Nuovo impianto per lo smaltimento del piombo a Borgo Ferrovia. La convocazione del Prefetto di Avellino spaventa i cittadini. Parte la raccolta firme. L’intervista all’ex consigliere comunale Alberto Bilotta, tra i promotori dell’iniziativa.
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Marcantonio Spera: i ringraziamenti a Grottaminarda
Questa mattina si è svolta la proclamazione della nuova giunta comunale che ha come sindaco Marcantonio Spera.
Il Sindaco di Grottaminarda ha rilasciato le prime dichiarazioni sulle sue reali intenzioni di voler svolgere una politica amministrativa inclusiva con tutti.
Ringrazio tutti!
Quella trascorsa è stata una campagna elettorale molto sofferta, per tante ragioni che, credo, abbiano intuito tutti.
Ci sono stati momenti di grande tensione e di grande preoccupazione però alla fine, come abbiamo visto, ha prevalso il buon senso.
Questo è grande segno di civiltà per Grottaminarda.
Marcantonio Spera ringrazia tutti suoi compagni di squadra e invita l’opposizione, oggi assente durante la proclamazione, ad accantonare eventuali veleni o livori per il bene di Grottaminarda che ha bisogno del lavoro sinergico di tutti.
Come ho detto più volte siamo tutti parte di una squadra con pari diritti, dignità e oneri e spero che lo stesso discorso di inclusione e di pacificazione con i candidati eletti e non eletti dell’opposizione possa realizzarsi in un clima di concordia attraverso un lavoro di posizione costruttivo.
Mettiamo da parte i veleni perché abbiamo tanto da fare!
Le mie non sono parole di circostanza.
La comunicazione di Grottaminarda sarà quotidiana perché il nostro sarà un Comune aperto perché la nostra intenzione è quella di essere chiari e mettere al corrente i cittadini su tutto quello che faremo.
Il Sindaco, dunque, conferma le sue intenzioni che riguardano un cambiamento e una collaborazione inclusiva che riguarderà tutti.
Un lavoro di squadra comprende la collaborazione e l’impegno di tutti i componenti della giunta comunale, c’è bisogno di serietà nello svolgere qualsiasi tipo di incarico, a prescindere dal ruolo che si ricopre.
La giunta comunale rappresenta ed è lo specchio della popolazione che amministra e quindi è necessario dare il buon esempio, partendo dalle piccole cose ma soprattutto mettendo da parte le negatività perché fanno male soprattutto ai cittadini.
Con presupposti positivi, collaborativi e le buone intenzioni si può lavorare serenamente e in modo sinergico per un unico scopo che è quello di salvaguardare il benessere della collettività tutta.
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Bombardiamo Avellino, parte la campagna elettorale di Passaro
I Cittadini in Movimento ritornano in campo. Dalle strisce blu gratuite nei giorni festivi alla rivalutazione del centro storico, tante le proposte all’interno del programma del progetto civico guidato da Massimo Passaro.
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Per Antonio Caggiano bisogna guardare all’Irpinia con gli occhi del visitatore
Antonio Caggiano, è uno tra più noti produttori di vino in Irpinia, tra i primi che ha dato valore al Taurasi e che ha creato una cantina simile ad un museo della cultura contadina e artigianale. Simili ricercatezze le possiamo trovare solo visitando cantine non a Km 0.
Durante un convegno al Castello di Taurasi alcuni imprenditori noti nel settore enogastronomico e agroalimentare sono stati invitati per parlare delle loro esperienze, del loro successo, ma anche delle loro difficoltà, legate al territorio e alle politiche locali, che però non hanno rappresentato un solco invalicabile ma sono servite a stringere i denti, continuando a credere ciascuno nel proprio sogno fino a raggiungere il loro obiettivo e a concretizzarlo.
Antonio Caggiano era presente al dibattito e iniziamo proprio dal suo intervento e dalla sua storia che, oltre a rappresentare un esempio di chi è riuscito con sacrificio a ritagliarsi uno spazio nella sua terra e oltre confine, ci mostra soprattutto come bisogna guardare all’Irpinia e come intervenire per dare importanza al territorio e a ciò che si vuole fare.
Le istituzioni politiche ovviamente non possono restare a guardare inermi e appoggiare le idee imprenditoriali della grande filiera ma devono dare spazio e dignità soprattutto a quelle piccole realtà che devono affermarsi e che rispetto alle più note non hanno a disposizione le risorse economiche di chi può affermare di avercela fatta.
Antonio Caggiano consiglia a guardare l’irpinia con gli occhi dei visitatori
Antonio Caggiano ha spiegato ai presenti cosa lo ha spinto a fare la differenza e cosa lo spinge ancora oggi a migliorarsi giorno dopo giorno. Dalle parole del produttore capiamo che per realizzare la sua realtà imprenditoriale oltre all’amore per la sua terra e per il vino c’è stata la curiosità di viaggiare e di visitare altri posti e luoghi in cui la vocazione enologica dovuta al terroir è diventata un’idea fiorente di commercio e quindi di sviluppo.
Queste sono le parole del produttore:
Io ho cercato sempre di guardare Taurasi e il nostro territorio con gli occhi del visitatore perchè se noi guardiamo solo con i nostri occhi non facciamo altro che appagare il nostro piacere ma noi dobbiamo imparare a vedere ciò che vedono gli altri che non vivono la nostra terra e i nostri paesi.
Quando io andavo ad Avellino e scendevo da Lapio verso Taurasi e avevo già visitato le Langhe e la Toscana, un giorno capì che dovevo iniziare a cambiare qualcosa.
Dopo quel giorno acquistai un terreno e iniziai a piantare delle vigne che sono uno spettacolo da guardare a livello paesaggistico.
Dobbiamo fare le cose non per noi ma per gli altri.
Taurasi avrebbe bisogno di una bella sistemata. Noi abbiamo le cantine del centro storico che sono di una bellezza indescrivibile e infatti ho proposto al Sindaco di Taurasi di realizzare un grande progetto in cui tutte queste cantine possano essere collegate tra loro attraverso un percorso sotterraneo. Questo progetto dovrebbe essere affiancato ad una strada panoramica da realizzare al di sotto del centro storico così da dare spazio alla storia architettonica della nostra terra e dare anche possibilità di ammirare i nostri vigneti che ci rappresentano.
Lo stesso discorso Antonio Caggiano lo ha affrontato quando ha costruito la propria cantina che è di una bellezza suggestiva e dove all’interno possiamo trovare cavatappi storici da collezione e pezzi di vite che sono diventati oggetti di arte ornamentale. La sua è una storia che emoziona perché dalle sue parole si comprende il sacrificio affrontato un tempo dal quale però è scaturito un grande successo e una grande gioia.
7 comments on Borgo Ferrovia, Bilotta:
«Basta veleni e impianti»
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