Il presidente della Provincia, a seguito di un confronto avuto con Irpiniambiente e in modo particolare col manager Boccalone, manifesta la sola disponibilità a trattenere gli scarti trattati a Pianodardine. Chiusura netta, invece, per l’arrivo di altra immondizia.
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#Populeconomy,
la presentazione del libro di Capone (Ugl) alla Camera di Commercio di AvellinoAvvicinare l’economia alla vita reale, affrontare i cambiamenti sociali con parole semplici. È questo lo spirito di #Populeconomy: l’economia per le persone e non per le élites finanziarie, libro scritto dal segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, presentato nell’auditorium della Camera di Commercio di Avellino.
“Alle persone normali – sottolinea Paolo Capone- interessa come sta un paese, come può migliorare il suo stato di benessere. E lo stato di benessere di un paese non si può misurare con il Pil, si misura con quanti poveri in meno abbiamo, con quanta ricchezza riusciamo a ridistribuire e con quanta capacità produttiva riusciamo a far diventare il nostro paese un posto migliore di quello che abbiamo ereditato. Vale per l’Italia e per l’Europa”.
All’interno del saggio, con prefazione di Matteo Salvini, si affrontano tutte le sfide del presente, in particolare quelle legate allo sviluppo e alla crescita occupazionale, e forte è la critica alle politiche di austerità. Per raggiungere l’obiettivo secondo il leader sindacale è necessario però cambiare rotta, virare.
“In questo scenario -conclude il segretario Ugl- il ruolo del sindacato è fondamentale. Tutto il movimento sindacale deve recuperare la capacità di proporre visioni nuove con l’obiettivo di valorizzare il tessuto imprenditoriale dell’Italia e restituire dignità al lavoro”.
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Irpinia: approvati quattro progetti per sostenere il lavoro sul territorio
La Regione Campania ha appena terminato le procedure per l’individuazione dei Distretti Rurali e dei Distretti Agroalimentari di Qualità. All’Irpinia sono stati riconosciuti tutti i distretti per cui ha presentato istanza.
I distretti riconosciuti sono i seguenti: Distretto Rurale nel territorio delle Acque che, all’interno, inglobano quattro sistemi territoriali di sviluppo che comprendono l’Alta Irpinia, Terminio Cervialto, Valle dell’Ufita e Partenio.
Il secondo è il Distretto delle Castagne e dei Marroni della Campania, Il Distretto di Qualità dei Vini d’Irpinia e Colline Salernitane Dop e colline dell’Ufita Dop – L’oro della Campania.
Maurizio Petracca commenta così il risultato ottenuto in Irpinia:
In questi mesi abbiamo lavorato molto per sensibilizzare il territorio, per coinvolgere il tessuto imprenditoriale e produttivo, per tenere insieme la filiera istituzionale interessata. Il risultato è, a mio avviso, molto positivo. I distretti hanno questo merito di stimolare il dialogo all’interno del territorio, tra le varie componenti, pubbliche e private, valorizzando specifiche filiere e promuovendo aree territoriali omogenee per vocazioni ed eccellenze.
Il Presidente VIII Commissione Permanente del ConsiglioRegionale della Campania aveva già accennato a queste tematiche, in occasione dell’edizione di Ciak Irpinia 2019.
Maurizio Petracca espone alcune soluzioni per le imprese irpine: video
Aggiunge Maurizio Petracca:
L’attivazione dei Distretti Rurali e Agroalimentari di Qualità è un merito che va ascritto totalmente a quest’esperienza regionale. Venivamo da anni di totale blocco sulla questione. Abbiamo provveduto ad approvare il regolamento attuativo della legge regionale e ad attivare tutti quei meccanismi necessari alla loro individuazione.
L’Irpinia ha saputo cogliere questa opportunità e questo anche grazie ad un’azione di sensibilizzazione e di animazione territoriale che io credo sia stata incisiva ed efficace.
Adesso tocca al territorio continuare a non cedere, sia con il successivo step del riconoscimento dei distretti, sia nell’avviare una fase di progettazione che mi auguro sia quanto più in linea con le esigenze e le prospettive dei territori.
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Crisi da Covid-19: il 70% degli editori verso la cassa integrazione
L’Italia, lo sappiamo, rientra tra quei Paesi in cui la lettura è una virtù poco praticata dalla maggior parte della popolazione.
Questo aspetto culturale e di abitudine intellettuale ha sempre fatto camminare su un filo precario il mondo dell’editoria nostrana. L’emergenza Covid-19 ha dato la stoccata finale a questo settore, che già se la passava malaccio.
Il 70% degli editori sta programmando la cassa integrazione, per cercare di limitare i danni economici che si fanno già sentire.
Molti editori, infatti, stanno bloccando le novità 12.500 in uscita, che sono pari a 44,5 milioni di copie che non saranno stampate.
Il futuro, post quarantena da Covid-19 come già preannunciato da molti, non si prospetta dei più rosei per l’intera economia italiana e, soprattutto, per quei settori che già arrancavano prima di questa devastante emergenza pandemica.
10 comments on Rifiuti, Biancardi:
«Non vogliamo immondizia da altri»
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