Per il segretario generale della Cgil di Avellino, il capoluogo deve riprendersi un ruolo centrale sulle grandi questioni che toccano lavoro, occupazione e lotta alle diseguaglianze.
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Tutto fermo sulla stipula del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale
Antonio Santacroce, segretario generale Cisl Fp Irpinia Sannio, rammaricato dall’immobilismo che non permette di stipulare il Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale si eprime con queste parole:
Nonostante la proposta del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale sia stata presentata e i ripetuti solleciti da via degli Imbimbo nessuna risposta.
Il momento è delicato ma continuare ad assistere a questo immobilismo è insostenibile. Negli ultimi tempi con la giustificazione di essere impegnati nell’emergenza non è concessa neanche la possibilità di dare quel contributo utile per trovare soluzione allae numerose problematiche presenti in azienda e che si trovano, da tempo, in una situazione di stallo.
Oltre il danno, dunque, anche la beffa. Gli eroi, direbbe qualcuno, dell’ASLç della provincia di Avellino diversamente dai valorosi dipendenti delle altre ASL della regione CAmpania, non si sono visti riconosciuti neppure il salario accessorio legato al merito oltre a non vedersi completare neanche la procedura per il riconoscimento della progressione economica orizzontale da tempo avviate.
È arrivato il tempo di procedere e assumersi le proprie responsabilità, comunicando con chiarezza quali siano gli impedimenti di natura burocratica che impediscono di andare avanti.
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Il settore wedding è in crisi: da 13 mesi in zona rossa
Il settore wedding è in crisi: sono 13 mesi di zona rossa. Luciano Paulillo, presidente Airb (Associazione italiana regalo e bomboniera) traccia il bilancio di questo settore che è costretto allo stop da più di un anno.
A quanto sembra da marzo 2020 ad oggi c’è stato un danno incalcolabile che ha investito l’intera filiera.
Queste le parole di Luciano Paulillo:
Tra Dpcm e Ordinanze regionali, che hanno impedito di svolgere cerimonie e feste religiose, alle quali si aggiungono la chiusura delle chiese, anche nei periodi di aperura sociale, abbiamo ad oggi ben 13 mesi di inattività totale.
I numeri parlano chiaro a livello nazionale abbiamo perso l’80% del fatturato, pari a ben 29 miliardi di euro per il 2020, mentre il 100% da gennaio a marzo 2021. Il dato finale della perdita di fatturato è raffrontato a quanto registrato nel 2019 con circa 35 miliardi di euro.
Settore wedding in crisi: dati Istat
I dati riportati dall’Istat segnalano quanto segue:
- Nel 2020 si sono svolti 85mila matrimoni contro i 170mila nello stesso periodo del 2019 e 182mila nel 2018.
- Tra gennaio e luglio 2020 si sono celebrati in Italia 34.059 matrimoni. Nello stesso periodo del 2019 i matrimoni furono 101.461. Il calo è dovuto ovviamente in massima parte al Covid. Nel 2018 i matrimoni sono stati 107.990.
- Durante il primo trimestre del 2020, che ha scontato gli effetti della pandemia solo limitatamente al mese di marzo, la diminuzione rispetto alo stesso periodo del 2019 risulta del 20% circa per i matrimoni, unioni civili, separazioni consensuali presso i Tribunali.
- Nel secondo trimestre 2020 si delinea il vero crollo per via delle pesanti restrizioni relative alla celebrazione dei matrimoni religiosi durante il lockdown, così come per quelle finalizzate a ridurre gli eventi di stato civile che hanno luogo nei Comuni. La diminuzione rispetto al secondo trimestre 2019 è stata di circa 80% per i matrimoni, di circa 60% per le unioni civili e le separazioni/divorzi consensuali presso i comuni e i tribunali.
Continua con queste parole Luciano Paulillo:
Una volta terminate le CIGS governative, troveremo un disastro. Dei 7mila negozi in Italia di vendita dell’articolo bomboniera e confetti circa 1.500 non rialzeranno la serranda con una perdita di 2.000 posti di lavoro ai quali si sommano almeno 3.000 dipendenti di aziende produttrici e distributrici. In Italia sono circa 1.700 e saranno 200 a non ripartire. 5mila lavoratori che, una volta perso il lavoro, come faranno a mantenere le proprie famiglie? Senza contare una folta partecipazioni di lavoratori, della filiera di settore, non sostenuti dalla protezione dello Stato come: lavoratori occasionali, stagionali o di prestazione, figure che lavorano con Partita Iva o con ritenuta d’acconto che non hanno avuto alcun ristoro.
La situazione è molto critica nella maggior parte dei settori e considerando che l’economia è circolare e che la politica non ha tenuto conto di dover sovvenzionare tutti i settori, a prescindere dalla mobilità lavorativa concessa, ci aspettano anni duri dal punto di vista economico.
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Ginori 1735 rinnova la storica cisterna sferica
Ginori 1735 rinnova la storica cisterna sferica, si sono conclusi gli interventi di restauro della struttura che sovrasta lo stabilimento, in un’ottica di conservazione dello spirito identitario del luogo, della sua storia e del fascino di una realtà da sempre radicata nel territorio.
I lavori s’inseriscono nell’ambito del programma di investimenti di riqualificazione e ammodernamento del sito di Sesto Fiorentino, che puntano ad una riduzione dell’impatto ambientale, all’efficientamento e all’ammodernamento delle linee produttive e degli uffici.Ginori 1735, eccellenza italiana del settore lusso e lifestyle, tra i principali marchi mondiali nella porcellana pura e nel design di altissima qualità, è lieta di annunciare la conclusione dei lavori di rinnovamento della storica cisterna sferica che dagli anni ’50 sovrasta la Manifattura e che da sempre rappresenta uno dei simboli distintivi del brand.
Rimodulata completamente nella sua funzionalità, la struttura perde l’originaria funzione di riserva idrica destinata alla produzione, per acquisirne una nuova, puramente estetica, simbolica e comunicativa, collegata al profondo spirito identitario del luogo e al fascino storico di una realtà come Ginori 1735, fortemente radicata nel territorio ma icona internazionale di stile italiano, eleganza, eccellenza e qualità senza tempo.Eretta negli anni ’50 durante la realizzazione del sito produttivo di Sesto Fiorentino, la cisterna fu realizzata in cemento armato, con un’altezza di circa 30 metri. Ora sarà visibile anche di notte, grazie ad uno speciale sistema di illuminazione.
I lavori, che hanno richiesto circa sei mesi, hanno riguardato anche la scritta in tasselli di porcellana bianca “Richard Ginori”, storica denominazione del brand, che è stata ripulita e riportata alla sua originale lucentezza.Il progetto s’inserisce nell’ambito dell’importante programma di investimenti di riqualificazione e ammodernamento del sito di Sesto Fiorentino, avviati nel 2018 dopo l’acquisizione del complesso industriale e potenziati nel corso dell’ultimo biennio, con il rebranding aziendale e il restyling del logo in Ginori 1735, la ricollocazione del Factory Store all’interno della Manifattura e la realizzazione di un’area polivalente dedicata in
parte al nuovo showroom.
7 comments on Il corteo di Libera, Fiordellisi (Cgil):
«Più giustizia sociale in Irpinia»
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