Un particolare albero di Natale campeggia nell’atrio del Trianon Viviani.
Questo popolare simbolo, che racchiude i sentimenti di pace e solidarietà del Natale e di prosperità per il nuovo anno – quanto più vivi e sentiti in questo momento cruciale per l’atteso superamento della crisi sociale ed economica dovuta alla pandemia – è la tangibile testimonianza voluta da A’Forcella e Arte presepiale san Gregorio Armeno.
Le due associazioni dei commercianti del Centro storico sono da tempo impegnate nel programma di rilancio del territorio di Forcella insieme ad altre realtà. Con i colori, le luci e i fiocchi imbiancati dell’albero, allestito da Uanema di Samuele e Giusy, i due sodalizî e il teatro della Canzone napoletana , diretto artisticamente da Marisa Laurito, intendono dare la cifra della forza del “fare sistema”, di quello che insieme si può fare per Forcella, il Centro storico e la città di Napoli.
You Might also like
-
Trofeo RiLL: prorogata la scadenza per partecipare
Il Trofeo Rill arriva alla sua XXVII edizione, per premiare il miglior racconto fantastico. Si tratta di un premio letterario bandito dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare, con il patrocinio del festival internazionale Lucca Comics & Games insieme alla casa editrice Acheron Books.
Per partecipare è necessario scrivere dei racconti che appartengono al genere: fantasy, horror, fantascienza o qualsiasi storia che vada al di là del reale.
Il termine per partecipare al concorso è stato prorogato al 15 aprile 2021.
Premio RiLL: come partecipare
Al concorso letterario possono partecipare tutti gli autori che abbiano una o più opere inedite e in lingua italiana, che siano ambientate o che abbiano personaggi poco attinenti al mondo reale.
Possono partecipare al Trofeo RiLL anche gli italiani residenti all’Estero. I racconti possono essere spediti per posta o in via telematica.
I dieci racconti finalisti saranno pubblicati, senza alcun costo per i rispettivi autori, in un e-book della collana Aspettando Mondi Incantati, curata da RiLL e in uscita a ottobre 2021.
I migliori quattro o cinque racconti tra quelli finalisti saranno pubblicati in forma gratuita nell’antologia del concorso all’interno della collana Mondi Incantati, che sarà presentata al festival internazionale Lucca Comics& Games a novembre 2021.
Il primo classificato del Trofeo RiLL verrà tradotto e pubblicato, sempre gratuitamente, in Spagna sull’antologia Visiones, curata da Pòrtico – Asociatiòn Española de Fantasìa, Ciencia Ficciòn y Terror, in Irlanda sulla rivista letteraria Albedo One e in Sud Africa su PROBE, il magazine dell’associazione Science Fiction and Fantasy South Africa.
Inoltre il vincitore del racconto riceverà un premio di 250 euro.
La selezione dei racconti finalisti sarà svolta in forma anonima, senza che i lettori-selezionatori conoscano il nome dell’autore, dando particolare rilievo all’originalità della storia e alla qualità della scrittura.
La giuria del concorso letterario sceglierà quelli da premiare.
La cerimonia di premiazione avrà luogo a novembre 2021.
Se hai un racconto inedito legato al fantasy, sei ancora in tempo per partecipare!
-
E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie: la recensione
E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie (2020) è un libro di Giuseppe Culicchia, edito da Feltrinelli Editore, che descrive la società di oggi, basata su fake news, storytelling, ovvietà di un pensiero semplicistico, che mette da parte la costruzione di un pensiero complesso.
Il libro, come si evince anche dal nome, è una sorta di dizionario che analizza alcune parole usate e abusate in tutti i contesti cui fa comodo.
Con ironia lo scrittore descrive il mondo attraverso definizioni che, oltre a dare un significato ad una parola, vengono inglobate automaticamente in un pensiero politico, solo per il semplice fatto di star utilizzando quella parola e non un’altra. In breve, oggi, utilizziamo e ci nascondiamo dietro termini politicamente corretti ma, in fondo, non siamo altro che finti integralisti e ipocriti decodificatori di una realtà, che ci viene comunicata attraverso una strumentalizzazione distorta del linguaggio.
Ad esempio, utilizziamo la parola riforma per definire le misure che, nel corso degli ultimi dieci anni, hanno limitato e abolito i diritti dei lavoratori. Come si può far passare con il termine riforma l’introduzione del precariato?
Per rendervi più il concetto riporto alcuni termini presenti all’interno di E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie.
E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie: citazioni
CICCIA: Ironizzare per anni su quella di Giuliano Ferrara e di Mario Adinolfi, definendoli ciccioni. Stigmatizzare però gli odiatori del web che fanno lo stesso con Michela Murgia. I chili di troppo sono un altro degli spunti preferiti dagli odiatori dei social, che non perdono occasione per attaccare modelle e attrici e cantanti se per caso hanno messo su qualche etto dall’ultima sfilata o passerella o esibizione canora: sempre servendosi dei nick, ci mancherebbe.
Mina risolse la questione sparendo ben prima dell’avvento dei troll digitali.
Ma per tornare al principio dei due pesi e delle due misure, si staglia su tutti l’esempio impareggiabile del famoso tweet di Asia Argento, che incrociando Giorgia Meloni al ristorante la fotografò e scrisse:
“La schiena lardosa della ricca e svergognata -Make Italy great again – #fascista ritratta al pascolo.”
Vale forse la pena di ricordare che la Meloni era diventata madre da pochi mesi, ma al di là di questo sorprende che la futura (in quel momento storico) paladina del #metoo e del neofemminismo attaccasse una donna proprio a partire dal suo aspetto fisico.
Resta indimenticabile il Bianciardi che, ribellandosi al Miracolo italiano, scriveva ne La vita agra: “Scomparse le diete dimagranti e i pregiudizi estetici, le donne saranno finalmente grasse”.
Oltre a termini e singole parole, nel libro, ci sono slang, slogan e nomi di aziende che rappresentano un determinato mondo ideologico e che, se pronunciate o scritte, rappresentano inevitabilmente ed erroneamente l’identificazione del nostro interlocutore.
AIUTIAMOLI A CASA LORO: Anni fa era uno slogan della destra. Chiunque lo pronunciasse veniva subito etichettato come fascista. Poi le cose sono cambiate: a un certo punto lo ha affermato anche Matteo Renzi. quindi forse per alcuni resta uno slogan della destra. Se lo fanno concretamente i volontari delle ONG recandosi in Africa, tutto bene. Se lo propongono da destra, si tratta invece di razzismo bello e buono. Anzi: brutto e cattivo.
E ancora:
AMAZON: Sfrutta i dipendenti che devono rispettare tempistiche e turni controllati da appositi braccialetti elettronici degni del Frande Fratello, per tacere delle tempistiche cui sono soggetti i correri, e con la sua politica dei prezzi e degli sconti danneggia editori e librai indipendenti.
In veste di scrittori, dire in pubblico che i libri si comprano nelle librerie indipendenti. In privato, ma solo se costretti, ammettere: “Beh, sì, sai, anch’io a volte…”. Della multinazionale e delle sue politiche inerenti al mondo del lavvoro e ai diritti (?) dei lavoratori si è occupata di recente la Cgil del nuovo segretario Landini, ma non il Pd, che in teoria sarebbe l’erede di un partito fondato da un certo Antonio Gramsci ma ha bel altro a cui pensare.
A Torino, significativamente, l’edificio dove viveva e lavorava Gramsci è stato riattato e trasformato in un hotel di superlusso.
Qualche buon motivo per leggere il libro di Giuseppe Culicchia
Se si volesse riassumerlo brevemente, definirei l’opera di Giuseppe Culicchia come un libro dissacrante sulla società contemporanea. Lo scrittore ha trovato il modo di rendere leggero, nella lettura, un libro pesante dal punto di vista contenutistico perché scrivendo e sviluppando l’opera letteraria come fosse un dizionario, riesce a parlare in modo breve, semplice e conciso di problematiche e argomenti non proprio di facile esplicazione e poco strutturati.
Il tono di Giuseppe Culicchia è ironico, dissacrante e così banalmente vero che, un pò, si resta mortificati nel leggere la nostra inconsistenza ideologica che si traspone nel liguaggio.
Ogni parola che utilizziamo trasuda ipocrisia e, a mio avviso, questa falsità nell’antica Grecia e in filosofia la si chiamava dialettica, grande capacità oratoria. Quest’arte, nel caso dovesse essere ancora presente ma dubito, oggi, viene strumentalizzata non per ricercare la verità, come un tempo. Oggi la dialettica è uno strumento atto alla ricerca della ragione, sempre la propria e mai quella altrui.
Il punto dello scrittore non è soltanto quello di sottolineare che si può dire di tutto il suo contrario ma è la finalità e l’ipocrisia sociale e politica con cui si strumentalizza la parola. A prescindere dal fatto che la comunicazione, in fin dei conti, non è altro che uno strumento di cui ci avvaliamo per far comprendere un concetto, un intento, un desiderio o un’idea.
Le parole, come diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa, sono importanti e possono essere pesanti come pietre.
La violenza delle parole risiede nell’ipocrisia come i termini politicamente corretti, che utilizziamo, rappresentano l’apologia della falsità dialettica. Ogni parola presente nel nostro vocabolario ha una propria etimologia che dovrebbe aiutarci a comprendere il vero significato, che ha dato origine a quel termine. Probabilmente questa materia che dovremmo approfondire o studiare nelle scuole, a prescindere, se si scelga di fare il Liceo Classico o quello Scientifico (perché ci si imbatte nello studio etimologico dei termini, studiando le lingue morte: il greco e il latino).
Conoscere il vero significato delle parole aiuta ad essere più consapevoli dell’uso dei termini che utilizziamo e ci aiuta a comprendere l’importanza del linguaggio e il rispetto che dobbiamo a questo strumento di comunicazione potente che abbiamo a nostra disposizione.
-
Termini Book Festival 2021: la seconda edizione
Dopo il successo della prima edizione, dal 2 al 4 settembre a Termini Imerese (PA) presso il Giardino dell’Annunziata (via S. Orsola) torna il Termini Book Festival 2021, la kermesse letteraria ideata e diretta dallo scrittore termitano Giorgio Lupo insieme al direttore tecnico Emanuele Zammito del ristorante sociale “Tocca a tia”.
Dichiara Giorgio Lupo:
Nella seconda edizione abbiamo mantenuto la formula che ha decretato il successo della prima: grandi scrittori e storie da raccontare e grandi artisti che con il loro talento declineranno l’amore per il bello, attraverso le loro performance.
Gli autori e le autrici ospiti dell’edizione 2021 del Termini Book Festival saranno:
- Maria Elisa Aloisi, vincitrice del Premio Tedeschi Giallo Mondadori nel 2021;
- Barbara Bellomo autrice Salani.
- Scilla Bonfiglioli autrice Mondadori pluripremiata. Scrittrice tra gli altri del capolavoro La Bambina e il nazista (Mondadori), tradotto all’estero e vincitore del Premio internazionale Pegasus Letterary Awards;
- Marika Campeti che attraverso il proprio struggente e bellissimo romanzo farà conoscere la disumanità dei campi profughi turco-siriani;
- Franco Forte, direttore editoriale di Giallo Mondadori – Urania e Segretissimo e autore di numerosi best sellers tradotti in tutto il mondo;
- Antonio Fusco, uno dei giallisti più famosi d’Italia (Giunti), creatore del commissario Casabona; Diego Lama, vincitore del Premio Tedeschi- Giallo Mondadori 2015, padre del commissario Veneruso;
- Simona Lo Iacono, già candidata al Premio Strega, autrice Neri- Pozza;
- Fabiano Massimi, autore Longanesi e Mondadori, vincitore del Premio Tedeschi 2017, tradotto in vari paesi esteri;
- Roberto Mistretta, autore Mondadori, vincitore del Premio Tedeschi 2019;
- Tea Ranno, autrice Mondadori, tradotta all’estero;
- Gaetano Savatteri, autore Sellerio. Dai suoi romanzi è stata tratta la serie RAI Makari, con Claudio Gioè;
- Gaudenzio Schillaci, scrittore, membro fondatore del collettivo Sicilia Niura, una delle realtà culturali più interessanti nel panorama letterario siciliano;
- Giusy Sciacca autrice di racconti, romanzi e testi teatrali. È ideatrice e curatrice del Premio Nazionale di Poesia Sonetto d’Argento Jacopo da Lentini;
- Annalisa Stancanelli, scrittrice siracusana creatrice di Morfeo, un cattivo letterario memorabile, autrice Mursia e Newton Compton;
- Salvo Toscano, uno dei più bravi scrittori siciliani, pubblica con Newton Compton;
- Vincenzo Vizzini, vicedirettore della Writers Magazine Italia, autore Mondadori.
Termini Book Festival 2021: la seconda edizione
Ricco palinsesto anche quest’anno per la nuova edizione. Sul palco si succederanno artisti del calibro di Stefania Bruno, la Sand Artist più famosa d’Italia; il gruppo folkloristico Eurako (con oltre 600 spettacoli all’attivo e varie tournée all’estero) e l’ASD The Factory, scuola di danza della coreografa e ballerina Marika Veca, che vanta importanti collaborazioni internazionali. Inoltre, sarà presentato l’inno della manifestazione, scritto e prodotto da Salvo Taormina, compositore e autore di talento e cantato dal vivo da Federica Neglia.
Ma il Termini Book Festival 2021 offre anche delle novità, arricchendo la manifestazione con la collaborazione del Liceo Classico Gregorio Ugdlena, che mirerà a “contaminare” i due ambienti in modo che “il Festival entri a Scuola” e “la Scuola entri nel Festival”.
In particolare, i percorsi saranno due: la mattina alcuni autori ospiti della kermesse terranno workshop sui mestieri della scrittura e su quella creativa; la sera i ragazzi del Liceo modereranno alcune presentazioni di testi che avranno letto durante il periodo estivo.
Il Termini Book Festival quest’anno sosterrà l’associazione umanitaria Support and Sustain Children ONLUS (il cui fine è portare aiuto ai bambini e alle popolazioni colpite da guerre e/o gravi calamità sul confine turco-siriano) e donerà i libri usati durante le presentazioni alla Biblioteca Sociale Veni Creator Spiritus (luogo della parola scritta nato dall’intuizione del sociologo Pietro Piro e cresciuto con le donazioni di libri, provenienti da tutta Italia).
Durante la serata finale di sabato 4 settembre, presentata dalla giornalista Cristina Marra, anima e motore di numerosi festival letterari italiani, saranno premiati i primi tre classificati del Premio Termini Book Festival, contest letterario organizzato in collaborazione con la rivista Writers Magazine Italia, che quest’anno ha visto la partecipazione di 170 racconti provenienti da tutta Italia, valutati in parte dalla pre-giuria attenta e preparata formata da Eleonora Battaglia, Rosalba Costanza, Alessandro Miceli e Simona Godano.
La giuria sarà composta dagli autori e dalle autrici ospiti del Termini Book Festival 2021, dal direttore artistico e scrittore Giorgio Lupo e dai vincitori ex aequo della prima edizione del contest, Jacopo Montrasi e Massimo Tivoli. Interverranno alla serata anche gli scrittori Alessandro Buttitta, Rosalba Costanza, Pietro Esposto, Fabio Giallombardo e Gianmario Sacco, che presenteranno con una veloce e innovativa formula i propri romanzi.
Gli incontri della kermesse letteraria saranno moderati dagli scrittori Eleonora Battaglia, Rosalba Costanza, Nina Nocera, Rosario Russo e dalla professoressa Eleonora Lo Bue.
Il Termini Book Festival 2021 è realizzato grazie al gratuito patrocinio del Comune di Termini Imerese e ai mecenati Antonio Bellaville (Bellaville Solutions), Filippo Costanza (Mc risparmio), Giuseppe Genovese (Gruppo Genovese), Francesco Marramaldo, Fabrizio Melfa (Mediaging clinic), Giuseppe Veca e Sara Assicurazioni.
Ingresso gratuito, su prenotazione – tramite WhatsApp 3357606132 – fino ad esaurimento posti.
Per accedere alla manifestazione è necessario esibire il green pass con annesso documento di identità.
La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming tramite il canale Facebook di TeleTermini WebTv.
7 comments on Al Trianon Viviani, Natale con l’albero della rete di Forcella
Comments are closed.