Ma cosa ci dice il cervello è una commedia di Riccardo Milani, che mostra la situazione attuale dell’italiano medio che ormai si è adagiato a sopportare tutto, facendosi andare bene qualsiasi cosa.
Oggi siamo così abituati nel leggere notizie in cui si vedono professori costretti a subire le angherie di alunni e genitori o sentire di pazienti che reagiscono fisicamente nei confronti di medici, che non ci straniscono più oltre il dovuto.
Abbiamo dimenticato il vero significato delle parole rispetto dei ruoli e delle competenze di qualcuno e ciò, probabilmente, scaturisce dalla presunzione per cui ci sentiamo indistintamente tuttologi e onniscienti.
Ma cosa ci dice il cervello vuole mostrare proprio questo lato superficiale che, negli ultimi tempi, appartiene un pò a tutti noi.
Protagonista del film è Giovanna (Paola Cortellesi), una donna noiosa che passeggia senza notare minimamente cosa le succede intorno. La sua vita si divide tra gli impegni scolastici di sua figlia e il suo lavoro al Ministero. Questo è ciò lei vuole far credere alle persone che le ruotano intorno perché in realtà Giovanna è un agente segreto impegnato in missioni molto pericolose.
Un giorno la donna, in occasione di una rimpatriata con alcuni suoi vecchi compagni di classe, si rende conto che la sua vita è molto simile a quella degli altri: anche i suoi amici sono costretti a subire ingiustizie immotivate da chiunque.
Giovanna decide di ribaltare la situazione, attraverso dei travestimenti ed altre idee bizzarre, per portare un pò di pace nella vita delle persone che le sono care e anche nella sua.
Ci riuscirà?
Per scoprire il resto bisognerà aspettare il 18 aprile, data prevista per l’uscita del film nelle sale.
You Might also like
-
Tettagna: il romanzo di esordio di Patrizia De Luca
Tettagna è il titolo del romanzo d’esordio di Patrizia De Luca, edito da edizioni e/o, che uscirà il prossimo ottobre nelle librerie.
Il romanzo è una favola nera che capovolge le regole della nostra realtà perché all’interno delle pagine di Tettagna è la vita dei maschi ad essere minacciata dalla forza del corpo delle donne.
Tettagna: la trama
Tettiano è un paese che si trova nei pressi di Napoli, sotto la collina di Tettagna. Le donne che sono nate in questo piccolo paese di collina nascondono un segreto: il loro seno ha il potere di stregare qualsiasi uomo ma anche di ucciderlo.
Una volta che un uomo riesce a vedere il seno di una tettianese resta legato a quella donna per sempre e se un giorno, malauguratamente quella donna smette di amarlo, questi muore all’istante.
Quindi le donne di Tettagna ricorrono al potere di erbe e spezie della collina per riuscire a preservare il loro matrimonio, tramandando il loro segreto alle figlie perché le tettianesi possono avere un solo bambino e di sesso femminile.
Il romanzo di Patrizia De Luca è una sorta di favola nera che capovolge le dinamiche del mondo reale e sovverte la differenza di genere poiché ad essere fragili non sono le donne bensì gli uomini.
Protagoniste delle pagine di Tettagna sono tre donne, appartenenti a differenti generazioni, ciascuna di loro cerca di confrontarsi con le altre, cercando di sopravvivere ai sensi di colpa. Dalle tre protagoniste emerge il senso profondo che hanno l’amicizia e la solidarietà femminile, aspetti importanti e che molte donne dovrebbero coltivare maggiormente nei confronti delle proprie simili.
All’interno delle pagine del romanzo emergono anche problematiche sul rapporto madre e figlia dove spesso vige la paura delle seconde di assomigliare alle prime o del desiderio materno di realizzare attraverso le figlie la vita che non sono state in grado di vivere.
-
Gal Partenio: webinar su come comunicare la bellezza di un territorio
Gal Partenio, in occasione di un webinar che si terrà il 31 maggio alle ore 16:30 sulla piattaforma Zoom, intende affrontare un tema particolarmente interessante per il nostro territorio: come comunicare la bellezza di un territorio?
Quali sono le dinamiche che rendono la suggestione dei luoghi un attrattore turistico in grado di determinare crescita economica e sviluppo?
L’incontro rientra all’interno delle attività del progetto di cooperazione transazionale Villages of Tradition.
La bellezza, in un certo qual modo, ha due facce: la prima è quella naturalistica che da sola purtroppo non basta, per attrarre gli avventori. La seconda è quella che con l’aiuto di enti, associazioni e imprenditori attraverso l’aggregazione e lo spirito solidale riescono a dare quella marcia in più, che riesce a far diventare un luogo affascinante in un polo attrattivo.
Se la pandemia ci ha isolati, facendo ampliare la nostra introspezione, ora è il momento di aggregarsi per poter svelare al mondo le bellezze che abbiamo. C’è bisogno di cambiare identità e pensiero, unendo ciascuno a suo modo le proprie forze.
Webinar Gal Partenio: i partecipanti
Interverranno Maurizio Reveruzzi, coordinatore del Gal Partenio, con una relazione sul tema “Villages of Tradition, la sfida del Gal Partenio”, Giovanni Tagliaferro, Psicologo clinico, psicoterapeuta, criminologo, sessuologo – docente all’Università Giustino Fortunato di Benevento, con una relazione sul tema “Comunicare la bellezza tra criticità e minacce potenziali”, Jan Lai, Formatore interculturale e progettista per l’Associazione Interculturale NUR (Cagliari) agenzia regionale di invio e coordinamento nel quadro del programma “Gioventù in Azione” della Commissione Europea con un intervento dal titolo “Esperienze progettuali: Giovani e potenza creativa sul tema del lavoro, sviluppo turistico e promozione delle aree interne”. Le conclusioni dell’incontro, che sarà moderato dalla giornalista Jenny Capozzi, saranno affidate a Luca Beatrice, Presidente del Gal Partenio.
La priorità resta il territorio con le sue eccellenze, quelle specificità che lo rendono unico agli occhi di un potenziale visitatore, ma la differenza la fa la qualità del racconto, l’amore dei suoi protagonisti e degli attori territoriali, la capacità di produrre empatia che si traduce in buona accoglienza: sono questi alcuni degli spunti che saranno affrontati nel corso dell’incontro. Oggi più che mai lo spirito del progetto “Villages of Tradition” sembra essere adeguato e tagliato per i tempi che viviamo: la riscoperta delle zone rurali, l’autenticità delle radici culturali, la riscoperta del senso di comunità rappresentano sempre più strumenti di crescita e di sviluppo di un territorio, in termini culturali, sociale ed economici.
Siamo sicuri che da un momento di crisi può iniziare un percorso di rinascita e i presupposti ci sono tutti.
-
Arte e diritti: quasi al via la prima Settimana dei diritti umani
Quasi al via “La Settimana dei diritti umani”, un grande festival multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, che invaderà Rovigo da lunedì 17 a domenica 23 luglio 2023, con una anteprima ad Adria il 15 luglio. Oltre 60 eventi, tutti ad ingresso libero, in 6 diverse location, con il coinvolgimento di più di 40 associazioni e realtà del territorio.
Clou della manifestazione sarà la 26a edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, la tre giorni di musica e diritti umani a fianco di Amnesty International Italia.
Il parterre degli ospiti che arriverà a Rovigo durante la settimana sarà di alto livello: dal Cardinale Matteo Maria Zuppi ad Alba Bonetti, da Manuel Agnelli alla Banda Rulli Frulli, da Moni Ovadia a Lisa Clark, da Marco Mascia a Laura Marmorale, da Giorgio Canali & Rossofuoco al Dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Rovigo…. E ancora Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato, Sevilay Tufekci, Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Monguzzi, Nevruz e tantissimi altri protagonisti del mondo dell’arte, della cultura e del volontariato per un cartellone davvero unico.
Un percorso emozionante tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici. “D(i)ritti al futuro”: questo è il filo rosso della manifestazione, che ha dato vita ad una collaborazione tra associazioni ed enti del territorio senza precedenti.
ll festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, nasce dalla forza creativa di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte. È questo il valore fondante che il festival vuole promuovere attraverso le diverse forme artistiche e non solo. Consapevoli che le arti sono uno strumento di formazione e crescita di consapevolezza, un vero e proprio mezzo educativo per la realizzazione di una cultura universale dei diritti umani.
Si comincia con una anteprima ad Adria. Sabato 15 luglio alle 21.30 in Piazza Cavour ci sarà il concerto di Nevruz con la sua band. In apertura si esibiranno le artiste: Rosie, Giulia, LaFrAncy, Milena Mingotti e Nora. Una serata dedicata alla musica, la solidarietà e l’inclusione.
L’apertura del festival vero e proprio sarà lunedì 17 luglio alle 18, alla presenza di tutti i volontari e associazioni coinvolte, con l’inaugurazione delle location (Sala della Gran Guardia, Piazzetta Annonaria e Pescheria Nuova) e di mostre e installazioni artistiche che saranno visitabili tutta la settimana. Durante tutti i giorni ci saranno anche la “Caccia ai diritti umani”, una vera e propria caccia al tesoro in tutto il centro cittadino, e i laboratori didattici per bambini che animeranno i Giardini delle Due Torri tutti i pomeriggi attraverso attività educative e ludico-creative. Nella giornata di inaugurazione, alle 19.30 all’Auditorium del Conservatorio è in programma la proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome”, con il racconto della storia dei 40 anni di vita del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova alla presenza del Presidente Marco Mascia. In chiusura di giornata, alle 21.30 ai Giardini delle due Torri, andrà in scena una produzione realizzata appositamente per il festival, uno spettacolo multidisciplinare di giocoleria, danza e canto: “Una luce di protesta”.
Molti saranno gli incontri sui temi del festival con nomi prestigiosi del panorama culturale italiano, tutti previsti ogni giorno alle 18. Si parte martedì 18 alla Pescheria Nuova con Moni Ovadia, Lisa Clark e Alessandra Annoni che si confronteranno su “La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali”. Mercoledì 19 all’Auditorium del Conservatorio uno dei momenti più attesi: “Lavoro dignitoso e giustizia sociale”, un incontro con il Cardinale Matteo Maria Zuppi (presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil Rovigo. Giovedì 20 alla Pescheria Nuova sarà la volta di “La pioggia non ha frontiere: cambiamento climatico e migrazioni” con Chiara Camporese ed Eugenio Alfano. Nello stesso luogo venerdì 21 toccherà a “Il carcere in crisi: le origini e le alternative, tra schizofrenia legislativa e populismo penale”, con Ciro Grandi e Guido Pietropoli, e sabato 22 “Non è abbastanza? Diritti LGBTI+ in Italia” con Angelica Polmonari, Manuela Macario, Roberta Cusin e Matteo Mammini.
Uno dei luoghi focali della “Settimana dei diritti umani” sarà Piazza Annonaria, che ospiterà numerose mostre ed installazioni così come i banchetti informativi delle associazioni. Inoltre sarà animata tutti i giorni da numerosi incontri e performance artistiche, con un vero melting pot culturale sulla promozione dei diritti umani attraverso laboratori di pittura, scultura, yoga e danza; presentazioni di libri e realtà del volontariato; letture dibattiti. E, nel tardo pomeriggio, un aperitivo della bottega del commercio equo solidale “La Fionda di Davide”.
I Giardini delle Due Torri, in Piazza Matteotti, per tre giorni alle 21.30 ospiteranno alcuni momenti di spettacolo: martedì 18 l’atteso concerto di Moni Ovadia con la RomAraBeat, mercoledì 19 lo spettacolo teatrale “Lo straordinario viaggio di Atalanta” e giovedì 20 la proiezione del film “Flee”.
Non mancheranno eventi nelle frazioni di Rovigo. Mercoledì 19 e giovedì 20 al Prolife Park di Roverdicrè sono previsti due appuntamenti. Il primo sarà una serata tra cinema, animazione e pic-nic sotto le stelle. Il secondo una serata/concerto intitolata “Equality”, con le esibizioni di Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato e, a chiudere, Giorgio Canali & Rossofuoco. Venerdì 21, al Campo della parrocchia di Granzette a partire dalle 18.30 ci sarà “D(i)ritti in campo” , torneo di calcio a 5 aperto a tutte e tutti senza esclusione di nazionalità, genere o capacità sportive.
Clou del festival sarà la ventiseiesima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che giunge a Rovigo per la prima volta e che darà vita dal 21 al 23 luglio a tre giorni di musica e diritti umani, come sempre a fianco di Amnesty International Italia. Le tre giornate prenderanno il via con degli appuntamenti pomeridiani. Venerdì 21 alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà il concerto di Effemme, progetto nato dall’incontro di due amici di Voci per la Libertà, Francesco Fry Moneti e Michele Mud. Sabato 22 sempre alle 19.30 alla Sala della Gran Guardia la proiezione docufilm “Rumore – Human Vibes“, l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big all’interno di Voci per la Libertà. Saranno presenti la regista Simona Cocozza e la presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti. Domenica 23 si parte alle 18 nella Sala della Gran Guardia con l’incontro con il pubblico di Manuel Agnelli, vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione Big, con Francesca Corbo (Ufficio arte e diritti umani di Amnesty International Italia). Alle 19.30 ai Giardini delle Due Torri ci sarà la presentazione/concerto di “Shahida – Tracce di libertà”, un triplo CD a sostegno delle donne rifugiate. Con Stefano Canestrini del Centro Astalli, Simone Veronelli di Appaloosa Records/I.R.D. e le esibizioni di Erica Boschiero e Lorenzo Monguzzi. Conduce Enrico Deregibus.
Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso libero e gratuito.
Settimana dei diritti umani: enti e associazioni coinvolte
Tutto il programma dettagliato, realizzati grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo all’interno del Bando Cultura Onlife.
Capofila: Associazione Voci per la Libertà
Associazioni ed enti coinvolti: Amnesty International Italia, A.N.P.I. Provinciale Rovigo, Arci Rovigo, Artalide, Artinstrada, Associazione REM, A.D.A., A.I.T.Sa.M, Caritas Diocesana Adria Rovigo, Centro di Documentazione Polesano, Centro Francescano Ascolto, Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, Cinema Teatro Duomo Rovigo, Circolo Arci 2 giugno, CISL Padova e Rovigo, Commissione Pari Opportunità del Comune di Rovigo, Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo, Consorzio Università Rovigo, Covest, Di tutti i colori con Assirì sartoria eco-etica, Emergency Rovigo, Il Manto di Martino, IRASE, Legambiente Rovigo, Libera Rovigo, Mediterranea, 1001Notte, Politropia Arcigay Rovigo, Porto Alegre con la Fionda di Davide, Rete Kurdistan Polesine, Sat Pink, Sportello Avvocato di Strada di Rovigo, Still I Rise, UIL Rovigo, UISP Comitato Territoriale di Rovigo, UnitiinRete, Vivi Rovigo, Zico.
Con il sostegno e il contributo di: Comune di Rovigo, Comune di Adria, Circoscrizione Veneto – Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, Centro servizi di Volontariato Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, SPI Cgil Veneto, CISL Padova e Rovigo, CAF CISL, UIL Rovigo.
Iniziativa sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
In collaborazione con: Fondazione Rovigo Cultura
Sostenitori: Banca Annia, Coop Alleanza 3.0, Banca Etica, Ubik Rovigo, Bar birreria Pedavena, Maatmox, Birreria Hops, Birrificio Torre Mozza, OPS Group,
Partner tecnici: APS Rovigo, ARS audio & light, Press4All, Mei – Meeting degli Indipendenti, Rete dei Festival, Studioartax, Musica nelle Aie, PeM – Parole e Musica in Monferrato
Media partner: FunnyVegan, ViaVaiNet, Noise Symphony, Indieffusione, Radio Popolare, Radio 41, Radio Elettrica, Radio BlueTu, Radio Kolbe, Remweb.it.
Il festival sostiene StandByMe 2.0, un progetto cofinanziato dalla commissione europea che mira a fornire ai giovani e alle giovani strumenti per decostruire gli stereotipi di genere dannosi.
11 comments on Ma cosa ci dice il cervello è la commedia sociale firmata Riccardo Milani
Comments are closed.