Palazzo di Città in difficoltà per la riscossione dei tributi. Nonostante ci siano due dirigenti più una società esterna che si occupano della materia, c’è il rischio che le cartelle vadano in prescrizione. L’intervista a Massimo Passaro di Cittadini in Movimento.
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Istituto Tecnico Agrario De Sanctis: apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.
È stato presentato agli studenti nell’evento mercoledì 20 ottobre presso i locali della mensa scolastica dell’Istituto Tecnico Agrario “De Sanctis” Domicella, l’apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.
Educazione e sicurezza alimentare al centro dell’incontro che ha visto la partecipazione istituzionale del sindaco di Domicella, Antonio Corbisiero, insieme a Salvatore Velotto, Presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari della Campania e del Lazio, Salvatore Gragnaniello, Tecnologo Alimentare e Coordinatore dello sportello Spo.S.A., Mariateresa Palmieri, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘Nicola Pecoreli’, Marianna Visone, Tecnologo Alimentare e Sergio De Luca, Rappresentante dell’Istituto Tecnico Statale Agrario ‘De Sanctis – D’Agostino’.
Lo Sportello Sposa ‘Sportello Sicurezza Alimentare’ è stato studiato per offrire un servizio gratuito di primo orientamento ed informazione, ai cittadini e alle imprese dell’agroalimentare in tema di sicurezza alimentare, all’educazione alla sana e corretta alimentazione, all’etichettatura, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica e allo sviluppo e innovazione.
Durante l’incontro, l’amministrazione di Domicella ha firmato il protocollo d’intesa con l’Ordine dei Tecnologici Alimentari Campania e Lazio e ha introdotto e illustrato gli obiettivi del piano operativo delle attività previste per il 2022 nella promozione e nella diffusione della cultura della sicurezza alimentare attraverso l’informazione e la formazione. Tra i servizi destinati agli studenti dell’ITA “De Sanctis – D’Agostino” di Domicella, sarà curato un piano alimentare studiato all’intero della mensa scolastica mirato a rispettare gli standard di qualità, sicurezza alimentare e salute, connesse al sistema consapevole della “food integrity” per la produzione e il consumo di alimenti sani, nutrienti, sicuri, identitari e tracciabili.
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L’Irpinia punta sul turismo di ritorno
L’Irpinia, coordinata dalla Presidenza della Provincia di Avellino ha deciso di dare un forte impulso all’attività turistico-ricettiva per il quinquennio 2023-2028, aderendo in maniera formale al Progetto 2023 Anno del Turismo di Ritorno, promosso dalla Rete Destinazione Sud, facente parte del più ampio programma denominato “2023-2028 Ritorno in Italia”.Il Progetto è un’iniziativa rivolta ai nostri connazionali residenti all’estero e agli oltre 70 milioni di connazionali di 2ª, 3ª e 4ª generazione che vivono all’estero.L’idea che muove il progetto è quella di rilanciare l’immagine dell’Italia e di promuovere il Paese attraendo turismo e investimenti, favorendo l’export, gli incontri commerciali e creando collaborazioni stabili con i nostri connazionali.L’obiettivo è di dare vita a un Expo internazionale dell’italianità. Un evento diffuso in tutti i territori della Penisola, dove ogni Regione e ogni Comune, in sinergia con le imprese, potrà esporre le proprie eccellenze culturali, produttive, enogastronomiche e turistiche.La riscoperta della propria italianità e l’orgoglio delle proprie origini vuole essere il pretesto per invitare i nostri connazionali all’estero non solo a tornare in Italia per turismo, ma anche per invitarli a investire per rivitalizzare intere aree del Paese, creando lavoro e occupazione e valorizzando competenze e talento dei giovani italiani.Al Comitato Promotore Nazionale e Internazionale dell’iniziativa hanno già aderito formalmente con delibera di giunta oltre 30 Comuni della Provincia di Avellino, oltre ad associazioni, consorzi, e imprese del territorio.Il giorno sabato 23 luglio 2022, nell’ambito delle attività relative al progetto, si terranno due importanti eventi di presentazione e programmazione.Programma
Si parte alle 11:30, a Montella presso Complesso Monumentale del Monte, dove avverrà la firma dei protocolli d’intesa e un confronto per la programmazione delle iniziative e per la creazione degli Hub per l’assistenza dei turisti di ritorno e delle radici.Interverranno: Michelangelo Lurgi, Presidente della Rete Destinazione Sud, Rizieri Buonopane, Presidente della Provincia di Avellino, oltre 30 sindaci dei comuni dell’Irpinia già aventi aderito formalmente al Comitato Promotore Nazionale e Internazionale del Progetto 2023 Anno del Turismo di Ritorno nonché Tony Lucido, Presidente UNPLI Campania e Giuseppe Silvestre, Presidente UNPLI Avellino. Modererà l’incontro la Dott.ssa Rosanna Repole.Alle ore 17:30 dello stesso giorno, Presso il Castello di Gesualdo, si terrà il convegno dal titolo “2023 Anno del Turismo di Ritorno, Opportunità per lo sviluppo delle aree interne e dei borghi dell’Irpinia”.Parteciperanno al convegno come relatori: Michelangelo Lurgi, Presidente di Rete Destinazione Sud, Domenico Forgione, Sindaco di Gesualdo, Fiorello Primi, il Presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, Presidente Nazionale Associazione Borghi più Belli d’Italia, Letizia Sinisi, Esperta di Turismo delle Radici, Pino Aprile, Giornalista e Scrittore, Gianluca Carrabs, Project Manager e Gianfranco Bianco, Assessore al Turismo del Comune di Gesualdo. Interverranno, inoltre i Sindaci della Provincia di Avellino che hanno aderito formalmente al Comitato Promotore Nazionale e Internazionale dell’iniziativa.Dichiara il Presidente Lurgi:Siamo fieri di accogliere lo spirito di rinnovamento e la voglia di fare turismo dell’Irpinia, manifestata attraverso l’adesione di un importante numero di comuni della Provincia di Avellino, all’interno del nostro progetto.L’Irpinia, per cause endogene ed esogene è stata una delle terre più interessate dai fenomeni migratori all’interno del nostro territorio regionale. La voglia di ritornare in questi splendidi territori, nelle vesti di turisti, è forte nelle associazioni degli italiani nel mondo sudamericane, americane, europee e australiane che già hanno aderito al progetto. Ci faremo trovare pronti e saremo in grado di fornire una proposta non solo turistica, ma anche culturale ai nostri connazionali residenti all’estero. -
Didiesse cambia sede e lancia il nuovo restyling
Una nuova brand identity, packaging marcati FSC, nuove assunzioni e un cambio di sede tracciano un nuovo percorso per l’azienda partenopea, specializzata nella produzione di macchine per caffè espresso dedicate al consumo di cialde, che ha deciso di festeggiare iniziando con un bel restyling della sua immagine per mantenere un legame ancora più solido con le richieste del mercato di oggi.
In arrivo, tanti cambiamenti legati alla crescita e alla voglia di offrire articoli e servizi sempre più performanti.
La prima innovazione riguarda le box dei prodotti Didiesse, sempre più innovativi ed attenti all’eco-sostenibilità. Le scatole, dalla nuova veste grafica, d’ora in poi potranno, infatti, fregiarsi del marchio internazionale FSC, che garantisce la provenienza dei cartoni utilizzati da foreste e filiere responsabili, sottoposte a rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Il rispetto della Natura resta sempre e comunque una delle priorità dell’azienda, che ha puntato sin da subito sulle cialde, sistema green per eccellenza, col caffè pressato tra filtri di carta naturale, che rendono la cialda facilmente smaltibile nell’umido e adatta ad essere trasformata in compost.
Tra l’altro, Didiesse è tra le poche aziende a produrre solo macchine per cialde 100% italiane.
Per un’altra importante novità bisognerà aspettare il 24 maggio, giorno in cui avverrà l’atteso cambio di sede. Pur rimanendo all’interno del Consorzio ASI di Pascarola a Caivano, alle porte di Napoli, l’azienda traslocherà in un nuovo edificio, una struttura di 2.200 mq coperti.
Un cambiamento importante, che mostra ancora una volta attaccamento al territorio, visto che Didiesse nasce a Napoli, patria indiscussa dell’espresso e non intende in alcun modo tradire le proprie origini.
Ampliata, anche la rete assistenza, con più di 160 centri specializzati in tutta Italia.
Last but not least, un’altra bella novità, soprattutto perché arriva in un periodo così particolare, riguarda nuove assunzioni – tra cui quella di un progettista, un direttore marketing e nuove risorse per la rete vendita – che andranno a rafforzare un organico affiatato e ben assortito.
Mentre alcuni settori, vivono una profonda sofferenza, anche causa Covid, quello della macchine da caffè espresso registra, invece, un’impennata, per il passaggio sempre più frequente dalla “classica” moka al monoporzionato.
E i numeri di Didiesse non fanno che confermare il trend. Con 287.000 macchine prodotte lo scorso anno, un fatturato 2020 pari a 24 milioni di euro e una previsione per il 2021 di 28,5.
Tra l’altro, il brand ha ottenuto la certificazione ISO 9001, che riguarda i sistemi di gestione della qualità sul luogo di lavoro; mentre i suoi prodotti godono della marcatura CE ovvero Conformità Europea e MOCA, relativa a materiali ed oggetti che entrano in contatto con gli alimenti. In fase di completamento, invece, la procedura connessa alla certificazione UL, fondamentale per il mercato americano e il marchio di sicurezza CCC per il mercato cinese.
7 comments on Riscossione tributi in Comune,
Passaro: «Il dissesto favorisce i contribuenti»
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