Marilena Ruta, soprano, oggi era presente al 167esimo anniversario della Polizia di Stato, una manifestazione nata per ricordare l’impegno che quotidianamente le donne e gli uomini della Polizia si assumono nei confronti della comunità.
La giovane, durante l’esibizione, ha incantato tutti i presenti, donando un momento intenso grazie alla sua professionalità e bravura.
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18 regali: un film di Francesco Amato sul rapporto conflittuale tra madre e figlia
Francesco Amato, dopo Lasciati andare (2017), ritorna sul grande schermo con il film 18 regali un biopic, basato sulla vera storia di Elisa Girotto. Il lungometraggio mostra il rapporto conflittuale tra madre e figlia in una situazione in cui i due elementi femminili entrano in contatto in un modo non proprio alla pari.
Elisa (Vittoria Puccini) è incinta e, durante una visita di controllo per accertarsi del normale proseguimento della sua gravidanza, scopre che la bambina che sta per mettere al mondo sta bene mentre lei ha un tumore.
La donna diventa consapevole del fatto che non potrà essere vicino alla figlia, durante il tempo della crescita ed oltre, e così decide di prepararle 18 regali, che aprirà ogni anno per il giorno del suo compleanno. In questo modo Elisa decide di stare accanto a sua figlia, di farsi conoscere e di darle, a suo modo, l’amore che vorrebbe trasmetterle nonostante la morte.
Anna (Benedetta Porcaroli) nasce e crescendo non vive bene la consegna dei regali di Elisa perché li vive come una sorta di eredità difficile da sopportare infatti la ragazza decide di non ritirare il suo ultimo regalo.
Come andrà a finire lo potrete scoprire solo guardando il film, uscito nelle sale italiane il 2 gennaio.
Da una prima visione del trailer si percepisce l’intenzione di Francesco Amato: quella di mettere in luce il rapporto conflittuale tra madre e figlia.
Alcune parole dette da Elisa, ad esempio, ci fanno capire il modo d’intendere il rapporto genitoriale che, in molti casi, oltre all’amore è manifestato dall’intenzione di dover trasmettere all’altro non solo i valori ma il proprio modo di agire nella vita e d’interpretarla, senza tener conto della vita esperenziale di un figlio che non è mai una copia conforme di quella genitoriale. Ciò dipende da diversi fattori che possono essere sociali e soggettivi e molto spesso il conflitto tra figli e genitori, in alcune età della vita che sono quelle formative per un adolescente, derivano anche dal confondere l’idea di voler trasmettere un determinato modello educativo che si differenzia dal volerlo imporre.
La frase di Elisa che palesa ciò che abbiamo appena detto è:
Cara Anna,
vorrei dirti tante cose, vorrei dirti com’è la vita e come va affrontata.
Vorrei trasferirti il mio modo di fare e di pensare.
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Al Trianon Viviani, fine settimana con Peppe Barra e le EbbaneSis
Dopo il “tutto esaurito” fatto registrare dal cantautore Tommaso Primo con la sua Favola nera, al Trianon Viviani la settimana si chiude con i concerti di Peppe Barra, sabato 4, alle 21, e le EbbaneSis, domenica 5 dicembre, alle 19.
Peppe Barra ritorna nel teatro della Canzone napoletana con un concerto composto da brani che partono dalla contaminazione di melodie della tradizione, con autori come Giambattista Basile, E. A. Mario, Leonardo Vinci e Ferdinando Russo, a composizioni di musicisti contemporanei, come Pino Daniele, Bob Marley ed Enzo Gragnaniello.
I testi costruiscono, con la musica, architetture sonore, riuscendo a far convivere suoni antichi e moderni, tammurriate, echi di canzone francese e arie del Settecento. Accompagnano Barra, Luca Urciuolo (piano e fisarmonica), Paolo Del Vecchio (chitarre e plettri), Sasà Pelosi (basso acustico) e Ivan Lacagnina (percussioni).
Le EbbaneSis, ovvero Viviana Cangiano e Serena Pisa, propongono Transleit, un concerto nel quale le due musiciste, interpretano i brani del recente e omonimo album. Il duo, il cui sodalizio è ormai affermato sulle scene e da una grande amicizia, si contraddistingue per l’originalità degli arrangiamenti per voci e chitarra, caratterizzati da singolari contaminazioni linguistiche, e per la fusione delle voci. Tra i brani proposti, nella loro chiave originale, classici come Reginella, ‘O sarracino, Rundinella, ‘O zappatore, ‘A rumba d’ ‘e scugnizze e ‘O sole mio, alternati a brani internazionali tradotti in napoletano come Bohemian rhapsody dei Queen.
Ancora per dicembre, il teatro della Canzone napoletana propone la sottoscrizione di una card, con la quale lo spettatore potrà assistere a sei spettacoli, al prezzo speciale di 90 € in poltrona e di 60 € in palco, scegliendoli liberamente dal cartellone. Inoltre, per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, il teatro rende disponibile, per ogni spettacolo, cento ingressi a 10 €.
Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13:30.
Per accedere al teatro è obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.
Intanto al Trianon Viviani fervono le prove per le due Serate d’Onore, condotte dal direttore artistico Marisa Laurito, con le quali il teatro della Canzone napoletana e Rai 1 rendono omaggio a Enrico Caruso, nel centenario della scomparsa, e a Sergio Bruni, per i cento anni dalla nascita dell’artista definito «’a Voce ‘e Napule» da Eduardo De Filippo.
Il tributo a Caruso sarà registrato giovedì 9, alle 21; quello a Bruni, giovedì 16, alle 21. Saranno quindi messi in onda da Rai 1, in seconda serata, rispettivamente a Natale e a Capodanno.
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L’ultima carta di Maurizio Zottarelli
L’ultima carta di Maurizio Zottarelli è il racconto della Milano degli anni Ottanta-Novanta, una stagione di vita italiana conficcata nelle seggiole dei bar della grande metropoli.L’ultima carta: la trama
Sergio Corselli è un ventisettenne col pallino del gioco delle carte. Vive a Milano dove è cresciuto tra le vie della periferia, i bar, smargiassate e poker in compagnia. Da quel mondo però è uscito e si porta dietro solo un soprannome, si è laureato, ha avviato una piccola azienda di consulenza editoriale e cerca di farsi strada nella metropoli che conta, nei salotti frequentati dalle teste pensanti dell’editoria.
Scopre anche un inedito di Shakespeare, ma le cose vanno come vanno e allora ecco che ritornano gli amici del passato a provare a dare una mano a un tavolo e in una partita decisiva.Maurizio Zottarelli: biografia
Maurizio Zottarelli è nato a Milano, città dove vive e lavora. Giornalista, nel 2000 ha esordito come autore teatrale. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo, “L’undicesimo dito”, per Bompiani. Nel 2020 ha pubblicato “Confini”, per Morellini (2020), romanzo che ha ottenuto notevoli riconoscimenti di critica arrivando, nel 2021, in semifinale al Torneo letterario di Repubblica e tra i sedici finalisti del Premio Nebbia Gialla.
12 comments on Avellino: Marilena Ruta incanta il Cimarosa
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