Stasera al Movieplex alle ore 21:00 per il ciclo La voce dell’autore promosso da Zia Lidia Social Club è previsto l’incontro con il regista Leonardo Di Costanzo autore di Ariaferma.
La pellicola ha esordito alla recente edizione del Festival di Venezia ed è stato acclamato dal pubblico e dalla critica.
Seguirà alla visione del film l’incontro dell’autore con il pubblico.
Ariaferma è un film che parla di uomini, di vite e di esistenze a confronto. Né guardie né ladri ma semplicemente uomini affamati che scelgono per un attimo e per ragioni non rivelate di rendersi accessibili agli altri. Come ha dichiarato Leonardo Di Costanzo:
Il carcere di Mortana nella realtà non esiste: è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti.
Di fronte a a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non racconta le condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere.
È prevista una riduzione per i soci dello Zia Lidia Social Club pari a 4 euro sul biglietto d’ingresso.
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Salvator Mundi: un quadro dall’inestimabile valore è stato ritrovato in un’abitazione di Napoli
Salvator Mundi è un quadro attribuito a Leonardo da Vinci, risalente al 1499 circa, che faceva parte di una collezione custodita presso il museo Doma della Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli. Il dipinto era stato trafugato ed è stato ritrovato in un appartamento di Napoli. Il proprietario è sottoposto a fermo con l’accusa di ricettazione.
Salvator Mundi è ritornato nella cappella Muscettola dove era stato rubato.
Qualche indiscrezione sul dipinto
Salvator Mundi è stato mostrato al pubblico la prima volta nel 2011, dopo un restauro. L’attribuzione a Leonardo da Vinci è stata confermata da quattro studiosi internazionali ma è stata contestata da altri esperti del settore.
Il quadro raffigura Gesù Cristo a mezzo busto mentre benedice con la mano destra mentre con quella sinistra mantiene il globo, simbolo del potere universale. La sfera oltre a significare la terra potrebbe rappresentare anche lo strumento ottico d’ingrandimento.
Si pensa che Leonardo da Vinci prima di lasciare Milano per la caduta degli Sforza avrebbe dipinto questo quadro per un committente privato. Il quadro rappresenta Gesù come salvatore del mondo e signore del cosmo.
Secondo alcune indagini storiche questo dipinto, un tempo, è stato proprietà di Carlo I d’Inghilterra che sembra avesse comprato l’opera d’arte in Italia. Salvator Mundi, dunque, successivamente è passato nelle mani di Carlo II d’Inghilterra e nel 1956 è stato venduto ad un’asta a Londra per 45 sterline che corrispondono a circa 52 euro. John Charles Robinson invece lo comprò per la Francia Cook Colletion di Doughty House e Richmond. Nel 2005 Robert Simon lo acquistò per meno di 10mila dollari ad un’asta immobiliare.
Nel 2010 quando il quadro è stato portato alla National Gallery i pareri riguardo ad un restauro sono stati tutti positivi. Il quadro infatti dopo l’attribuzione a Leonardo da Vinci è arrivato a 108 milioni di euro.
L’ultima volta che è stato acquistato il quadro, nel 2017, l’opera d’arte ha raggiunto un valore di 450,3 milioni di dollari.
Recentemente un Botticelli molto raro è stato messo all’asta per un valore stimato di 80milioni di dollari.
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Premio Curcio per le Attività Creative – XVI Edizione
L’Associazione Armando Curcio è fiera di presentare, per l’anno scolastico 2022/2023, la
XVII edizione del «Premio Curcio per le Attività Creative», un’iniziativa rivolta ai più giovani, per incentivarli alla lettura, alla scrittura e al confronto.L’Associazione Armando Curcio si pone come spazio inclusivo che, tramite lo svolgimento di diverse attività, mostra il suo impegno e dona il suo apporto in merito allo sviluppo sociale, alla diffusione della cultura e alla tutela delle pari opportunità.
Tra le varie attività promosse dall’Associazione, il «Premio Curcio per le Attività Creative», in particolare, si pone come l’evento che sintetizza e racchiude le varie componenti di questa
realtà associativa; il «Premio» nasce infatti come attività di promozione sociale, di lotta all’analfabetismo, di riduzione della povertà educativa. Il suo scopo è quello di promuovere, nelle nuove generazioni, l’apertura al dialogo, lo sviluppo di un proprio senso critico e una visione soggettiva del mondo, la disposizione alla cooperazione e la libera espressione delle proprie doti creative, chiamando i più giovani a riflettere su tematiche di volta in volta differenti ma pur sempre attualissime, attraverso la realizzazione di elaborati originali, specchio del loro mondo interiore.Quest’anno il Premio, in linea con l’impegno profuso da parte delle Istituzioni, del mondo scolastico e di moltissimi Enti legati all’universo dell’educazione e della promozione culturale, per dar vita a iniziative ed eventi legati alla sensibilizzazione alla lettura tra i più giovani e seguendo, inoltre, le più recenti direttive del Ministero dell’Università e della Ricerca, ha scelto di dedicare un’attenzione particolare al tema della legalità in Italia. Proprio la lettura, quale viaggio introspettivo e alla scoperta di sé stessi e dell’Altro, si rivela, infatti, uno strumento essenziale per l’acquisizione delle competenze necessarie allo sviluppo delle capacità critiche imprescindibili per la lotta alla diffusione della criminalità, sia giovanile che adulta.
Il premio Curcio per le attività creative nasce come costola del più importante Premio Curcio
per il Teatro e la Cultura voluto fortemente da Armando Curcio (fondatore della casa editrice) e di cui sono stati insigniti personalità del calibro di: Vittorio Gassman, Mariangela Melato, Maurizio Costanzo, Giancarlo Governi, Arrigo Petacco e tanti altri…Nel 2007, grazie alla pubblicazione di un testo dedicato al teatro di animazione (metodo pedagogico elaborato dalla Prof.ssa Pini c/o l’Università di Roma Tre e portato avanti con successo in un liceo di
Roma come progetto pilota) la Armando Curcio ha deciso di creare una sezione speciale
nell’ambito del Premio Curcio per le attività creative che coniugasse la vocazione al teatro da sempre manifestata dalla casa editrice- all’originale metodo pedagogico (del teatro di animazione) e alla prevenzione di un fenomeno giovanile preoccupante: il bullismo.
È proprio per questo che la Armando Curcio, nell’intento di prevenire un fenomeno così
diffuso, ha inserito all’interno del premio Curcio per le Attività Creative una sezione speciale
di concorso dedicata al bullismo e al cyberbullismo, alla prevenzione del problema attraverso l’attività teatrale. I ragazzi si potranno inserire in programmi di socializzazione e coesione come i laboratori teatrali che hanno lo scopo di far interagire i giovani in modo sano, costruttivo e culturalmente formativo sotto la guida dei docenti interessati al metodo del Teatro di animazione proposto da una specifica pubblicazione dell’Armando Curcio Editore.Il Tema: Coltivare i germogli della legalità
L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria
paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più
coraggio ma incoscienza.
Giovanni FalconePremio Curcio per le Attività Creative: come partecipare
La partecipazione al Premio è completamente gratuita.
Sono invitati a partecipare al Premio tutti gli studenti, privatamente o attraverso gli Istituti scolastici o attraverso le Associazioni Culturali o qualunque altra struttura (anche privata) attiva nel mondo della cultura e dell’educazione.
Ogni partecipante dovrà inviare la propria iscrizione entro i termini stabiliti dal Regolamento
e realizzare un elaborato originale (secondo i termini indicati nella sezione apposita del
regolamento) sul tema proposto “Coltivare i germogli della legalità” oppure sul tema della
sezione speciale “Bullismo e cyberbullismo”.
Il compito dei partecipanti al Premio sarà quello di realizzare elaborati originali che
favoriscano la sensibilizzazione sul tema della criminalità e del valore della legalità in Italia, che si pongano come massima espressione di esercizio delle proprie competenze creative.
Gli elaborati potranno essere realizzati individualmente, in coppia o in gruppi di massimo 5
componenti.
Le tipologie di elaborati prevedono la realizzazione di:
racconti o storie illustrate;
fumetti;
lavori creativi (plastici, libri poup-up…);
prodotti multimediali (cortometraggi o spot di max. 5 minuti).Premio Curcio per le Attività Creative: giuria e premi
Quest’anno le opportunità di partecipazione saranno molteplici, proprio per dare spazio a
tutte le forme di arte e creatività: testi editoriali, illustrativi, creazioni teatrali, cinematografiche, musicali, pittoriche…
Ogni sezione indicherà, nella trasparenza che ha sempre caratterizzato il Premio, le modalità di partecipazione. La giuria sarà ovviamente specchio di queste intenzionalità, per questo le opere saranno valutate da una giuria di esperti costituita da docenti, scrittori, giornalisti, musicisti e attori.Per ogni categoria individuata (scuola dell’infanzia, Primaria, Secondaria di Primo grado,
Secondaria di Secondo grado, Università) verranno selezionati 3 finalisti ai quali, durante
l’evento di premiazione finale, verrà consegnato, in base alla posizione raggiunta in
classifica, il premio conseguito.
Tra i premi in palio, oltre al tesseramento gratuito all’Associazione Armando Curcio, grazie
alla quale i vincitori potranno beneficiare di buoni regalo per l’acquisto di libri, sconti per
l’iscrizione a corsi di formazione, abbonamenti alla Piattaforma Interattiva Interdisciplinare
Curcio (PIIC) ed altri premi utili allo sviluppo delle loro competenze e della loro creatività, è
prevista l’assegnazione di una selezione di testi di lettura dal catalogo Armando Curcio
Editore e Risfoglia, oltre che l’erogazione di borse di studio per l’iscrizione alle attività
didattiche previste dall’offerta formativa dell’Istituto Armando Curcio, tra cui il corso di studi
Triennale in Mediazione linguistica in Editoria e marketing.Nella valutazione degli elaborati, i giurati terranno conto dell’età dei candidati.
Verranno quindi messi a confronto gli elaborati in base alla classe e alla fascia di scolarizzazione di
appartenenza e i vincitori saranno suddivisi per categorie. L’assegnazione dei premi verrà effettuata non solo a beneficio degli studenti partecipanti, ma anche a favore dell’Istituto scolastico, dell’Associazione o dell’Ente culturale di appartenenza dei candidati. Inoltre, saranno premiati anche docenti o educatori che, eventualmente, si porranno come tutor e coordinatori della realizzazione del progetto.
L’Associazione Armando Curcio si riserva il diritto di aumentare e istituire premiazioni
speciali in base al numero di affluenza dei partecipanti.
Per quanto riguarda l’invio di testi, storie illustrate, racconti e fumetti saranno accettati solo
file in PDF non modificabili. Per quanto concerne audiolibri, cortometraggi e spot verranno
accettati solo link scaricabili (tramite WeTransfer) -
Serrocroce al Vinitaly per raccontare un’eccellenza made in Irpinia
La birra Serrocroce al Vinitaly per raccontare ad una platea internazionale un’eccellenza made in Irpinia.Quattro giorni per testare le ultime novità prodotte da Vito Pagnotta, protagonista a Verona, insieme al Consorzio Birraio Italiano, di cui l’imprenditore è tra i soci fondatori.Allo stand D40 del Padiglione C, i migliori birrifici d’Italia si sono riuniti per la celebrazione di un prodotto che da millenni viene preparato con 4 elementi naturali, senza conservanti e coloranti.Serrocroce è l’emblema di questa filosofia green, narrazione profonda della storia di Vito, contadino prima che Birraio. La storia delle sue origini, dei luoghi in cui è nato e delle terre che lo hanno ispirato. Un viaggio ricco di umanità e passione, di cui ogni birra ne rivendica il vissuto in modo fedele e sincero.Luppolo, malto, acqua, lieviti. Serrocroce attinge dalle materie prime del territorio che conferiscono ad ogni nettare sapori unici e profondamente legati alle radici della famiglia Pagnotta, una famiglia di agricoltori, da generazioni dediti alla coltivazione di cereali.Spiega Vito Pagnotta:Quando diciamo di essere contadini prima che birrai è a questo che ci riferiamo al grande legame col profumo della mietitura, al colore dei cereali che cambiano da una stagione all’altra; e ancora, alla lenta ed emozionante attesa delle spighe mosse dal vento e asciugate dal sole, pronte per il raccolto.È bello tornare al Vinitaly e poter raccontare tutto questo. Serrocroce è un prodotto artigianale realizzato con acqua, malto, luppoli e lieviti del mio territorio. Il livello d’eccellenza conquistato negli anni è sicuramente merito di ricerca e sperimentazione, ma le radici sono sempre state la bussola che mi ha orientato in ogni scelta.Serrocroce crea le proprie birre studiandone e realizzandone le ricette con particolare cura nella scelta degli ingredienti. Ogni birra racchiude dentro di sé un profondo rispetto, studio e riscoperta della tradizione brassicola con un approccio moderno e sostenibile. Ed è così che la piccola impresa di Monteverde ha scalato la vetta conquistando anche mercati difficili e premi importanti.Aggiunge Pagnotta:In Serrocroce si evince la capacità tutta italiana di lavorare con elevati standard di qualità dando forma a prodotti originali che sfruttano nella ricetta ingredienti tipici del nostro ricchissimo territorio. Con questo spirito siamo arrivati alla creazione, non solo di birre molto particolari, ma anche di prodotti unici come il nostro amaro di birra e la gelatina di birra.Premio Cerevisia, Best Italian Beer, l’Oscar Green sono solo alcuni dei riconoscimenti ottenuti per le creazioni Serrocroce:Ogni premio ci motiva a spingerci oltre e Vinitaly è stata l’opportunità per presentare al mondo l’ultima sfida, per me la più emozionante perché porta il nome del mio paese: Monteverde – chiosa il birraio.Monteverde è la birra dell’omonimo paese irpino che ha il merito di aver messo in rete gli agricoltori del posto per creare un prodotto irriproducibile se non, in quell’angolo di Irpinia votato storicamente all’arte cerealicola.Una birra artigianale prodotta con luppoli e fiori di luppolo selezionati e raccolti a mano nel luppoleto aziendale. I cereali sono di Monteverde e l’acqua e i lieviti sono prodotti in Irpinia. Inoltre, la produzione in birrificio avviene a porte aperte, in modo che ogni conferitore cerealicolo, esclusivamente di Monteverde, possa vedere o partecipare in prima persona alla cotta. Ne nasce una birra di forte identità in cui emerge complessità e freschezza, equilibrio e vivacità.Prosegue Pagnotta:Monteverde come tutte le birre Serrocroce è un prodotto sartoriale, un prolungamento naturale dell’artigianato italiano. Insieme al Consorzio Birra Italiana abbiamo mostrato l’anima del segmento brassicolo artigianale.Un movimento che sta operando bene: lo si vede dal fatto che sempre più italiani apprezzano le birre e le degustano in abbinamento a grandi eccellenze gastronomiche.Finalmente anche nella birra, come nel vino, si parla di terroir, di valorizzazione del patrimonio di biodiversità di cui il nostro Paese è alfiere internazionalmente riconosciuto.Vinitaly è e sarà sempre una vetrina interessantissima per diffondere una cultura dalle infinite sfumature e uno strumento utile per la promozione del turismo in Irpinia, un tema che mi sta particolarmente a cuore e su cui credo fortemente.Nel corso del Vinitaly Vito Pagnotta ha avuto modo di incontrare esperti di settore, professionisti e associazioni. Masterclass e approfondimenti hanno scandito le ore del birraio. Ogni appuntamento è stato un veicolo per la promozione della cultura della birra artigianale al di là dell’aspetto meramente commerciale.Conclude Pagnotta:L’unione Degustatori Birre ci ha riconosciuto come azienda modello di birra e territorio, di sostenibilità e di radicazione della terra d’origine. Ha riconosciuto nel sorso che per Serrocroce birra e territorio sono la stessa cosa. È per questo che sto investendo in una nuova forma di turismo brassicolo.Spero che la birra possa essere da volano di sviluppo per il mio paese spingendo curiosi ed appassionati a vivere un viaggio esperienziale che è immersione nel tessuto agricolo e nella storia di Monteverde. Si parla sempre di enoturismo Serrocroce a Monteverde ha messo in piedi un progetto turistico a tutta birra per la promozione di un luogo che ha tanto da offrire e raccontare.
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