Martedì 30 novembre, l’ultima settimana di apertura della mostra “Frank Cancian.
Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia, 1957”, inaugurata al Museo delle Civiltà di Roma il 10 ottobre 2020 e più volte prorogata.
Si tratta di un evento di eccezione, da non perdere, poiché per la prima volta è stata esposta in sede nazionale una significativa selezione delle immagini in bianco e nero scattate a Lacedonia (Avellino) nel 1957 da Frank Cancian, noto antropologo americano figlio di genitori italiani che ha alternato la sua professione di scienziato sociale con la passione per la fotografia, scomparso in California il 24 novembre scorso. Le fotografie esposte, oltre un centinaio, sono stampate dai negativi originali su carta fotografica in alta qualità.
Le immagini raccontano, con straordinario vigore, la realtà sociale e culturale del piccolo paese irpino nel 1957, anno del soggiorno in Italia del giovane studioso, all’epoca poco più che ventenne, come borsista Fulbright. Esse fanno parte di un fondo composto da 1801 negativi, con relativi provini a contatto, più le note di campo originali redatte tra gennaio e luglio del 1957, che Frank Cancian ha donato alla comunità lacedoniese e che vengono custoditi ed esposti nel MAVI Museo Antropologico Visivo Irpino, fondato a Lacedonia nel 2017 per iniziativa della Pro Loco “Gino Chicone”, con il sostegno dell’Amministrazione comunale e la collaborazione dell’associazione LaPilart.
Accompagna la mostra romana un volume realizzato in doppia tiratura italiana e inglese da Postcart per la cura di
Francesco Faeta: “Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian – A Town in Southern Italy. Lacedonia (1957) in Frank Cancian’s photographs”.
Quello che Frank Cancian realizzò a Lacedonia rappresenta secondo il prof. Faeta «uno straordinario studio di comunità attraverso la fotografia, che resta uno dei più rilevanti frutti dell’impegno delle scienze sociali americane, particolarmente negli anni Cinquanta e Sessanta, nel nostro Paese». «Nessun antropologo che abbia studiato il Mezzogiorno d’Italia in quegli anni – sintetizza Faeta nel volume sopra citato – ci ha lasciato un più vivido e completo ritratto di comunità».
Nello spazio espositivo vengono inoltre proiettati il documentario pluripremiato “5×7 – il paese in una scatola” di Michele Citoni, che ricostruisce il viaggio in Italia di Cancian nel 1957 e il suo nuovo incontro con la comunità lacedoniese avvenuto 60 anni dopo, e una lunga intervista all’antropologo.
La mostra è realizzata dal Museo delle Civiltà (MuCiv) di Roma e dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) del Ministero della Cultura in collaborazione con il Comune di Lacedonia (Av), il MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino, la Proloco “Gino Chicone”, LaPilart e il Museo etnografico di Morigerati (Sa).
Hanno dato il loro patrocinio scientifico e culturale: The Fulbright Program, SIAC – Società Italiana di Antropologia Culturale, SISF – Società Italiana per lo studio della Fotografia, Dipartimento di Scienze Politiche – Università degli Studi Roma Tre, Fondazione Un Paese.
Il progetto è promosso e coordinato da Francesco Aquilanti e Luciano Blasco e curato da Francesco Faeta.
Orari dell’ultima settimana:
Da martedì 30/11 a venerdì 3/12 ore 8.00-19.00
Sabato 4/12 apertura straordinaria ore 11.00-19.00
Domenica 5/12 ore 8.00-19.00 su prenotazione
Altri dettagli sul sito del Museo delle Civiltà.
Tel.: 06549521
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