Luca Beatrice presenta le iniziative del Gal Partenio e rilancia la campagna contro il biodigestore a Chianche.
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i sindacati si rivolgono al PrefettoI sindacati scendono in piazza. Protesta delle associazioni di categoria davanti alla Prefettura. Tanti gli operai e i liberi cittadini che hanno espresso solidarietà ai dipendenti dello stabilimento di Montefredane. La Novolegno compatta davvero tutti. Le divisioni, questa volta, sono un aspetto secondario. Le preoccupazione unanime è solo il futuro di 117 famiglie.
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Il Mulino della Signora riceve il riconoscimento Amira di Locale del Cravattino d’Oro
Il Mulino della Signora è un ristorante e resort situato nel cuore dell’Irpinia, a Sturno. Il casale è circondato da uliveti ed è l’ideale per chi ama rifugiarsi nella natura senza rinunciare ai piaceri della tavola.
Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) ha assegnato il prestigioso riconoscimento di Locale del Cravattino d’Oro. Questo premio viene destinato a quei locali che mettono al primo posto il cliente, offrendo un’accoglienza lontana dai classici standard e che mira, soprattutto, a fare la differenza attraverso la cura per i dettagli. L’attenzione verso il cliente si ha offrendo il giusto rapporto tra qualità della ristorazione, del servizio e del prezzo.
Il Mulino della Signora entra così nel ristretto numero dei locali col Cravattino, in Campania ce ne sono solo altri 4 cui è stato assegnato questo riconoscimento.
Gianfranco Testa, titolare del ristorante e resort Il Mulino della Signora commenta con queste parole l’assegnazione:
Un riconoscimento che, in questo particolare momento, acquista un valore diverso: rappresenta un segnale di incoraggiamento, un simbolo di speranza di un’imminente ripresa per tutte quelle attività ricettive, connesse alla ristorazione e all’enogastronomia, che, come tante altre, hanno attraversato un periodo molto difficile e che oggi facendo tesoro dell’esperienza maturata, sono ripartite, dando anche un senso diverso e forse più giusto alle bellezze della natura e ai sapori della tavola.
Il Mulino della Signora: la cerimonia di premiazione
Per dare il dovuto risalto alla cerimonia di premiazione, Gianfranco Testa ha organizzato una serata speciale. Giovedi 30 luglio Il Mulino della Signora apre le sue porte ai dirigenti dell’Amira e ai cari amici per poter condividere questo step.
Si inizierà alle ore 17:00 nella piazzetta della struttura con un aperitivo a buffet e con la degustazione di prodotti tipici locali: dal pecorino di Carmasciano al caciocavallo podolico fino ad arrivare ai salumi tipici irpini. Il tutto accompagnato da birre artigianali locali e dal Greco di Tufo.
Si proseguirà con la presentazione della struttura che verrà dichiarata sede dell’Amira del territorio irpino. Si passerà alla consegna della targa che rappresenta un riconoscimento simbolico di Locale del Cravattino d’Oro.
A chiudere la sewrata ci saranno le musiche di Alfredo Intagliato (sax), Vincenzo Di Somma (basso) e Gianluca Marino (chitarra).
La cena ha un menù a sorpresa preparato e curato dallo chef Antonio Guacci e dai suoi collaboratori: Antonio Guacci jr e Christian Altruda.
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Caffè Borbone lancia la capsula compostabile Don Carlo
La torrefazione napoletana Caffè Borbone lancia la capsula compostabile in biopolimero, realizzata attraverso processi biologici che conferiscono al prodotto finale un’elevata biodegradabilità. A caratterizzarla, anche un top in carta filtro, che consente un’estrazione naturale del caffè, garantendo un espresso “green”, a prova di bar.
Un prodotto innovativo, ma anche un grande gesto di responsabilità e di consapevolezza verso l’ambiente da parte dell’azienda partenopea che, inizialmente, riguarderà le capsule Don Carlo “Miscela Oro” e “Miscela Rossa” compatibili con macchine a marchio Lavazza A Modo Mio della linea professional in vendita nei negozi specializzati.
Le capsule potranno essere gettate direttamente nel contenitore dei rifiuti organici, senza nemmeno eliminare il caffè contenuto al loro interno, e ricavare un ottimo compost per fertilizzare terreni.
Questa ennesima novità si deve, soprattutto, al virtuoso reparto Ricerca&Sviluppo di Caffè Borbone, sempre più votato alla qualità e alla creazione di pack pratici e allo stesso tempo sostenibili, che possono fregiarsi, tra l’altro, del marchio FSC, relativo a una gestione forestale responsabile, che certifica il packaging esterno, mentre il CIC (Consorzio Italiano Compostatori) garantisce la compostabilità del contenitore.
Con l’impegno di un uso sempre più responsabile delle risorse, che include il riutilizzo delle materie prime, la capsula compostabile rappresenta la scelta giusta sotto vari punti di vista: sociale, economico ed ambientale. Un’evoluzione che, se osservata da tutti, potrebbe davvero fare la differenza.
Spiega Massimo Renda, fondatore nonché attuale Presidente esecutivo di Caffè Borbone:–
La realizzazione della capsula compostabile è stata una sfida non facile. Lavoravamo da tempo a questo progetto, per proporre un prodotto capace di combinare qualità, rispetto dell’ambiente e valore sociale. Il caffè è un alimento difficile da conservare -continua- sensibile a molti fattori, come temperatura e umidità. Come Caffè Borbone ci siamo orientati verso la compostabilità, la riciclabilità e tutto ciò che è virtuoso, valorizzando i profumi, gli aromi e sapori veri, che, alla fine, sono quelli determinanti per il successo dell’azienda e del prodotto.
6 comments on Gal Partenio, Beatrice: «Nuovi progetti per lo sviluppo sostenibile»
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