Il Comune di Grottaminarda ha deciso di premiare il Sindaco di Bienno, Massimo Maugeri, giunto ieri a Grottaminarda, per portare il suo conforto ai familiari di Domenico Carrara, così come aveva dimostrato la sua vicinanza durante le ricerche del giovane e dopo il suo ritrovamento, purtroppo senza vita, in fondo ad un dirupo di località Prestello.
Domani, domenica 30 maggio, l’Amministrazione Comunale darà il benvenuto al primo cittadino di Bienno, nella sala Consiliare Sandro Pertini e in segno di gratitudine per l’instancabile opera di ricerca, durata 5 giorni, messa in campo per ritrovare il giovane, consegnerà il Premio Grottaminarda quale massimo riconoscimento civico.
Il Premio è stato istituito nel 2019 dal Consiglio Comunale proprio con l’intento di dare merito a persone che si sono contraddistinte per doti culturali, professionali, sociali e morali.
Il benvenuto proseguirà presso il Castello d’Aquino dove, all’indomani dei funerali di Domenico Carrara, l’Amministrazione Comunale ha voluto incorniciare e appendere, in una sala del Caffè Letterario, un ritratto del giovane realizzato dal fratello, Alessandro Carrara.
La scelta della location non è stata casuale perché questo è un luogo di ritrovo dei giovani, in cui spesso Domenico si confrontava con amici e colleghi intellettuali, presenziando attivamente a molti degli eventi culturali organizzati.
La giornata si concluderà in contrada Rivitiello presso il Motolito, monumento alle vittime della strada, dove sarà scoperta e benedetta una scultura dedicata proprio a Domenico Carrara, realizzata dai maestri della pietra Egidio e Dante Jovanna, su iniziativa del Motoclub Motolino.
La scultura, in breccia irpina, raffigura una pila di libri su uno dei quali vi sono incisi i versi del giovane poeta e scrittore scomparso.
Domenico Carrara: la scomparsa
Domenico Carrara si trovava in Val Camonica per lavoro. Uscito per una passeggiata in montagna, domenica 24 gennaio, è stato ritrovato in fondo ad un dirupo il 29 gennaio.
Il Sindaco di Bienno insieme a 144 squadre, circa 300 operatori tra volontari conoscitori del territorio e specialisti del soccorso lo hanno cercato senza sosta per 5 giorni.
Domenico Carrara è riuscito a creare un ponte di fratellanza, una sorta di collegamento umano e sinergia tra luoghi geograficamente distanti ma uniti per l’umanità e l’affetto nei suoi confronti.
L’animo gentile di Domenico Carrara, la sua sensibilità e quel modo altro di osservare il mondo nelle sue impercettibili sfaccettature lo hanno fatto apprezzare in un ambiente nuovo per lui.
La sua scomparsa è stata una grande perdita per la comunità grottese e per chi ha avuto modo di conoscerlo realmente.
I suoi occhi e le sue parole sono impresse nel cuore di coloro che gli sono stati sempre vicino e che lo hanno apprezzato per le sue doti sempre, soprattutto quando il giovane era in vita.
La sua scomparsa dovrebbe far riflettere sul valore della vita e sulle capacità di molti giovani che, in vita, non riscontrando il giusto riconoscimento nella propria comunità sono costretti a trovare una dignità lavorativa altrove, magari scegliendo un’occupazione meno gratificante rispetto alle proprie capacità o ai propri percorsi accademici.
Ciò che è successo a Domenico Carrara dovrebbe far riflettere le piccole comunità ad avere maggior senso di unione e inclusione perché i piccoli centri possono essere delle famiglie allargate e potrebbero davvero creare prospettive per i propri abitanti.
C’è bisogno di modificare il modus pensandi, premiando nel giusto modo chi ha determinate capacità. C’è bisogno di unione, collaborazione, meritocrazia e profondo cambiamento.
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