Vincenzo Zanfardino, titolare della rinomata gelateria “Vincent”, racconta come un sogno si trasforma in impresa.
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Di Nanna (Fdc): «Irpinia, terra inespressa»
Il presidente nazionale di Forza dei Consumatori ad Avellino per il lancio dell’iniziativa editoriale ilplurale.it, si sofferma sulle sfide dell’associazione.
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World Cafè al Godot di Avellino per parlare di economia circolare
Il Godot Art Bistrot di Avellino vi aspetta il 7 febbraio alle ore 20:30 per parlare di opportunità e sviluppi futuri legati all’economia circolare.
World Cafè è un evento informale promosso dal Gal Partenio in cui sarà possibile confrontarsi su tematiche che riguardano il progetto Embrace-European Med-clusters Remunerative Agro-Wine Circular Economy.
Obiettivo principale del Progetto Embrace è quello di supportare i processi di innovazione all’interno del programma MED. Quest’ultimo programma ha come scopo la promozione e la crescita sostenibile nell’area mediterranea, attraverso concetti e pratiche innovative che prevedono l’integrazione sociale attraverso un approccio di collaborazione territoriale.
Il Progetto Embrace vuole favorire lo sviluppo di reti di collaborazione sia a livello regionale che a livello europeo, coinvolgendo il settore Agrifood e quello Vitivinicolo.
Economia circolare: che cos’è?
Con economia circolare si intende un’economia autorigenerante che punta alla reintegrazione e non all’iper sfruttamento delle risorse.
L’economia circolare si basa su cinque elementi fondamentali:
- Eco progettazione per pensare e progettare prodotti, pensando sin dall’inizio al loro impiego e la loro fine. Ciò permette di valutare quali possono essere le caratteristiche su cui sarà possibile, in seguito, lo smontaggio e la ristrutturazione.
- Modularità e versatilità affinché un determinato prodotto possa adattarsi ai cambiamenti delle condizioni esterne.
- Energie rinnovabili per poter abbandonare i modelli energetici basati su fonti fossili.
- Approccio ecosistemico ovvero considerare le relazioni causa-effetto tra diversi fattori.
- Recupero dei materiali per agevolare la sostituzione delle materie prime provenienti da filiere di recupero.
Per scoprire nel dettaglio tutti questi aspetti non vi resta che partecipare al World Cafè!
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Elezione Camera di Commercio, Beatrice (CNA): non c’è ancora spazio per un progetto condiviso ed inclusivo
Luca Beatrice, presidente di CNA Avellino, spiega il suo pensiero riguardo le elezioni della nuova Camera di Commercio.
L’elezione del primo Presidente della nuova Camera di Commercio che unisce l’Irpinia e il Sannio probabilmente meritava un altro spettacolo, più consono alle speranze di due province che per troppo tempo hanno dovuto subire le logiche di una politica senza visione strategica.
Le migliaia di imprese dei nostri territori già in grave difficoltà, aggravata dalle conseguenze prima del Covid e poi della stessa guerra, non avranno seguito con attenzione le vicende di questa Camera di Commercio, disilluse ormai da tempo sulla possibilità che qualche istituzione si potesse davvero interessare di loro e dei loro problemi.
Purtroppo il messaggio che gli arriverà, da questa votazione, è la conferma che nella nostra terra non c’è ancora spazio per un progetto condiviso ed inclusivo che rifugga da eccessi personalistici.
Come CNA di Avellino avevamo già intravisto, in tempi non sospetti, il pericolo che la politica con la p minuscola cercasse di entrare a gamba tesa in questioni che dovevano riguardare esclusivamente il mondo delle imprese e in particolare i piccoli imprenditori che lottano tutti i giorni, al fianco dei propri dipendenti, per resistere e sopravvivere alla tremenda crisi economica che stiamo vivendo.
Ma il nostro appello è rimasto inascoltato e, qualcuno dice, la politica con la veste non immacolata è entrata, ha preteso ed ha ottenuto; telefonando, inviando messaggi di varia natura, incontrando senza curarsi di essere in casa di altri.
Si è così assemblata una maggioranza che non si è mai ritrovata su un programma, che addirittura non è mai stato presentato, ma sulla più antica arte dell’Italietta: la pratica del “salto della quaglia” senza un collante basato su un interesse collettivo.
La candidatura di Piero Mastroberardino rappresentava la possibilità di dimostrare libertà, autonomia e indipendenza del mondo delle imprese.
Quella che si è consumata, invece, sa tanto di vicenda farsesca: nessuna idea proposta pubblicamente dalla controparte, tanto lavoro sottobanco.
Eppure erano gli imprenditori, e i loro dipendenti, che dovevano essere il fulcro dei ragionamenti da mettere in campo.
Eppure sono gli imprenditori, che meritano un impegno straordinario per supportare la crescita di una cultura d’impresa adeguata e moderna.
Eppure sono gli imprenditori, e le loro difficoltà, che continueranno ad essere l’unica molla che ci spingerà a lavorare con tutti i mezzi per sostenerli ed accompagnarli nel loro cammino fatto di mille difficoltà quotidiane.
Perché la CNA, assieme alle associazioni che si sono ritrovate sul programma costruito assieme a Mastroberardino, porterà avanti le idee maturate in questi mesi di lavoro comune con ancor maggiore convinzione.
Perché le idee che hanno come obiettivo gli interessi della collettività sono le armi più potenti per realizzare la crescita culturale, sociale ed economica di una comunità.
4 comments on I dolci del capoluogo,
l’arte di Vincent
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