Bach di Pedro Eiras è composto da quattordici racconti il cui filo conduttore è proprio il compositore tedesco Johann Sebastian Bach e la sua musica, quest’ultima è «il macrotema del libro, a cui si aggiungono vari microtemi: il ricordo di Bach attraverso la lettera della seconda moglie, Anna Magdalena, del 1750, la lettera di Gustav Leonhardt all’amico Nikolaus Harnoncourt del 1973, il montaggio cinematografico di Straub e Huillet nel 1968 (dove Leonhardt ha interpretato Bach), Lisboaleipzig di Maria Gabriela Llansol; il ricordo di Anna Magdalena Bach nella biografia romanzata di Esther Meynell; i dibattiti musicali intrapresi da un gruppo di tecnici del suono newyorkesi; il silenzio della musica durante i viaggi della deportazione, tra cui quello di Etty Hillesum; il tema universale della vita e della morte e l’effetto catartico della musica celebrati nelle varie sezioni.» (da Note al testo e alla traduzione, di Michela Graziani – Università degli Studi di Firenze).
Bach di Pedro Eiras: la trama
Strutturato non in capitoli convenzionali, ma in quattordici sezioni, il libro parla di tutto ciò che ruota attorno alla figura del compositore tedesco: la musica in primis, a cui si aggiungono il ricordo di Bach attraverso la lettera della seconda moglie, Anna Magdalena, del 1750, la lettera di Gustav Leonhardt all’amico Nikolaus del 1973, il montaggio cinematografico di Straub e Huillet nel 1968 (dove Leonhardt ha interpretato Bach), Lisboaleipzig di Maria Gabriela Llansol; il ricordo di Anna Magdalena
Bach nella biografia romanzata di Esther Meynell; i dibattiti musicali intrapresi da un gruppo di tecnici del suono newyorkesi; il silenzio della musica durante i viaggi della deportazione, tra cui quello
di Etty Hillesum; il tema universale della vita e della morte e l’effetto catartico della musica celebrati nelle varie sezioni.
La scrittura fluida, ora di impronta moderna, ora contemporanea, abbinata a un meticoloso e filologico approccio testuale e ad affascinanti intrecci intertestuali, rappresentano la cifra stilistica di Pedro
Eiras che permette al lettore di lasciarsi trasportare in spazi e tempi diversi, solo apparentemente
lontani tra loro.
Vostra Magnificenza, nobilissimi, perenni e colti, saggi e stimatissimi Signori!Dunque è parso bene all’insondabile disegno e alla volontà del Padre celeste, così sempre misericordioso con noi, di adirarci per una morte tranquilla avvenuta giorni fa, del mio caro marito, direttore di Musica di questa città e Kantor della Scuola di San Tommaso, lasciandomi nella dolorosa condizione della vedovanza; e per questo la tradizione permette, ormai da tempo, che le vedove dei Kantori usufruiscano per sei mesi del trattamento che i mariti ricevevano, in conformità con quanto hanno preso coloro che mi hanno preceduta, come la vedova di Kuhnau, la vedova di Schelle, e prima ancora, molte altre; io vostra fedelissima serva, con la presente supplica, oso chiedere a Vostra Magnificenza, e a voi nobilissimi Signori, che si degnino, in ragione della vostra benevolenza naturale e del vostro compiacimento celebre in tutto il mondo, di concedermi la stessa grazia.
Pedro Eiras: chi è?
di Letteratura Comparata Margarida Losa, dal 2001 è autore di opere di finzione narrativa (Bach, Cartas Reencontradas de Fernando Pessoa, A Cura, O Mapa do Mundo), teatro (Um Forte Cheiro a Maçã, Uma Carta a Cassandra, Um Punhado de Terra, Bela Dona), poesia (Inferno, Purgatório, Paraíso), saggistica (Esquecer Fausto, Tentações, Os Ícones de Andrei, Constelações 1, 2 e 3) e altri testi di più difficile classificazione (Boomerang, Substâncias Perigosas, […], Regras para a Direcção do Espírito), solo per citarne alcuni.
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