In occasione del Ventennale della scomparsa di Pinuccio Tatarella, si è svolta presso la sala Grasso della Provincia di Avellino, la presentazione del libro “Pinuccio Tatarella: passione e intelligenza al servizio dell’Italia”.
Il nipote Fabrizio, autore del libro, ha raccolto i contributi e le testimoniante non solo di chi è stato protagonista della Seconda Repubblica, ma anche di alcuni protagonisti dell’attuale fase politica e tra Berlusconi e Salvini, vede nel secondo il più diretto erede della sua esperienza politica.
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E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie: la recensione
E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie (2020) è un libro di Giuseppe Culicchia, edito da Feltrinelli Editore, che descrive la società di oggi, basata su fake news, storytelling, ovvietà di un pensiero semplicistico, che mette da parte la costruzione di un pensiero complesso.
Il libro, come si evince anche dal nome, è una sorta di dizionario che analizza alcune parole usate e abusate in tutti i contesti cui fa comodo.
Con ironia lo scrittore descrive il mondo attraverso definizioni che, oltre a dare un significato ad una parola, vengono inglobate automaticamente in un pensiero politico, solo per il semplice fatto di star utilizzando quella parola e non un’altra. In breve, oggi, utilizziamo e ci nascondiamo dietro termini politicamente corretti ma, in fondo, non siamo altro che finti integralisti e ipocriti decodificatori di una realtà, che ci viene comunicata attraverso una strumentalizzazione distorta del linguaggio.
Ad esempio, utilizziamo la parola riforma per definire le misure che, nel corso degli ultimi dieci anni, hanno limitato e abolito i diritti dei lavoratori. Come si può far passare con il termine riforma l’introduzione del precariato?
Per rendervi più il concetto riporto alcuni termini presenti all’interno di E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie.
E finsero felici e contenti. Dizionario delle nostre ipocrisie: citazioni
CICCIA: Ironizzare per anni su quella di Giuliano Ferrara e di Mario Adinolfi, definendoli ciccioni. Stigmatizzare però gli odiatori del web che fanno lo stesso con Michela Murgia. I chili di troppo sono un altro degli spunti preferiti dagli odiatori dei social, che non perdono occasione per attaccare modelle e attrici e cantanti se per caso hanno messo su qualche etto dall’ultima sfilata o passerella o esibizione canora: sempre servendosi dei nick, ci mancherebbe.
Mina risolse la questione sparendo ben prima dell’avvento dei troll digitali.
Ma per tornare al principio dei due pesi e delle due misure, si staglia su tutti l’esempio impareggiabile del famoso tweet di Asia Argento, che incrociando Giorgia Meloni al ristorante la fotografò e scrisse:
“La schiena lardosa della ricca e svergognata -Make Italy great again – #fascista ritratta al pascolo.”
Vale forse la pena di ricordare che la Meloni era diventata madre da pochi mesi, ma al di là di questo sorprende che la futura (in quel momento storico) paladina del #metoo e del neofemminismo attaccasse una donna proprio a partire dal suo aspetto fisico.
Resta indimenticabile il Bianciardi che, ribellandosi al Miracolo italiano, scriveva ne La vita agra: “Scomparse le diete dimagranti e i pregiudizi estetici, le donne saranno finalmente grasse”.
Oltre a termini e singole parole, nel libro, ci sono slang, slogan e nomi di aziende che rappresentano un determinato mondo ideologico e che, se pronunciate o scritte, rappresentano inevitabilmente ed erroneamente l’identificazione del nostro interlocutore.
AIUTIAMOLI A CASA LORO: Anni fa era uno slogan della destra. Chiunque lo pronunciasse veniva subito etichettato come fascista. Poi le cose sono cambiate: a un certo punto lo ha affermato anche Matteo Renzi. quindi forse per alcuni resta uno slogan della destra. Se lo fanno concretamente i volontari delle ONG recandosi in Africa, tutto bene. Se lo propongono da destra, si tratta invece di razzismo bello e buono. Anzi: brutto e cattivo.
E ancora:
AMAZON: Sfrutta i dipendenti che devono rispettare tempistiche e turni controllati da appositi braccialetti elettronici degni del Frande Fratello, per tacere delle tempistiche cui sono soggetti i correri, e con la sua politica dei prezzi e degli sconti danneggia editori e librai indipendenti.
In veste di scrittori, dire in pubblico che i libri si comprano nelle librerie indipendenti. In privato, ma solo se costretti, ammettere: “Beh, sì, sai, anch’io a volte…”. Della multinazionale e delle sue politiche inerenti al mondo del lavvoro e ai diritti (?) dei lavoratori si è occupata di recente la Cgil del nuovo segretario Landini, ma non il Pd, che in teoria sarebbe l’erede di un partito fondato da un certo Antonio Gramsci ma ha bel altro a cui pensare.
A Torino, significativamente, l’edificio dove viveva e lavorava Gramsci è stato riattato e trasformato in un hotel di superlusso.
Qualche buon motivo per leggere il libro di Giuseppe Culicchia
Se si volesse riassumerlo brevemente, definirei l’opera di Giuseppe Culicchia come un libro dissacrante sulla società contemporanea. Lo scrittore ha trovato il modo di rendere leggero, nella lettura, un libro pesante dal punto di vista contenutistico perché scrivendo e sviluppando l’opera letteraria come fosse un dizionario, riesce a parlare in modo breve, semplice e conciso di problematiche e argomenti non proprio di facile esplicazione e poco strutturati.
Il tono di Giuseppe Culicchia è ironico, dissacrante e così banalmente vero che, un pò, si resta mortificati nel leggere la nostra inconsistenza ideologica che si traspone nel liguaggio.
Ogni parola che utilizziamo trasuda ipocrisia e, a mio avviso, questa falsità nell’antica Grecia e in filosofia la si chiamava dialettica, grande capacità oratoria. Quest’arte, nel caso dovesse essere ancora presente ma dubito, oggi, viene strumentalizzata non per ricercare la verità, come un tempo. Oggi la dialettica è uno strumento atto alla ricerca della ragione, sempre la propria e mai quella altrui.
Il punto dello scrittore non è soltanto quello di sottolineare che si può dire di tutto il suo contrario ma è la finalità e l’ipocrisia sociale e politica con cui si strumentalizza la parola. A prescindere dal fatto che la comunicazione, in fin dei conti, non è altro che uno strumento di cui ci avvaliamo per far comprendere un concetto, un intento, un desiderio o un’idea.
Le parole, come diceva Nanni Moretti in Palombella Rossa, sono importanti e possono essere pesanti come pietre.
La violenza delle parole risiede nell’ipocrisia come i termini politicamente corretti, che utilizziamo, rappresentano l’apologia della falsità dialettica. Ogni parola presente nel nostro vocabolario ha una propria etimologia che dovrebbe aiutarci a comprendere il vero significato, che ha dato origine a quel termine. Probabilmente questa materia che dovremmo approfondire o studiare nelle scuole, a prescindere, se si scelga di fare il Liceo Classico o quello Scientifico (perché ci si imbatte nello studio etimologico dei termini, studiando le lingue morte: il greco e il latino).
Conoscere il vero significato delle parole aiuta ad essere più consapevoli dell’uso dei termini che utilizziamo e ci aiuta a comprendere l’importanza del linguaggio e il rispetto che dobbiamo a questo strumento di comunicazione potente che abbiamo a nostra disposizione.
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Atripalda, nuova scuola Masi, Spagnuolo: neanche un’ora di lezione andrà persa durante i lavori
È quanto annuncia Giuseppe Spagnuolo, sindaco di Atripalda. La questione è stata anche affrontata nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale.
Per la nostra Amministrazione l’adeguamento antisismico con efficientamento energetico della scuola di istruzione secondaria Raffaele Masi rappresenta una priorità. Abbiamo realizzato un progetto, ed ottenuto un finanziamento adeguato, di circa sei milioni trecentocinquantamila euro, con la previsione di demolire l’attuale edificio e di realizzarne uno nuovo, moderno e perfettamente in linea con gli attuali standard di sicurezza e risparmio energetico. Ovviamente lo faremo senza creare disagio alla popolazione scolastica con la previsione di una soluzione alternativa provvisoria che varrà per l’intera durata dei lavori, durante i quali, però, non ci sarà alcuna necessità di modificare l’offerta formativa o di adeguarla per eventuali carenze di spazi. La soluzione provvisoria è al nostro vaglio, ma ormai possiamo dire di aver definito la modalità di intervento.
Spiega il primo cittadino:
I lavori dureranno circa due anni e mezzo come da cronoprogramma. Si inizierà con la sistemazione del piazzale. Poi predisporremo gli spazi per la soluzione provvisoria e solo dopo ci sarà la demolizione dell’attuale istituto. La soluzione scelta è quella di prevedere una struttura con moduli prefabbricati che ospiterà le aule, da allocare nell’area antistante la sede ex Misericordia. Ovviamente si tratterà di strutture certificate e dotate di tutti i comfort. A queste aule si aggiungeranno i tre ambienti ricavati presso l’auditorium, già realizzati per far fronte all’emergenza Covid, e quelli in fase di adeguamento utilizzati in precedenza dalla Misericordia. Si tratta a nostro avviso di una soluzione tale da non creare alcun ostacolo all’offerta didattica.
La consegna dei lavori avverrà ovviamente ad anno scolastico ultimato. Ma non ci sarà alcun trasferimento di aule fino a quando non sarà perfettamente concluso l’allestimento della soluzione provvisoria. Insomma, non un solo giorno di scuola andrà perso.
L’ultima nota riguarda la palestra:
Abbiamo previsto un intervento di adeguamento funzionale dell’edificio palestra, pari a 980mila euro, che abbiamo candidato sui fondi del Pnrr. Con quest’ultima attività avremo una struttura moderna che completerà una scuola totalmente rinnovata e di qualità, a servizio dei ragazzi della nostra Città.
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Gal Partenio propone un webinar per parlare di economia circolare
Gal Partenio propone un webinar per parlare dell’economia circolare nel settore vitivinicolo. L’appuntamento è previsto per giovedì 30 luglio dalle ore 10:00 alle 12:00.
L’argomento principale riguarderà come riconvertire la propria impresa attraverso finanziamenti e sinergie per l’ecoinnovazione.
L’intento di questo incontro è quello di offrire in modo pratico esempi da adottare in agricoltura che possono essere sviluppati attraverso forme di agevolazione fiscale. Il webinar vuole offrire ai partecipanti una panoramica complete sulle offerte e le opportunità presenti oggi.
A chi sai rivolge il webinar organizzata da Gal Partenio
Il webinar è rivolto a coloro che si occupano di economia del territorio, operatori della ricerca e dello sviluppo, a consultenti e liberi professionisti coinvolti nel processo della distribuzione e della produzione all’interno della filiera vitivinicola.
L’appuntamento si svolgerà gratuitamente sulla piattaforma webv del progetto Embrace e inizierà alle 10:30 con i saluti di benvenuto e una breve presentazione di Luca Beatrice, Presidente del Gal Partenio insieme a Maurizio Reveruzzi, Coordinatore del Gal Partenio.
A seguire si parlerà di come creare modelli di business circolari e di nuovi materiali alternativi per un’agricoltura economicamente sostenibile.
Inoltre verrà affrontato l’argomento sugli interventi a favore delle imprese attraverso il credito d’imposta e delle azioni previste dal 2021 al 2027 dalla Regione Campania.
9 comments on Sabino Morano e Fabrizio Tatarella ricordano “Il Ministro dell’Armonia”
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