Il singolo del cantautore di Cervinara, estratto dall’album “L’arte e la musica”.
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Rocco Andrea Pascale è il fondatore di E-rpinia: l’intervista
Rocco Andra Pascale è il fondatore di E-rpinia, un e-commerce, in cui è possibile reperire online molte eccellenze enogastronomiche del nostro territorio direttamente da casa e con un semplice click!
L’idea è di ampie vedute ma, soprattutto, comoda per chi ha deciso o ha dovuto lasciare il proprio paese di origine per recarsi in altri luoghi in cui è molto difficile ritrovare i prodotti e i gusti che ci ricordano casa.
Per questo motivo abbiamo deciso di intervistare la mente che ha dato vita ad un progetto che allarga i confini territoriali di piccole aziende, che non hanno la forza economica per potersi espandere e che puntano non alla quantità ma alla qualità, rendendo fruibili ovunque le nostre eccellenze.
E-rpinia spiegata da Rocco Andrea Pascale
E-rpinia ha preso durante il primo lockdown perché ha dato modo a Rocco Andrea Pascale di rendersi conto che molte aziende, la maggior parte, non hanno uno shop online o un sito aziendale. Da qui è nato il desiderio di creare qualcosa che potesse aggregare i piccoli produttori per lanciarli sul mercato virtuale.
La neonata imprese già sta avendo ottimi riscontri perché le richieste non mancato e la qualità dei prodotti è un valore che può solo fidelizzare coloro che hanno deciso di affidarsi all’e-commerce.
Rocco Andrea Pascale definisce con queste parole il suo sito:
Ho sempre creduto nel potenziale dell’Irpinia, durante il lockdown ho percepito un movimento di cambiamento e una spinta verso il digitale. Da qui ho iniziato a documentarmi per capire come poter realizzare un negozio digitale e ho seguito corsi online per realizzare e dare vita all’e-commerce. Questo progetto d’impresa ha come scopo quello di valorizzare il nostro territorio e dare spazio alle eccellenze enogastronomiche che sono il nostro punto di forza.
E-rpinia, infatti, offre uno spazio di vendita online ai piccoli e medi produttori che sono in grandi ed hanno tutte le carte giuste per soddisfare le esigenze del consumatore, offrendo dei prodotti genuini e legati alla tradizione.
Ho intenzione di ampliare l’offerta dei produttori e ho altre idee e novità per il futuro.
E-rpinia è e vuole essere un tramite concreto che mette in contatto velocemente produttore e consumatore finale. Da oggi il pacco da giù è possibile con un semplice click!
Per scoprire maggiori dettagli sul funzionamento del negozio virtuale non vi resta che guardare l’intervista in home o visitare il sito ufficiale.
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Sulle orme della materia Mostra personale dell’artigiano orafo Ivan Barbato
Dopo la presenza alla dove si è aggiudicato il prestigioso premio Incinque Jewels sul tema del Gran Tour, l’Associazione Culturale Incinque Open Art Monti premia il talento di Ivan Barbato con la mostra personale Sulle Orme della Materia al 5 al 7 maggio. Prosegue l’attività dell’Associazione per la valorizzazione della cultura del gioiello contemporaneo con una mostra capace di “approfondire quella stretta correlazione tra tradizione e innovazione”, dice l’Architetto Monica Cecchini, ideatrice e organizzatrice della RJW e della Galleria Incinque Open Art Monti. Sulle orme della materia è un viaggio a ritroso che l’artigiano orafo Ivan Barbato percorre tra luoghi e diverse forme d’arte, non solo orafa.
Protagonista indiscusso della mostra il gioiello Sulle orme del tempo caro al pubblico romano perché si è aggiudicato l’ambito Premio Incinque Jewel, unione inedita di materiali e tecniche che hanno origine in diversi luoghi ed epoche storiche.
Un vero e proprio percorso attraverso il vissuto dell’autore dove il volto di Medusa ricorda quei temi della mitologia ammirati sin da piccolo, dove il materiale – la pietra lavica del Vesuvio – riconduce a quella terra campana che riporta alle sue origini. Luoghi magici come l’antica città di Pompei, che con i suoi scavi e i suoi reperti archeologici ha conquistato Ivan Barbato e accompagnato il suo progetto artistico e la grande passione per gli antichi mosaici romani. Nell’originale miscela creativa di tradizione e innovazione, l’estro dell’eclettico artigiano orafo lombardo interpreta nella Galleria di Monica Cecchini un viaggio nella storia attraverso luoghi e forme d’arte, preziosi tributi che il tempo non potrà mai scalfire.
I miei gioielli sono eseguiti in modo del tutto artigianale, prestando particolare attenzione alla lavorazione del metallo, alla tecnica del traforo e alla modellazione in cera. Si tratta di creazioni realizzate a mano con gemme di qualsiasi tipo, preziose semi preziose e non. ll mio mantra è un mix: plasmare ogni pezzo con la sua montatura e foggiare un fascino che sappia regalare emozioni nel tempo.
La mostra ha inizio con la collezione Antica Roma, monili realizzati in materiale non prezioso come il bronzo e marmo travertino noce, per poi passare alla collezione Infinity realizzata in collaborazione con il mosaicista Fabio Bordi. Il visitatore potrà ammirare una serie di gioielli anch’essi in bronzo dove la minuziosa modellazione dell’orafo si unisce al paziente lavoro del micro mosaico in marmo o smalti veneziani. Proseguendo si potranno ammirare particolari pezzi unici in argento, fino ad arrivare all’alta gioielleria. È la volta dei lavori in oro, rivisitazione di Ivan Barbato dei diversi stili.
Da quello archeologico a quello che l’artista definisce Mediterraneo, dove corallo, conchiglie, turchesi e pietre laviche, unite alla lavorazione dell’oro, sono protagonisti di gioielli che riassumono temi legati alla mitologia classica. Talvolta corpi ibridi che ricordano le decorazioni a grottesca nonché linee sinuose che via via declinano nel Liberty. Tocca quindi allo stile rinascimentale fiorentino, in cui spiccano la tecnica del traforo applicata al metallo, l’incisione a bulino e i temi ornamentali strettamente legati alla riproduzione di disegni geometrici e all’imitazione delle fantasie di alcuni tessuti. Il gran finale è un tributo ai gioielli che evocano l’Art Nouveau. Qui la natura è musa ispiratrice del design: fiori e delicati corpi femminili sono l’ornamento dominante, realizzati unendo oro a pietre preziose e semi preziose in una delicata armonia delle forme.
Ivan Barbato taglierà il nastro della sua personale con la curatrice Monica Cecchini in occasione del vernissage della mostra (opening 5 maggio ore 18:00) intrattenendosi con i visitatori presenti.
Galleria Incinque Open Art Monti di Monica Cecchini, via Madonna dei Monti, 69 Roma
Orari della mostra: venerdì 5 vernissage 18/21, sabato 6 11 /13:30 – 16:30/20:30, domenica 7 11/13 – 16/20.
A proposito di Ivan Barbato
Classe 1981, nato a Gallarate in provincia di Varese, Ivan Barbato è un artigiano della tradizione orafa italiana che ha il suo laboratorio creativo a Cardano al Campo in provincia di Varese. Scopre questo antico mestiere a soli 8 anni, osservando dalla finestra di casa l’antica oreficeria nella quale lavorava la madre.
Quel mondo lo affascina e presto le fantasie di bambino si trasformano in una passione e un mestiere. Nel 1997 consegue l’attestato di qualificazione professionale presso il CAPAC di Milano. Finiti gli studi, lavora per un decennio in diverse aziende del settore orafo. Nel 2008 inaugura il suo laboratorio atelier, realizzando un sogno e creando la sua prima linea di gioielli che desse ampio risalto alla lavorazione artigianale. Dopo poco tempo, insegue un altro suo desiderio, cominciando a insegnare alle giovani leve oreficeria in una scuola professionale.
Parallelamente, avvia un’importante collaborazione con un brand Italiano dell’alta gioielleria conosciuto in tutto il mondo, esperienza che gli permette di affinare ulteriormente la propria manualità, realizzando pezzi unici di elevatissimo pregio.
Nel 2011 riceve con orgoglio il riconoscimento ARTIS – Eccellenza Artigiana Lombardia nel settore Metalli Preziosi, Artigianato Tradizionale e Artistico. Partecipa nel frattempo assiduamente a mostre di artigianato e di settore per dare sempre più visibilità alle sue creazioni. Nel 2017, in occasione dell’evento “Maestri del gioiello” a Milano, si aggiudica il primo premio degli operatori del settore inerente al concorso “Jacopo da Trezzo”.
Nell’ottobre 2022, alla Roma Jewerly Week vince il primo premio del concorso “Incinque Jewels” grazie al gioiello “Sulle orme del tempo”, unione inedita di materiali e tecniche che hanno origine in diversi luoghi ed epoche storiche. L’atelier di Ivan Barbato si trova a Cardano al Campo in via del Mille 25, in provincia di Varese, a poca distanza dall’aeroporto di Milano Malpensa e a soli 20 minuti di auto da Milano.
A proposito della Galleria Incinque Open Art Monti di Monica Cecchini
Cuore pulsante del Rione Monti, è unica nel suo genere e offre intatto lo scenario di diversi secoli fa. Spiccano nelle mura medievali straordinari elementi marmorei di risulta, derivati proprio dall’adiacente zona dei Fori. Uno spazio che sa valorizzare l’arte in tutte le sue forme.
Con il Premio Incinque Jewels, evento di punta della RJW, giunto alla quarta edizione, l’Associazione Culturale Incinque Open Art Monti valorizza e diffonde la cultura del gioiello contemporaneo, d’autore, d’artista e delle realtà orafe. Monica Cecchini, architetto, curatrice di mostre ed eventi, presidente e co-fondatrice dell’associazione e dell’omonima galleria Incinque, è la ideatrice del progetto della Roma Jewelry Week, un evento culturale, il cui intento è quello della valorizzazione oltre che del gioiello contemporaneo, anche del patrimonio artistico, culturale e immateriale della città eterna.
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I Terconauti su Rai 2 in occasione della giornata mondiale dell’autismo
Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo e per l’occasione i Terconauti parteciperanno a una puntata a tema di “O Anche No”, il programma di inclusione sociale e disabilità realizzato con la collaborazione di Rai per il Sociale e Rai Pubblica Utilità. L’appuntamento è su Rai 2, venerdì 1° aprile alle 23.55 e in replica domenica 3 aprile alle 9.10.
I fratelli Damiano e Margherita Tercon insieme a Philipp Carboni saranno presenti con dei video ironici (girati in collaborazione con LogoAgency), che affrontano i temi legati all’autismo con il loro consueto stile, delicato ed ironico. Tutta la famiglia Tercon è stata coinvolta nei video: c’è infatti la madre Simonetta Lolli, ma anche il padre Mauro in una comparsata.
I video verranno poi condivisi sui loro social, sempre più seguiti.
D’altra parte i Terconauti non si fermano mai e continuano ad esplorare varie forme d’arte per portare il loro messaggio di positività.
Nel 2020, per esempio, i fratelli Damiano e Margherita Tercon hanno pubblicato (per Mondadori) il libro “Mia sorella mi rompe le balle – Una storia di autismo normale”, diventato un best-seller.
Invece nel 2021 hanno esordito nel mondo della musica con il singolo “Ballo Pessimo”: la canzone (un sequel in musica dello sketch “Mia sorella mi rompe le balle”, che vede Damiano passare dalla lirica alla dance) è un manifesto a favore dell’inclusione sociale, che cattura dal primo ascolto.
I Terconauti: biografia
I fratelli Damiano e Margherita Tercon, insieme a Philipp Carboni, si muovono tra video web, tv, teatro, fumetti e libri, con la loro frizzante ironia e un nuovo modo di fare comicità. La loro sfida è dimostrare che, ciò che per molti potrebbe essere visto come un limite, è in realtà una strada in grado di aprire a infinite possibilità.
Non è un caso se le loro esibizioni a “Italia’s Got Talent” e “Tu Si Que Vales” hanno lasciato il segno, togliendo all’autismo quel velo di pietismo che di solito ricopre l’argomento.
E con lo stesso mood hanno portato avanti diverse collaborazioni, tra cui spicca quella con i The Show con cui hanno realizzato, in giro per Milano, delle divertenti candid camera con cui sono riusciti far capire, con un sorriso, che anche chi è autistico è una persona come tutte le altre.
4 comments on I lati opposti dell’amore,
la poesia di Romano
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