Il lavoro nobilita l’uomo?
Si può parlare della Festa del Lavoro in tanti modi. Ecco le risposte degli avellinesi.
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Ripartire dal desiderio: Elisa Cuter parla dei luoghi comuni del femminismo mainstream
Ripartire dal desiderio è il primo libro di Elisa Cuter edito da Minimum Fax. Protagonista del libro è il femminismo. Si parte dalla questione del desiderio che lega la differenza di genere, per arrivare al femminismo dei luoghi comuni di oggi che si differenzia dal femminismo della differenza o da quello dell’800. La scrittrice pone una domanda provocatoria, chiedendosi se ha ancora senso rivendicare, oggi, un’identità storicamente costruita come subalterna.
Che la femminilità sia un costrutto culturale, e non un’istanza naturale o biologica, è una tesi tipica della teoria queer almeno a partire da Judith Butler, che già negli anni Ottanta parlava di una costruzione del genere binario come di una performance attuata mimeticamente o direttamente imposta a chiunque si trovi a nascere nella nostra società.
La riflessione di Butler andava a inserirsi però in una tradizione che aveva iniziato a riflettere sul genere principalmente dal punto di vista femminile, vale a dire nel femminismo della seconda ondata, fortemente legato al cosiddetto pensiero della differenza.
La domanda potrebbe essere confutata se si pensa alla letteratura del passato ed è plausibile rispondere che l’identità storicamente costruita come subalterna è stata pensata da chi ha arbitrariamente dato questo peso specifico alle donne, che non è stato universalmente valido per tutti gli intellettuali ma sicuramente per la maggior parte di loro.
Ripartire dal desiderio: trama
Il libro parte dal concetto di donna di Non è la Rai e approda al #metoo per arrivare all’educazione sessuale e alla moralità politica di oggi. Fenomeni questi che sembrano essere distanti tra loro ma se li analizziamo bene tanto lontani o separati non sono.
Al contrario del primo femminismo – quello di fine Ottocento e inizio Novecento, impegnato nella battaglia per il suffragio universale e la rivendicazione di una sostanziale parità tra i sessi – il femminismo della differenza si concentrava invece su questioni legate al corpo, alla riproduzione e alla sessualità, e quindi a esigenze radicalmente diverse, in termini politici e sociali, tra uomo e donna.
Non soltanto assumeva centralità l’aborto, ma la riflessione avveniva in concomitanza con la messa in discussione della famiglia nucleare operata dalla rivolta giovanile nel ’68, con la rivoluzione sessuale e con l’ingresso sempre più massiccio delle donne nel mondo del lavoro – un evento fondamentale che farà da filo rosso in questo libro, permettendoci di legare vicissitudini politiche della questione di genere a un sistema economico preciso: quello tardocapitalista.
La scrittrice riesce a dare un quadro completo e critico su come è nato il femminismo, quali sono le esigenze politiche e sociali che hanno creato una differenza di manifesti argomentativi sulla condizione della donna. In che modo si vanno a collocare figure rilevanti come quella del femminismo della differenza di cui la maggior esponente ricordiamo essere Simone de Beauvoir.
Elisa Cuter attraverso Ripartire dal desiderio vuole invitare ad abbandonare il porto sicuro dell’identità per soffermarsi invece su domande più inquietanti.
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Agroalimentare e Turismo, le sfide di Mater.ia
L’incontro svoltosi questa mattina presso l’istituto De Sanctis di Avellino è solo il primo di una serie di eventi formativi ed extracurriculari che l’associazione di promozione turistico-territoriale Mater.ia organizzerà sul territorio irpino per dare rilevanza e consapevolezza agli attori del settore delle risorse che si hanno all’interno dello stesso.
I fondatori di Mater.ia, Valentina Taccone e Carmine Santoro, ci illustrano le peculiarità e i limiti dell’agroalimentare e del turismo in Irpinia.
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Avellino Città Sicura,
Pignataro: «Sono vicino al comandante Arvonio»Il segretario regionale dell’Aicis, Salvatore Pignataro, candidato a sostegno del Pd di Luca Cipriano, presenta Città Sicura, un progetto che prevede una serie di interventi da adottare per gestire al meglio la sicurezza pubblica.
La presentazione delle sue proposte assume ancora più rilevanza dopo le minacce e gli atti intimidatori subiti dal comandante dei vigili urbani, Michele Arvonio, che sta eseguendo in questi giorni il piano sfratti varato dal commissario prefettizio.
13 comments on Primo maggio,
festa dei lavoratori?
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