L’Assemblea dei Sindaci convocata dal presidente della Provincia, Domenico Biancardi, per l’approvazione del Bilancio di previsione segna un punto di rottura e sancisce la fine della luna di miele tra amministrazione provinciale e territori. A portare alla luce malumori finora latenti sulle scelte non collegiali e sbilanciate a favore di una sola area della vasta provincia di Avellino è il sindaco di Teora, Stefano Farina, che si fa portavoce dei problemi dell’Alta Irpinia, trascurata fino ad oggi dall’azione di Palazzo Caracciolo.
Nella mirino della fascia tricolore anche le deleghe assegnate da Biancardi, in particolare quella di parità affidata a una concittadina del presidente, e la nomina del revisore dei conti di Irpiniambiente, braccio operativo della Provincia nella gestione dei rifiuti.
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Sistema Irpinia, al via le attività del Centro Redazionale.
Vanno avanti le attività legate alla programmazione Sistema Irpinia.
Il presidente Rizieri Buonopane ha incontrato i professionisti del Centro Redazionale, che dovranno occuparsi del costante aggiornamento della piattaforma, in sinergia con la Fondazione Sistema Irpinia e gli operatori degli hub/infopoint presenti sul territorio.
Al confronto ha preso parte anche la presidente della Fondazione Sistema Irpinia, Maria Gabriella De Matteis.
Dice il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane:
Si tratta di un’altra tappa importante del percorso che abbiamo avviato per irrobustire la programmazione complessiva di Sistema Irpinia Ho incontrato professionisti motivati, appassionati del territorio, che hanno dimostrato voglia di mettersi subito all’opera. Insieme alla presidente e ai componenti del Cda della Fondazione Sistema Irpinia si stanno pianificando una serie di azioni per la valorizzazione del patrimonio che custodisce la nostra provincia.
La presidente De Matteis sta lavorando senza sosta anche per definire alcune collaborazioni con privati che riteniamo importanti. Con il Centro Redazionale che entra nel pieno delle sue funzioni viene impressa un’ulteriore accelerazione ai processi messi in piedi da questa amministrazione.
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Fase 2: chi riapre e come ci si può muovere
Oggi è iniziata ufficialmente la tanto attesa e discussa fase 2 su cui ci sono stati molti dubbi.
Quali sono le attività che riaprono? Come ci si può spostare senza incorrere nell’illegalità?
Procediamo con ordine.
Le attività che riaprono
Riaprono le attività legate alla manifattura, alle costruzioni e al commercio all’ingrosso legate e ai settori che saranno attivi. Oggi, in base alle statistiche riprenderanno a lavorare 4,4 milioni di lavoratori.
Per quanto riguarda le attività legate alla ristorazione: i bar e i ristoranti potranno riaprire i battenti ma solo effettuando consegna a domicio e da asporto, mantenendo le distanze interpersonali per contenere il contagio ed evitando assembramento. Infatti alcuni ristoratori e commercianti hanno adotatto la misura di consegna a domicilio per i cittadini che appartengono al territorio comunale in cui è situata la propria attività mentre per chi si trova al di fuori dei confini comunali è previsto l’asporto su fasce orarie stabilite attraverso prenotazione telefonica. In questo modo si potrebbe limitare l’assembramento.
Le attività commerciali permesse riguardano: gli alimentari, igiene della persona, le edicole, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le librerie, i negozi per bambini e neonati, i negozi di fiori e piante. A breve è prevista anche la riapertura dei negozi di biciclette.
Quali sono gli spostamenti consentiti
Con la fase 2 sono permesse le visite ai parenti, fino al sesto grado di parentela, evitando assembramenti. Con il termine congiunti si intende coniugi ovvero rapporti sanciti con la parentela, con unioni civili nonché relazioni caratterizzate da una relazione di fatto, a prescindere dal sesso. Non sono permesse le visite agli amici.
È vietato spostarsi fuori la Regione di appartenenza e di residenza.
Non è consentito recarsi nelle seconde case a meno che non ci si debba spostare per motivi legati alla manutenzione e ciò viene consentito solo ed esclusivamente se la seconda abitazione si trova all’interno della stessa Regione di residenza.
Per quanto riguarda gli studenti e i lavoratori fuori sede che, durante la fase 1 sono rimasti nella città in cui svolgono le attività legate allo studio e al lavoro, possono rientrare nel proprio domicilio ma poi non potranno ritornare nella Regione da cui sono partiti.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici la situazione, durante la fase 2, è più delicata in quanto ciascuna Regione ha il compito di indicare le norme da seguire per poter assicurare ai cittadini il funzionamento di questo servizio, indispensabile per chi ha ripreso l’attività lavorativa, evitando di creare situazioni che manchino del distanziamento interpersonale.
Vengono riaperti parchi e giardini ma non le aree gioco per i bambini e bisogna sempre mantenere il distanziamento.
Per quanto riguarda l’attività motoria è stato abolito il limite di restare nei pressi della propria abitazione quindi ci si potrà allontanare per raggiungere posti meno ameni di quelli che si avevano a portata di domicilio. Sono inoltre consentiti spostamenti in auto per recarsi in un’area apposita dove poter praticare jogging o altre attività motorie e sportive.
Lo sport individuale è permesso a porte chiuse e ciò è valido sia per altleti professionisti che non, ma devono essere dichiarati atleti di interesse nazionale dal Coni. Sono permessi allenamenti individuali in spazi pubblici o privati da parte di atleti che praticano sport di squadra.
Le Università possono svolgere esami e sessioni per le tesi di laurea in presenza ma sempre mantenendo le condizioni di distanziamento interpersonale. Sono permessi anche i laboratori e i tirocini.
Per quanto riguarda i funerali e l’ingresso ai cimiteri sono consentiti i funerali, con un massimo di 15 persone presenti e con l’obbligo di utilizzare mascherine. Sono permesse le visite ai cimiteri ma restano vietate le messe.
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Intervista doppia: Tiziana Cipolletta vs Chiara Rossani
Un’altra intervista doppia in vista delle prossime elezioni amministrative di Avellino, previste per il prossimo 26 maggio, vede come protagoniste due donne militanti molto diverse tra loro ma con una passione in comune: l’amore per la loro città e la politica.
Le protagoniste di questo nuovo match sono: Tiziana Cipolletta candidata nella lista Vera che ha come candidato sindaco Gianluca Festa e Chiara Rossani candidata nella lista La svolta che ha Dino Preziosi come candidato sindaco.
Buona visione!
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Farina a muso duro contro Biancardi: «L’Irpinia non è il Mandamento»
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