Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.192, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 106 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 6 residenti nel comune di Altavilla Irpina
- 16 residenti nel comune di Atripalda
- 1 residente nel comune di Avella
- 23 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Calabritto
- 1 residente nel comune di Capriglia Irpina
- 1 residente nel comune di Cervinara
- 2 residenti nel comune di Cesinali
- 1 residente nel comune di Chianche
- 3 residenti nel comune di Contrada
- 1 residente nel comune di Flumeri
- 1 residente nel comune di Forino
- 1 residente nel comune di Gesualdo
- 1 residente nel comune di Grottolella
- 1 residente nel comune di Lapio
- 1 residente nel comune di Lauro
- 2 residenti nel comune di Manocalzati
- 2 residenti nel comune di Mercogliano
- 1 residente nel comune di Mirabella Eclano
- 6 residenti nel comune di Monteforte Irpino
- 1 residente nel comune di Montefredane
- 3 residenti nel comune di Montoro
- 3 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
- 1 residente nel comune di Ospedaletto d’Alpinolo
- 1 residente nel comune di Pago del Vallo di Lauro
- 2 residenti nel comune di Prata Principato Ultra
- 1 residente nel comune di Pratola Serra
- 2 residenti nel comune di Quindici
- 2 residenti nel comune di Santa Lucia di Serino
- 3 residenti nel comune di Santo Stefano del Sole
- 7 residenti nel comune di Serino
- 1 residente nel comune di Solofra
- 1 residente nel comune di Sperone
- 1 residente nel comune di Taurasi
- 2 residenti nel comune di Torrioni
- 1 residente nel comune di Vallesaccarda
- 3 residenti nel comune di Volturara Irpina
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Tutto Sposi: inaugurazione alla Mostra d’Oltremare
Con il tradizionale taglio del nastro, sabato 16 ottobre alle ore 12, si inaugurerà la 32esima edizione del salone nazionale del wedding Tutto Sposi. Alla Mostra d’Oltremare di Napoli, alla presenza del presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola e dei vertici MdO, il presidente Remo Minopoli e il Consigliere Delegato Maria Caputo, il patron dell’evento Lino Ferrara celebrerà la ripartenza del settore del wedding che per due anni ha registrato la chiusura totale della filiera produttiva.
La Campania, con Napoli in testa, da sempre capofila produttivo del comparto in Italia con oltre 2,7MLD di fatturato annuo, riparte dopo lo stop forzato delle celebrazioni religiose e la chiusura delle fiere da parte del Governo. Oltre 50mila aziende della filiera, dall’abito da sposa ai servizi aggiunti, dalle location ai negozi di settore, sono state costrette a licenziare dipendenti e spesso a chiudere i battenti, tutte cause che hanno condotto alla crisi economica il mondo del wedding campano.
Intanto l’ingresso alla fiera sarà garantito anche per i non ancora vaccinati grazie al Green Pass rilasciato con la campagna “Tampone gratis e Green Pass per tutti”. A sponsorizzare l’iniziativa è stato l’illuminato imprenditore della moda sposa Gino Signore, titolare della omonima Maison Signore, da sempre convinto sostenitore del Made in Italy al punto di rilevare diversi siti produttivi in Puglia con l’intento di evitare, con la loro chiusura, la scomparsa di strutture dedite all’artigianato manuale del settore.
Tutto Sposi, la fiera della Ripartenza, si pone dunque come primo passo della ripresa post Covid. Un anno zero che intende consentire alla filiera del wedding di tornare ai vertici del PIL regionale.
I dati Istat indicano, tra la regione Campania con un indice dell’80%, e nelle regioni limitrofe con il 20%, un dato esplicativo. Sarebbero infatti oltre 30mila i matrimoni non celebrati durante i 18 mesi di chiusura per lockdown e per l’impedimento, indicato anche dalla Chiesa, di celebrare riti e feste religiose. La forzata attesa ha dunque creato un interesse delle coppie di futuri sposi che si concentra sulle disponibilità delle location libere per fissare i banchetti nuziali.
Il salone Tutto Sposi, con ingresso da viale Kennedy 54, sarà aperto dal lunedì al venerdì (16.30-21.30) con biglietto a 5 euro, mentre il sabato e domenica l’accesso è dalle 10.30 – 22.30 con biglietto a 10 euro. Tutti i giorni sarà possibile, per chi acquista il ticket d’ingresso, usufruire del tampone gratis per poter ottenere il Green Pass.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 28 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 392, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 28 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 1 residente nel comune di Ariano Irpino
- 1 residente nel comune di Atripalda
- 1 residente nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Candida
- 8 residenti nel comune di Cervinara contatti di un positivo
- 4 residenti nel comune di Gesualdo contatti di un positivo
- 2 residenti nel comune di Lioni
- 2 residenti nel comune di Mirabella Eclano
- 1 residente nel comune di Montecalvo Irpino
- 2 residenti nel comune di Montella
- 1 residente nel comune di Quadrelle
- 2 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
- 1 residente nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi
- 1 residente nel comune di Solofra contatti di un positivo
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Serrocroce al Vinitaly per raccontare un’eccellenza made in Irpinia
La birra Serrocroce al Vinitaly per raccontare ad una platea internazionale un’eccellenza made in Irpinia.Quattro giorni per testare le ultime novità prodotte da Vito Pagnotta, protagonista a Verona, insieme al Consorzio Birraio Italiano, di cui l’imprenditore è tra i soci fondatori.Allo stand D40 del Padiglione C, i migliori birrifici d’Italia si sono riuniti per la celebrazione di un prodotto che da millenni viene preparato con 4 elementi naturali, senza conservanti e coloranti.Serrocroce è l’emblema di questa filosofia green, narrazione profonda della storia di Vito, contadino prima che Birraio. La storia delle sue origini, dei luoghi in cui è nato e delle terre che lo hanno ispirato. Un viaggio ricco di umanità e passione, di cui ogni birra ne rivendica il vissuto in modo fedele e sincero.Luppolo, malto, acqua, lieviti. Serrocroce attinge dalle materie prime del territorio che conferiscono ad ogni nettare sapori unici e profondamente legati alle radici della famiglia Pagnotta, una famiglia di agricoltori, da generazioni dediti alla coltivazione di cereali.Spiega Vito Pagnotta:Quando diciamo di essere contadini prima che birrai è a questo che ci riferiamo al grande legame col profumo della mietitura, al colore dei cereali che cambiano da una stagione all’altra; e ancora, alla lenta ed emozionante attesa delle spighe mosse dal vento e asciugate dal sole, pronte per il raccolto.È bello tornare al Vinitaly e poter raccontare tutto questo. Serrocroce è un prodotto artigianale realizzato con acqua, malto, luppoli e lieviti del mio territorio. Il livello d’eccellenza conquistato negli anni è sicuramente merito di ricerca e sperimentazione, ma le radici sono sempre state la bussola che mi ha orientato in ogni scelta.Serrocroce crea le proprie birre studiandone e realizzandone le ricette con particolare cura nella scelta degli ingredienti. Ogni birra racchiude dentro di sé un profondo rispetto, studio e riscoperta della tradizione brassicola con un approccio moderno e sostenibile. Ed è così che la piccola impresa di Monteverde ha scalato la vetta conquistando anche mercati difficili e premi importanti.Aggiunge Pagnotta:In Serrocroce si evince la capacità tutta italiana di lavorare con elevati standard di qualità dando forma a prodotti originali che sfruttano nella ricetta ingredienti tipici del nostro ricchissimo territorio. Con questo spirito siamo arrivati alla creazione, non solo di birre molto particolari, ma anche di prodotti unici come il nostro amaro di birra e la gelatina di birra.Premio Cerevisia, Best Italian Beer, l’Oscar Green sono solo alcuni dei riconoscimenti ottenuti per le creazioni Serrocroce:Ogni premio ci motiva a spingerci oltre e Vinitaly è stata l’opportunità per presentare al mondo l’ultima sfida, per me la più emozionante perché porta il nome del mio paese: Monteverde – chiosa il birraio.Monteverde è la birra dell’omonimo paese irpino che ha il merito di aver messo in rete gli agricoltori del posto per creare un prodotto irriproducibile se non, in quell’angolo di Irpinia votato storicamente all’arte cerealicola.Una birra artigianale prodotta con luppoli e fiori di luppolo selezionati e raccolti a mano nel luppoleto aziendale. I cereali sono di Monteverde e l’acqua e i lieviti sono prodotti in Irpinia. Inoltre, la produzione in birrificio avviene a porte aperte, in modo che ogni conferitore cerealicolo, esclusivamente di Monteverde, possa vedere o partecipare in prima persona alla cotta. Ne nasce una birra di forte identità in cui emerge complessità e freschezza, equilibrio e vivacità.Prosegue Pagnotta:Monteverde come tutte le birre Serrocroce è un prodotto sartoriale, un prolungamento naturale dell’artigianato italiano. Insieme al Consorzio Birra Italiana abbiamo mostrato l’anima del segmento brassicolo artigianale.Un movimento che sta operando bene: lo si vede dal fatto che sempre più italiani apprezzano le birre e le degustano in abbinamento a grandi eccellenze gastronomiche.Finalmente anche nella birra, come nel vino, si parla di terroir, di valorizzazione del patrimonio di biodiversità di cui il nostro Paese è alfiere internazionalmente riconosciuto.Vinitaly è e sarà sempre una vetrina interessantissima per diffondere una cultura dalle infinite sfumature e uno strumento utile per la promozione del turismo in Irpinia, un tema che mi sta particolarmente a cuore e su cui credo fortemente.Nel corso del Vinitaly Vito Pagnotta ha avuto modo di incontrare esperti di settore, professionisti e associazioni. Masterclass e approfondimenti hanno scandito le ore del birraio. Ogni appuntamento è stato un veicolo per la promozione della cultura della birra artigianale al di là dell’aspetto meramente commerciale.Conclude Pagnotta:L’unione Degustatori Birre ci ha riconosciuto come azienda modello di birra e territorio, di sostenibilità e di radicazione della terra d’origine. Ha riconosciuto nel sorso che per Serrocroce birra e territorio sono la stessa cosa. È per questo che sto investendo in una nuova forma di turismo brassicolo.Spero che la birra possa essere da volano di sviluppo per il mio paese spingendo curiosi ed appassionati a vivere un viaggio esperienziale che è immersione nel tessuto agricolo e nella storia di Monteverde. Si parla sempre di enoturismo Serrocroce a Monteverde ha messo in piedi un progetto turistico a tutta birra per la promozione di un luogo che ha tanto da offrire e raccontare.
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