Domani, presso la sede Fdc di Avellino, in contrada Picarelli, si terrà il I° Congresso Nazionale Forza dei Consumatori.
Quella di domani è una data particolarmente importante per l’associazione che compie 5 anni e si appresta a rinnovare le cariche del direttivo e a programmare le nuove iniziative.
I lavori si apriranno alle ore 10 e saranno moderati dal presidente Fdc di Avellino, avv. Nicola Zinzi. Durante la seduta saranno presentati i vari progetti realizzati dalle sedi attive sul territorio.
Alle ore 15 il presidente nazionale, Leopoldo Di Nanna, terrà il discorso di fine mandato e provvederà alla definizione delle candidature.
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“Dalla grafologia all’indagine peritale”,
l’incontro al Ruggero II di ArianoGiovedì 14 novembre, presso la biblioteca dell’Istituto “Ruggero II” di Ariano Irpino si terrà l’incontro formativo “Dalla grafologia all’indagine peritale”.
Pamela Cappelluzzo, avvocato grafologo, spiegherà agli studenti i campi di applicazione di una materia affascinante. La grafologia, infatti, oltre ad essere molto utilizzata in ambito giuridico per la risoluzione di controversie permette di conoscere la personalità di ciascuno di noi e di individuare casi sospetti di disgrafia e dislessia.
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La verità negata è il docufilm su Angelo Vassallo
La verità negata è un docufilm su Angelo Vassallo che è, attualmente, in fase di scrittura.
Angelo Vassallo è morto nel 2010 in un attentato. Era il Sindaco di Pollica, soprannominato il Sindaco pescatore perchè si distingueva politicamente per un marcato ambientalismo e per un attaccamento alle proprie radici.
A dieci anni trascorsi dall’assassinio e da quei nove colpi di pistola che si sono trasformati in dibattiti nelle scuole e in un’intensa attività divulgativa mirata a scoprire le omertà e i silenzi che provengono da una illegalità che si vede, si conosce e di cui si ha paura di parlare. Da questi dieci anni trascorsi nasce l’idea di trasporre in immagini la vita di Angelo Vassallo attraverso un docufilm.
Ettore Bassi interpreterà Angelo Vassallo ne La verità negata
Il docufilm è stato promosso dalla Fondazione Vassallo che, attraverso la realizzazione de La verità negata, intende non solo mantenere accesi i riflettori sull’assassinio del Sindaco Pescatore e sulla vicenda giudiziaria che è ancora irrisolta ma ha come scopo quello di diffondere la cultura e i principi della legalità.
Per intepretare Angelo Vassallo è stato scelto l’attore Ettore Bassi che, parlando di La verità negata afferma:
Insieme creeremo questo mare di legalità, di bellezza, di giustizia. Goccia dopo goccia. Perché tutti insieme crediamo che questo Paese possa migliorare ancora e diventare una nazione bella, dove poter vivere.
Intrecci politici e cronache giudiziarie: tutto questo sarà raccontato nel docufilm La verità negata.
È un progetto importantissimo, nato dalla volontà della Fondazione Vassallo e tante persone che hanno conosciuto Angelo, che hanno lavorato con lui, che lo hanno frequentato. Un progetto che vogliamo assolutamente portare a casa, ma per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.
La verità negata ha bisogno di fondi e per poter dare un contributo basta fare un piccolo versamento su Gofundme, per poter partecipare attivamente alla realizzazione di questo progetto, trasponendo in immagini la storia umana e amministrativa di Angelo Vassallo.
Ettore Bassi parla del docufilm
Ettore Bassi spiega così La verità negata:
Siamo in fase di scrittura, il progetto è iniziato da poco, mettiamo insieme tutte le forze che abbiamo, ciascuno con la propria personalità. Siamo un gruppo di persone estremamente preparate e credo che il progetto nasca sotto una buona stella.
Quando vai a raccontare una storia come questa, non puoi non pensare alla violenza. La paura è normale, appartiene ad ognuno di noi: l’importante, come testimoniava Angelo, è il messaggio che trasmetti e perseguire ciò che è giusto nella vita.
Se siete incuriositi dal mondo a cui alcuni come Angelo Vassallo si sono opposti sacrificando la propria vita, vi consigliamo la lettura de La città insensibile di Carmine Zamprotta per conoscere meglio alcuni aspetti senza filtri delle nuove frontiere della criminalità organizzata.
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“Storia dell’Italia Corrotta”,
nel libro di Sales e Mellorio la nostra concezione feudale del potereStoria dell’Italia Corrotta di Isaia Sales e Simona Mellorio nasce dall’insoddisfazione degli autori nei confronti dell’analisi storica e sociologica del fenomeno mafioso e del sistema clientelare nel Belpaese. Con questo saggio, presentato al Circolo della Stampa di Avellino, su proposta di Marcello Rocco dell’Associazione Idea Irpinia, i due autori hanno voluto smontare il convincimento che la storia d’Italia sia un progressivo andare verso cose migliori rispetto al passato e che le mafie e la corruzione siano solo un accidente in questo lineare sviluppo della civiltà.
Non ci si rende conto, spiegano gli autori, che in questo accidente c’è qualcosa di strutturale. La mafia appartiene alla struttura delle classi dirigenti del nostro Paese e la corruzione appartiene allo stesso rango.
Il successo delle mafie in Italia non è dato né dalla forza militare né dalla capacità di creare consenso. Dal punto di vista militare, se mettessimo tutti i mafiosi nello stadio di Avellino e schierassimo un solo reparto dell’esercito italiano, la battaglia non durerebbe più di dieci minuti. Sono le relazioni che fanno forti i mafiosi.
Si può parlare di violenza di relazione tra sistema clientelare e mafia.
Mafia e corruzione: il caso Avellino
Diversamente da quanto si è portati a credere, la corruzione si muove dall’alto verso il basso della società. La corruzione non è un fenomeno di origine popolare. Se ne serve anche una parte del popolo, ma riguarda le èlite. E se la corruzione viene usata dalle èlite del nostro Paese e le mafie hanno relazioni, hanno successo perché hanno relazioni, non può essere accettata l’Italia raccontata nei libri di storia.
In Italia, in provincia di Avellino in particolare, non abbiamo mai risolto fino in fondo la nostra concezione feudale del potere. I mafiosi sono feudatari nella concezione del potere e c’è un altro potere feudatario: il potere politico.
Il largo consenso personale dato ad alcuni politici del Sud per lunghissimo tempo ne è l’esempio più lampante e dipende dal fatto che il popolo in queste terre ha l’idea che il politico dia qualcosa alla collettività mentre in realtà distribuisce soltanto quello che è dello Stato.
La corruzione, secondo gli autori di “Storia dell’Italia Corrotta”, è espressione di questa concezione feudale del potere ma è più grave perché la mafia non appartiene formalmente allo Stato. I mafiosi non sono uomini dello Stato ma in genere i corrotti fanno parte degli apparati pubblici, degli apparati statali. E dunque, da questo punto di vista la corruzione è fatta da uomini che mettono sotto i piedi il senso dello Stato. Abbiamo una delegittimazione del senso dello Stato quando chi ha ricevuto una condanna per corruzione può fare il parlamentare, quando un imprenditore condannato per corruzione può costruire carceri per lo Stato, quando un funzionario corrotto può continuare a lavorare per la Pubblica amministrazione e se passeggia per Avellino gli offriamo il caffè considerandolo come un eroe dei nostri tempi.
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