Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.174, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 152 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 13 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 2 residenti nel comune di Atripalda
- 22 residenti nel comune di Avella
- 10 residenti nel comune di Avellino
- 4 residenti nel comune di Baiano
- 1 residente nel comune di Bisaccia
- 1 residente nel comune di Calitri
- 1 residente nel comune di Contrada
- 2 residenti nel comune di Domicella
- 1 residente nel comune di Fontanarosa
- 10 residenti nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Frigento
- 1 residente nel comune di Gesualdo
- 7 residenti nel comune di Lauro
- 1 residente nel comune di Lioni
- 2 residenti nel comune di Manocalzati
- 3 residenti nel comune di Marzano di Nola
- 1 residente nel comune di Melito Irpino
- 2 residenti nel comune di Mercogliano
- 2 residenti nel comune di Mirabella Eclano
- 4 residenti nel comune di Montefalcione
- 3 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 1 residente nel comune di Montemiletto
- 7 residenti nel comune di Montoro
- 4 residenti nel comune di Moschiano
- 6 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
- 6 residenti nel comune di Pago del Vallo di Lauro
- 1 residente nel comune di Pratola Serra
- 1 residente nel comune di Quadrelle
- 2 residenti nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di Santa Paolina
- 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
- 8 residenti nel comune di Solofra
- 2 residenti nel comune di Sperone
- 5 residenti nel comune di Sturno
- 5 residenti nel comune di Taurano
- 3 residenti nel comune di Torre Le Nocelle
- 5 residenti nel comune di Villanova del Battista
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 136 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.380, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 136 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Aiello del Sabato
- 3 residenti nel comune di Altavilla Irpina
- 3 residenti nel comune di Ariano Irpino
- 4 residenti nel comune di Atripalda
- 9 residenti nel comune di Avella
- 29 residenti nel comune di Avellino
- 10 residenti nel comune di Baiano
- 2 residenti nel comune di Bisaccia
- 1 residente nel comune di Caposele
- 3 residenti nel comune di Capriglia Irpina
- 1 residente nel comune di Castel Baronia
- 1 residente nel comune di Cervinara
- 1 residente nel comune di Chiusano San Domenico
- 1 residente nel comune di Contrada
- 3 residenti nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Grottolella
- 4 residenti nel comune di Lauro
- 1 residente nel comune di Lioni
- 1 residente nel comune di Manocalzati
- 5 residenti nel comune di Mercogliano
- 5 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 3 residenti nel comune di Montemiletto
- 2 residenti nel comune di Montella
- 3 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
- 5 residenti nel comune di Nusco
- 1 residente nel comune di Pago Valle Lauro
- 5 residenti nel comune di Pratola Serra
- 4 residenti nel comune di Roccabascerana
- 3 residenti nel comune di San Michele di Serino
- 1 residente nel comune di San Nicole Baronia
- 2 residenti nel comune di San Potito Ultra
- 1 residente nel comune di San Sossio Baronia
- 1 residente nel comune di Santa Paolina
- 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Scampitella
- 1 residente nel comune di Serino
- 3 residenti nel comune di Sirignano
- 2 residenti nel comune di Solofra
- 4 residenti nel comune di Sperone
- 1 residente nel comune di Taurasi
- 2 residenti nel comune di Torella dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Tufo
- 2 residenti nel comune di Venticano
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Jorit: il bimbo africano diventa un messaggio di speranza per le generazioni future
È il messaggio contro la povertà e la discriminazione verso il Sud del mondo, contro l’ingiustizia e contro ogni forma di oppressione, quello di Jorit, lo street artist di fama internazionale, protagonista di una performance di pittura live dal vivo, tra la gente, realizzata al Dum Dum Republic in occasione dell’inaugurazione del cartellone 2021.
Pennelli e bombolette spray, per il dipinto realizzato in un intero pomeriggio, a ritmo della world music e tra la curiosità dei Dum Dum Lovers. Sotto il dipinto del volto, una frase emblematica, una scritta a cui Jorit affida il suo pensiero:
Ogni vita salvata dalle vaccinazioni o dagli aiuti umanitari compensata dalla perdita di un’altra per fame o per guerra. Povera Africa, nessun altro continente ha sopportato una combinazione così assurda di ruberie e benevolenza straniera.
Una pittura che travolge e induce alla riflessione, in cui si avverte il cuore pulsante dell’Africa, la sua anima, la cultura, da sempre stretta in una tensione fortissima con il Dum Dum Republic, nel suo dialogo con il mondo, l’apertura verso l’altro, scandito dai suoni primordiali del battere dei tamburi della world music, in un messaggio di inclusione, di pace e di speranza.
Un’opera che segna l’inizio della collezione della “factory” a cielo aperto sul mare del Dum Dum Republic, che si proietta alla stagione estiva, tra exhibition art, design, performing act, cinema ed happening di poesia, mentre, a fare da fil rouge, come sempre, la musica con i suoni del mondo.
Lo sguardo profondo, tagliente, del bimbo africano, realizzato sulla grande tela posizionata al centro dell’arena che sorge sul mare, scuote le coscienze. Un piccolo guerriero della “Human Tribe” di Jorit, con il volto solcato dalle sue iconiche cicatrici rosse: cicatrici che sono: “aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro”, come sosteneva Frida Kahlo. Una luce nello sguardo che diventa ancora più emblematica, mentre viene colpita dai raggi del sole che tramonta a mare.
Jorit dichiara:
A Paestum abbiamo realizzato un dipinto un po’ insolito. Su un pannello, qui vicino al mare, in condizioni bellissime, insieme a tantissima gente dopo un periodo di lontananza. È difficile spiegare un’opera, è difficile dire quello che voglio esprimere perché lo faccio appunto attraverso i colori e non con le parole. È un bambino nero, evidentemente nero, e sotto c’è una frase molto emblematica. Noi ci lamentiamo, ci preoccupiamo tanto, dei problemi che abbiamo qui, anche con persone che provengono dall’Africa, magari in condizioni di povertà assoluta. Però dobbiamo renderci conto che da secoli noi andiamo là, sfruttiamo il continente, rubiamo le risorse e lo rendiamo povero. Per cui molte di queste persone sono costrette ad emigrare. Vorrei che tutti potessero rimanere nel loro Paese, sarebbe la cosa più bella, così come molti miei amici, costretti ad emigrare all’estero o ad andare al nord dell’Italia come se fosse l’estero. Vorrei che tutti potessero rimanere nella propria terra e non fossero costretti ad emigrare.
Sottolinea Biancaluna Bifulco, founder del beach club della costiera cilentana:
Un’opera straordinaria che sposa a pieno la filosofia che è da sempre quella che anima tutti noi. Un capolavoro assoluto quello che Jorit ha regalato stasera a noi del Dum Dum Republic.
Grazie infinite Jorit. È stato emozionante, perché osservarlo live è un’emozione grande. Capire come si realizza un’opera d’arte, tratto per tratto, passaggio dopo passaggio, è davvero una meravigliosa esperienza da vivere insieme. Evviva l’arte, evviva Jorit, perché è un giovane ed è un combattente. Ed oggi, “combattente” è una bellissima parola, dal valore straordinario”.
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Simposio sulle terapie innovative
Ricercatori italiani di fama internazionale ad Avellino per confrontarsi sulle terapie innovative in Ematologia.
Il lavoro avviato nell’avanzato centro di sperimentazioni cliniche in onco-ematologia dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati fa arrivare nel capoluogo irpino studiosi del settore del calibro di Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ed esperto di patologie ematologiche pediatriche, Fabio Ciceri, Direttore delle Unità di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo e Oncoematologia dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e Presidente del Gruppo Italiano di Trapianto Midollo Osseo (Gitmo), Lucio Luzzatto, Professore Onorario dell’Università di Firenze, con alle spalle una carriera ai vertici dell’ematologia degli ospedali e delle Università di New York, Londra, Genova, Napoli, e Andrea Bacigalupo, docente di Ematologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Relatori di riconosciuta fama, che, insieme a tanti altri, parteciperanno al 1° Simposio sulle terapie innovative in Ematologia, organizzato da Antonio Maria Risitano, Direttore dell’Unità operativa di Ematologia e Trapianto e responsabile del centro di sperimentazioni dell’Azienda Ospedaliera Moscati.
L’importante evento prenderà il via dopodomani, giovedì 30 marzo, alle ore 13, presso l’Hotel de la Ville di via Palatucci, per poi proseguire per l’intera giornata di venerdì 31 (dalle ore 8,30 alle 18). Dopo i saluti, affidati al Direttore generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, al Direttore sanitario, Rosario Lanzetta, e al Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia, Cesare Gridelli, il primario Risitano aprirà i lavori del simposio, con la prima delle cinque sessioni in programma.
Spiega Risitano:
Le malattie ematologiche comprendono tanti diversi disordini, di natura neoplastica e non, che colpiscono soggetti di qualsiasi età. La cura dei pazienti ematologici resta estremamente complessa perché la gran parte di queste malattie può avere un impatto negativo sia sulla sopravvivenza che sulla qualità di vita. Nell’ultimo decennio sono state messe a punto numerose terapie che hanno cambiato, o stanno per cambiare, i percorsi terapeutici.
Il congresso organizzato ad Avellino ha proprio lo scopo di fare il punto sulle più importanti novità emerse negli ultimi anni. Tra le tematiche affrontate, la priorità sarà data a quelle terapie che rappresentano una innovazione tecnologica per tutta la medicina, oltre che per la specifica patologia ematologica per la quale sono state sviluppate e che sono oggetto di sperimentazione e di studio anche presso l’Azienda Moscati.
Nello specifico, si parlerà delle opzioni di terapia genica per malattie ereditarie, quali le talassemie e le emofilie, e di quelle di terapia sostitutiva per altre anemie congenite. Nell’ambito delle malattie ematologiche non neoplastiche, si discuterà, partendo da due ricerche specifiche coordinate dall’Unità operativa di Ematologia dell’Azienda Moscati, del trattamento delle anemie aplastiche e dell’emoglobinuria parossistica notturna.
Per quanto riguarda le patologie neoplastiche, saranno descritte le più recenti modalità di “terapia a bersaglio” per i diversi tumori del sangue, basate sull’utilizzo di anticorpi monoclonali o di altre molecole capaci di bloccare in maniera selettiva le cellule tumorali. L’importanza delle cosiddette “terapie immunologiche” sarà sottolineata con la discussione relativa alle tecniche di trapianto di midollo osseo, e soprattutto alle terapie di ultima generazione basate su linfociti T manipolati con tecniche di terapia genica (le cosiddette CAR-T): sperimentazione, quest’ultima, per la quale l’Azienda Moscati è in fase di accreditamento.
Conclude Risitano:
Lo sforzo che si sta compiendo nell’ambito della ricerca ha come obiettivo principale garantire l’accesso alle terapie all’avanguardia a tutti i pazienti, indipendentemente dal luogo in cui risiedono, e contribuire così a ridurre il triste fenomeno della migrazione sanitaria.
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