Presentata la rassegna che si terrà dal 18 al 20 gennaio nel suggestivo borgo altirpino.
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Michele Citoni vince il primo premio Reelheart
Il primo premio nel concorso dei documentari brevi del ReelHeART International Film & Screenplay Festival è stato assegnato in Canada a un film italiano che racconta una storia tra l’Irpinia e gli Stati Uniti: “5×7 – il paese in una scatola”, del regista romano Michele Citoni.
Il premio è stato annunciato al termine della settimana di proiezioni in una cerimonia on line a cui ha partecipato il regista. Il festival, infatti, giunto alla 17ma edizione, si è tenuto sulla rete a causa delle restrizioni anti-Covid tuttora vigenti nello stato canadese dell’Ontario, la cui capitale Toronto è sede della manifestazione.
La proiezione di “5×7” ha rappresentato una prima assoluta canadese per il film che racconta il soggiorno del fotografo americano Frank Cancian a Lacedonia (Av) nel 1957, la genesi delle 1801 foto da lui realizzate nella piccola comunità rurale dove restò per sei mesi, il ritrovamento delle foto e il ritorno di Cancian, antropologo e professore universitario ormai in pensione, a Lacedonia sessant’anni dopo, dove h a donato le foto alla Pro Loco ed ha tagliato il nastro del MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino che oggi le espone.
Le 1801 foto in bianco e nero rappresentano uno straordinario ritratto etnografico di una comunità rurale del Sud realizzato per immagini, richiamando il noto lavoro svolto dall’artista americano Paul Strand insieme al cineasta Cesare Zavattini a Luzzara (Re) solo alcuni anni prima e pochissimi altri esempi analoghi.Ha scritto Francesco Faeta:
Nessun antropologo che abbia studiato il Mezzogiorno d’Italia in quegli anni ci ha lasciato un più vivido e completo ritratto di comunità , uno dei massimi esperti di antropologia visuale, nel libro da lui curato Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian (Postcart, 2020), volume pubblicato in doppia edizione italiana e inglese in occasione della omonima mostra in corso a Roma nella sede, scientificamente prestigiosa, del Museo delle Civiltà del Ministero della Cultura.
Il documentario di Michele Citoni ricostruisce un episodio ancora poco conosciuto ma di grande importanza nella storia dell’antropologia visuale e fa un ritratto caldo e affettuoso di un intellettuale di grande valore, purtroppo scomparso nel novembre scorso in California, e del suo rapporto con la comunità in cui si è immerso per studiarla; inoltre racconta come la memoria e le pratiche culturali possano contribuire a rafforzare l’identità di una piccola comunità, elemento centrale per la coesione di tutti i territori interni italiani e d’Europa in crisi di spopolamento e marginalizzazione economica.
Il film è stato prodotto e realizzato da Michele Citoni per il MAVI in coproduzione con la Proloco “Gino Chicone”, l’associazione LaPilart e il Comune di Lacedonia; è stato montato da Roberto Mencherini e si avvale delle musiche dei napoletani KuNa e del quartetto jazz del lacedoniese Pasquale Innarella. Prima del recentissimo riconoscimento canadese, “5×7” ha vinto numerosi premi in Italia, Stati Uniti e altri paesi.
Il ReelHeART International Film & Screenplay Festival è stato fondato a Toronto nel 2004 e da allora proietta le anteprime per il Canada di film, sceneggiature e progetti televisivi «dei migliori registi e sceneggiatori indipendenti emergenti e professionisti provenienti da tutto il mondo.Il festival si definisce «fresco, indipendente, anti-nicchia» e ha scelto il seguente principio-guida: «tutte le culture sotto lo stesso tetto».
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Inizia Cilento Tastes: ecco i nomi degli artigiani del gusto
Riti secolari, terreni fertili ed un microclima baciato dalla fortuna: il Cilento possiede una biodiversità unica al mondo, con l’enologia che fa da trait d’union tra antico e moderno, per non parlare dell’arte e della cultura…Cilento Tastes vuole raccontare tutto questo, attraverso i veri protagonisti del territorio: gli artigiani del gusto e le cantine più rappresentative del territorio. L’appuntamento è dal 22 aprile al 25 aprile, alle ore 18,00 con l’apertura al pubblico dell’area permanente, con oltre 70 artigiani, con i relativi prodotti tipici, e la “Cantina Cilento” una selezione dei vini più rappresentativi del territorio, e ancora gruppi emergenti e artisti locali per un’esperienza 100% cilentana. L’evento è plastic free, l’allestimento è tutto green in legno riciclato e riciclabile.
Nel Cilento è nata la Dieta Mediterranea, e conta numerosi Presidi Slow Food, prodotti Dop e Igp, in altre parole, si tratta di un patrimonio enogastronomico di sorprendente valore. Prodotti che sicuramente hanno fatto e fanno da traino per l’economia del luogo, anche la produzione vitivinicola, contribuisce alla forza di un territorio sospeso tra storia, tradizioni ed un pizzico di magia: quella che pare aleggiare nell’aura senza tempo che avvolge il Cilento.
Gli artigiani del gusto di Cilento Tastes: l’elenco dei protagonisti
Azienda Agricola Salella con le olive “ammaccate” e conserve; Caseificio Del Prete con bocconcini e ricotta; Il Salume Stiese della Macelleria Piccinino e il panino con salsiccia e carne arrosto; Azienda agricola e agrituristica Corbella con le tipiche “lagane e ceci”; insalata mediterranea, la cicciata, confetture, legumi e pasta artigianali, Caseificio La Contadina con lo Yogurt “Bufarello”; Natalí Prodotti Cilentani con i sott’oli; Cece Re con bruschetta con sott’oli; Le Sorelle Trotta con la pizza fritta; Stilla con l’olio; Fattoria Albamarina con i suoi vini; Pastificio Artigianale Pietro Cava con la pasta artigianale; Salumificio La Cilentana con i salumi del territorio; Frantoio Oleario Radano Massimo con il suo olio; Gelateria Di Matteo con il gelato e i biscotti; lo chef Pietro Parisi -Palazzo Gentilcore- preparerà “la capra & la bufala in scarpetta cilentana” ; A.P.S Associazione Fusilli Di Pasquale Oristanio con gli iconici fusilli di Felitto; Appena Fritto con gli sfizi di pollo per bambini, Skim – la Birra Artigianale Campana; A Casa di Delia con lo “Spaghettone cilentano”; Panificio Biscottificio L’Antica Panetteria con i biscotti locali, Festa dell’Antica Pizza Cilentana con la tradizionale pizza cilentana, l’associazione Oleum con il marchio “Only extra”; Polito Viticoltori con i vini del territorio; Antico Cilento Liquori, Azienda Agricola Manzi con i fichi; L’Ammaccata – Antica Pizza Cilentana con la pizza ammaccata, Caseificio Sant’Antonio con il caciocavallo impiccato, Cilento I Sapori della Terra con vari prodotti tipici; Le Terre Ambrate con il miele; Mont Blank con il pane ai grani antichi cilentani, carpaccio di manzo affumicato ai sentori d’ulivo, carciofo di Paestum e mayo alle alici di Menaica mousse di ricotta di bufala e fichi del Cilento; Minnelea – La Casa della Dieta Mediterranea con le marmellate; La Dispensa di San Salvatore con l’ottima selezione dei prodotti del territorio; Storie di Pane con zeppole a base di alici, gli “scauratielli”, il “cuzzetiello con melanzane imbottite; Il Granato con la mozzarella e lo yogurt, Officine Alkemiche S.r.l.s con i suoi liquori, Iris Birra – Le Essenze di Terry con birra e liquori; Taverna Mast’Emilio con le braciole, arrosticini e panini, la Cilentina srl con la pizza; Azienda Agricola Paragano Maria Pia con l’olio, GOI – La Cesta della Biodiversità degli Agricoltori Custodi ceste con prodotti tipici, presente anche il Consorzio di Tutela del Carciofo Igp con il liquore “Amaro di Paestum”.
E ancora, per la categoria non solo food: Angelo Iannuzzi con ceste e madie, SOS Villaggi dei Bambini, Associazione ABA, e ancora la start-up innovativa PR Salute e l’app Authentico, Çeramì Di Nicola Craba con le sue ceramiche, Rosa Allocca – Sartoria Artigianale, con un’esposizione di artigianato, Afrodite Natura S.r.l.s con i cosmetici, e Giovanna Voria con i gioielli fatti con i ceci.
Cantina Cilento
In Cilento, quando si parla di vino, c’è tanta storia da mettere in conto. Sono vitigni che originano dall’antica Grecia. Terreni di difficile coltivazione, ma che ben si prestano alla coltura della vite. Il Cilento è fatto di colline e di montagne, con piccole piane costiere ed il Vallo di Diano, una grande pianura interna, un tempo occupata da un lago, oggi scomparso. Un continuo susseguirsi di dorsali montuose con un fitto reticolo idrografico, dove i vitigni locali, introdotti dagli antichi colonizzatori greci, hanno trovato dimora nella natura argillosa-calcarea del terreno e nel clima di zona.
Il Cilento è fatto di marne calcaree ricche di pietre, sono loro a donare ai vini una straordinaria mineralità e inevitabilmente freschezza. Sono 10 le cantine che fanno parte della selezione “Cantina Cilento”: Polito Viticoltori, Tenuta Macellaro, Tenuta Marchese Cardone, Vino BIOS, Tenuta Mainardi, Donna Clara, Alessandra, Botti Emiliana, Cantina Bello, Tenuta Massanova.
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Modalità aereo di Fausto Brizzi: uno spaccato ironico sulla modernità virtuale
Modalità aereo è la nuova commedia firmata Fausto Brizzi. Il lungometraggio affronta con ironia il cambiamento sociale che ci vuole perennemente connessi ai social. La società moderna si muove velocemente così come il mercato e il mondo del lavoro ad esso connesso: tutto gravita intorno ai social e agli smartphone. Cosa ne consegue? La possibilità di poter fare qualsiasi cosa con un semplice click: riusciamo ad essere ovunque restando a casa.
Il regista crea una situazione paradossale, mostrando cosa potrebbe succedere se una persona, che vive e lavora attraverso i social, dimenticasse il telefonino e quest’ultimo arrivasse in mani poco Vip. Il trailer di Modalità aereo ce ne mostra un piccolo assaggio.
Modalità aereo: la trama
Diego (Paolo Ruffini) è un giovane imprenditore ricco e famoso, la sua vita ruota intorno alla miriade di attività e contatti che sono dentro il suo smartphone. La sua vita scorre placida, serena e piena di notorietà fino a quando un giorno dimentica il suo prezioso telefonino nel bagno di un areoporto. A trovarlo è Ivano (Pasquale Petrolo), un inserviente che rispecchia in tutto l’antitesi di Diego: non è bello, non ha fascino ed è povero. Quando Ivano si rende conto della fortuna che ha tra le mani, decide di vivere la vita di Diego ma a modo suo. I due uomini hanno avuto modo di conoscersi in aeroporto e da questo breve incontro non è nato nulla di buono. Diego è stato importunato da Ivano che voleva una foto con lui a tutti i costi ma l’imprenditore non ha gradito il gesto, decidendo di farlo licenziare in tronco.
Diego è su un volo che lo porterà a Sidney, in Australia, ci vorranno 24 ore prima di poter cercare di bloccare e recuperare tutti i dati del suo smartphone. Ivano quindi ha a sua disposizione tutto il tempo per poter comprare, vivere e conoscere persone che avrebbe solo sognato. L’inserviente, non dimenticando la “simpatia” del giovane imprenditore, farà del suo meglio per mettere in difficoltà Diego. Come andrà a finire questo impreviso tragicomico lo scopriremo solo il 21 febbraio, data d’uscita del film.
Modalità aereo è una commedia che, oltre all’ironia, si sofferma sul modo in cui ciascuno di noi vive la propria quotidianità e su come sia cambiato il nostro modo di dare importanza a determinati aspetti invece che ad altri. I social per molti sono diventati un lavoro, una forma di guadagno mentre altri ne subiscono il fascino dell’effimero che trasuda potere e denaro. Il lungometraggio non vuole essere una condanna morale su cosa stiamo diventando ma è una parodia del mondo che stiamo vivendo.
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