L’enogastronomia, la storia e le tradizioni del piccolo Comune altirpino sulle telecamere della nota trasmissione televisiva di Rai 3.
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Il Parco del Partenio raduna i giovani presso il Rifugio Toppo del Monaco
Il Parco del Partenio è stato istituito nel 2002 e comprende 22 Comuni che sono distribuiti sulla parte appenninica del Partenio e nelle valli adiacenti: Valle Caudina, Valle Del Sabato e Vallo di Lauro-Baianese.
La catena montuosa del Partenio si estende per 30 Km tra il Monte Taburno a nord ovest e i Monti Picentini a sud est. Le cime più alte sono quelle di Montevergine, Monte Avella e Monte Ciesco Alto. Il bacino imbrifero più importante è quello del Fiume Calore che percorre l’area Nord del Partenio.
Il Parco del Partenio apre le sue porte a Summonte con giornate dedicate allo sport e all’educazione ambientale con un raduno estivo dedicato ai più giovani.
L’inizio del raduno è previsto per metà agosto e le giornate di studio si svolgeranno presso Rifugio Toppo del Monaco di Pietrastornina.
Il luogo in questione è attivo da due anni ed è immerso in uno spettacolare faggeto situato a 1.169 metri sul livello del mare. Nei pressi del rifugio Toppo del Monaco si trova l’oasi del WWF e la Sorgente dell’acqua delle Vene dove è possibile immergersi in rilassanti passeggiate insieme ad esperti del territorio che guideranno verso la scoperta green di questi luoghi meravigliosi.
Il programma delle attività spiegate da Francesco Iovino
Durante la full immersion di agosto verranno organizzate numerose attività all’aperto, che consentono di vivere l’esperienza della natura e della bellezza dei luoghi insieme al benessere psicofisico con giornate dedicate a: Tai Chi, yoga, osservazione astronomica, trekking, ginnastica dolce, Nordic walking e numerose altre forme di intrattenimento.
Francesco Iovino, presidente dell’ente regionale di Summonte spiega:
Toppo del Monaco è uno spettacolo della natura, uno dei tanti del Parco del Partenio. A metà agosto apriremo le sue porte a tutta la regione per più giorni, puntando sulla formazione e sull’educazione ambientale dei giovani. Vogliamo far conoscere loro le nostre ricchezze e vogliamo fare in modo che le amino e le tutelino.
Quest’anno l’Irpinia può essere un punto catalizzatore per il turismo lento. Noi, come Parco del Partenio, proviamo a fare la nostra parte, promuovendo posti meravigliosi, grazie ad Irpinia Trekking. La ripresa della provincia di Avellino può partire anche da qui.
Un’altra perla da visitare è l’Oasi della Caccia di Senerchia: un angolo di paradiso dell’Irpinia.
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Vincenzo De Luca chiarisce alcuni punti dell’Ordinanza regionale n.39
In molti si aspettavano delle restrizioni maggiori, riguardanti il DPCM che affronta la fase 2, invece, nelle ultime ore, sono giunte delle delucidazioni con un documento di chiarimento che specifica i limiti del punto 6 dell’Ordinanza regionale n.39.
Dal 27 aprile la Regione Campania ha consentito l’uscita per due ore la mattina e due la sera, per praticare attività motoria nei pressi della propria abitazione. Sarà il troppo tempo passato a casa, sarà la finta superficialità che, in molti, hanno voluto adottare per andare a passeggiare dove preferivano ma si è verificato un caos che non è passato inosservato.
In particolar modo nelle zone metropolitane si sono creati assembramenti in cui persone praticavano attività sportiva individuale e senza mascherine, soprattuto nelle città che godono della presenza del mare e della zona da passeggio adibita.
Una moltitudine di persone, come prevedibile, si è riversata sul lungomare, creando scompiglio, confusione e il tanto temuto assembramento. Viene da chiedersi l’Esercito e le Forze dell’Ordine di cui abbiamo tanto sentito parlare dal nostro Presidente della Regione, dove fossero. Probabilmente a questa domanda non avremo mai risposta.
Comportamenti simili, come quelli che si sono verificati, erano facilmente deducibili visto che quando ci è stato chiesto di avere buon senso, ciascuno, pensando ai propri riscontri personali di allietamento, ha deciso di interpretarli come meglio credeva e facendo quello che gli sembrava più congeniale.
Da questi comportamenti Vincenzo De Luca ha precisato che non è permesso svolgere attività di corsa, footing o jogging, in quanto le dette attività sono incompatibili con l’uso delle mascherine. Questo è vero fino ad un certo punto perché esistono delle mascherine di stoffa adatte per poter praticare attività sportive, dotate di filtro intercambiabile, che hanno sicuramente un prezzo maggiore rispetto a quelle in commercio ma sarà cura dello sportivo di turno scegliere se acquistarle o meno.
Dunque è stato precisato che si possono fare passeggiate e nulla più e ovviamente si deve restare in prossimità della propria abitazione (giro del palazzo, piazzetta adiacente o aree limitrofe alla propria casa, per intenderci).
Attendiamo ulteriori provvedimenti e restrizioni.
La saga continua…
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Cammarano: “Pnrr, rivedere criteri di scelta dei borghi della Campania”
Nota alla Regione da parte del presidente della Commissione Aree Interne: “Esclusi siti prestigiosi”Così il presidente della Commissione regionale Aree Interne Michele Cammarano, che ha inviato una nota alla giunta regionale nella quale chiede di capire se:Vanno rimodulati i parametri di scelta dei borghi campani ammessi a partecipare al bando per l’assegnazione del fondo di 20 milioni previsto con il Pnrr. Dal finanziamento, infatti, sono risultati esclusi siti di prestigio storico e architettonico come Roscigno Vecchia, che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Tra i requisiti, inoltre, pare non si sia tenuto conto di criteri relativi al potenziale culturale e storico che soprattutto nelle aree interne dovrebbero essere preminenti per il rilancio”.Così il presidente della Commissione regionale Aree Interne Michele Cammarano, che ha inviato una nota alla giunta regionale nella quale chiede di capire se “come previsto dalle linee di indirizzo del Ministero della Cultura, fra i parametri utilizzati dalla Regione Campania, si sia tenuto conto anche di quelli di interesse ambientale, paesaggistico e culturale dei siti.Infine abbiamo richiesto una proroga delle date di presentazione dei progetti, così da fornire un tempo di lavoro maggiore per la redazione di proposte credibili.Come è noto, nell’ambito degli investimenti del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Linea A dell’Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi” è dedicata a 21 progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati, in uno con una dotazione finanziaria di 420 milioni di euro.
Per la definizione dei 21 progetti finanziati dalla Linea A, dell’importo massimo pari a 20 milioni di euro per ciascuno, il Ministero della Cultura ha chiesto alle Regioni di presentare entro il 15 marzo 2022 la candidatura di un borgo per ciascuna regione o provincia autonoma.
La Giunta della Regione Campania, con propria deliberazione n. 30 del 18 gennaio 2022, ha avviato il percorso di individuazione e predisposizione del progetto pilota, recependo le Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’intervento 2.1 Attrattività dei Borghi del Ministero della Cultura e determinando i 38 comuni che possono accedere alla candidatura con la presentazione di una manifestazione d’interesse.
Con Decreto n. 45 del 31/01/2022 la Direzione generale per le Politiche culturali ed il turismo ha approvato l’Avviso Pubblico rivolto ai comuni della Campania di cui alla DGR. n. 30 del 18 gennaio 2022 recante “Manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati” in uno con gli allegati che ne costituiscono parte integrante, dove vengono riportati i criteri di accesso e le modalità di presentazione e di valutazione delle candidature.
Come definito nel suddetto Decreto e nella DGR pubblicata sul BURC n. 12 del 31/01/2022, l’istanza di partecipazione alla Manifestazione di Interesse, compilata secondo le modalità indicate nell’Avviso Pubblico, unitamente agli allegati richiesti, dovrà essere inviata entro il 15 febbraio 2022 alle ore 23,59 all’indirizzo di posta elettronica certificata di Regione Campania.
Alla luce di queste premesse, appare palesemente giustificata la forte contestazione raccolta in queste ore dai Sindaci che si sono visti esclusi dall’elenco dei 38 comuni candidati, considerato che molti di questi hanno oggettivamente i requisiti di borghi così come previsti dalle normative nazionali ed inoltre numerosi di essi (citando uno per tutti, il borgo di Roscigno) hanno oggettivamente tutte le caratteristiche previste dalle Linee di indirizzo del Ministero per rientrare nel gruppo dei comuni potenzialmente oggetto dell’intervento di Rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi.Il Bando regionale (allegato alla DGR n. 30/2022) invece prevede un elenco di parametri non esaustivo e rappresentativo per le finalità del Bando. Nello specifico non si prendono in considerazione criteri e requisiti definiti nelle Linee di indirizzo ministeriali quali ad esempio:
– l’interesse ambientale (comune localizzato in area protetta)
– l’interesse paesaggistico (comune localizzato in area di valore paesaggistico)
– l’interesse culturale (appartenenza a siti Unesco, riconoscimenti di interesse internazionale e nazionale, appartenenza a reti e itinerari riconosciuti ecc.) e borghi inclusi in sistemi di valorizzazione (comuni appartenenti ai sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione) con particolare riferimento alle Aree Interne.
Per quanto sopra, si chiede in primis di considerare l’opportunità di rivedere, sulla base di parametri più aderenti allo spirito della linea di investimento prevista dal PNRR, l’elenco dei comuni che possono partecipare all’intervento 2.1. “Attrattività dei Borghi”.
In subordine, in considerazione dei tempi stringenti definiti dal Ministero per la presentazione da parte di ogni Regione della candidatura di un unico borgo (termine del 15 marzo), si chiede di accogliere e di valutare senza riserva le istanze (presentate nelle modalità disciplinate dall’Avviso pubblico regionale) che perverranno da altri Comuni attualmente non ricompresi nei 38 definiti dalla citata DGR n. 30/2022 Inoltre, appare anche giustificato l’allarme raccolto in queste ore dagli Amministratori dei comuni candidati, i quali -in ragione delle suddette determinazioni regionali, termine ultimo di
presentazione 15 febbraio- hanno solo due settimane per realizzare una progettazione valida e strutturata di un importo pari a 20 milioni di euro.
Pertanto, considerata l’opportunità che tale bando rappresenta per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, si chiede anche di considerare l’opportunità di prorogare al 1° marzo 2022 il termine ultimo per l’invio delle istanze di partecipazione alla manifestazione di interesse in oggetto.
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