Tenk iù Globalizescion è il docufilm di Michele Vietri che ci spiega i punti chiave del suo lungometraggio, i temi trattati e le conseguenze derivanti dal dilagare della globalizzazione che stanno cambiando la società e il modo in cui osserviamo il mondo.
Tutto parte dalla storia di una merlettaia di Burano che oggi ha difficoltà nel portare avanti il suo lavoro basato su tradizioni secolari. Il regista partendo dal particolare di questa storia individuale arriva all’universalità di una problematica sociale basata sul consumismo turistico.
Tenk iù Globalizescion nasce con il desiderio di far soffermare lo spettatore sulla mancanza di poesia che oggi c’è nel mondo perché attraverso la produzione seriale a discapito di quella artigianale si dimentica un pezzo di storia. Il lavoro artigianale, fatto d’imperfezioni, perché l’uomo non è una macchina oltre a rendere unico un qualsiasi prodotto gli trasmette umanità e tutto ciò la globalizzazione non lo consente.
La merlettaia di Burano racconta una poesia triste perché la sua difficoltà lavorativa si scontra con un colosso come la globalizzazione e dunque è una lotta impari e dal tragico epilogo.
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Avellino: L’arte della pace in mostra all’ex Carcere Borbonico
L’arte della pace è il nome della mostra in esposizione presso l’ex Carcere Borbonico di Avellino fino al 25 aprile.
La collettiva, organizzata dall’associazione Arteuropa e curata da Enzo Angiuoni e Nicola Guarino, ha come intento quello di diffondere un messaggio di pace individuale e collettivo interpretato come bisogno intrinseco dell’uomo e della comunità.
L’Arte della pace si avvale dell’estro creativo di oltre 100 artisti, ciascuno a suo modo e secondo i propri occhi, ha realizzato opere che racchiudono il personale significato di pace.
La collettiva può essere visitata dal martedì al sabato dalle ore 09:00 alle ore 13:00 o il venerdì anche dalle ore 15:30 alle ore 17:15.
L’ingresso è libero.
L’arte della pace: gli artisti in mostra
La realizzazione della collettiva racchiude le opere di: Lamberto Correggiari, Antonio Crivellari, Roberto Di Giampaolo, Michele Di Martino, Claudio Mario Feruglio, Ado Furlanetto, Dorotea Li Causi, Cristina Mantisi, Enrico Meo Patrizia Matera.
E ancora: Gianfranco Zazzeroni, Svetlana Boyarkina, Giorgio Celiberti, Francesco Girarldi, Remo Stasi, Luigi Gatto, Giuliano Caporali, Pippo Spina, Enrica Belloni e molti altri ancora.
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A Casa Presto il nuovo album di Petullà
L’album di Petullà è una dichiarazione di intenti: è la voglia di condividere le emozioni per trovare un’intimità che ci possa far sentire simili. Un “Se hai bisogno sono qui perché siamo nella stessa barca”.
Tutte le canzoni sono battaglie contro la solitudine, in cui centrali sono il tema dell’abbandono, dell’importanza dei ricordi, in modo che possano diventare un motore per stare bene con se stessi.
L’album è stato scritto durante la pandemia e credo sia per questo che parlo sempre in prima persona di fatti autobiografici. Avevo bisogno di creare dimensione accogliente per recuperare il contatto con le persone, e ho pensato che avrei potuto raggiungerla solo mettendomi a nudo, con le mie speranze, le mie consapevolezze e le mie paure.
A Casa Presto, il singolo estratto, è la ricerca di uno spazio che possa essere talmente intimo da definirsi “casa”, in un momento in cui né dentro né fuori dalle mura ci si sente al proprio posto. Il posto intimo l’ho trovato nelle canzoni da condividere in modo che quel grido comune diventi una casa abitata.
Petullà: biografia
Petullà è un cantautore torinese. I suoi testi descrivono la quotidianità con immagini evocative e poetiche. Dal suo cantato emerge una visione del mondo in cui, al di là delle contraddizioni, la chiave dei rapporti umani sta nell’intimità e nel romanticismo.
Già attivo dal 2017, con il singolo Titoli di Coda e i primi passi nella sua città, dall’estate 2018 fa uscire Brera e altre 4 canzoni.
Partecipa a Sofar Sounds e sale sul palco di Deejay on Stage. Prende parte alla decima edizione del Reset Festival, uno dei più importanti della scena emergente in Italia.
Con Le Luci Fuori, in uscita nel febbraio 2019, va in rotazione su stazioni, metro e aeroporti italiani e partecipa a numerosi live tra cui il Festival Maledetta Primavera all’ Off Topic di Torino e altri del circuito KeepOn, tra cui Rock Caravan, FarciSentire Fest e Memorabilia Fest, in un minitour che lo porta in giro per l’Italia.
In acustico, dopo l’uscita dell’ultimo singolo, Zara, nell’autunno del 2019, apre i concerti di Niccolò Carnesi, Tropico, Mox, Manitoba, e a Milano al Circolo Ohibò e Magazzini Generali per la rassegna This Is Indie.
Dal 2020 si dedica alla produzione del suo primo album con la collaborazione di Paolo Caruccio e della sua band. Si occupa anche di co-scrittura di brani come autore.
Dopo Soprammobili e Orgasmi e Origami, il 29 aprile esce il terzo singolo Un appartamento.
L’uscita di A Casa Presto è preceduta dai due singoli Rasoterra feat Anna Castiglia e Musica Stupida.
L’album, uscito venerdì 7 ottobre 2022 è stato inserito nelle playlist editoriali di Spotify New Music Friday e Scuola Indie.
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Stand Up Comedy con Gennaro Scarpato al Teatro Sancarluccio
Terzo appuntamento targato Full Heads Comedy che insieme allo storico Teatro Sancarluccio propone una serie di appuntamenti comici con una rassegna intitolata i “Giovedì Stand Up Comedy”.
Dopo i successi di pubblico derivati dagli spettacoli di Francesco Arienzo e Carmine del Grosso questa è la volta di Gennaro Scarpato, talentuoso autore e attore classe ’94.
Scarpato è senza dubbio uno dei migliori talenti comici di Napoli capace di evolversi nel tempo affinando dapprima la scrittura autoriale e a seguire l’effetto comico che si esprime grazie alla qualità attoriale supportata da un linguaggio moderno e ricco di metafore sopraffini dall’intuizione sopra la media.
Salito alla ribalta nazionale grazie al trio i MalinComici debutta giovanissimo come attore comico in vari programmi televisivi (Colorado Cafè, Made in Sud). A partire dal 2016 ha intrapreso un percorso teatrale e cinematografico, soprattutto nelle vesti di autore, collaborando con Alessandro Siani, Francesco Cicchella, Pasquale Palma alla stesura di molteplici testi. Debutta al cinema come regista dirigendo il terzo episodio del film San Valentino Stories, di cui è anche sceneggiatore, prodotto da Run Film e Rai Cinema.
Giovedì 26 gennaio (inizio ore 21 ingresso euro 12 al botteghino dalle ore 20 in poi) torna ad esibirsi nella sua città con lo spettacolo “Soli solitudini soliloqui” un rocambolesco monologo che l’attore alla sua maniera riassume così:
In un medioevo distopico il dottor Carlo Lemai è il primo caso al mondo di culturite cronica. L’uomo supera il limite di intelletto consentito dall’organismo umano ed è costretto a vivere in uno stato di catalessi, a testa in giù. Intanto degli uomini in miniatura vengono mantenuti intenzionalmente nani tramite potatura e riduzione dei neuroni: i nonsai.
L’orizzonte è diventato il metro di misura degli esseri umani in un mondo in cui nemmeno più il bianco e il nero riescono a trovare un compromesso. Niente più albe. Niente più tramonti. La luce e le tenebre coesistono. Questo sarebbe stato un gran bel spettacolo. Lo so. E invece in Soli solitudini soliloqui accade tutt’altro. E niente. Sarà per la prossima volta.
Il programma dei prossimi appuntamenti targati Full Heads Comedy prevede:
10/02/23 Vincenzo Comunale al Teatro Nuovo
23/02/23 Fabian Grutt al Teatro SancarluccioGennaro Scarpato: chi è?
Gennaro Scarpato (Napoli, 1994) con le sue invenzioni linguistiche e verbali e la sua letteratura surrealista e visionaria è tra gli autori comici più innovativi della sua generazione. Inizia a muovere i primi passi sul palcoscenico da bambino iscrivendosi al laboratorio pratico di teatro del teatro Totò di Napoli.
Nel 2008 viene selezionato dal programma di Rai1 “Festa italiana” dove si esibisce per qualche puntata nella rubrica “Giovani talenti.” Nello stesso anno forma con Oreste e Mirko Ciccariello il trio comico più giovane d’Italia: i Malincomici. Il loro debutto avviene al Tunnel cabaret di Napoli. Nel 2009 debuttano in televisione su Comedy Central col programma, al tempo agli albori, Made in Sud. Nel 2011 approdano a Colorado Cafè su Italia1 con la parodia di Harry Potter.
Due anni dopo con l’approdo di Made in Sud su Rai2 tornano alla trasmissione che li ha lanciati proponendo, dopo Harry Potter, parodie sempre nuovi e attuali fino alla parodia dei tre tenori de il Volo. Sono ospiti del concerto de il Volo nella splendida cornice di piazza Plebiscito nell’estate del 2015 e nell’inverno dello stesso anno tornano loro ospiti all’arena di Verona in uno show in onda su Rai1 condotto da Carlo Conti. A Marzo 2016 è co- protagonista del film campione d’incassi Vita, cuore, battito del duo comico gli Arteteca.
Nel concludersi del 2016 decide di mettere in pausa la parentesi col cabaret per intraprendere un percorso teatrale e cinematografico da solo diventando autore per Alessandro Siani e Francesco Cicchella, regista e attore in spettacoli teatrali con Oreste Ciccariello e al cinema con Gigi e Ross e gli Arteteca.
Collabora con Federico Salvatore e per Guida Editori pubblica l’opera omnia dei suoi testi “Trilogia del niente e delle secondissime cose.” Di recente è tornato al cabaret esibendosi a teatro e televisione in duo con il comico Pasquale Palma.
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