Da compagni di scuola a compagni anche di note.
Sul palco del Trianon Viviani, l’originale incontro di Lorenzo Hengeller e Raiz, che venerdì 11 febbraio, alle 21, suoneranno insieme per la prima volta dopo le prime esperienze musicali comuni al liceo.
Frequentando la stessa scuola, i due artisti e amici partenopei hanno suonato nella stessa band, spaziando dai classici internazionali al cantautorato napoletano e italiano. Hanno poi intrapreso due carriere musicali diverse: il primo è diventato un cantapianista e jazzista; il secondo un cantante impegnato tra reggae, suoni mediterranei e canzone napoletana.
Per gioco e per amicizia, in questa serata intitolata “Compagni di scuola e di note”, i due ragazzi di ieri incontreranno i due artisti di oggi per suonare una musica nuova e inattesa per entrambi.
Racconta Lorenzo Hengeller:
A vederci allora sembravamo solo irrimediabili e accaniti appassionati di musica , ma oggi sappiamo che ci stavamo semplicemente allenando a diventare quelli che ora siamo, due artisti ai quali la musica ha suggerito mondi diversi: immaginarci, quindi, di nuovo insieme su un palco, quello del teatro Trianon, è stata per noi un’idea naturale, accolta con entusiasmo dal direttore artistico Marisa Laurito.
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Mercalli: intervista alla band di Una casa stregata
I Mercalli: Igor Grassi (voce e tastiere), Enrico Riccio (chitarra) e Fortunato Sebastiano (basso) nascono nel 2013, ad unirli è la passione che nutrono per la musica e la voglia di suonare insieme. Nel 2016 l’incontro con Francesco Margherita (batterista), crea le basi che li porta alla finalizzazione del progetto iniziale e alla realizzazione del loro primo disco: Una casa stregata, co-prodotto con Francesco Tedesco per I Make Records, uscito il 7 gennaio 2019.
Dopo aver ascoltato e apprezzato l’album che oscilla tra amore, decadenza e pop rock abbiamo deciso di scambiare un paio di chiacchiere con loro, per conoscerli meglio: ecco l’intervista!
Come nascono i Mercalli?
In realtà abbiamo sempre suonato insieme. Nel 2013, avevamo una stanza dedicata alla musica, che avevamo allestito nella casa in campagna di Fortunato. Ci siamo ritrovati in questo modo, mettendo in piedi una formazione che fosse capace di arrangiare i pezzi che stavamo scrivendo e di suonarli dal vivo: è così che nascono i Mercalli. L’incontro con Francesco Margherita è stato decisivo per l’impostazione a quattro, finalizzata all’esibizione live e per arrangiare i pezzi.
Avete definito i vostri brani come canzoni d’amore senza cuore: perché?
Questa definizione nasce per gioco, rappresenta uno spunto di riflessione riguardo l’esistenza di molte canzoni d’amore che, sostanzialmente, non parlano di quell’amore che fa rima con cuore. I testi di Umberto Palazzo o CCCP ne sono un esempio. I nostri brani parlano d’amore ma, questo, è un sentimento che trattiamo con disillusione e un diverso approccio emotivo, più realistico.
Secondo voi a trionfare è soltanto chi è capace di amare?
No, secondo noi a trionfare è solo chi è capace di guardare il mondo con occhi mutevoli, chi è in grado di comprendere e percepire l’amore dalle angolazioni più disparate. A trionfare è chi è disposto a mettere in gioco i propri sentimenti senza avere paura del rischio che si corre. L’umanità, secondo noi, è un bestiario universale di sentimenti: provare emozioni non deve indurre nella paura di ciò che ne può conseguire o far pensare di essere perdenti. A trionfare non è solo chi è capace di amare ma chi è capace di esporsi senza competere, chi è capace di mostrare tutto ciò che è, che rappresenta e che sente.
Che cos’è l’amore: un affetto, una maledizione o un posto per nascondersi?
Sarebbe semplice la risposta, citando Un posto per nascondersi, il titolo di un nostro brano, e in parte lo è. L’amore è un posto per nascondersi e per manifestarsi.
Da quale esigenza nasce Una casa stregata?
Il nostro album nasce dal desiderio di riuscire a raccontare delle storie e dalla voglia di semplificare il nostro modo di fare musica. Una casa stregata nasce dall’esigenza di raccontare storie abbastanza universali, spiandole dal buco di una serratura. I nostri testi si caratterizzano per la loro semplicità e immediatezza, ciò non vuol dire che non siano profondi o non costruiti, spesso li abbiamo creati al momento perché ognuno di noi portava una sua storia o un’idea. Queste immagini, lavorandoci insieme, sono diventate le nostre canzoni. Ogni testo racconta qualcosa di noi e Una casa stregata è una sorta di adolescenza condivisa.
Chi è L’uomo senza ricordi, a cui avete dedicato una canzone nel vostro album?
L’uomo senza ricordi è una persona che sa dimenticare le difficoltà, i problemi, le litigate e che, ad un certo punto, riesce ad apprezzare le cose semplici. È una persona che riesce a ricordare qualcosa anche dimenticandola perché gli appartiene non in quanto oggetto dato dalla memoria ma dal suo sentire privo di sovrastrutture. L’uomo senza ricordi è colui che sa riscoprire il peso della gravità, l’elemento più semplice e costante che abbiamo letteralmente addosso, senza dargli un significato più articolato e complesso di ciò che sente.
Qual è il leitmotiv di Una casa stregata?
In realtà il leitmotiv lo abbiamo scoperto dopo aver prodotto l’album, ci piace definirlo un concept album postumo perché abbiamo scritto le canzoni e solo alla fine ci siamo accorti che c’era un filo conduttore che le legava. Nei testi c’è un richiamo alle stanze, ai mobili, ai soprammobili e alle porte: sono tutti elementi che si sono manifestati inconsapevolmente, durante il loro divenire, e di cui ci siamo resi conto soltanto dopo. Il brano intitolato La stessa stanza, che chiude Una casa stregata, è stato composto molto prima che decidessimo di fare l’album e paradossalmente il titolo già faceva riferimento ad un ambiente. Dunque il leitmotiv sono gli ambienti visti come luoghi che mostrano e che privano.
La sedia in bilico oscilla tra?
La sedia in bilico oscilla tra il pavimento e la sedia, se cade. È un movimento simile al volersi aggrappare a qualcuno ma con la consapevolezza di stare cadendo all’indietro, senza potersi riparare dall’impatto immediato con il suolo. Questo oscillare rappresenta la metafora di quando, ad esempio, ci si sveglia una mattina e la persona con cui credi di trascorrere la vita ti dice, all’improvviso, che non c’è più per come l’avevi immaginata. Questo equilibrio instabile è una condizione esistenziale che appartiene a tutti noi, quando decidiamo di amare. La sedia in bilico è anche il primo singolo estratto da Una casa stregata. Il videoclip che lo accompagna è scritto e interpretato da Alessia Rollo, fotografa concettuale anche autrice dell’immagine di copertina del disco. Alessia ha lavorato ad un suo vecchio soggetto, che ci aveva colpito per le coincidenze che lo avvicinavano al brano, adattandolo: ha trasformato una sua esigenza privata in pubblica, donandole un senso nuovo.
Se volete approfondire l’ascolto di Una casa stregata non vi resta che acquistare l’album o ascoltarlo su Spotify.
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Stand Up Comedy con Gennaro Scarpato al Teatro Sancarluccio
Terzo appuntamento targato Full Heads Comedy che insieme allo storico Teatro Sancarluccio propone una serie di appuntamenti comici con una rassegna intitolata i “Giovedì Stand Up Comedy”.
Dopo i successi di pubblico derivati dagli spettacoli di Francesco Arienzo e Carmine del Grosso questa è la volta di Gennaro Scarpato, talentuoso autore e attore classe ’94.
Scarpato è senza dubbio uno dei migliori talenti comici di Napoli capace di evolversi nel tempo affinando dapprima la scrittura autoriale e a seguire l’effetto comico che si esprime grazie alla qualità attoriale supportata da un linguaggio moderno e ricco di metafore sopraffini dall’intuizione sopra la media.
Salito alla ribalta nazionale grazie al trio i MalinComici debutta giovanissimo come attore comico in vari programmi televisivi (Colorado Cafè, Made in Sud). A partire dal 2016 ha intrapreso un percorso teatrale e cinematografico, soprattutto nelle vesti di autore, collaborando con Alessandro Siani, Francesco Cicchella, Pasquale Palma alla stesura di molteplici testi. Debutta al cinema come regista dirigendo il terzo episodio del film San Valentino Stories, di cui è anche sceneggiatore, prodotto da Run Film e Rai Cinema.
Giovedì 26 gennaio (inizio ore 21 ingresso euro 12 al botteghino dalle ore 20 in poi) torna ad esibirsi nella sua città con lo spettacolo “Soli solitudini soliloqui” un rocambolesco monologo che l’attore alla sua maniera riassume così:
In un medioevo distopico il dottor Carlo Lemai è il primo caso al mondo di culturite cronica. L’uomo supera il limite di intelletto consentito dall’organismo umano ed è costretto a vivere in uno stato di catalessi, a testa in giù. Intanto degli uomini in miniatura vengono mantenuti intenzionalmente nani tramite potatura e riduzione dei neuroni: i nonsai.
L’orizzonte è diventato il metro di misura degli esseri umani in un mondo in cui nemmeno più il bianco e il nero riescono a trovare un compromesso. Niente più albe. Niente più tramonti. La luce e le tenebre coesistono. Questo sarebbe stato un gran bel spettacolo. Lo so. E invece in Soli solitudini soliloqui accade tutt’altro. E niente. Sarà per la prossima volta.
Il programma dei prossimi appuntamenti targati Full Heads Comedy prevede:
10/02/23 Vincenzo Comunale al Teatro Nuovo
23/02/23 Fabian Grutt al Teatro SancarluccioGennaro Scarpato: chi è?
Gennaro Scarpato (Napoli, 1994) con le sue invenzioni linguistiche e verbali e la sua letteratura surrealista e visionaria è tra gli autori comici più innovativi della sua generazione. Inizia a muovere i primi passi sul palcoscenico da bambino iscrivendosi al laboratorio pratico di teatro del teatro Totò di Napoli.
Nel 2008 viene selezionato dal programma di Rai1 “Festa italiana” dove si esibisce per qualche puntata nella rubrica “Giovani talenti.” Nello stesso anno forma con Oreste e Mirko Ciccariello il trio comico più giovane d’Italia: i Malincomici. Il loro debutto avviene al Tunnel cabaret di Napoli. Nel 2009 debuttano in televisione su Comedy Central col programma, al tempo agli albori, Made in Sud. Nel 2011 approdano a Colorado Cafè su Italia1 con la parodia di Harry Potter.
Due anni dopo con l’approdo di Made in Sud su Rai2 tornano alla trasmissione che li ha lanciati proponendo, dopo Harry Potter, parodie sempre nuovi e attuali fino alla parodia dei tre tenori de il Volo. Sono ospiti del concerto de il Volo nella splendida cornice di piazza Plebiscito nell’estate del 2015 e nell’inverno dello stesso anno tornano loro ospiti all’arena di Verona in uno show in onda su Rai1 condotto da Carlo Conti. A Marzo 2016 è co- protagonista del film campione d’incassi Vita, cuore, battito del duo comico gli Arteteca.
Nel concludersi del 2016 decide di mettere in pausa la parentesi col cabaret per intraprendere un percorso teatrale e cinematografico da solo diventando autore per Alessandro Siani e Francesco Cicchella, regista e attore in spettacoli teatrali con Oreste Ciccariello e al cinema con Gigi e Ross e gli Arteteca.
Collabora con Federico Salvatore e per Guida Editori pubblica l’opera omnia dei suoi testi “Trilogia del niente e delle secondissime cose.” Di recente è tornato al cabaret esibendosi a teatro e televisione in duo con il comico Pasquale Palma.
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Mezzopalco: intervista
Chi sono i Mezzopalco? Come nasce il loro modo di fare poesia? Qual è il fine dell’uso della contaminazione all’interno dell’oralità e della parola in versi?
Abbiamo posto queste ed altre domande, nel video troverete tutte le risposte!
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