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Tofu strapazzato: la ricetta vegetariana
Il tofu da molti viene considerato un alimento privo di sapore invece è un alimento che riesce ad assorbire tutti gli ingredienti e le spezie che si utilizzano per cucinarlo.
La ricetta che vi proponiamo oggi è perfetta da realizzare se si ha poco tempo da dedicare ai fornelli ma allo stesso tempo si ha voglia di mangiare piatti sani, nutrienti e vegetariani. Il tofu è un ingrediente molto versatile e può essere utilizzato per realizzare sia primi che secondi piatti.
Il tofu strapazzato è un ricco e sano piatto unico, semplice da preparare sia per chi non ama cucinare e sia per chi non ha dimestichezza con questo ingrediente.
Tofu strapazzato: la ricetta
Ingredienti per 4 persone
Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
Carota 1
Scalogno 1
Semi di sesamo 2 cucchiaini
Salsa di soia 2 cucchiai
Zenzero fresco 1 pezzetto
Tofu fresco 400 gr
Preparazione
- Scalda una padella antiaderente, aggiungi 4 cucchiai di olio extravergine di oliva insieme allo scalogno e alla carote tagliata finemente.
- Lascia soffriggere per circa 3 minuti a fiamma dolce.
- Aggiungi il tofu che avrai precedentemente sbriciolato insieme al sesamo e a due cucchiai di salsa di soia.
- Lascia cuocere per circa 5 minuti finché il tofu non diventa dorato.
- fine cottura gratta la radice di zenzero.
Il tofu strapazzato può essere servito sia caldo che freddo, dipende dai propri gusti personali. Se durante la cottura il tofu strapazzato tende ad attaccarsi alla padella basta aggiungere dell’olio.
Per sperimentare altre ricette a base di tofu vi consigliamo la ricetta vegetariana dell‘insalata di tofu con salsa alle prugne.
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Assurdità alimentari – Dalle fake news alla scienza della nutrizione
Assurdità alimentari di Marco Capocasa e Davide Venier è stato realizzato con l’intento di proporre una lettura riguardante i temi dell’alimentazione e della nutrizione umana che possa essere di interesse per il grande pubblico, di facile comprensione e in grado di offrire spunti di riflessione.
Il libro, con la prefazione del Dott. Carlo Chiarla, docente di dietetica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, è strutturato in quattro parti.La prima parte, Passato, presente e futuro, è un breve excursus storico-evolutivo riguardo al ruolo dell’alimentazione e della nutrizione nell’evoluzione umana e sulle strategie di sussistenza che la nostra specie ha sperimentato nel corso della sua storia. In questo capitolo si racconta dei cacciatori-raccoglitori del paleolitico, della transizione neolitica legata alla coltivazione dei campi e all’addomesticamento del bestiame e dei conseguenti cambiamenti nelle abitudini alimentari che questo passaggio ha rappresentato.
Discutendo del rapporto di Homo sapiens con il cibo, dei problemi legati alla sua disponibilità e delle capacità di approvvigionamento nei differenti luoghi in cui è stato in grado di stanziarsi, si arriverà a spiegare come questi aspetti hanno influenzato scelte, abitudini e interazioni sociali. Per poi proseguire nella storia più recente della nutrizione umana, guardandola con gli occhi degli scienziati che negli ultimi due secoli si sono dedicati ad essa: dagli studi sul metabolismo a quelli sulle vitamine, giungendo infine ai recenti sviluppi della nutrigenetica e della nutrigenomica.
Nella seconda parte, Nutrizione, evoluzione, disinformazione, si torna sulla questione del rapporto tra evoluzione umana e nutrizione, mostrando come essa conduca inevitabilmente a riflessioni che portano a sovrapporre i piani della natura biologica e culturale degli esseri umani.Dagli albori della nostra storia evolutiva, contrassegnati dai numerosi cambiamenti nella cosiddetta “nicchia alimentare” che il genere Homo ha dovuto affrontare già a partire dai suoi
primi passi in Africa, allo sviluppo delle pratiche agricole e dell’allevamento del bestiame, si racconterà poi di altre dinamiche storiche.In particolare, quelle più recenti che riguardano i cambiamenti economici e sociali legati al passaggio delle società umane da preminentemente agricole a industriali, avvenuto a partire dal XVIII secolo e noto come industrializzazione. Per poi giungere ai mutamenti culturali legati alla globalizzazione a partire dalla seconda metà del secolo scorso e, ancora di più, in questo primo scorcio di 21esimo secolo.
Queste trasformazioni hanno inciso sugli stili di vita e, di conseguenza, anche sulle scelte alimentari delle persone, affiancandosi all’incremento della produttività dell’industria alimentare su scala globale che ha finito per mettere a disposizione dei consumatori anche una varietà di cibi caratterizzati da uno scarso valore nutrizionale e da un elevato contenuto di zuccheri e di grassi.
Nel capitolo si discute su come i mezzi di comunicazione di massa, su tutti la televisione e il web, siano veicolo pubblicitario e, al tempo stesso, strumento di diffusione di presunte “verità”, seppur prive di qualsiasi fondamento scientifico, che hanno prodotto abitudini alimentari consolidate.
Una vera e propria selva di informazioni prive di fondamenti scientifici riguardanti, per esempio, i valori nutrizionali di determinati cibi e i loro effetti sulla salute umana.
La terza parte del libro, Assurdità alimentari, è dedicata proprio a queste notizie errate e alle false credenze che possono fuorviare le persone, allontanandole da uno stile di vita realmente sano.
Con questo capitolo si propone un’esplorazione della “mitologia alimentare” (e la loro decostruzione sulla base della letteratura scientifica recente), seguendo un percorso fatto di tante
piccole tappe che sono rappresentative e maggiormente significative.
Scorrendo le pagine di Assurdità alimentari il lettore si imbatterà in varie microstorie, come quella che “i carboidrati la sera fanno ingrassare”, o l’altra sul vantato effetto depurativo dell’acqua e limone. Per non parlare di quelle sull’ananas brucia-grassi o sul latte scremato povero di calcio. Marco Capocasa e Davide Venier hanno pensato di allargare la discussione anche ad altri aspetti mitizzati, non direttamente legati a specifici alimenti, ma che riguardano particolari regimi alimentari, come le diete detossificanti e dei gruppi sanguigni.
Il volume si conclude con una sezione dedicata all’approfondimento.Con Per saperne gli autori hanno costruito un percorso bibliografico esplicativo, mirato a suggerire pubblicazioni scientifiche e ulteriori letture a chi desidera esplorare con maggiore ricchezza di dettagli i vari argomenti che abbiamo trattato nel libro. Per ciascuno di essi abbiamo riportato quelle che ritengono essere le principali fonti specialistiche e divulgative di base, nella speranza di soddisfare ulteriormente la curiosità dei lettori e di mettere a loro disposizione i riferimenti per continuare a muoversi nel mondo della nutrizione.
Le ultime pagine sono riservate a un breve Glossario, per fornire qualche elemento aggiuntivo “a portata di mano”, utile a facilitare ulteriormente la comprensione del testo. -
Salmone al basilico: la ricetta
Il salmone al basilico è una ricetta versatile che può essere presentata come antipasto o come secondo piatto. Questa ricetta unisce due ingredienti: il salmone e il basilico, che apportano molteplici benefici al nostro organismo.
Salmone fresco
Salmone: proprietà nutritive
Il salmone è un alimento ricco di Omega 3, grassi fondamentali per il nostro organismo perché non possono essere sintetizzati dal nostro organismo e devono essere assunti attraverso l’alimentazione. Gli Omega 3 agiscono proteggendo il sistema cardiovascolare, contribuendo alla riduzione della pressione arteriosa, hanno una funzione antinfiammatoria e, se inseriti all’interno di un sano regime alimentare, riducono i livelli di trigliceridi favorendo l’aumento del colesterolo buono.
Ogni 100 gr di salmone apporta circa 185 Kcal ed è un alimento ricco di potassio, fosforo, magnesio, calcio, selenio, iodio, niacina, folati, biotina, vitamina B12 e Vitamina D.
Basilico: proprietà nutritive
Il basilico possiede innumerevoli proprietà benefiche perché è un alimento ricco di minerali come la vitamina K e il manganese oltre ad essere una fonte di vitamina C. Per poter trarre tutti benefici che offre questa pianta aromatica è preferibile usarla da cruda, inserendola, ad esempio, all’interno delle insalate.
100 grammi di basilico contengono 23 Kcal.
Salmone al basilico: la ricetta
Ingredienti: per 4 persone
- 4 filetti di salmone ciascuna di 150 gr circa
- Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
- Basilico 35 gr
- Aglio 1 spicchio
- Vino bianco secco 4 cucchiai
- Sale q.b.
Esecuzione
- Lava il basilico sotto abbondante acqua corrente, asciugalo delicatamente con un panno di cotone e stacca le foglie senza romperle.
- Pratica 2 leggere incisioni su ogni filetto e inserisci all’interno mezza foglia di basilico arrotolata.
- Trita il restante basilico insieme allo spicchio d’aglio privato dell’anima, aggiungendo due cucchiai di olio extravergine di oliva.
- Aggiungi il restante olio in una padella antiaderente insieme ai filetti di pesce e lascia rosolare per qualche istante entrambe le parti a fiamma moderata.
- Bagna i filetti di salmone con il vino bianco e lascia evaporare a fiamma vivace.
- Trascorso il tempo necessario per la cottura, servi in tavola i filetti di salmone ben caldi.
Un contorno sano da abbinare a questo piatto potrebbe essere un’insalata multicolore alla barbabietola.
7 comments on Intolleranza al lattosio,
come riconoscerla e cosa mangiare
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