Roberto Montefusco, coordinatore provinciale di Si, in occasione di una conferenza stampa, presenta il referendum a sostegno dell’acqua pubblica.
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La Spagna approva la legge per le persone trans
Il Governo spagnolo approva la proposta di legge che riconosce ai cittadini la possibilità di cambiare il proprio genere, garantendo il diritto all’autodeterminazione senza aver effettuato cure ormonali o referti medici.
In pratica è possibile cambiare identità di genere sul proprio documento senza dover attendere i due anni del trattamento ormonale e senza la diagnosi psicologica che attesti la cosiddetta disforia di genere, una condizione sofferta dovuta alla non corrispondenza tra il proprio genere e quella dichiarata alla nascita in base alle caratteristiche sessuali.
Un traguardo importante, che slega la volontà di cambiare genere al concetto di malattia perché le leggi su queste questioni delicate si pronunciano e si basano su premesse che implicano patologie e disturbi che fanno presuppore che, questa esigenza, sia una malattia che necessita di cure.
Nella maggior parte delle istituzioni nel campo della salute si è sempre cercato di slegare la condizione del cambio di genere come situazione che non è conforme a quella della malattia.
Cosa prevede la legge
La nuova proposta di legge prevede che sia sufficiente la libera dichiarazione della persona, senza altri requisiti, riconoscendo le identità non binarie. Questo permette a coloro che non si identificano come uomo o come donna la possibilità anche di non dichiarare il proprio sesso sulla carta d’identità.
Questo nuovo passo politico è importante, soprattutto, per un’altra questione più delicata: consentire l’accesso ai trattamenti per la riproduzione assistita per le persone trans che decidono di procreare e avere una famiglia. In questo modo è possibile, ad esempio, ricorrere alla crioconservazione del seme o delle cellule riproduttive da parte di chi sta seguendo un trattamento ormonale.
Questa legge migliora nettamente la qualità di vita delle persone che subiscono discriminazioni, facilitando il percorso di transizione.
Un grande passo in avanti che riesce a garantire una dignità a tutti coloro che sentono di essere nati in un corpo sbagliato e che, spesso, si sentono abbandonate e sminuite proprio da quegli organi istituzionali che dovrebbero tutelarli a prescindere.
Ricordiamo che il passo più complicato è quello sociale, quello che implica i gesti quotidiani di ciascun cittadino: bisognerebbe praticare maggiormente l’inclusione, evitando atti di bullismo o denigratori.
La legge dovrà essere discussa in Parlamento.
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Oculus quest: la nuova frontiera della realtà virtuale immersiva
Oculus quest è un dispositivo in grado di rendere la realtà virtuale accessibile a tutti ed è la nuova realtà ad immersione che, in pochi anni, sostituirà la classica ed ingombrante workstation a cui siamo abituati.
Abbiamo chiesto a Gianpaolo Greco, project manager di UQIDO, di spiegarci qualcosa in più su questo dispositivo che in breve tempo entrerà nel nostro uso quotidiano.
Oculus quest è un dispositivo che, senza l’aiuto di altri dispositivi, ci permette un’immersione completa nella realtà virtuale: tutto ciò che vediamo, una volta indossato il dispositivo, viene incorporato all’interno del visore che, nel caso del modello oculus quest è dotato di 4 telecamere interne, permette di avere una visione completa di tutto ciò che ci gravita intorno sia virtualmente che realmente.
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Montoro, nuovi scarichi abusivi
Le immagini inviate dal Meetup locale presentano, ancora una volta, acque inquinate.
7 comments on Acqua pubblica,
parte la petizione popolare
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