Le donne dell’Amdos si ritrovano a Lioni per battere il primato. Oltre 4mila donne alla manifestazione organizzata dal dottore Carlo Iannace.
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Dentro il presepe. Immagini e suggestioni
Sabato 18 dicembre 2021, alle ore 18.30, nella Cripta del Duomo di Avellino, si inaugurerà la mostra Dentro il presepe. Immagini e suggestioni, progettata da Carmine De Angelis, organizzata da De Angelis Art e dalla Diocesi di Avellino. All’inaugurazione dell’evento, patrocinato dal Comune di Avellino parteciperà Mons. Arturo Aiello (Vescovo di Avellino), Gianluca Festa (sindaco del Comune di Avellino), Giuseppe Pescatore (sindaco del Comune di Fontanarosa), Angelo Giusto (autore della pubblicazione Il presepe di Fontanarosa, De Angelis Art).Il senso della mostra Dentro il presepe. Immagini e suggestioni è sottinteso nel titolo: con questa esposizione si vuole proporre una riflessione sul presepe, sul suo significato intrinseco e soprattutto su cosa ci dice quel racconto che è il presepe; si è focalizzata l’attenzione su alcuni particolari utili alla comprensione della simbologia della rappresentazione. Per guidare il visitatore in questa riflessione è stata allestita – grazie all’ospitalità del parroco don Enzo – nella Cripta del Duomo di Avellino una mostra fotografica con alcune immagini della pubblicazione Il presepe di Fontanarosa, con immagini del Presepe napoletano e con manufatti di arte presepiale del Museo Abbaziale di Montevergine, dell’Amministrazione Provinciale di Avellino, della Parrocchia di San Nicola Maggiore, Fontanarosa (AV), di Vincenzo Saccardo e di Bhumi Ceramica.Rappresentazione tra le più significative della religione cristiana, il presepe è il risultato di una lunga stratificazione di forme e contenuti, eterogenei per provenienza religiosa e culturale, i cui principali e irrinunciabili elementi costitutivi sono profondamente influenzati da scritture apocrife, esegetiche e leggendarie, più che dalla stringata narrazione evangelica. Dietro le statuine che animano la scena della Natività residuano dispute teologiche, tradizioni, interpretazioni, significati, assimilati nel patrimonio mitico e religioso cui fa riferimento il presepe ecclesiastico e, in misura maggiore, quello popolare. Personaggi, animali, miti e simboli, nati sotto la spinta di specifiche esigenze dottrinali, che nel corso dei secoli acquisiscono una loro sacralità e che conferiscono al presepe la poeticità, il fascino e la magia che giustificano, in parte, la sua indistinta diffusione tra credenti e laici.Erberto Petoia -
Musicanti il musical con le canzoni di Pino Daniele in scena al Teatro Cilea di Napoli
Dopo il primo tour che ha riscosso tanto successo nei teatri italiani torna Musicanti, il musical realizzato con le canzoni più belle di Pino Daniele.
L’originale opera, una favola ricca di emozioni con uno straordinario cast e una formidabile live band, riprende il tour da Napoli il 14 febbraio, data già sold out insieme a quella del 15 febbraio.
Il Musical è programmato per sei appuntamenti e andrà in scena al Teatro Cilea al Vomero fino al 19 febbraio.
Con una scenografia rinnovata, e ancora più spettacolare, Musicanti porta sul palcoscenico uno spettacolo teatrale unico nel suo genere con grandi interpreti, coreografie d’impatto e i componenti originali della band storica di Pino Daniele. Un patrimonio inestimabile di canzoni e poesia attorno al quale prende vita una scena grandiosa tra tinte forti e sfumature con personaggi che restano nel cuore.
Il nuovo spettacolo è ancora più emozionante del precedente dove il pubblico verrà emotivamente coinvolto dalle canzoni che hanno fatto sognare ed innamorare intere generazioni e fans del Lazzaro Felice.La storia originale è stata scritta, e cucita con cura attorno alle canzoni del bluesman napoletano, da Alessandra Della Guardia e Urbano Lione e prodotta da Sergio De Angelis con la direzione artistica di Fabio Massimo Colasanti, a lungo collaboratore di Pino Daniele e presente in numerose produzioni italiane e internazionali di prestigio.Le canzoni di Pino Daniele come nuovi racconti dell’anima.Pino Daniele ha saputo restituire le molteplici identità di una città difficile, densa di culture e ricca di contraddizioni. In Musicanti le vicende dei personaggi s’intrecciano con le canzoni che hanno emozionato migliaia di persone.Un rispettoso omaggio e la celebrazione di un artista immenso, affinché la sua musica e la sua straordinaria forza poetica continuino ad essere conosciute e apprezzate.
Le canzone del musical sono suonate da una band incredibile, che suonerà rigorosamente dal vivo, formata da Alfredo Golino alla Batteria, Elisabetta Serio al Piano, Simone Salza al Sax, Fabio Massimo Colasanti alle Chitarre e Roberto D’Aquino al Basso. Lo straordinario cast degli attori è formato da Leandro Amato, Rita Corrado, Alessandro D’auria, Enzo Garramone, Maria Letizia Gorga, Urbano Lione, Ciro Salatino, Noemi Smorra, Francesco Viglietti.Nel biennio 2018/2019 la tournée di Musicanti ha effettuato numerose rappresentazioni in giro per l’Italia, riscuotendo un grande successo di pubblico, di stampa e di critica. Infatti dopo il prossimo debutto napoletano lo spettacolo continuerà la sua tournée nei principali teatri italiani.
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Partezigo: un progetto per scoprire e riscoprire il fanciullino che è dentro di noi
Dal 1 dicembre 2019, al Cinema Partenio di Avellino, ci sarà uno spazio dedicato all’arte e alla cultura, non solo cinematografica, e si chiamerà Partezigo. La sala 4 ospiterà attività, laboratori, spettacoli, concerti, corsi, workshop, happening, eventi, dedicati ai piccoli, ai ragazzi, ai grandi, ai molto grandi… A tutti coloro che hanno dai 5 ai 115 anni, a tutti coloro che vogliono guardare/sentire/scoprire/fare arte e, soprattutto, a tutti coloro che la amano e non vogliono vivere senza.
Arte e linguaggi artistici che incontrano lo spazio e le persone: nell’inarrestabile fluire del tempo, ciò accade da sempre! E con il progetto Partezigo, all’interno di una realtà immaginata e realizzabile, si vuole incoraggiare il divenire e il compimento del significato esperienziale, attraverso il sentire chiarificato e intensificato. Concepita come luogo altro che abbraccia il confine di uno spazio reale per trascendere nell’immaterialità e multidimensionalità delle diverse forme/espressioni/esperienze artistiche, essa persegue l’intento di favorire la comprensione dell’arte e del suo ruolo nella civiltà.
Il manifesto/poetica di Partezigo proclama la necessità di una ricerca personale e collettiva, volta ad investigare l’auto-consapevolezza di ciascuna creatura vivente, nel compimento di un’esperienza estetica (in senso artistico). In opposizione alle condizioni che isolano l’arte e la sua valutazione in un regno loro proprio, in contrasto con coloro che ne hanno annunciato la fine e celebrato la morte, essa si muoverà per partecipare alla creazione culturale di una nuova società, propugnatrice di individui che partecipano al mondo interrogandosi sulla situazione in cui versa la condizione politico-culturale dell’umanità, per scegliere cosa combattere e cosa sostenere nella vita sociale dell’epoca in cui si vive, e persuasi ad instaurare un rapporto positivo con certi valori positivi.
Come ha affermato Marianna Calabrese, presidente dell’associazione Zigarte:
Allo scopo di favorire la comprensione dell’arte e del suo ruolo nella civiltà, si dovrebbe ritornare all’esperienza del corso ordinario delle cose per scoprire la qualità estetica che possiede tale esperienza e non, invece, fornire indizi sulla natura intrinseca dell’esperienza estetica, iniziando ad occuparsi di un oggetto già riconosciuto come opera d’arte e quindi già separato da ogni altra modalità di esperienza. Una concezione dell’arte che cominci dalla sua connessione con qualità colte nell’esperienza comune, sulla base di una trattazione tesa a mostrare che il carattere estetico non deriva in virtù di un’idealità trascendente, ma che è lo sviluppo chiarificato e intensificato di tratti che appartengono a ogni esperienza normalmente compiuta. Il mio filosofo ispiratore è John Dewey che non vuole considerare l’opera d’arte come pura forma isolata e in sé conchiusa, di origine astratta e astorica, concepita da un’idea superindividuale, innata o divina, bensì come la costruzione di un’esperienza integrale attraverso l’interazione tra condizioni ed energie organiche e ambientali.
Rispetto alla questione della cultura in relazione alla dimensione del problema politico, sollevando la prospettiva secondo cui l’instaurazione di una nuova società esigerebbe la distruzione dei valori che dominano attualmente questo agire individuale e sociale, Marianna Calabrese è orientata verso una tesi trasformista: proprio perché l’essere umano nel corso della propria produzione sociale in quanto individuo è indotto a riconoscere e a investire positivamente i valori della società, per spiegare responsabilità, conseguenze, presupposti culturali, che muovono una radicale trasformazione della società, non si può prescindere dal problema della creazione culturale in senso stretto.
Con la poetica della realizzazione dell’impossibilità esploriamo questa prospettiva: far nascere uno spazio culturale articolato, in cui l’equilibrio tra consumo e produzione della cultura renda possibile la creazione e diffusione di significati, per una trasformazione sociale, economica e culturale.
Questo è il primo cartellone Partezigo, quello che chiude un anno per accoglierne un altro.
Partezigo vi aspetta previa prenotazione e prevendita presso il seguente numero: 371 44 54 474 o recandosi al botteghino del Cinema Partenio. Il primo dicembre si terrà il primo evento gratuito in cui si svolgeranno le audizioni per comporre un coro voci bianche.
Non mancate!
8 comments on Pronta la sciarpa rosa
più lunga del mondo
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