Wine Business è un corso di perfezionamento universitario e di aggiornamento culturale organizzato dall’Università degli studi di Salerno che ha come scopo quello di formare figure professionali esperte in economia, amministrazione, management, marketing e comunicazione delle iniziative imprenditoriali nel settore vitivinicolo.
Wine Business inizierà presso il campus di Fisciano il 7 giugno, i giorni per iscriversi ormai sono agli scoccioli: la scadenza è prevista il 17 maggio.
Wine Business: come si svolge il corso
Wine Business ha una durata complessiva di 100 ore che si sviluppa in 20 lezioni, ciscuna della durata complessiva di 5 ore.
Ogni lezione vedrà la partecipazione di un docente o un’azienda vitivinicola che illustrerà la propria esperienza lavorativa ed il proprio modus operandi.
Ad affiacare ciascuna di queste figure ci sarà un degustatore o un assaggiatore o un sommelier con lo scopo di guidare i corsisti ed illustrare i percorsi e le degustazioni di abbinamento cibo-vino.
La quota d’iscrizione al corso è di 600,00 euro.
Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare:
www.winebusiness@unisa.it
www.winebusiness.unisa.it
www.facebook.com/winebusiness
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Mia diletta di Marieke Lucas Rijneveld
Mia diletta di Marieke Lucas Rijneveld ha vinto De Boon 2022, il prestigioso premio letterario dei paesi fiamminghi.
Kurt, veterinario quasi cinquantenne, confessa la sua illecita passione per una ragazzina di quattordici anni, in un lungo e incalzante monologo rivolto alla sua “diletta” e ai giudici che lo hanno condannato.
In una calda estate nella campagna olandese, i due danno vita a una passione ossessiva e morbosa, mentre esplorano la loro identità e sessualità.
Il romanzo scuote nella sua intensità e rende la lettura profondamente scomoda, ma anche lirica e commovente.
Nel racconto si sovrappongono due adolescenze: quella della ragazza, oppressa dall’asfissiante e bigotta vita nella fattoria e quella che è stata negata a Kurt dagli abusi fisici e psicologici inflittigli dalla madre.
E anche se conoscevo a memoria il tuo numero di telefono lo scrivevo lo stesso per sicurezza sotto le righe del contatore, e quell’estate sarei passato più spesso a controllare le giovenche, per poi godermi la birra locale che alla fine della giornata tuo padre mi versava quando la nebbia si posava sui campi come schiuma e io sorridevo educatamente alle sue battute e alle sue sparate, ai suoi aneddoti sul tempo, e lui pensava che gradissi la sua compagnia, ma era solo a causa tua, mia diletta, bevevo e lentamente assorbivo la tua piccola, angosciante e oscura vita, alla fine della sera depositavo le bottiglie di birra vuote nella rimessa accanto al cavastivali, e dopo innumerevoli bottiglie sentivo la birra schiumare e vorticarmi follemente dentro, ma in quel momento e in quel luogo ne ero già certo: ti amavo.
Il romanzo è un flusso inarrestabile di parole, oscuro e turbolento, con capitoli senza interruzioni e frasi tortuose; Rijneveld si muove con sapienza tra registri diversi, la storia è ricca di riferimenti agli scrittori olandesi come Gerard Reve e Jan Wolkers, ai testi di Kurt Cobain e Kate Bush, alla Lolita di Nabokov fino alla Rowling: un’opera che lo conferma uno scrittore straordinariamente dotato e che ha ottenuto il plauso della critica e importanti riconoscimenti.
La grande forza di Mia diletta è la prospettiva narrativa.
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Spesso mi veniva in mente un passaggio da La nausea di Sartre: “Sono io, io che mi traggo dal niente al quale aspiro: l’odio, il disgusto di esistere sono altrettanti modi di farmi esistere; di affondarmi nell’esistenza.”
E lì sul bordo della fossa sono rabbrividito e non potevo smettere di pensare alla mia esistenza, alla mia mortalità, avevo appena raggiunto l’età biblica di sette volte sette e sapevo che la cifra di quarantanove simboleggiava la perfezione, la liberazione…
Una storia straziante e allo stesso tempo terrificante di perdita, amore proibito, solitudine e identità.
Marieke Lucas Rijneveld: biografia
Marieke Lucas Rijneveld (1991) è considerato uno dei maggiori nuovi talenti della letteratura olandese. È cresciuto in una famiglia protestante, in una fattoria dei Paesi Bassi.
Il suo romanzo d’esordio, Il disagio della sera, è ispirato in parte alla morte di suo fratello quando aveva tre anni. Ha sviluppato un interesse per la scrittura fin dalla scuola elementare, quando trascrisse l’intero titolo Harry Potter e la pietra filosofale, dopo averlo preso in prestito dalla biblioteca per poterlo rileggere, poiché nella sua comunità i riferimenti alla magia erano considerati tabù.
Rijneveld non identificandosi con il genere binario ha adottato il secondo nome Lucas all’età di diciannove anni. Dopo aver usato il pronome “loro” per lungo tempo, ha annunciato di voler utilizzare il pronome “lui”.
Si è interessato molto presto anche alla poesia, pubblicando poi 2 raccolte per le quali ha ottenuto importanti riconoscimenti.
Nel 2021, Rijneveld è stato selezionato per tradurre in olandese il lavoro della poetessa americana Amanda Gorman. Inizialmente accettò l’incarico, ma dopo le polemiche nate circa l’opportunità di tradurre una scrittrice afroamericana per mano di un autore bianco, Rijneveld decise pubblicamente di rinunciare all’incarico.
Mia diletta sarà presto disponibile nelle librerie a maggio!
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Le Vibrazioni tornano in Sicilia
Le Vibrazione tornano in Sicilia con il loro summer tour, per un appuntamento carico di energia!
Dopo il tour invernale insieme al maestro Beppe Vessicchio, con sold out nei teatri d’Italia e il successo di Tantissimo, presentato a Sanremo 2022, per un appuntamento carico di sound e di energia.
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Il borgo di Torrioni si trasforma in “villaggio del vino”
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