provinciale del Partito Democratico di Avellino. Si tratta dell’organismo eletto nel corso della riunione dell’Assemblea Provinciale dello scorso 18 marzo.
Oltre ai componenti eletti, erano presenti il deputato Umberto Del Basso De Caro, i consiglieri regionali Maurizio Petracca e Livio Petitto, il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, gli onorevoli Rosetta D’Amelio, Enzo De Luca, Luigi Famiglietti. Assente giustificata Roberta Santaniello impossibilitata a partecipare.
Nel corso dell’incontro il segretario provinciale Nello Pizza ha comunicato l’avvenuto insediamento della Commissione di Garanzia che ha provveduto ad eleggere il proprio presidente nella persona di Gerardo Iandolo. Inoltre il segretario Pizza ha comunicato la decisione di nominare Enza Ambrosone quale coordinatrice della Segreteria Provinciale e Giovanni Maria Chieffo quale responsabile provinciale enti locali. In tempi rapidi il segretario ha confermato la volontà di presentare l’esecutivo provinciale nella sua interezza.
A seguire la relazione del segretario provinciale.
Il Pd ha un’assoluta necessità di aprirsi sul territorio e di avviare una campagna di ascolto sul territorio. Ecco perché è mia intenzione avviare un ciclo di incontri che tocchino tutte le aree della provincia di Avellino. Sono certo dell’assoluta necessità di quest’attività perché io per primo possa avere una rappresentazione chiara di quello che è il partito nelle sue articolazioni territoriali. Dobbiamo aprirci, dobbiamo rendere il Pd sempre più attrattivo e per farlo dobbiamo rappresentare un riferimento saldo nelle comunità, avviando un dialogo fecondo con la società civile, le associazioni, cogliendo ed intercettando quel fermento sociale e culturale che comunque si registra nei nostri paesi, sul nostro territorio. La mia idea è quella di concludere questa fase di ascolto, di censimento delle istanze che arrivano dalla società irpina con una conferenza programmatica nel corso della quale è dovere del Partito Democratico avanzare proposte, offrire ipotesi di soluzioni ai tanti problemi oggi sul tappeto, in una fase ancora così complicata ed incerta.
A seguire il dibattito. Sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente dell’Assemblea Provinciale, Gerardo Capodilupo, ed il deputato Del Basso De Caro. La linea espressa dal segretario Pizza ha trovato unanime consenso ed apprezzamento tra i componenti della direzione provinciale.
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