L’Europa dei Giovani: opportunità e prospettive. Questo il tema del convegno svoltosi presso la Sala Blu del Carcere Borbonico a cui hanno preso parte i candidati alle Europee per Forza Italia Aldo Patriciello e Antonella Pecchia.
L’europarlamentare uscente Aldo Patriciello si sofferma sulla necessità di dare ai giovani la possibilità di mettersi in gioco.
Antonella Pecchia invece focalizza l’attenzione su Erasmus Plus e le opportunità internazionali a favore dell’istruzione, formazione, cittadinanza e volontariato.
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Campania zona rossa: le risposte ad alcuni dubbi su cosa si può fare e cosa no
Per rendere più chiare le disposizioni del Dpcm del 3 novembre riguardo le limitazioni o possibilità di spostamento, in base al colore delle Regioni, cercheremo di fare chiarezza e di focalizzarci sulla zona rossa e quindi su cosa si può fare e cosa no in Campania.
Per quanto riguarda gli spostamenti all’interno dell’area rossa è vietato qualsiasi spostamento sia all’interno del proprio Comune che verso i limitrofi.
Ci si può spostare solo per motivi legati a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute.
Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi in qualsiasi luogo che sia esso al chiuso o all’aperto.
Sono consentiti gli spostamenti volti ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista.
È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È consigliato lavorare a distanza o prendere ferie o congedi.
Si deve sempre essere in grado di dimostrare che gli spostamenti rientrano tra quelli consentiti. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione per comprovate esigenze lavorative può essere svolta esibendo una documentazione adeguata fornita dal datore di lavoro idonea a dimostrare la condizione dichiarata.
Assistenza a parenti o amici non autosufficienti è possibile perché è una condizione di necessità.
Separati e divorziati possono andare a trovare i figli minorenni presso l’altro genitore per condurli presso il proprio domicilio e ciò può avvenire anche tra Comuni di aree differenti.
Lo spostamento verso altri Comuni rispetto da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità.
Fare la spesa, ad esempio, rientra fra le motivazioni giustificate per gli spostamenti. Dunque qualora il proprio Comune di residenza non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità di maggiore convenienza economica necessarie alle proprie esigenze lo spostamento è consentito.
L’accesso nei luoghi di culto è possibile scegliendo quello più vicino alla propria abitazione. Possono essere raggiunti luoghi di culto che si trovino già lungo il percorso previsto per esigenze lavorative.
Le passeggiate sono ammesse esclusivamente in prossimità della propria abitazione. L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito rispettando il divieto di assembramento.
È possibile usare l’automobile con persone non conviventi purché siano rispettate le misure di precauzione previste: la sola presenza del guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili.
Tutti i passeggeri hanno l’obbligo di indossare la mascherina a meno che la vettura non sia dotata di un separatore di plexiglas tra la fila anteriore e quella posteriore.
È vietato praticare pesca dilettantistica o sportiva.
Le attività di ristorazione compresi bar e pasticcerie, etc. sono aperte esclusivamente per la vendita da asporto dalle ore 05:00 alle 22:00 e per la consegna a domicilio, quest’ultima consentita senza limite di orario.
Entrare e restare all’interno di bar, ristoranti e simili è consentito solo per il tempo strettamente necessario per acquistare i prodotti. Non è consentito consumare in prossimità dei locali.
Questi sono alcuni dei punti principali da rispettare in caso di zona rossa.
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La salute dei lavoratori è a rischio in molti enti pubblici
Si riaccendono i riflettori sulla fase 2 in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il segretario generale della Cisl Irpinia Sannio, Antonio Santacroce, pone nuovamente l’attenzione sulla mancata applicazione delle regole e del protocollo sicurezza nei luoghi di lavoro, riferendosi in particolar modo agli enti pubblici.
Da diversi giorni il sindacato riceve testimonianze di lavoratori e lavoratrici che denunciano condizioni di lavoro che non rispettano le indicazioni minime fornite dalle autorità competenti. Il mancato rispetto del distanziamento sociale causato dal sovraffollamento è un elemento che andrebbe sorvegliato..
Sul territorio sannita e irpino vi sono molte situazioni che non consentono di contenere la diffusione del Covid-19.
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Pensiamo ad interventi quali: dotazione DPI a tutti i lavoratori, controllo rigido dell’afflusso delle persone, installazione di pannelli di plexiglass, sanificazione costante di ambienti e superfici. Queste sono solo alcune utili azioni che ci sentiamo immediatamente di richiedere. Per non dimenticare le lavoratrici degli appalti nei servizi in ospedali e luoghi pubblici, che non possono essere considerate di serie B e per cui vanno previste le stesse protezioni e misure di sicurezza di tutti gli altri operatori. Così come gli operatori delle pubbliche amministrazioni dove le misure di protezione sono molto carenti.
Altro tema che sta a cuore al sindacato riguarda le perdite salariali e il reddito cagionante ai lavoratori sul territorio, indipendentemente dal tipo di contratto. La crisi legata all’emergenza covid-19 indubbiamente lascerà tracce importanti sul territorio che già era in grave difficoltà. Bisogna privilegiare il lavoro agile in modo da prevenire i rischi di un aumento del contagio.
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