Luca Cipriano, in occasione dell’apertura della sede di Avellino + in via Ferriera, rilancia il proprio progetto civico per il capoluogo e annuncia di voler avviare un confronto con tutti quei cittadini che hanno idee da proporre o sogni nel cassetto da realizzare.
In ottica alleanze, chiama a sé tutte quelle forze che vorranno ritrovarsi su un programma comune. Il messaggio è diretto ai consiglieri regionali del Pd, ai popolari di Maurizio Petracca e ai forzisti di Cosimo Sibilia.
Un passaggio chiave dell’intervista è la risposta alle domande dei cronisti sull’inchiesta legata al Teatro Gesualdo che lo vede coinvolto. L’ex presidente del Massimo Cittadino annuncia che questa vicenda non potrà frenerà le sue ambizioni politiche.
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Calitri: Maria Morgante nega il centro vaccinazioni Anti-Covid
Il 9 gennaio si è tenuta una riunione presso il centro di Comunità di Sant’Angelo dei Lombardi in cui erano presenti 25 sindaci del distretto sanitario insieme a Maria Morgante. Inizialmente era stato stabilito che Calitri sarebbe stato uno dei centri di vaccinazione insieme a Sant’Angelo dei Lombardi e a Montella, in base ad una precisa scelta coincidente con le sedi del distretto e dei presidi sanitari.
Michele Di Maio, sindaco di Calitri, si era adoperato per le prenotazioni degli over 80 (circa 400) e insieme ai medici di base, infermieri e volontari della Misericordia aveva organizzato due punti di raccolta per le vaccinazioni: il primo per i calitrani e il secondo per coloro che sono residenti nei paesi limitrofi.
Maria Morgante, purtroppo, ha deciso che a Calitri non deve essere incluso tra i Centri Vaccinali. Questo ha comportato dei disagi enormi vista la presenza di 500 anziani che hanno oltre novant’anni. Domenica, ad esempio, con le temperature sotto lo zero, con neve e ghiaccio sulle strade sono stati convocati 10 pazienti del centro dialisi di Calitri, presso l’Ospedale di Ariano Irpino.
il Sindaco ha inviato, il 4 febbraio, una nota di disponibilità ufficiale che ha ricevuto come risposta un WhatApp inviato a mezzanotte del lunedì in cui si preannunciavano le vaccinazioni presso il centro di Bisaccia.
Maria Morgante
Il Sindaco di Calitri risponde così alla decisione di Maria Morgante
Le affermazioni e considerazioni di Michele Di Maio sono le seguenti:
Ritengo che l’operato della dirigente sia scorretto sia nei modi che nella sostanza. Il non accettare la collaborazione, gratuita per l’ASL, di ben tre comuni è di una gravità inaudita. In questo modo la pandemia non sarà mai fermata. Le responsabilità sono tutte da addossare all’ASL. Purtroppo ho constatato che i punti di vaccinazione rispondono alle solite logiche politiche clientelari che poco hanno a che fare con la geografia dei luoghi e con i numeri demografici.
Sia ben chiaro, nessuna lotta tra i comuni, ben vengano altri centri di vaccinazione.
Chiedo il rispetto della Comunità Calitrana. Spero in un ripensamento da parte della dirigente.
Tali affermazioni sono state inviate al Prefetto, al presidente Vincenzo De Luca e al Ministro Speranza.
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L’Irpinia lasciata sola: la nuova delibera della Giunta della Regione Campania va rivisitata
È ormai conclamato l’impatto negativo che ha avuto il Covid-19 sull’economia nazionale, soprattutto nei Comuni interni come i nostri, che già erano provati prima dell’emergenza.
La filiera agroalimentare, in modo particolare, risulta avere enormi difficoltà, a causa della chiusura del settore Ho. Re. Ca che ha bloccato il commercio europeo e internazionale. Altro grave colpo ricevuto da questo settore è scaturito dalla chiusura di attività come bar, ristoranti, agriturismi, alberghi e paninoteche che ne hanno bloccato anche la vendita interna.
Il settore vitivinicolo è quello che risulta più provato all’interno della filiera agroalimentare irpina perché con la chiusura delle cantine, l’annullamento del Vinitaly, le difficoltà nel poter esportare i prodotti oltre confine non si è avuta la liquidità necessaria, per potersi occupare della cura dei vitigni ovvero quall’aspetto (l’uva e tutto ciò che ruota intorno al terroir) che è fondamentale per poter realizzare il prodotto finito.
Su questa situazione si è esposto il Presidente di AssoApi, Luigi Gaudiosi, che spiega così la situazione economica della filiera agroalimentare in Irpinia:
La produzione delle eccellenze irpine ora è vista con sospetto dai mercati esteri in quanto c’è diffidenza e paura per possibili contagi. Vanno tutelati i prodotti bio, a Km 0 e le eccellenze irpine che sono prodotte solo in alcune zone più interne e legate alle tradizioni di questa terra.
L’economia nelle zone interne, già in tempi normali è alquanto affossata, in una situazione di crisi mondiale come questa non possono che risentirne maggiormente.
Nella nuova delibera della Giunta della Regione Campania in materia di politiche agricole, mi riferisco alla n.211 del 5 maggio 2020 si è pensato solo alla provincia di Salerno e a Caserta, prevedendo 10 milioni di euro per il comparto bufalino, 10 milioni di euro per il settore florovivaistico e per le imprese della pesca e dell’acquacoltura… e l’Irpinia dov’è? Manca all’appello tutta la provincia di Avellino che è stata totalmente trascurata.
Pecorino irpino
Luigi Gaudiosi non le manda a dire a Francesco Todisco, consigliere regionale addetto alle tematiche e alle questione delle aree interne, perché ha favorito solo il settore delle bufale non ricordando, forse, che in Irpinia abbiamo prodotti come il caciocavallo podolico, il carmasciano, la ricotta salata, il pecorino che insieme alla produzione di insaccati rappresentano una fonte economica importante per le nostre zone interne e che, senza i giusti interventi economici, rischia di sparire.
Perché tutelare solo l’economia della Costiera dimenticando le piccole realtà rurali?
Si attendono risposte ma soprattutto provvedimenti!
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Regione Campania: le nuove disposizioni per la ripresa del settore wedding
La Regione Campania ha pubblicato una nuova ordinanza che riguarda la ripresa in sicurezza delle attività di wedding e ricevimenti.
Il documento stabilisce quanto segue:
- Dal 1mo giugno 2021 nella zona gialla le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, sono consentite anche al chiuso con consumo al tavolo dalle ore 05:00 alle ore 18:00.
- Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, sono aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati, a condizione che venga assicurato il rispetto0 della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale.
- La capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e il numero degli spettatore non può essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
- Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni, nonché le attività che abbiano luogo nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
- Dal 1mo luglio sono consentiti in zona gialla i convegni e i congressi nel rispetto di protocolli e delle linee guida vigenti che prevedono vaccinazioni verdi e certificazioni comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro SARS-CoV-2 effettuate nell’ambito del Piano strategico nazionale dei vaccini, test molecolare, test antigenico rapido.
Nuove disposizione per il settore wedding
Regione Campania: disposizioni wedding
È obbligatorio comunicare preventivamente all’ASL e al Comune competenti i ricevimenti e le feste calendarizzate, con preavviso di almeno 7 giorni rispetto alla data di svolgimento, con indicazione del numero di invitati previsto.
È necessario predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento.
Rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
Bisogna adottare le misure necessarie per evitare assembramenti al di fuori del locale e delle sue pertinenze.
Rilevare all’ingresso la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore a 37,5°.
Il personale addetto che contingenterà l’accesso eviterà assembramenti interni e verificherà che i clienti indossino le mascherine.
Bisogna mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni. Bisognerà riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti e di assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti. Se possibile, bisognerà organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
I tavoli devono essere sistemati in modo da assicurare il distanziamento di almeno 1,50 metri tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e di almeno 1 metro negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Questo ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
Il distanziamento tra i tavoli può essere ridotto ove si utilizzino barriere fisiche di separazione ovvero per gruppi di persone in possesso di Card vaccinale o di altra certificazione di avvenuta vaccinazione completa o di titolo anticorpale immunizzante.
Sarà possibile allestire, a seconda della possibilità del locale, una postazione sanitaria nel parcheggio o in altra area del ristorante dove sottoporsi a tampone antigenico prima dell’accesso al ricevimento. Tale check in/check up sarà curato da personale sanitario messo a disposizione dalla struttura.
Il test antigenico non sarà necessario per chi si sia già sottoposto a vaccinazione, attestata dalla esibizione della card vaccinale o di analogo certificato nonché per chi certifichi un titolo anticorpale immunizzante (presenza di anticorpi anti S1 etc) o per chi presenterà il risultato di un tampone molecolare o antigenico con esito negativo con prelievo effettuato nelle 48 ore precedenti l’evento. Al fine di diminuire in modo considerevole il rischio da contagio, si raccomanda vivamente agli sposi e i loro contatti stretti di sottoporsi nelle 48 ore antecedenti la cerimonia a tampone antigenico o molecolare, al fine di rilevare eventuali positività. Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni, tranne quando siano seduti al tavolo e negli ambienti esterni qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro e in ogni caso in conformità alle vigenti disposizioni statali o regionali sull’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina nonché ogni altro dispositivo previsto dai protocolli di settore e deve osservare una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti ed ogni altra misura prevista dai protocolli di settore.
È consentito organizzare con modalità a buffet. esclusivamente prevedendo la somministrazione da parte di personale incaricato ai posti a sedere, escludendo la possibilità per gli ospiti di avvicinarsi al tavolo del buffet e di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni di cui alla linee guida approvate e ai protocolli vigenti.
È obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria.
In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria. –Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
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Cipriano: «Puntiamo al ballottaggio»
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