VeT (Vignaioli e Territorio) è un momento di confronto che offre ai piccoli viticoltori, resistenti alle leggi del mercato, la possibilità di farsi conoscere, presentando i propri prodotti e spiegandone la storia.
VeT è arrivato al suo quinto appuntamento con l’azienda Insolente Vini che propone vini naturali della Val d’Alpone di Verona.
In degustazione per la quinta tappa di Vet: Bianco pr2, Frizzante Ramato mr1, Rosso fc2 e il Macerato le3.
VeT: prossimi appuntamenti alla Posta di Grottaminarda
Azienda Vitivinicola Di Prisco di Fontanarosa presenterà il 23 maggio una verticale di tre annate del suo Greco di Tufo.
L’azienda Casebianche di Torchiara presenterà il 13 giugno le sue bollicine contadine: La Matta, il Fric e Pashkà.
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Parte il Centro Estivo a Grottaminarda: si raccolgono le adesioni
Parte il Centro Estivo a Grottaminarda per regalare momenti di aggregazione a chi ha sofferto maggiormente il lockdown. L’attività ricreativa, infatti, si rivolge a bambini e ragazzi tra i 3 e 14 anni. Le attività ricreative si svolgeranno in collaborazione con le associazioni o con la parrocchia. I servizi del Centro estivo sono completamente gratuiti.
Per poter far partire il Centro Estivo nel rispetto delle normative anti-Covid c’è bisogno di raccogliere le adesioni, per potersi organizzare nel migliore dei modi.
Centro estivo a Grottaminarda: come presentare l’adesione
Per poter partecipare al Centro Estivo di Grottaminarda ciascun genitore può presentare apposita istanza, redatta sul modello dal 6 al 10 luglio entro le ore 13:00. Il modulo per aderire all’iniziativa ricreativa offerta gratuitamente alle famiglie può essere consegnata scegliendo tre opzioni:
- Consegnando a mano il modulo presso la sede del Comune di Grottaminarda al referente Elodia Roselli. La possibilità della consegna può avvenire dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 o dal martedì al giovedì dalle ore 16:00 alle ore 18:00.
- Attraverso email al seguente indirizzo infogiogrottaminarda@libero.it
- Via fax al seguente numero: 0825 44 52 11
Il Centro Estivo ha come scopo non solo quello di regalare ai più giovani momenti di spensieratezza e di aggregazione ma ha come intento quello di intrattenere in modo costruttivo e impiegare le giornate attraverso l’apprendimento e il gioco.
I più piccoli hanno sofferto maggiormente lo sconvolgimento della loro normalità e si sono visti togliere la libertà e la possibilità di vedere i propri compagni di gioco, di punto in bianco e senza capire realmente cosa stesse succedendo.
È ora di ridare la spensieratezza e i momenti di condivisione perché attraverso il gioco e l’interazione si impara a conoscere e riconoscere tutti i colori e le sfumature che compongono il mondo.
È importante presentare l’adesione perché attraverso il numero di partecipanti gli organizzatori sapranno come organizzare gli spazi e le attività per i ragazzi, per rendere sì un momento di svago nel migliore dei modi ma soprattutto renderlo sicuro per evitare eventuali rischi, garantendo servizi migliori.
Dopo questo primo step partiranno le informazioni sulla data di inizio e sulla durata del Campo Estivo con un calendario dettagliato su tutte le attività in programma.
Modulo di adesione da stampare e compilare
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Università Federico II già al lavoro per promuovere le bellezze del Parco del Partenio
“Il Parco del Partenio è uno scrigno di bellezza ma poco conosciuto in Campania: siamo pronti a promuoverlo”.
Docenti e studenti dell’Università Federico II di Napoli sono rimasti letteralmente entusiasti della loro prima visita e dei laboratori avviati presso il Parco del Partenio, a Summonte. Un gruppo di 20 discenti, provenienti dalle varie zone della regione, ha trascorso non soltanto una giornata di studio e di approfondimento, ma anche all’insegna della natura e della cultura.
L’ente presieduto da Francesco Iovino ha deciso di aprire le proprie porte ai giovani per promuovere il Parco al di fuori dei confini provinciali e regionali. Ma anche per attuare strategie di marketing innovative ed al passo con i tempi.
Afferma Iovino:
Il nostro territorio è ricco di bellezze naturali, storiche, artistiche e culturali. Ma anche di un tessuto produttivo in linea con il rispetto dell’ambiente. Dobbiamo far sì che questi tesori emergano e che siano più conosciuti. La conoscenza, secondo il nostro modo di vedere, non deve servire soltanto a promuovere il Parco, ma anche ad amarlo e rispettarlo. Ci sono posti incantevoli che vanno tutelati, conservati. Con la rete di competenze che abbiamo organizzato, vogliamo fare proprio questo.
La visita degli studenti della Federico II è nata grazie al lavoro messo su, nel corso di questi mesi, dal Comitato Tecnico Scientifico del Parco. Un lavoro certosino che sta dando ottimi risultati. L’importante sinergia con il corso di Comunicazione pubblica e istituzionale (Laurea Magistrale in Comunicazione Pubblica, sociale e politica-Dipartimento di Scienza sociali), guidato dalla professoressa Rosanna De Rosa, è coordinato dalla professoressa Anna Maria Zaccaria, componente del Cts del Parco, docente di Analisi del territorio e strumenti di governance partecipata e Analisi delle reti sociali presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Napoli Federico II.
Nel corso del laboratorio che si è tenuto presso la sede dell’ente – cui hanno dato il loro importante contributo anche altri componenti del Cts, ovvero Sabatino Troisi, Ettore di Caterina, Ferdinando Zaccaria, Paolo Citarella, Luisa Bocciero, Luigi Iozzoli – gli studenti hanno cominciato ad acquisire elementi utili, ad esempio i punti di forza e di debolezza, per elaborare un piano di comunicazione e marketing che sia confacente alle esigenze del Parco. Seguiranno ovviamente altri incontri ed altre visite, anche in zone montuose del Partenio.
Afferma la professoressa De Rosa:
Gli studenti riescono a vedere le cose con uno sguardo diverso dal nostro. Devo dire la verità, sono davvero proiettati verso il futuro. Hanno dalla loro, ormai, delle tecniche talmente innovative che consentiranno al Parco di cambiare prospettiva e, perché no, di spiccare il volo, perché un territorio così bello e così ricco di storia, lo merita. Con questa esperienza, possiamo essere in grado di ampliare il raggio di notorietà del Parco del Partenio.
A gennaio 2022, anche gli studenti del corso di Pianificazione Territoriale (Laurea Triennale in Ingegneria dell’Ambiente e del Territorio, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale), guidati dalla professoressa Rosa Anna La Rocca, partiranno con attività laboratoriali mirate alla conoscenza del territorio del parco regionale del Partenio, con riferimento particolare agli aspetti fisici ed amministrativi: sistema dell’accessibilità e delle attività; vincoli archeologici e paesaggistici; piani provinciali e stato di avanzamento di altri strumenti di pianificazione. Il risultato atteso è una prima mappatura degli “scenari” del territorio.
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Michele Citoni vince il primo premio Reelheart
Il primo premio nel concorso dei documentari brevi del ReelHeART International Film & Screenplay Festival è stato assegnato in Canada a un film italiano che racconta una storia tra l’Irpinia e gli Stati Uniti: “5×7 – il paese in una scatola”, del regista romano Michele Citoni.
Il premio è stato annunciato al termine della settimana di proiezioni in una cerimonia on line a cui ha partecipato il regista. Il festival, infatti, giunto alla 17ma edizione, si è tenuto sulla rete a causa delle restrizioni anti-Covid tuttora vigenti nello stato canadese dell’Ontario, la cui capitale Toronto è sede della manifestazione.
La proiezione di “5×7” ha rappresentato una prima assoluta canadese per il film che racconta il soggiorno del fotografo americano Frank Cancian a Lacedonia (Av) nel 1957, la genesi delle 1801 foto da lui realizzate nella piccola comunità rurale dove restò per sei mesi, il ritrovamento delle foto e il ritorno di Cancian, antropologo e professore universitario ormai in pensione, a Lacedonia sessant’anni dopo, dove h a donato le foto alla Pro Loco ed ha tagliato il nastro del MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino che oggi le espone.
Le 1801 foto in bianco e nero rappresentano uno straordinario ritratto etnografico di una comunità rurale del Sud realizzato per immagini, richiamando il noto lavoro svolto dall’artista americano Paul Strand insieme al cineasta Cesare Zavattini a Luzzara (Re) solo alcuni anni prima e pochissimi altri esempi analoghi.Ha scritto Francesco Faeta:
Nessun antropologo che abbia studiato il Mezzogiorno d’Italia in quegli anni ci ha lasciato un più vivido e completo ritratto di comunità , uno dei massimi esperti di antropologia visuale, nel libro da lui curato Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian (Postcart, 2020), volume pubblicato in doppia edizione italiana e inglese in occasione della omonima mostra in corso a Roma nella sede, scientificamente prestigiosa, del Museo delle Civiltà del Ministero della Cultura.
Il documentario di Michele Citoni ricostruisce un episodio ancora poco conosciuto ma di grande importanza nella storia dell’antropologia visuale e fa un ritratto caldo e affettuoso di un intellettuale di grande valore, purtroppo scomparso nel novembre scorso in California, e del suo rapporto con la comunità in cui si è immerso per studiarla; inoltre racconta come la memoria e le pratiche culturali possano contribuire a rafforzare l’identità di una piccola comunità, elemento centrale per la coesione di tutti i territori interni italiani e d’Europa in crisi di spopolamento e marginalizzazione economica.
Il film è stato prodotto e realizzato da Michele Citoni per il MAVI in coproduzione con la Proloco “Gino Chicone”, l’associazione LaPilart e il Comune di Lacedonia; è stato montato da Roberto Mencherini e si avvale delle musiche dei napoletani KuNa e del quartetto jazz del lacedoniese Pasquale Innarella. Prima del recentissimo riconoscimento canadese, “5×7” ha vinto numerosi premi in Italia, Stati Uniti e altri paesi.
Il ReelHeART International Film & Screenplay Festival è stato fondato a Toronto nel 2004 e da allora proietta le anteprime per il Canada di film, sceneggiature e progetti televisivi «dei migliori registi e sceneggiatori indipendenti emergenti e professionisti provenienti da tutto il mondo.Il festival si definisce «fresco, indipendente, anti-nicchia» e ha scelto il seguente principio-guida: «tutte le culture sotto lo stesso tetto».
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