M.I.A. La cattiva ragazza della musica è un documentario firmato Stephen Loveridge, la pellicola è uscita nelle sale italiane il 20 gennaio. Il docufilm mostra il vero volto che caratterizza l’animo ribelle, le canzoni provocatorie e crude di M.I.A. (Mathangi Maya Arulpragasam), pop star controversa e tra le artiste più interessanti del panorama musicale contemporaneo.
La sua è una storia particolare: M.I.A. nasce a Londra il 18 luglio del 1975, a sei mesi ritorna nello Sri Lanka. Arul Pragasam, suo padre, è un attivista Tamil (un movimento sovversivo che si batte per l’indipendenza della parte settentrionale e orientale dello Sri Lanka). Con l’inasprirsi della guerra civile ed il pericolo annesso, M.I.A. ottiene il permesso di tornare a Londra come rifugiata. Questa esperienza unita alla sua passione per la musica le permette di esprimersi, diventando la star internazionale che la maggior parte di noi conosce.
Usando le sue parole:
Dovevo affrontare il fatto di essere diversa, ero un’immigrata. Nello Sri Lanka eravamo circondati dalla guerra civile e la musica era la mia medicina.
La maggior parte dei testi delle sue canzoni racconta della sua gente, di ciò che succede e che non si dice, della sua esperienza da rifugiata. M.I.A. La cattiva ragazza della musica è il titolo italiano del documentario ed è preso in prestito da una sua canzone: Bad Girls del 2012.
Chi sono le cattive ragazze? Da una lettura del testo si comprende che le bad girls sono donne indipendenti e forti, che vivono la vita per come vogliono e non per come gli altri si aspettano da loro. Sono ragazze che non hanno paura di cogliere l’attimo, vivendolo senza paura.
M.I.A. La cattiva ragazza della musica non segue un continuum temporale perché lo spettatore, attraverso queste interruzioni, deve poter comprendere d’impatto la difficoltà che ha avuto la cantante nel mantenere un legame con la sua terra e le proprie radici. La particolarità e la bellezza che contraddistinguono il lungometraggio è il distaccarsi dallo scenario del classico docufilm musicale. Se vi aspettate un approfondimento della pop star attraverso la visione di video o immagini inedite dei suoi live, ne resterete delusi.
La pellicola mostra immagini truci sulle conseguenze che porta con sé la guerra, sinonimo di violenza e di disumanità. M.I.A. La cattiva ragazza della musica rivela la forza di una giovane donna che, in realtà, di bad girl ha ben poco, se non il fatto di voler raccontare senza metafore una condizione politica e sociale che di patinato ha ben poco.
Per darvi un’idea della musica di M.I.A. e di ciò che abbiamo detto a riguardo, vi mostriamo il video di Borders, singolo del 2015.
Se siete interessanti al tema immigrazione e accoglienza Dove bisogna stare, un altro documentario, potrà darvi molti spunti di riflessione a riguardo.
Buona visione!
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Si conclude la XXII edizione del Premio Massimo Troisi
Si è conclusa con successo la XXII edizione del Premio Massimo Troisi che in cinque giorni ha registrato la presenza di oltre diecimila persone affollando l’arena di Villa Bruno location della kermesse dedicata al grande attore sangiorgese. Il premio è organizzato e promosso dal Comune di San Giorgio a Cremano e realizzato con un contributo della Regione Campania.
Concorsi, musica e tanta comicità sono stati i fattori che hanno caratterizzato questa edizione che ha visto l’attore e showman Gino Rivieccio fare da perfetto padrone di casa. Accompagnato dalla giornalista Titta Masi il direttore artistico ha accolto grandi interpreti della comicità nazionale come Ezio Greggio e Ale e Franz – interagendo con loro in esilaranti sketches e regalandoci altri momenti comici con brevi monologhi che hanno riconfermato il suo spessore artistico – e le testimonianze amorevoli in ricordo di Massimo delle attrici Sandra Milo e Nathaly Caldonazzo. Straordinari gli intermezzi di Vincenzo De Lucia con le sue divertenti imitazioni. Ampia la sezione musicale con l’attesa esibizione di Gigi Finizio e le sorprendenti performance vocali dei Super4 e delle Ebbanesis. Spazio anche alle giovani promesse musicali della GenZ con gli showcase di Kya, Gaiè, Apno, Veronica Di Nocera ed Eva Maus.
Nel corso della serata finale la giuria, composta da Giancarlo Bozzo (direttore artistico di Zelig), Gaetano Liguori (direttore artistico del Teatro Totò di Napoli) e Pierluigi Iorio (direttore artistico del Teatro E. De Filippo di Agropoli), ha assegnato i riconoscimenti per i concorsi: a vincere il premio per il “Miglior attorə comico” c’è un ex aequo tra la torinese Federica Ferrero e il napoletano Mariano Grillo. Ad entrambi è stato consegnato il trofeo e oltre a un premio in danaro avranno la possibilità di esibirsi allo Zelig di Milano. Il vincitore per il miglior “Corto comico” è Alessandro Porzio con l’opera dal titolo “Come a Mìcono” mentre per il concorso “Migliore Scrittura Comica sezione opera edita” primo premio a Lello Marangio per il romanzo “Il mercatino di Roccagioiosa” (Homo Scrivens edizioni). Primo premio sezione “Racconto Inedito” a Guglielmo Finazzer e Stefano Russo per l’opera “Il Circolo Vizioso”. Menzioni speciali per gli autori Raimondo Preti, Elisa Zaccagnini, Gianluca Papadia e Gabriele Bianchini.
Il “Premio Cremanum d’argento 2022” è stato consegnato all’attore sangiorgese Massimo De Matteo. Il Cremanum è un premio assegnato dal Comune a un artista che si è distinto nella propria professionalità e che abbia un legame con la città di San Giorgio a Cremano.
Diverse le autorità intervenute al galà finale: insieme al Sindaco Giorgio Zinno e Vice Sindaco Pietro De Martino in platea c’erano il Dott. Luigi Riello Procuratore generale della corte d’appello di Napoli; l’europarlamentare Gioisi Ferrandino e il deputato e componente delle Commissioni Giustizia e Difesa Gianfranco Di Sarno. La vicepresidente del Consiglio Regionale Loredana Raia e i consiglieri regionali Mario Casillo Francesco Emilio Borrelli.
Afferma il Sindaco Giorgio Zinno:
Questa è stata un’edizione meravigliosa. Siamo riusciti a celebrare il nostro grande Massimo proprio come lui amava: con i suoi amici e concittadini, con tanti artisti che lo hanno conosciuto, apprezzato e che da lui sono stati ispirati, nonché alla presenza straordinaria di Nathaly Caldonazzo, sua ultima compagna di vita che ci ha fatto commuovere attraverso inediti racconti della vita di Massimo.
Ma soprattutto abbiamo raggiunto ancora una volta l’obiettivo di far emergere nuovi, straordinari talenti nell’arte della comicità.La collaborazione con Zelig è stata il valore aggiunto di questa XXII edizione, in quanto ha portato davanti al grande pubblico, giovani attori comici di grande qualità interpretativa e forte originalità.E poi il pubblico: registrare il sold out tutte le sere è la testimonianza che il Premio cresce di anno in anno ed è capace di offrire spettacoli e proposte culturali e artistiche sempre nuove. Un plauso va al Direttore artistico Gino Rivieccio e a tutta la squadra dei dipendenti comunali e non che ha lavorato senza sosta, confermando il Premio Massimo Troisi un successo per tutta la città.
Infine un ringraziamento va alla Regione Campania che ha contribuito anche quest’anno alla sua realizzazione.Conclude il vicesindaco e assessore alla Cultura Pietro De Martino:Siamo soddisfatti di questa edizione, ricca, vivace ma anche emotivamente molto coinvolgente.L’obiettivo di dare spazio agli artisti nei vari campi della comicità: recitazione, scrittura, regia ecc.. è stato raggiunto pienamente. Anche gli eventi collaterali al Premio hanno raggiunto questo scopo: evidenziare il talento e dare spazio all’arte e allo spettacolo. Questo è il nostro omaggio al grande Massimo.Dichiara Gino Rivieccio:È stato un Premio che mi ha dato grandi soddisfazioni, morali e professionali, una edizione forse superiore anche alle altre da me dirette, grazie a un feeling collaudato con San Giorgio e con la sua gente “Un sold out registrato tutte le sere grazie anche ai grandi nomi che sono riuscito a coinvolgere: Ezio Greggio, Ale e Franz, Finizio, Sandra Milo, Nathaly Caldonazzo, le Ebbanesis, i Super4, Vincenzo De Lucia ed altri. Un grazie speciale a Titta Masi che ha condotto con eleganza le serate.Si, è un Premio che sento molto mio e al quale spero di dare continuità. Probabilmente Massimo da lassù lo sa e mi protegge. -
L’Irpinia unita per i diritti umani: si parte!
Si è tenuta questa mattina presso la Sala Grasso della Provincia di Avellino la conferenza stampa di presentazione del programma che accompagnerà la mostra diffusa “L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse”, organizzata da Amnesty International e 6000 Sardine.
Nove i comuni coinvolti, e altrettante le location che ospiteranno i disegni di Gianluca Costantini e recanti i volti di 50 donne e uomini, prigionieri di coscienza in 19 differenti paesi. Aiello del Sabato, Ariano Irpino, Atripalda, Avellino, Baiano, Calitri, Cesinali, Montella, Montemiletto, si preparano con fermento ad accogliere i visitatori fino al 30 agosto.
Ha esordito Claudio Petrozzelli, referente irpino delle 6000 Sardine e organizzatore dell’evento:
Il concept è stato pensato in forma “diffusa” per poter permettere, attraverso eventi territoriali, la diffusione della tematica della lotta per i diritti umani nell’intera provincia. Sono grato a tutte le istituzioni e le realtà associative che hanno contribuito alla realizzazione della mostra, nata in occasione del compleanno di Patrick Zaki e già ospitata a Bologna, Latina e Crotone. L’Irpinia ha risposto per prima in Campania all’opportunità di organizzarla e, grazie all’impegno profuso da tutti i partner, sarà accompagnata da un cartellone di appuntamenti importanti, che toccheranno diversi aspetti e temi collegati al macro-argomento dei diritti civili. La vicenda di Zaki sarà centrale, ma non mancheranno approfondimenti legati al G8 di Genova – “la più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la Seconda guerra mondiale” – di cui ricorre quest’anno il ventennale, oppure momenti dedicati all’attuale questione afghana. Invito gli irpini a partecipare numerosi, e i cittadini dei comuni ospitanti a recarsi anche negli altri, per godere della mostra nella sua interezza.
Ha sottolineato Rosanna Repole, delegata provinciale alla Promozione del Territorio:
Quando si parla di diritti non c’è colore politico che tenga Ed è una scelta significativa ed importante che questa mostra si tenga in diversi comuni dell’Irpinia e non soltanto nel capoluogo. È nata una rete, unita da un valore importante e non meramente istituzionale. Ciò aiuterà a far crescere questa provincia come comunità e sarò un’occasione per aprire il dibattito in modo allargato anche in altri luoghi, un’opportunità per dare il via ad ulteriori iniziative sul tema, magari coinvolgendo anche le scuole del territorio.
Ha concluso Nessa Gibbardo, referente Attivismo della Circoscrizione Campania-Basilicata di Amnesty International:
Un’opinione pubblica consapevole riesce a guidare le attività e le decisioni dei politici. I cambiamenti migliori arrivano proprio in questo modo, creando consapevolezza diffusa. È qualcosa di molto più duraturo e sentito di un cambio di legge improvviso. Le storie raccontate dalle opere di Costantini riguardano una piccola parte dei prigionieri di coscienza, che stimiamo essere presenti in ben 53 paesi in tutto il mondo. Si tratta di persone incarcerate per avere espresso un’opinione, senza ricorrere all’uso della violenza. Donne e uomini per i quali dobbiamo batterci anche nel più piccolo dei comuni, perché non è vero che non possiamo fare nulla: unendoci, possiamo smuovere le cose e ottenere un mondo più giusto.
Non hanno fatto mancare il loro saluto all’Irpinia attraverso dei contributi video, non potendo essere fisicamente presenti, i referenti nazionali di Amnesty International – Riccardo Noury, e delle 6000 Sardine – Mattia Santori, nonché lo stesso autore delle opere, Gianluca Costantini: tutti e tre si sono detti profondamente colpiti dalla partecipazione di più comuni nell’organizzazione e diffusione dell’evento, un caso decisamente unico.
Infine, la vicesindaca di Montella Anna Dello Buono, il sindaco di Cesinali Dario Fiore, la delegata alla Cultura del Comune di Montemiletto Chiara Frusciante e il sindaco di Avellino Gianluca Festa, hanno chiesto la parola e augurato un buon avvio dei lavori, ribadendo l’importanza, da parte delle istituzioni, di schierarsi apertamente dalla parte dei diritti civili, dimenticando qualunque divisione dovuta all’appartenenza partitica e mettendosi sempre a disposizione – in qualità di amministratori – per iniziative di questo genere.
L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse: il programma
Di seguito il programma completo degli eventi che accompagnerà la mostra:
21 AGOSTO – CALITRI
19.00 – Piazza della Repubblica
Inaugurazione della “panchina gialla” dedicata ai diritti civili.
Partecipano: Michele Di Maio – sindaco; Giovanni Cardillo –delegato alle Politiche Giovanili; Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine
22 AGOSTO – MONTELLA
18.30 – Piazza degli Irpini
“Intolleranza religiosa e censura politica: da Patrick Zaki a Ikram Nazih”
Partecipano: Anna Dello Buono – Vicesindaca; Tina Marinari – responsabile ufficio campagne di Amnesty International Italia; Iole Dello Buono – presidente Consulta delle Donne di Montella, Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine.
23 AGOSTO – BAIANO
19.00 – Piazza IV Novembre
“Ho solo tanta voglia di studiare”
- Monologo a cura di Antonio Lippiello (Proteatro)
- Dibattito: Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine; Nino Sanfilippo – Possibile Avellino; Michela Arricale – Avvocata CRED (Centro ricerca ed elaborazione per la democrazia); Giuseppe Monteforte –referente Wi Cast
- Esibizione a cura della scuola di ballo “Dance”
- Ore 21.00: Partita di calcio dedicata a Patrick Zaki, con la partecipazione della Scuola Calcio Baiano e Sporting Club Avella. I ragazzi coinvolti indosseranno delle divise riportanti il nome dello studente imprigionato.
24 AGOSTO – CESINALI
19.00 – Parco Alvino & AndyBar
Presentazione del libro “Da Seattle a Genova. Cronistoria della rete no global”
Saluti: Dario Fiore – sindaco; Agostino Meo – Misca Lab: Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine.
Partecipano: Daniele Maffione – Curatore del libro; Don Vitaliano Della Sala – Contributor; Francesco Festa – Contributor
Modera: Rosaria Carifano – giornalista
Seguirà proiezione del cortometraggio “6000…e 1300 giorni – 20 anni dalla scuola Diaz” a cura di 6000 Sardine
25 AGOSTO – MONTEMILETTO
19.00 – Chiostro Comunale
Saluti dell’amministrazione presso la sede della mostra
20.30 – Ludovico Van, Piazza Umberto I
Approfondimento tematico audiovisivo sulla situazione delle carceri in Egitto
27 AGOSTO – AIELLO DEL SABATO
19.30 – spazio antistante Centro Sociale “Madre Teresa di Calcutta”
– Saluti dell’amministrazione
– Introduzione al tema dei diritti umani con la partecipazione di Claudio Petrozzelli (6000 Sardine), Tommaso Maria Ferri (presidente Fondazione Rachelina Ambrosini), Danilo Gaeta e Daniela Gioiella (Forum dei Giovani di Aiello del Sabato).
– Proiezione del docufilm “Sorelle d’Italia”, di Daniele Gaglianone, in collaborazione con Medici Senza Frontiere Italia
29 AGOSTO – ARIANO IRPINO
18.30 – Villa Comunale, Viale degli Ippocastani
“I diritti umani nella società contemporanea a 73 anni dalla dichiarazione universale dei diritti umani”
Saluti: Enrico Franza – Sindaco; Veronica Tarantino – Assessore Politiche Giovanili; Giuseppe Perrina – Forum dei Giovani di Ariano Irpino; Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine.
Intervengono: Pierfranco Savona – Docente di filosofia del diritto dell’Università Federico II; Gerardo Romei – Componente del Comitato Direttivo di Amnesty International Italia.
Modera: Leonardo Festa – Professore di storia e filosofia
30 AGOSTO – AVELLINO
18.30 – Casino del Principe
Saluti: Claudio Petrozzelli – 6000 Sardine; Francesco Iandolo – consigliere comunale Avellino Prende Parte; Luca Cioffi – referente Avionica.
Conclusioni: Tina Marinari, Responsabile Ufficio campagne di Amnesty International Italia.
Partecipano i rappresentanti dei comuni irpini che hanno concesso la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.
Proiezione video contributo associazione Station2Station.
Ricordiamo che “L’Irpinia unita per i diritti umani – 50 storie troppo simili per essere diverse” è possibile grazie al contributo di: Avellino Prende Parte; Comune di Ariano Irpino; Comune di Atripalda; Comune di Baiano; Comune di Calitri; Comune di Cesinali; Comune di Montella; Comune di Montemiletto; Forum dei Giovani di Aiello del Sabato.
Partner organizzativi: 6000 Sardine d’Irpinia; AndyBar – Cesinali; associazione Avionica – Avellino; associazione Laika – Atripalda; associazione MiscaLab – Cesinali; associazione Wi Cast – Baiano; Consulta delle Donne – Montella; Forum dei Giovani di Ariano Irpino; Forum dei Giovani di Atripalda; Ludovico Van e Naima Libreria – Montemiletto; Pro Loco Mons Militum – Montemiletto.
Patrocinio morale: Comune di Aiello del Sabato; Comune di Avellino; Provincia di Avellino.
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Verde il è singolo di esordio delle Wasabi
Verde è il singolo di esordio delle Wasabi, power trio romano tutto al femminile. Il brano riesce a unire uno spirito punk a un insieme di suoni distorti ed elettronici che ne dirottano le sonorità verso il synth pop-rock.
Le Wasabi spiegano così il loro singolo:
Verde rompe l’illusione della speranza come cura e la dicotomica necessità di aggrapparcisi ed essere salvati. Verde è prendere una medicina sapendo che sarà un placebo eppure ingoiare lo stesso.
Il brano nasce cantando in macchina in modo apparentemente insensato, per poi prendere forma grazie a una sovrapposizione di strati: prima una base di pianoforte e voce, poi una batteria folgorante unita a un basso ribelle, infine un synth astrale che avvolge il tutto.
Si presentano così:
Noi siamo wasabi, una radice made in Rome difficile da mandare giù eppure purificante.”
Così almeno intendiamo la nostra musica, che passa per il dolore per arrivare al benessere, facendo muovere il corpo e liberando l’anima.
Lexie vuole graffiarvi col suo basso acido e prorompente, Simo vuole farvi scatenare con la sua batteria scintillante e decisa, Claire vuole trasportarvi in un’altra dimensione con il suo synth etereo e malinconico, con l’intenzione di abbracciare insieme il caos del multiverso e farvi abbracciare da esso stesso, in una danza senza fine.
Le nostre canzoni nascono da situazioni vissute ma trasformate, che prendono le emozioni da immagini, persone e le rendono altro ancora.
Dalle iniziali note di un pianoforte, tutto si realizza grazie all’elettricità e all’energia del ritmo, per poi unirsi a parole che derivano direttamente dalla parte latente dei nostri sogni.Musica verde che brucia per pulire e purificare.
La radice-trio Wasabi si forma sotto il terreno della pandemia, dove cresce diramandosi nel rumoroso silenzio di un box segreto.
Sotto gli effetti psicotropi del Synth-Pop/Rock, usato come fertilizzante e forma espressiva, il trio al femminile lacrima suoni e parole attraverso una musica dirompente.
Il primo EP “Verde”, registrato presso il VDSS Recording Studio, è di prossima pubblicazione.
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