Ecco le immagini di Mondo Teatro, il secondo brano realizzato dall’artista durante il suo ultimo concerto. La canzone esorta a non smettere mai di sognare e ad avere sempre una forte autostima. Non si deve perdere mai il piacere di sentirsi liberi di scegliere ciò che si vuole senza pregiudizi, liberi di volare in alto come gli uccelli. Bisogna dare valore alle piccole cose e godersi ogni attimo della propria vita.
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Ferdinando Terlizzi ci racconta di Vittime Assassini Processi
Vittime Assassini Processi (2020) è l’ultimo libro, edito da Edizioni Eracle, di Ferdinando Terlizzi, scrittore e avvocato,
Il libro si compone di delitti che vengono analizzati con attenzione scrupolosa e meticolosa. La maggior parte dei delitti si sono svolti nel casertano dagli anni ’20 in poi.
Se si volesse riassumere Vitime Assassini Processi si potrebbe dire che il libro è un mix tra racconto e cronaca nera che trovano il giusto equilibrio all’interno di una narrazione che ci mostra uno spaccato umano non molto diverso dal nostro.
Vi riportiamo due racconti di omicidi presenti all’interno del libro di Ferdinando Terlizzi per farvi capire come si compone il libro e per mostravi come, a prescindere dagli anni e dalla società il mondo di oggi non è poi così diverso da quello di ieri.
Vittime Assassini Processi di Ferdinando Terlizzi: Ingegnere casertano ucciso a Venezia con la compagna incinta.
Giustizia è fatta per l’ingegnere aerospaziale di Sant’Arpino, Biagio Jr Buonomo e la sua compagna originaria della Russia, Anasasiia Shakurova, entrambi trentenni- lei incinta- uccisi da un professore di inglese di Venezia, di 51 anni, Stefano Perale, condannato all’ergastolo gal Gup Roberta Marchiori nel corso di un’udienza con rito abbreviato che non gli ha risparmiato la massima pena chiesta dal pubblico ministero Giorgio Gava.
L’avvocato di parte civile, Raffaele Costanzo, del Foro di Santa Maria Capua Vetere si ritiene soddisfatto del risultato in quanto sono state accolte tutte le nostre richieste e perché la invocata infermità mentale dell’imputato era il frutto di una chiara simulazione dello stesso.
È evidente che nessuna pena e nessun risarcimento potrà mai realmente alleviare il dolore dei familiari di Biagio junior.
Penso al contegno sempre composto del padre Vito, della sorella Simona e del cognato Diego che non hanno mai chiesto vendetta ma solo giustizia per il loro amato Biagio junior.
Per la parte civile è stato impegnato anche l’avvocato Michele Maturi mentre a difendere Perale c’erano gli avvocati Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi.
Da questo racconto appena riportato emerge la storia di un delitto efferato e ci porta anche a riflettere sulla differenza sostanziale tra vendetta e giustizia. La prima (la vendetta) è frutto di un sentimento di rabbia e se vogliamo atavico perché simile alla legge del taglione per cui ci si sente sollevati solo in un’azione che sia feroce e intensa come quella subìta.
La seconda (la giustizia) è capace invece di infliggere un’azione parimenti intensa ma seguendo un filone altro: quello del raziocinio e del rispetto dell’essere umano.
Vittime Assassini Processi di Ferdinando Terlizzi: omicidio a sfondo passionale ad Aversa, uccide il rivale in amore.
Quello che vi stiamo per riportare è un omicidio che ci ricorda quello di Maria Paola Gaglione di 22 anni uccisa dal fratello Michele Antonio Gaglione perché non accettava che la sorella avesse una relazione con il compagno perché transgender.
Lui, la trans e l’altro. Un triangolo amoroso che si è risolto con l’omicidio del rivale. Ciro guarente, militare della Marina, declassato poi a dipendente civile, ha confessato di aver ucciso Vincenzo Ruggiero, 25 anni, sparito il 7 luglio da Aversa. Tutto nasce dalla scomparsa di Ruggiero, 25enne di Parete, attivista gay molto conosciuto nella comunità LGBT campana, commesso in un accorsato negozio del Centro Commerciale Campania.
L’ex militare lo ha ucciso a casa sua, ad Aversa, durante un litigio nato dalla gelosia per lo stretto rapporto di amicizia della vittima con la trans Heven Grimaldi – legata all’indagato – poi ne ha nascosto il corpo. Gli inquirenti hanno, così, cominciato a insospettirsi; hanno poi scoperto che uno studio privato, situato di fronte casa della vittima, ad Aversa, aveva la telecamera puntata proprio verso l’ingresso dell’abitazione del giovane e hanno passato al setaccio le immagini della serata del 7 luglio: gli occhi elettronici avevano catturato tutto.
Dalla registrazione emerge una sequenza inquietante: si scorge il 35enne, poi reo confesso del delitto, mentre si infila nel portone dell’abitazione della vittima, poi l’arrivo di quest’ultimo.
Il cadavere del povero giovane è stato poi trovato fatto a pezzi e murato a Ponticelli.
Il caso giudiziariamente è ancora aperto.
Per scoprire qualche altra curiosità sul libro Vittime Assassini Processi non vi resta che guardare l’intervista di Ferdinando Terlizzi in home!
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Andi Kacziba ha inaugurato a Milano “Prendi il mio cuore” curata da Raffaella De Chirico
L’artista Andi Kacziba in occasione della Giornata Internazionale della Donna ha inaugurato a Milano “Prendi il mio cuore” curata da Raffaella De Chirico.
La mostra rimarrà aperta alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea di Via Farini 2 a Milano fino al 25 marzo. È possibile fissare un appuntamento in galleria per incontrare l’Artista che, attraverso una serie di sculture e performance, vuole dare voce alle donne sulla violenza di genere e la gender gap.
Prendi il mio cuore. Ma anche il mio fegato, i miei reni; prendi i miei organi, a condizione che abbiano ancora un valore, beninteso.
Mutuato dalla celebre poesia di Saffo, Prendi il mio cuore e portalo lontano, l’artista ungherese Andi Kacziba (1974) invita provocatoriamente dall’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, al 25 alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea in via Farini, 2 di Milano ad appropriarsi dei suoi organi vitali. Cosa può offrire alla società una donna che alla soglia dei cinquant’anni ha compiuto delle scelte non convenzionali e non completamente accettate dalla società?
Superato parzialmente lo stigma della mancata maternità (si stima che il 22,5% delle donne italiane nate a fine anni Settanta concluderanno il ciclo riproduttivo senza figli), la richiesta è quella dell’affermazione personale attraverso la carriera ed il lavoro, ambito nel quale non è stata comunque raggiunta una parità di genere; le donne guadagnano meno dei loro colleghi maschi e la probabilità che (anche senza figli) ottengano incarichi meglio retribuiti, è comunque inferiore del 30% rispetto agli uomini. Cosa accade dunque se una donna non è riuscita o non desidera affermarsi almeno professionalmente? Andi Kacziba ha realizzato una serie di polaroid in cui l’artista offre se stessa e i propri organi al visitatore come azione/gesto sacrale.
Gli organi rappresentati sulle polaroid si concretizzano nel percorso della mostra, assumendo forme tridimensionali di seducenti sculture, realizzate con ceramiche e corde.
La mostra curata da Raffaella De Chirico si apre e si conclude con uno zerbino situato all’ingresso della galleria, sul quale Kacziba ha impresso la propria immagine supina: l’artista viene dunque calpestata dai visitatori, atto performativo e metafora di un’azione piuttosto comune. È una donna zerbino è la definizione con cui si indica una donna che permette al prossimo, spesso di sesso maschile, di farle del male, di schiacciarne la personalità e la sensibilità, di calpestarne appunto, la dignità.
Andi Kacziba: cenni biografici e ricerca artistica
Giunge in Italia nel 1997 come modella ed indossatrice, si dedica successivamente alla fotografia. I suoi primi cicli di lavori esprimono, attraverso la faticosa tessitura manuale della corda, la forza, la tenacia e la capacità di sopportazione della donna che, illusa dai movimenti femministi degli ‘60 e ‘70 di aver finalmente ottenuto quella parità di diritti e quella dignità che le spetta e per cui aveva ardentemente combattuto, si ritrova oggi, nella società contemporanea occidentale, trasformata in un semplice status symbol, accessorio ed attributo della vanità maschile. Il fare artistico diviene così metafora della lotta quotidiana che ogni donna deve ancora oggi, nel XXI secolo, affrontare.
2014: Vìola, Milano, Museo Francesco Messina. Nella sua prima personale, l’artista ha presentato, oltre alle sculture e bassorilievi in corda, il suo primo lavoro con l’utilizzo degli specchi, strumenti interattivi per portare il visitatore all’autoanalisi.
2015: Mater, Parma, Palazzo del Governatore. Indaga, anche attraverso la scultura Altare della sterilità, una riflessione personale e universale sulla maternità mancata.
2018: Turning (G) old, Torino, Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, l’artista presenta la mostra Turning (G)old, e indaga la percezione da parte della società alle donne ormai non più giovane, belle, ma con i segni del tempo. Il titolo è una provocazione: Old o/è Gold? L’artista riempie le sue rughe del viso con oro (oro 24 carati in polvere mischiato con vinavil), per ribaltare il valore: “più rughe sono, più oro le contengono, e con il passare del tempo varrò sempre di più”. Andi documenta l’intervento sul suo corpo tramite una serie di polaroid, espone in scatole le rughe d’oro strappate dal viso, riproduce le rughe incidendo su specchi antichi, e incoraggia il pubblico ad esperimentare i segni del tempo altrui sul proprio riflesso.
2019: La cicogna non passa di qui, una serie di polaroid nelle quali è il corpo stesso dell’Artista e il suo “degenerarsi” nel tempo a farsi denuncia della difficile posizione della donna contemporanea nella società. L’artista imita il suo grembo materno con un’anguria, e la svuota con un coltello da cucina. Ogni scatto realizzato da performance ha un titolo singolo, il quale narra una microstoria della maternità mancata.
La galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea
La prima sede della Raffaella De Chirico Arte Contemporanea è stata aperta a Torino nel 2011 e, dieci anni dopo, la galleria è approdata anche a Milano. Raffaella De Chirico ha da sempre ha focalizzato il suo programma espositivo sulla produzione e realizzazione di progetti per la quasi totalità inediti sul territorio nazionale, privilegiando artisti di età inferiore ai 40 anni che si fossero già distinti per la ricerca e la proposta artistica fuori dal territorio italiano. Lo stesso principio è applicato agli artisti storicizzati trattati dalla galleria, con particolare riguardo a coloro la cui ricerca si distinse negli Anni ’60, ‘70 e ‘80, sviluppando pertanto una parte del lavoro dedicato all’advisoring per investimento e alla costruzione di collezioni maggiormente focalizzate sull’arte moderna.
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Le azzurre braccia della luna: il programma del reading poetico
Quest’anno il reading poetico della comunità poetica Versipelle fa triplete.Nelle serate del 5, 16 e 23 gennaio 2022 alle ore 21:00, in diretta sulla Pagina Facebook Versipelle, si terrà una nuova edizione del reading poetico “Le azzurre braccia della luna”. Lo spirito dell’evento sarà quello di sempre, offrire letture allo scopo di diffondere e promuovere la nobile arte della poesia.“Le azzurre braccia della luna”, immaginato per essere proposto dal vivo, anche quest’anno troverà sede on-line per questioni dovute alla situazione pandemica. L’evento è già alla terza edizione, dopo l’appuntamento tenutosi il 28 dicembre 2019 presso la Chiesa San Nicola da Tolentino di Atripalda (AV) e quello svoltosi on-line il 5 gennaio dello scorso anno, sulla pagina Facebook Versipelle.Lo scopo del reading è quello di socializzare la poesia attraverso la voce dei protagonisti che animeranno gli incontri in programma.Ogni poeta leggerà due poesie, una propria e un’altra scritta da un autore, noto o della tradizione letteraria, a cui è legato particolarmente. Ogni intervento verrà corredato da una breve introduzione per offrire al pubblico ulteriori spunti di riflessione.L’evento, il cui progetto grafico sin dalla prima edizione è stato realizzato da Chiara Elia, si inserisce nel solco delle attività poetiche nate all’interno della comunità poetica Versipelle, i gruppi Facebook Poienauti e Poeti italiani del ‘900 e contemporanei, e coinvolge poeti che collaborano e fanno parte di realtà culturali locali, nazionali e internazionali.Si esprime così il portavoce della comunità poetica Versipelle, Federico Preziosi:L’anno scorso avevamo organizzato “Le azzurre braccia della luna” on-line per dare un messaggio di speranza in una situazione sanitaria abbastanza critica. È stato un evento molto positivo, emotivamente coinvolgente, capace di generare un grande interesse per la nostra proposta culturale. Quest’anno avremmo potuto azzardare una presenza in loco, ma la gestione della pandemia appare tutt’altro che semplice, in quanto connotata da decisioni imprevedibili e repentine. Pertanto abbiamo deciso di riproporci on-line rilanciando la nostra azione divulgativa con ben tre serate. Di certo la diretta Facebook ci consente di concentrare un gran numero di partecipanti con una certa facilità. Tuttavia non nascondiamo la nostra intenzione di riportare il reading ad Atripalda, nel luogo in cui è stato lanciato, in tempi più sereni, magari con un’edizione estiva.Le azzurre braccia della luna: programma
Di seguito il programma delle tre serate:5 gennaio 2022:
• Joan Josep Barceló legge Ezra Pound
• Mariateresa Bari legge Paul Verlaine
• Antonio Califano legge Alfonso Gatto
• Andrea Casoli legge Francesco Scarabicchi
• Matilde Cesaro legge Wislawa Szymoborska
• Floriana Coppola legge Anne Carson
• Silvia Cozzi legge Trilussa
• Davide Cuorvo legge Mariangela Gualtieri
• Paola D’Agnese legge Antonella Anedda
• Raffaele Ferrari legge Cristina Campo
• Simona Garbarino legge Roger McGough
• Costanzo Ioni legge Raffaele Rizzo
• Francesca Luzzio legge Eugenio Montale
• Andrea Magno legge Dan Fante
• Lara Pagani legge Umberto Saba
• Armando Saveriano legge Aldo Nove
• Andrea Sponticcia legge Orso Tosco
• Lucia Triolo legge Ocean Vuong
16 gennaio 2022:
• Letizia Barbatelli legge Amelia Rosselli
• Fabio Barissano legge Franco Pistoni
• Roberto Batisti legge Massimiliano Marrani
• Andrea Burato legge Andrea Zanzotto
• Giuseppe Cerbino legge Giuseppe Piccoli
• Maria Gabriella Cianciulli legge Iosif Brodskij
• Angelo Curcio legge Sergeij Esenin
• Elena Deserventi legge Sandro Penna
• Alessandro Fiori legge Antonia Pozzi
• Oana Lupascu legge Eugène Ionesco
• Agnès MK legge Alfonso Brezmes
• Flavio Malaspina legge Thomas Bernhard
• Sonia Marinette legge Chandra Livia Candiani
• Ketti Martino legge Mark Strand
• Gelsomina Massaro legge Franco Fortini
• Giovanni Sepe legge Eduardo De Filippo
• Maurizio Tolotti legge Nazim Hikmet
23 gennaio 2022:
• Maria Consiglia Alvino legge Umberto Piersanti
• Marco Bisanti legge Franca Mancinelli
• Paola Casulli legge Rossana Ombres
• Carmina Esposito legge Rocco Scotellaro
• Carmela Laratta legge Giuseppe Ungaretti
• Salvatore Leone legge Payam Feili
• Nicola Manicardi legge Paul Celan
• Emanuela Mannino legge Pierluigi Cappello
• Beatrice Orsini legge Alejandra Pizarnik
• Francesco Papallo legge Alessandro Celani
• Silvana Pasanisi legge Pier Paolo Pasolini
• Federico Preziosi legge Beppe Salvia
• Angela Schiavone legge Nedda Falzolgher
• Antonella Sica legge Marina Cevtaeva
• Anna Spissu legge Anne Sexton
• Carla Viganò legge Raymond Carver
13 comments on Prosegue “L’arte e la Musica”,
il tour di Ivan Romano
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