L’America e il cinema di Michael Wood è un libro su Hollywood.
Hollywood creatrice di miti, fabbrica di parole rassicuranti e sogni consolatori: favole, figure e vicende offerte all’identificazione di pubblici sterminati.
Hollywood come specchio riluttante della mutevole realtà americana, come recalcitrante eco di problemi e interrogativi posti a un’intera nazione, formidabile strumento che esorcizza i temi del dibattito nazionale e li riduce a storielle innocue.
Un cinema, fatto con intenti squisitamente commerciali, prodotto da strutture industriali rigorose, realizzato con straordinaria perizia artigianale.
Wood analizza i luoghi comuni, il sistema di riferimenti culturali di tutta una nazione, che, in quel cinema, trovano un’espressione tanto più significativa, quanto meno consapevole.
In equilibrio tra la nostalgia per le favole che ci hanno incantati, e l’analisi curiosa di ciò che queste favole nascondevano.
Prefazione di Giulia Carluccio e Mariapaola Pierini.
Michael Wood: biografia
(1936) È professore di Letteratura Inglese presso Princeton e la Columbia University.
Ha mostrato un interesse eclettico per la finzione e il racconto di storie, in tutte le sue forme.
Si è occupato di letteratura europea e di autori come García Márquez, Vladimir Nabokov e Franz Kafka.
Si è occupato inoltre di cinema pubblicando America in the movies (1989), in cui si analizza il rapporto tra la mitologia di Hollywood e la società di massa, e Belle de Jour (2000), sul cinema di Luis Buñuel.
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Nazisti a Cinecittà di Mario Tedeschini-Lalli
Quattro nomi e almeno una dozzina di film, legati tra loro dalla storia e in parte dal caso, in un gioco di specchi tra ciò che è veramente stato e ciò che si rappresenta, tra vita, morte e intrattenimento.
Il pomeriggio del 24 marzo 1944 nelle cave di pozzolana della via Ardeatina, alle porte di Roma, si consumò la più grave delle stragi naziste in Italia.
Trecentotrentacinque ostaggi furono uccisi, cinque a cinque, con un colpo alla nuca. Per dare “il buon esempio” ai subalterni, con il primo gruppo entrarono il comandante delle SS di Roma, il tenente colonnello Herbert Kappler, e il maggiore Borante Domizlaff. Diciassette anni dopo, il nome di Domizlaff comparirà nei titoli di testa di uno dei più celebri film italiani del dopoguerra “Una vita difficile” di Dino Risi: a lui è affidata la parte di un militare tedesco fucilatore di partigiani.
In quello stesso pomeriggio del 1944, entrò per sparare nelle cave ardeatine anche il responsabile della rete spionistica delle SS a Roma, il maggiore Karl Hass. Diciannove anni dopo, anche lui reciterà nella parte di un ufficiale delle SA in un altro celebre film del dopoguerra, “La caduta degli dei” di Luchino Visconti.
Dalle Fosse Ardeatine a Cinecittà, dalla divisa nazista indossata per uccidere alla divisa nazista indossata per fare cinema. Borante Domizlaff e Karl Hass, due ufficiali delle SS che il 23 marzo 1944 spararono agli ordini di Herbert Kappler, riappaiono, con altri ex ufficiali tedeschi, nella produzione di alcuni dei più celebri film italiani del dopoguerra. Il primo, assolto nel 1948, resterà negli anni fedele a Kappler, aiutandolo nella fuga dall’Italia nel 1977. Il secondo, sfuggito al primo processo arruolandosi nei servizi segreti americani e italiani, sarà raggiunto dalla giustizia solo cinquant’anni dopo e condannato all’ergastolo.
Nel frattempo, fra gli anni Cinquanta e Sessanta, tutti e due sbarcarono il lunario anche interpretando ‘sé stessi’, in parti da militare tedesco, in film come Una vita difficile di Dino Risi, La ciociara di Vittorio De Sica, Tutti a casa di Luigi Comencini, La caduta degli dei di Luchino Visconti. E non furono i soli.
Nazisti a Cinecittà nasce da una scoperta casuale che ha dato il via a una lunga ricerca tra carte di servizi segreti, cineteche, archivi privati e interviste a famigliari. Un racconto che a tratti si tinge di giallo, una finestra su una realtà paradossalmente ‘normale’ dell’Italia del dopoguerra: il ‘nazista della porta accanto’ tornava utile per raccontare il nazismo.
Mario Tedeschini-Lalli: biografia
Mario Tedeschini-Lalli si è a lungo occupato di giornalismo digitale e multimediale all’interno del gruppo Espresso. Storico contemporaneista di formazione, è autore di saggi sugli anni italiani di Saul Steinberg e sui rapporti tra
fascismo e mondo arabo. Ha scritto, con Pietro Del Re, In viaggio con Poirot (Minotauro, 1995), guida letteraria ai romanzi di Agatha Christi -
Maldestro porta in scena un monologo dedicato a Gino Strada
Antonio Prestieri, in arte Maldestro, uno degli artisti più apprezzati della scena cantautoriale italiana; torna al teatro e nello specifico sul palco del Piccolo Bellini di Napoli. Come autore, regista e attore si esibirà in un monologo dedicato a Gino Strada, il chirurgo che ha speso tutta la sua vita per salvare quella degli altri.
“Io non sono pacifista” racconta la violenza della guerra. Il viaggio di un chirurgo che – dal Kurdistan al Ruanda, dall’Afghanistan alle zone più minate – ha speso tutta la sua vita per salvare quella degli altri.
Un’analisi profonda e necessaria che spesso vede l’Occidente complice di questa follia contro l’umanità.Puntualizza Maldestro:
Era un uomo straordinario, di cui sentiremo molto la mancanza. È per uomini come Gino Strada che dovremmo essere fieri di poterci chiamare esseri umani. Anche se il mio personaggio è nato a Napoli e considera le stelle di Procida agopunture che gli risolvono il dolore.E ancora:
Spesso dimentichiamo che è solo un caso, soltanto un insensato caso essere nati dall’altra parte del mare, aver vissuto nella terra fertile, nel pensiero libero. Facciamo su e giù nelle più grandi metropoli, tra banche e grattacieli credendo di essere dalla parte giusta, nella società migliore. Siamo convinti di stare più avanti di chi ancora è dietro ai muli a trascinarsi la vita pezzetto pezzetto per non darla vinta alla barbarie.
Il novanta percento delle vittime di guerra sono civili. Donne, uomini e bambini che del gioco del potere non ne sanno niente eppure continuano a saltare per aria grazie a strumenti di guerra fabbricati proprio nelle città dove noi crediamo di stare al sicuro, nel mondo civile, tra banche e grattacieli. Questo deve farci porre delle domande. Una su tutte: siamo i buoni o i cattivi?Conclude Maldestro:
Sono passati sei anni dall’ultima volta che ho messo le mani su un copione. Troppi. La musica mi ha fatto fare viaggi incredibili ma senza volerlo mi ha levato il tempo di vivere di teatro. Ho riflettuto in questi due anni strani, e di soste ai box, e ho capito che era arrivato il momento di ritornare a chiedere la mano del mio più grande amore. Così ho scritto questo testo e ho dato vita a una nuova compagnia d’arte teatrale. Fluida. -
Premio Curcio per le Attività Creative – XVI Edizione
L’Associazione Armando Curcio è fiera di presentare, per l’anno scolastico 2022/2023, la
XVII edizione del «Premio Curcio per le Attività Creative», un’iniziativa rivolta ai più giovani, per incentivarli alla lettura, alla scrittura e al confronto.L’Associazione Armando Curcio si pone come spazio inclusivo che, tramite lo svolgimento di diverse attività, mostra il suo impegno e dona il suo apporto in merito allo sviluppo sociale, alla diffusione della cultura e alla tutela delle pari opportunità.
Tra le varie attività promosse dall’Associazione, il «Premio Curcio per le Attività Creative», in particolare, si pone come l’evento che sintetizza e racchiude le varie componenti di questa
realtà associativa; il «Premio» nasce infatti come attività di promozione sociale, di lotta all’analfabetismo, di riduzione della povertà educativa. Il suo scopo è quello di promuovere, nelle nuove generazioni, l’apertura al dialogo, lo sviluppo di un proprio senso critico e una visione soggettiva del mondo, la disposizione alla cooperazione e la libera espressione delle proprie doti creative, chiamando i più giovani a riflettere su tematiche di volta in volta differenti ma pur sempre attualissime, attraverso la realizzazione di elaborati originali, specchio del loro mondo interiore.Quest’anno il Premio, in linea con l’impegno profuso da parte delle Istituzioni, del mondo scolastico e di moltissimi Enti legati all’universo dell’educazione e della promozione culturale, per dar vita a iniziative ed eventi legati alla sensibilizzazione alla lettura tra i più giovani e seguendo, inoltre, le più recenti direttive del Ministero dell’Università e della Ricerca, ha scelto di dedicare un’attenzione particolare al tema della legalità in Italia. Proprio la lettura, quale viaggio introspettivo e alla scoperta di sé stessi e dell’Altro, si rivela, infatti, uno strumento essenziale per l’acquisizione delle competenze necessarie allo sviluppo delle capacità critiche imprescindibili per la lotta alla diffusione della criminalità, sia giovanile che adulta.
Il premio Curcio per le attività creative nasce come costola del più importante Premio Curcio
per il Teatro e la Cultura voluto fortemente da Armando Curcio (fondatore della casa editrice) e di cui sono stati insigniti personalità del calibro di: Vittorio Gassman, Mariangela Melato, Maurizio Costanzo, Giancarlo Governi, Arrigo Petacco e tanti altri…Nel 2007, grazie alla pubblicazione di un testo dedicato al teatro di animazione (metodo pedagogico elaborato dalla Prof.ssa Pini c/o l’Università di Roma Tre e portato avanti con successo in un liceo di
Roma come progetto pilota) la Armando Curcio ha deciso di creare una sezione speciale
nell’ambito del Premio Curcio per le attività creative che coniugasse la vocazione al teatro da sempre manifestata dalla casa editrice- all’originale metodo pedagogico (del teatro di animazione) e alla prevenzione di un fenomeno giovanile preoccupante: il bullismo.
È proprio per questo che la Armando Curcio, nell’intento di prevenire un fenomeno così
diffuso, ha inserito all’interno del premio Curcio per le Attività Creative una sezione speciale
di concorso dedicata al bullismo e al cyberbullismo, alla prevenzione del problema attraverso l’attività teatrale. I ragazzi si potranno inserire in programmi di socializzazione e coesione come i laboratori teatrali che hanno lo scopo di far interagire i giovani in modo sano, costruttivo e culturalmente formativo sotto la guida dei docenti interessati al metodo del Teatro di animazione proposto da una specifica pubblicazione dell’Armando Curcio Editore.Il Tema: Coltivare i germogli della legalità
L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria
paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più
coraggio ma incoscienza.
Giovanni FalconePremio Curcio per le Attività Creative: come partecipare
La partecipazione al Premio è completamente gratuita.
Sono invitati a partecipare al Premio tutti gli studenti, privatamente o attraverso gli Istituti scolastici o attraverso le Associazioni Culturali o qualunque altra struttura (anche privata) attiva nel mondo della cultura e dell’educazione.
Ogni partecipante dovrà inviare la propria iscrizione entro i termini stabiliti dal Regolamento
e realizzare un elaborato originale (secondo i termini indicati nella sezione apposita del
regolamento) sul tema proposto “Coltivare i germogli della legalità” oppure sul tema della
sezione speciale “Bullismo e cyberbullismo”.
Il compito dei partecipanti al Premio sarà quello di realizzare elaborati originali che
favoriscano la sensibilizzazione sul tema della criminalità e del valore della legalità in Italia, che si pongano come massima espressione di esercizio delle proprie competenze creative.
Gli elaborati potranno essere realizzati individualmente, in coppia o in gruppi di massimo 5
componenti.
Le tipologie di elaborati prevedono la realizzazione di:
racconti o storie illustrate;
fumetti;
lavori creativi (plastici, libri poup-up…);
prodotti multimediali (cortometraggi o spot di max. 5 minuti).Premio Curcio per le Attività Creative: giuria e premi
Quest’anno le opportunità di partecipazione saranno molteplici, proprio per dare spazio a
tutte le forme di arte e creatività: testi editoriali, illustrativi, creazioni teatrali, cinematografiche, musicali, pittoriche…
Ogni sezione indicherà, nella trasparenza che ha sempre caratterizzato il Premio, le modalità di partecipazione. La giuria sarà ovviamente specchio di queste intenzionalità, per questo le opere saranno valutate da una giuria di esperti costituita da docenti, scrittori, giornalisti, musicisti e attori.Per ogni categoria individuata (scuola dell’infanzia, Primaria, Secondaria di Primo grado,
Secondaria di Secondo grado, Università) verranno selezionati 3 finalisti ai quali, durante
l’evento di premiazione finale, verrà consegnato, in base alla posizione raggiunta in
classifica, il premio conseguito.
Tra i premi in palio, oltre al tesseramento gratuito all’Associazione Armando Curcio, grazie
alla quale i vincitori potranno beneficiare di buoni regalo per l’acquisto di libri, sconti per
l’iscrizione a corsi di formazione, abbonamenti alla Piattaforma Interattiva Interdisciplinare
Curcio (PIIC) ed altri premi utili allo sviluppo delle loro competenze e della loro creatività, è
prevista l’assegnazione di una selezione di testi di lettura dal catalogo Armando Curcio
Editore e Risfoglia, oltre che l’erogazione di borse di studio per l’iscrizione alle attività
didattiche previste dall’offerta formativa dell’Istituto Armando Curcio, tra cui il corso di studi
Triennale in Mediazione linguistica in Editoria e marketing.Nella valutazione degli elaborati, i giurati terranno conto dell’età dei candidati.
Verranno quindi messi a confronto gli elaborati in base alla classe e alla fascia di scolarizzazione di
appartenenza e i vincitori saranno suddivisi per categorie. L’assegnazione dei premi verrà effettuata non solo a beneficio degli studenti partecipanti, ma anche a favore dell’Istituto scolastico, dell’Associazione o dell’Ente culturale di appartenenza dei candidati. Inoltre, saranno premiati anche docenti o educatori che, eventualmente, si porranno come tutor e coordinatori della realizzazione del progetto.
L’Associazione Armando Curcio si riserva il diritto di aumentare e istituire premiazioni
speciali in base al numero di affluenza dei partecipanti.
Per quanto riguarda l’invio di testi, storie illustrate, racconti e fumetti saranno accettati solo
file in PDF non modificabili. Per quanto concerne audiolibri, cortometraggi e spot verranno
accettati solo link scaricabili (tramite WeTransfer)
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