Dall’adeguamento dei plessi scolastici in Provincia di Avellino alle amministrative a Montoro. Il consigliere provinciale Girolamo Giaquinto a tutto campo.
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A Santo Stefano del Sole l’incontro con Costanza, Santoli e Mario Zamma
Sabato 26 marzo alle ore 18,00 presso la Saletta della Cappella San Giovanni a Santo Stefano del Sole (AV), nell’ambito della manifestazione “Incontri e Confronti” si terrà la presentazione del Libro Poesiando io (Bertoni Editori) a cura della Fondazione Opus Sociali.
Saranno presenti: il direttore della Fondazione Opus Sociali Gerardo Santoli, il giornalista Enzo Costanza, l’editore Jean Luc Bertoni e l’autore del libro, l’attore del Bagaglino, Mario Zamma.
Mario Zamma: Dopo aver studiato pianoforte al conservatorio “Cimarosa” di Avellino, Zamma viene notato giovanissimo da Lello Bersani, che lo lancia come intrattenitore nella trasmissione televisiva di Rai 1 Prisma, settimanale dello spettacolo.
Nel 1986 partecipa a Fantastico, con Pippo Baudo, che lo volle anche a Serata d’onore. L’anno dopo lavora con Gino Bramieri nel cast del G. B. Show, in onda su Canale 5.
Successivamente lega la propria carriera al Bagaglino, in particolare come imitatore (celebre la sua interpretazione di Ciriaco De Mita, ma anche di Antonio Di Pietro e Luciano Rispoli); col tempo diviene uno dei membri più rappresentativi degli spettacoli teatrali, televisivi e cinematografici messi in scena dal gruppo.
Nel 2017 fa parte dello spettacolo teatrale Gran follia con Pamela Prati, Martufello, Matilde Brandi, Manuela Villa e Enzo Piscopo. Nello stesso anno col Bagaglino ritorna in televisione su Canale 5 con lo spettacolo Magnàmose Tutto!, con Martufello, Carlo Frisi, Demo Mura, Morgana Giovannetti, Pamela Prati, Valeria Marini e Enzo Piscopo.
Ha scritto due libri: Malincomico. Poesie dal cuore (2018) e Poesiando io (2021), entrambi per Bertoni Editore.
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Per Antonio Caggiano bisogna guardare all’Irpinia con gli occhi del visitatore
Antonio Caggiano, è uno tra più noti produttori di vino in Irpinia, tra i primi che ha dato valore al Taurasi e che ha creato una cantina simile ad un museo della cultura contadina e artigianale. Simili ricercatezze le possiamo trovare solo visitando cantine non a Km 0.
Durante un convegno al Castello di Taurasi alcuni imprenditori noti nel settore enogastronomico e agroalimentare sono stati invitati per parlare delle loro esperienze, del loro successo, ma anche delle loro difficoltà, legate al territorio e alle politiche locali, che però non hanno rappresentato un solco invalicabile ma sono servite a stringere i denti, continuando a credere ciascuno nel proprio sogno fino a raggiungere il loro obiettivo e a concretizzarlo.
Antonio Caggiano era presente al dibattito e iniziamo proprio dal suo intervento e dalla sua storia che, oltre a rappresentare un esempio di chi è riuscito con sacrificio a ritagliarsi uno spazio nella sua terra e oltre confine, ci mostra soprattutto come bisogna guardare all’Irpinia e come intervenire per dare importanza al territorio e a ciò che si vuole fare.
Le istituzioni politiche ovviamente non possono restare a guardare inermi e appoggiare le idee imprenditoriali della grande filiera ma devono dare spazio e dignità soprattutto a quelle piccole realtà che devono affermarsi e che rispetto alle più note non hanno a disposizione le risorse economiche di chi può affermare di avercela fatta.
Antonio Caggiano consiglia a guardare l’irpinia con gli occhi dei visitatori
Antonio Caggiano ha spiegato ai presenti cosa lo ha spinto a fare la differenza e cosa lo spinge ancora oggi a migliorarsi giorno dopo giorno. Dalle parole del produttore capiamo che per realizzare la sua realtà imprenditoriale oltre all’amore per la sua terra e per il vino c’è stata la curiosità di viaggiare e di visitare altri posti e luoghi in cui la vocazione enologica dovuta al terroir è diventata un’idea fiorente di commercio e quindi di sviluppo.
Queste sono le parole del produttore:
Io ho cercato sempre di guardare Taurasi e il nostro territorio con gli occhi del visitatore perchè se noi guardiamo solo con i nostri occhi non facciamo altro che appagare il nostro piacere ma noi dobbiamo imparare a vedere ciò che vedono gli altri che non vivono la nostra terra e i nostri paesi.
Quando io andavo ad Avellino e scendevo da Lapio verso Taurasi e avevo già visitato le Langhe e la Toscana, un giorno capì che dovevo iniziare a cambiare qualcosa.
Dopo quel giorno acquistai un terreno e iniziai a piantare delle vigne che sono uno spettacolo da guardare a livello paesaggistico.
Dobbiamo fare le cose non per noi ma per gli altri.
Taurasi avrebbe bisogno di una bella sistemata. Noi abbiamo le cantine del centro storico che sono di una bellezza indescrivibile e infatti ho proposto al Sindaco di Taurasi di realizzare un grande progetto in cui tutte queste cantine possano essere collegate tra loro attraverso un percorso sotterraneo. Questo progetto dovrebbe essere affiancato ad una strada panoramica da realizzare al di sotto del centro storico così da dare spazio alla storia architettonica della nostra terra e dare anche possibilità di ammirare i nostri vigneti che ci rappresentano.
Lo stesso discorso Antonio Caggiano lo ha affrontato quando ha costruito la propria cantina che è di una bellezza suggestiva e dove all’interno possiamo trovare cavatappi storici da collezione e pezzi di vite che sono diventati oggetti di arte ornamentale. La sua è una storia che emoziona perché dalle sue parole si comprende il sacrificio affrontato un tempo dal quale però è scaturito un grande successo e una grande gioia.
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Ariano Irpino: attivi quattro posti di Terapia Sub Intensiva al Frangipane
Nell’ambito del Piano di Potenziamento del P.O. Frangipane di Arinano Irpino per l’emergenza Covid-19, da domani 28 marzo 2020, saranno attivati 4 posti di Terapia Sub Intensiva.
Posti che vanno ad aggiungersi ai 7 già attivati di Terapia Intensiva e ai 32 posti già attivati nell’Area Covid-19 medica non intensiva.
L’ASL di Avellino inoltre comunica che nella prossima settimana verranno attivati al 4 posti di Terapia Intensiva e altri 6 posti di Terapia Sub Intensiva così come programmato dall’Azienda Sanitaria Locale per ottemperare ad una situazione di grave emergenza sanitaria e per poter dare una risposta efficace ed efficiente alla cittadinanza arianese e irpina.
12 comments on Dalla Provincia a Montoro,
Giaquinto:
«Mi ricandido»
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