Trianon, prima assoluta di Fiorenza Calogero in “Vico Viviani”

Prima assoluta al Trianon Vivianidomenica 13 febbraio, alle 19, per il concerto di Fiorenza Calogero tutto dedicato a Raffaele Viviani.

Con “Vico Viviani”, questo il titolo dello spettacolo, l’artista stabiese rende omaggio al grande commediografo con il quale condivide lo stesso quartiere di origine, Caporivo.

Il vico è un luogo centrale nella drammaturgia vivianea: non a caso racchiude anche il titolo del primo atto unico del 1917, nel quale l’Autore interpretava tre ruoli.

Fiorenza Calogero

Fiorenza Calogero

Spiega Fiorenza Calogero:

Nell’ideare questo concerto, ho pensato a un vico messo in scena come viaggio, un vico che è punto di arrivo e di partenza, di deriva e di approdo, un vico che viaggia in un’interminabile strada fatta di mistero e poesia, terra e mare, luce e buio, pulsione e razionalità.

Prosegue l’artista, che esordì a diciassette anni nella Gatta Cenerentola di Roberto De Simone:

Il linguaggio musicale è quello tipico del mondo contadino del sud Italia – : lo stile della tarantella nelle sue molteplici forme e della tammurriata, che riteniamo sia la sua attuale variante, con un “sound”, inasprito da tammorra e chitarra battente, che rievoca il gioioso clamore dei vicoli, la compianta lontananza di un marinaio, la folle disperazione degli zingari e l’orgoglio malinconico di Bambenella.

Tra i brani interpretati, Rumba scugnizza (“La rumba degli scugnizzi”), ‘O marenaro ‘nnammuratoPrezzetella ‘a caperaLavannare’Si vide a l’animaleZingariAvvertimentoCanzone di Margherita e Quanno jarraje a spusa’.

Accompagnano Fiorenza Calogero sul palcoscenico Marcello Vitale , che ha anche curato le elaborazioni musicali, alla chitarra battente, Carmine Terracciano alle chitarre e Gianluca Mercurio alle percussioni. Al trio si affiancano Maurizio Capone (strumenti realizzati con materiale riciclato), Ezio Lambiase (chitarra elettrica) e Salvio Vassallo (synth soundscapes e live electronics).

Lo spettacolo, è contrappuntato da contributi audio inediti di Peppe BarraMassimiliano GalloLello Radice e Anna Spagnuolo.

L’impianto video-scenografico, che pone la musica in connessione con gli sviluppi dell’arte moderna e contemporanea, è di Alessandro Papa. La regia è di Gennaro Monti. La produzione è firmata da Musiciens (Fiorenza Calogero & Salvatore Piedimonte).

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